A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno 2018 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

DEVILMAN CRYBABY

Devilman Crybaby

Serie da 10 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Azione, combattimento, horror, soprannaturale
 
Da tempo i demoni che vivevano sulla Terra, terrorizzando gli esseri umani con la loro feroce sete di sangue, sono scomparsi. Imprigionati in coltri di ghiaccio insieme al loro terribile condottiero, il possente Zenon. Un giorno però qualcosa inizia a risvegliarli. Akira Fudo viene informato dal suo migliore amico Ryo Asuka che i demoni rinasceranno e tenteranno di impadronirsi di nuovo del mondo degli umani. Poiché gli umani non hanno alcuna possibilità contro il potere soprannaturale dei demoni, Ryo suggerisce ad Akira di fondersi con uno di questi, diventando Devilman. Con il potere di un demone e il cuore di un umano il nostro eroe riuscirà a resistere al controllo di Zenon e lottare contro i demoni. Basato sul celebre manga di Go Nagai.
 
Rukia K.: Aspettavo da molto questo Devilman Crybaby e non ne sono rimasta affatto delusa. Riconosco che potrebbe non piacere a a qualcuno dato che in molti si sono lamentati dello stile particolare di Yuasa e della sessualità sempre presente in ogni episodio, ma questa serie riesce ad intrattenere molto bene specialmente negli ultimi episodi. Pur non essendo il mio genere preferito, ciò che ho apprezzato maggiormente sono senz'altro le musiche. In questo si sono impegnati molto, tant'è che sono riusciti a creare delle musiche veramente emozionanti e coinvolgenti perfettamente adatte ad ogni situazione. Una nota di merito va anche al modo in cui è stata modernizzata la vecchia sigla di Devilman.
Voto: 8,5/10
 
Melany: Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa! Un classico rivisitato in chiave moderna, dai disegni alle scelte registiche, che insieme all'originale comparto sonoro conferiscono all'anime quell'unicità di un prodotto travolgente e memorabile. Non si può fare a meno di osservare la dicotomia dei due personaggi principali, le cui psicologie hanno un inteso approfondimento, senza contare i tempi di narrazione che rallentano e accelerano in maniera funzionale. Interessanti le retroscene e i vari conflitti interiori del protagonista. Dunque, l'insieme rende la visione ininterrottamente folle e sensata, arrivando a uno dei finali più belli e sconvolgenti che mi sia capitato di vedere.  
Voto: 8,5/10
 
Ironic74: Finalmente il manga di Nagai ha visto un adattamento fedele nello stile di uno dei più sperimentali dei registi giapponesi. L'italiano medio, il non appassionato insomma, che non conosce The Tatami Galaxy e similia (gioiellini ma nicchia purtroppo) rimarrà spiazzato dai disegni, in particolar modo i trenta/quarantenni rimasti a Mazinga e Ken il Guerriero.
Ma è davvero un buon adattamento in chiave moderna, coraggioso e con ottime musiche e trovo ancor più azzeccata (come hanno detto altri) la psichedelia del regista su momenti particolarmente concitati.
Voto: 8,5/10
 
metaldevilgear: Il piccolo grande studio Science Saru, ancora reduce dai successi cinematografici dell'anno passato, appone la prima firma di prestigio in questo 2018, con una produzione animata per il web. Questa si può dire riuscita nel compito, ragguardevole e difficile, di omaggiare l'universo di Devilman/Nagai, senza né perdere di vista alcuno dei suoi temi fulcro (per di più approfondendone alcuni), ma neppure riducendosi ad esserne la mera copia carbone su schermo; opzione questa, da molti rimpianta, ma che avrebbe reso il cosiddetto adattamento animato (a prescindere dalla bontà dei risultati) francamente inutile ed impersonale. Visto che di anime si parla, vien naturale riconoscergli i meriti estetici, presenti e manifesti tanto nel comparto registico (semplicemente di un'altra categoria), come in quello artistico e sonoro, di grande portata espressiva nei momenti chiave. Qualche passo falso nella gestione della sceneggiatura o della flash animation non bastano a negare a Crybaby il fatto di imporsi come un'eccezione nell'attuale panorama animato nipponico e non solo.
Voto: 8/10
 
Franky-san: Premetto che, a parte qualche spezzone della vecchia serie animata, di Devilman non ho mai visto o letto nulla in precedenza. Quest'opera la considero un piccolo gioiello stagionale del sempre discusso Yuasa di cui personalmente apprezzo lo stile e la voglia di mettersi in gioco mettendo del suo anche in una serie storica e straconosciuta come questa. La cosa eccezionale è che il "cattivo" si mischia col "buono" in continuazione tanto da chiedersi chi è il vero Devilman: Umani e demoni, giusto e sbagliato, amore e odio...questo è quello che siamo come umanità e l'autore ce lo sbatte in faccia, anche con violenza narrativa.
Capitolo a parte per il finale di cui ci vorrebbe un'intera recensione per descriverlo...dico solo che è una di quelle scene che, almeno a me, rimarranno impresse per sempre, di quelle che lasciano il segno insomma. Peccato per l'eccessiva fretta in alcuni episodi centrali e per le troppe scene rap, altrimenti avrei dato un voto ancora più alto. 
Voto: 8/10
 
ReiRan->--@: Avevo solo dei vaghi ricordi della vecchia versione anime di Devilman e non avevo mai letto il manga, quindi mi sono approcciata a questo nuovo prodotto senza precondizionamenti di sorta. Sono rimasta sicuramente colpita da colori e musiche psichedelici, dalla violenza, sangue di colori vari scorre a fiumi, ed anche l’elemento sessuale è onnipresente nonché molto esplicito. Tutto ciò non mi disturba, e rende il prodotto, a carattere decisamente sperimentale, a fruizione di un pubblico prettamente adulto; tuttavia non sono rimasta molto convinta da alcuni sviluppi della trama e non ho gradito il finale, ma ciò è più dovuto al manga originale, che non all’anime in se.
Voto: 7,5/10
 
Zelgadis: Non era semplice il compito di Yuuasa, regista moderno e visionario, di adattare un'opera di così alto profilo storico come Devilman. Pur se non capito da molti fan, invece non solo ci riesce benissimo, ma riesce, laddove va a modificare alcuni aspetti dell'opera originale, anche ad attualizzarla. Il regista ci mette del suo, è vero, ma coglie davvero in pieno lo spirito originale e probabilmente Nagai stesso (che in un'intervista ha lodato l'opera) non poteva sperare in un lavoro migliore. Pur non essendo un cultore dell'opera, trovo questo Crybaby la miglior incarnazione dell'uomo diavolo mai realizzata in animazione.
Voto: 7/10
 
Arashi84: Non me ne intendo di regia, non me ne intendo di sperimentazione e non sono nemmeno la fan numero 1 di Devilmna. Sono solo una a cui è piaciuto il manga e che da piccolissima aveva visto in tv la vecchia serie, non ricordandose ovviamente un tubo (mutandoni di Devilman a parte). Questa serie l'ho vista appunto perché il manga mi piace e trovavo interessante vederne un'altra trasposizione animata, possibilmente più fedele. In sostanza la serie mi è piaciuta, in certi momenti anche molto, lo stile di disegno non è tra i miei favoriti ma non ci bado neanche tanto. Bello il confronto tra due protagonisti così diversi, il tormento di Akira. Forse da vecchia dentro quale sono avrei preferito una versione fedele al manga e con unos tile di disegno come quello degli oav, ma è stato comunque un viaggio piacevole.
Voto: 7/10
 

A PLACE FURTHER THAN THE UNIVERSE

A place further than the Universe

Serie da 13 episodi, opera originale
Finale: SÌ

Genere: Avventura, slice of life, commedia
 
Mari Tamaki è una studentessa liceale del secondo anno che vuole trarre il massimo dalla sua giovinezza e fare un "qualcosa" di diverso ma di solito ha troppa paura per farlo. È allora che incontra Shirase, una ragazza con pochi amici, considerata strana dal resto della classe e soprannominata "Antarctic" dal momento che è tutto ciò di cui parla; il suo sogno infatti è proprio di raggiungere l'Antartide alla ricerca della madre scomparsa. Mari è commossa dalla dedizione di Shirase e decide di seguirla nella sua avventura al polo sud ma consapevole che, da ragazze delle superiori, avranno mille difficoltà. Alla loro impresa si uniranno altre due ragazze: Hinata Miyake e Yuzuki Shiraishi.
 
Alex Ziro: Una serie che terrò stretta al mio cuore per tutta vita. Musiche fantastiche (comprese le insert songs), ottimo lavoro registico nella rappresentazione dell'Antartide, la Shirase II eccetera, doppiatrici immense ed una sceneggiatura da 10. Un anime che parla direttamente al cuore di tutti coloro che avrebbero voluto fare qualcosa di diverso prima di diventare maggiorenni ed essere buttati con crudeltà nel mondo dei grandi. Una storia che sembra assurda ma che in realtà gioca perfettamente nella linea tra realtà e finzione, non facendo sentire praticamente mai a disagio lo spettatore. Una sceneggiatura originale che sa osare ma senza esagerare. Le pinguine stanno bene, ed è l'unica cosa che conta.
Voto: 9/10
 
tenshi5100: Questo non è stato un semplice viaggio verso un posto remoto. Questa non è stata un'avventura in mezzo ai ghiacci desolati dell'Antartide. Questa non è stata la semplice storia di quattro semplici liceali alla ricerca di uno svago. Yorimoi è riuscito ad essere qualcosa di più speciale ed ha saputo ribaltare ogni premessa. Il "viaggio" di Mari, Shirase, Hinata e Yuzuki è stato un percorso di formazione che ha permesso loro di scoprire i veri significati dell'amicizia, del dolore e dell'affetto. Un'avventura alla ricerca della propria identità, un rito di passaggio essenziale che caratterizza la vita di ogni persona. Sicuramente questo è stato l'anime da me più gradito nel corso di questa stagione invernale poichè è riuscito a farmi riflettere su molti temi della vita di tutti i giorni. Serie così non si vedono tanto di frequente, vi consiglio caldamente di non farvela sfuggire!
Voto: 9/10
 
sailortenshi: Che il viaggio sia da sempre una chiara metafora in ogni romanzo di formazione che si rispetti è, direi, risaputo quasi a tutti... e sì, le "pinguine" non fanno eccezione. Si parte da quello che pare un comune slice of life, uno dei soliti "cute girls doing cute things", e ci si ritrova a crescere insieme a quattro piccole donne - in viaggio verso l'Antartide, sì, ma anche verso l'età adulta e - soprattutto - verso se stesse. Dalla loro spinta, dal loro affrontare con determinazione difficoltà sempre più grandi e aliene alla loro vita quotidiana, quello che si sprigiona è un enorme e fortissimo senso di movimento: un andare avanti, sempre, alla faccia di tutti... anche di noi stessi. Letterale o meno... lo facciamo questo salto?
Voto: 9/10
 
Franky-san: Serie che ho iniziato solo perchè si parlava tanto di queste "pinguine" in redazione e sul sito. Ma perchè se ne discuteva così animatamente? Perchè è bellissima. Punto. Quattro pazze che per motivi diversi decidono di andare in Antardite accomunate da un fortissimo sentimento di amicizia e dalla voglia di smentire i gufi che non credevano possibile l'impresa. Ho apprezzato, oltre alla storia in sè, la mancanza di un buonismo tipico degli anime a volte che ci fa credere che l'amore o l'amicizia sia tutto rosa e fiori; quì ci sono incomprensioni, litigi che però aiutano a crescere...le ragazze si può dire che hanno fatto un viaggio sia nel senso fisico che psicologico. Naturalmente ci sono anche momenti meno profondi e più divertenti (grazie Hinata)!
In alcune scene sul finale mi sono addirittura commosso ed è mi capita raramente..evidentemente mi ha proprio toccato quella parte. In poche parole: per me anime della stagione invernale (Alla faccia vostra!)
Voto: 8,5/10
 
Oberon: Ci siamo affezionati subito alle "pinguine", questa combriccola di determinate ragazzine che sembravano perseguire un obbiettivo un po' fuori dalla loro portata... Ma è stato un viaggio che ha dispensato scenette simpatiche, e momenti abbastanza toccanti. E' uno di quegli anime che inizia così, per passare il tempo, ma poi, zitto zitto, cacchio cacchio, qualcosina te la lascia quando si congeda. Sicuramente uno dei titoli più meritevoli della stagione. 
Voto: 8/10
 
Zelgadis: Una vera sorpresa. Inizialmente non avevo neanche troppa voglia di cominciarla, invece la serie mi ha subito catturato per la simpatia e l'energia dei personaggi. Una storia tutto sommato leggera, che rilassa e che parla di crescita, ma anche un esempio ad affrontare le sfide che la vita ci propone. Memorabile la scena in cui arrivano in Antartide e la prima cosa che dice Shirase è "Ce l'ho fatta! Alla faccia vostra!". Ce ne fossero di anime così ad ogni stagione, il mondo sarebbe un posto migliore. 
Voto: 7,5/10
 
Hachiko94Hachiko94: Un anime su delle ragazze che lasciano indietro la loro vita quotidiana e decidono di partire verso l'Antartide, regione remota e inospitale, può essere interessante?
La risposta è sí, ma bisogna comprendere che il loro non è un viaggio fisico, non è una vacanza per andare ad esplorare un posto lontano e assurdo, è un viaggio che permetterá alle quattro ragazze di capire meglio se stesse, le loro vite e il loro futuro. Le "pinguine", cosí amorevolmente rinominate, sono state una delle tante sorprese della stagione e hanno portato risate, lacrime ed emozioni vere. Amate anche voi le pinguine! 
Voto: 7,5/10
 
Hachi194: Questo anime non era nella mia lista delle serie da vedere nella stagione invernale. La trama non mi aveva attirato. Ma dopo i primi episodi, sentendo le opinioni favorevoli di quelli che invece lo stavano vedendo, ho deciso di recuperarlo. E ho fatto proprio bene. Una storia apparentemente assurda (4 liceali che decidono di andare in Antartide) serve invece a raccontare ottimamente un percorso di crescita. Quello che più ho amato è stato il pudore di questa serie: sia nei momenti divertenti che in quelli più emozionanti, il tono è pacato, non diventa mai sguaiato o melodrammatico. E anche tecnicamente non ci sono sbavature, character design semplice ma efficace. Le "pinguine" (così ribattezzate in redazione) sono state la sorpresa del mio inverno e le consiglio volentieri. 
Voto: 7,5/10
 
Slanzard: Una serie con alti e bassi, che parte bene, prosegue abbastanza male per poi risollevarsi negli ultimi episodi. Protagoniste non particolarmente convincenti e non sempre azzeccate e una trama che fatica a decollare rendono tutta la parte centrale il punto debole della serie. Fortunatamente c'è una netta ripreso sul finale, con spunti interessanti e vicende decisamente più avvincenti.
Voto: 7/10
 

MARCH COMES IN LIKE A LION 2

March Comes in Like a Lion 2

Serie da 22 episodi, tratta da manga (in corso)
Seguito di March Comes in Like a Lion. Finale: NO

Genere: Psicologico, slice of life, sport
 
Il protagonista è Rei, un giocatore professionista di Shogi, di 18 anni. Vive da solo, non ha una famiglia, va a scuola ma ha pochi amici, almeno questo è quello che lui crede. Tra i suoi conoscenti c'è una famiglia, composta da una giovane donna, Akari, da due ragazze, Momo e Hinata, e numerosi gatti. La vita di Rei gira intorno alla sua passione più grande, il gioco dello Shogi, che esercita sin da quando era piccolo. Ma in questo Slice of Life, Rei, oltre allo shogi capirà che c'è ben altro oltre alla sua passione. Continua così la storia di Rei, non mancheranno i dispiaceri, ma scoprirà e troverà ancora una volta nuove emozioni da lui dimenticate, nuovi amici, e tanto divertimento.
 
Slanzard: Una delle eccellenze animate di questo decennio. La seconda stagione di Sangatsu no Lion non solo conferma quanto di meritevole visto nella precedente, ma riesce anche a limarne alcuni difetti, innestando anche una sottotrama dedicata al bullismo che è tra le migliori viste in questi ultimi anni. A questo aggiungiamo un'incredibile capacità di caratterizzare un'ampia varietà di personaggi, dalla studentessa delle medie all'anziano, ed un comparto tecnico e musicale decisamente azzeccati ed ecco che abbiamo uno dei migliori anime degli ultimi dieci anni.
Voto: 9/10
 
zettaiLara: Una seconda stagione che supera sé stessa, nonché la precedente: un protagonista che accompagniamo di episodio in episodio mentre egli cresce e si apre al mondo, alle persone, alle relazioni. Tecnicamente parlando l'anime è poesia per gli occhi, grazie ai toni soffusi, ai colori caldi, alla bianca luce abbagliante del sole. Ma è anche una poesia per il cuore, toccante e riflessiva al punto giusto, in cui il gioco dello shogi lascia spesso spazio a pensieri che si concretizzano in nuove immagini vivaci. C'è spazio per tutti: dai protagonisti ai personaggi di fondo, dalle liceali con problemi di bullismo, all'uomo di mezz'età, all'anziano prossimo a passare a miglior vita. E per ognuno, c'è poesia.
Voto: 9/10
 
-Soel-: Delicato e profondamente toccante, capace di spingere alle lacrime e al contempo di scaldare il cuore. "March comes in like a lion" è tornato più intenso che mai, sempre carico di autentiche emozioni e questa volta con una narrazione più corale. E' ai personaggi secondari che questa seconda stagione dedica infatti molte delle sue attenzioni, mostrandoci il profondo del loro animo in modo tanto intimo e reale che diventa inevitabile immedesimarsi nei loro pensieri. E accanto alle loro vicende e alle loro difficoltà troviamo il protagonista, Rei, non più incatenato dalle angosce che lo opprimevano, ma nel pieno di un percorso di crescita che lo porta a chiedersi cosa può fare per sostenerli, come può avere cura di quei legami che per lui sono diventati tanto preziosi. Dall'intreccio di tutti questi percorsi nasce nuovamente una storia fatta di pura poesia, capace di entrare in risonanza con i sentimenti più profondi dello spettatore. 
Voto: 9/10
 
ReiRan->--@: Molto di rado capita che la seconda stagione di una serie sia migliore della prima, specie se la prima è già di suo un gioiellino, ma questo è senza dubbio il caso del seguito di un Marzo da Leoni. Il prosieguo spende meno tempo sulle competizioni di shoghi, dedicandone di più all’approfondimento psicologico. La regina indiscussa risulta essere Hina, un personaggio che in queste puntate ha avuto una crescita notevole, e con lei – ed in certo senso per lei – si evolve anche il nostro protagonista Rei. Hina affronta le avversità con grande fermezza, si viene coinvolti nelle sue tribolazioni, durante la visione la si vuole incoraggiare ed abbracciare… Ho trovato anche molto interessanti gli approfondimenti sui personaggi di Goto e dello “stalker-Nikaido”, questa serie mi ha fatto ricredere sul conto di entrambi, non tutto è come sembra. Consiglio la visione come prima, più di prima!
Voto: 8,5/10
 

GAKUEN BABYSITTER

Gakuen Babysitter

Serie di 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Slice of life
 
Ryuichi si appresta ad iniziare le scuole superiori quando perde i genitori in un incidente. Rimasto orfano con il fratellino Kotaro, viene preso sotto l'ala della signora Morimiya, anziana preside di una scuola con annesso nido. Ryuichi entra quindi a far parte del club dei babysitters, con il compito di prendersi cura, in orario extrascolastico, dei figli degli insegnanti, nonché del suo fratellino. La serie racconta le vicende quotidiane del ragazzo, dei suoi amici, dei bambini ma anche dei loro genitori. L'anime è tratto dall'omonimo manga di Hari Tokeino, giunto in patria al diciassettesimo volume e ancora in corso, motivo per cui le vicende di Ryuichi e co. restano senza un vero finale.
 
Oberon: E' da tanto che non mi capitava di incappare in una serie che mi convincesse così appieno in ogni suo aspetto. Non è una semplice questione di pucciosità, è che Gakuen Babyssitter nella sua semplicità è fatto davvero bene, vanta dei personaggi che funzionano tra loro, pur non essendo originalissimi, ed offre situazioni sempre varie e spassose. Non mancano puoi i momenti più seri/commoventi nonché una certa crescita dei personaggi stessi. Un gioiellino insomma.
Voto: 9/10
 
Arashi84: Sarò di parte e anche troppo sentimentale ma questa è la mia serie preferita della stagione. Dolce e puccioso, l'anime di Gakuen Babysitters racconta con naturalezza e incredibile verosimilità la vita di un ragazzo che si trova a far da maestro di nido, oltre che a doversi prendere cura del fratellino minore. Ogni episodio è un fiorire di puccioseria, amore e bimbi tondi che ti strappano il cuore per quanto sono adorabili. Ryuichi è un protagonista simpatico e a modo, gli amici che lo circondano hanno personalità ben definite e accanto a delle mamme (quasi tutte) coscenziose e sicure di sé, troviamo un delirante gruppetto di papà. Una storia tenera e dolce che con estrema semplicità commuove, diverte e insegna tanto.
Voto: 8/10
 
Slanzard: Una serie dolcissima, con personaggi ben caratterizzati (sia i bambini che gli adulti) che affianca a semplici gag comiche ben riuscite anche spunti di riflessioni spesso non banali. 
Voto: 7,5/10
 
ReiRan->--@: Non amo le serie “pucciose” fini a se stesse, quindi ero partita un po’ prevenuta quado ho cominciato la visione di questo anime, avevo paura che sarebbe stato piatto e noioso. Invece con mia grande sorpresa l’anime è piano di contenuti e sentimenti. Ritrovarsi solo al mondo e doversi prendere cura del proprio fratellino in età da asilo nido, e poi anche di una nidiata di altri bimbi, non è certo una situazione ideale per un adulto, figurarsi per un 15/16enne, eppure lui cerca di mettercela tutta e nel farlo ci insegna una grande lezione di vita: essere responsabili per poter veramente crescere. Tutto questo peso della responsabilità è alleggerito, dalla dolcezza dei bimbi, dalle varie gag con i genitori e con altri simpatici e strampalati compagni di scuola. Il nostro ignaro protagonista, risulta pure popolare tra il gentil sesso, del resto, si sa, gli uomini che ci sanno fare con i bambini hanno una marcia in più anche in quel campo… Visione leggera ma non troppo, lasciatevi rapire dai piccoletti. 
Voto: 7,5/10
 
Rukia K.: Pucciosità. Non ci sono altre parole per descrivere questa dolcissima serie che ha debuttato lo scorso inverno. All'inizio l'avevo sottovalutata, non pensavo che una cosa così semplice sarebbe riuscita a conquistare il mio interesse, ma devo ammettere che è stata proprio questa sua semplicità a renderla così interessante. La dolcezza che emerge da ogni episodio tocca vette talmente alte che è impossibile non rimanerne affascinati.
Voto: 7,5/10
 
Melany: Carinissimi i bambini, ma in questa serie tutto è adorabile, tant'è che anche i più cinici rimarranno conquistati dall'atmosfera dolce che alleggia per tutte le puntate. La storia diverte e in certi fragenti fa pure commuovere, sia dal punto di vista dei pargoli e sia da quello degli adulti. Non è facile raccontare i problemi dei più piccoli senza risultare troppo infantile o noioso, così come le preoccupazioni dei più grandi nei loro confronti, ma l'anime ci riesce abbastanza bene con una delicatezza e onestà disarmante. 
Voto: 7,5/10
 
Franky-san: Se non amate i bambini state alla larga da questa serie, se vi piacciono invece vi si aprirà il cuore. Uno slice of life pieno di pucciosità varie non è proprio il mio genere, anzi, ma con Gakuen ho voluto fare un'eccezione. I miei pensieri durante la visione erano "troppo forte Kotaro", "troppo forte Kirin" ecc. I bimbi infatti sono simpaticissimi, ognuno a modo proprio: c'è il piagnucolone, il capriccioso, il calmo e così via; ce n'è per tutti i gusti insomma. Oltre ai pargoli ci sono sprazzi di romanticismo e momenti molto divertenti come ad esempio l'incontro con i papà, uno più strano dell'altro.
Piccola digressione: quanto avrei voluto strizzare le guance di quel cicciottello di Kotaro!
Se vi piace il genere guardatela e non ve ne pentirete.
 
Voto: 7,5/10
 
Hachiko94Hachiko94: Questa è stata la stagione delle pucciositá, e Gakuen Babysitter si merita di certo il secondo posto nella mia personale classifica (il primo è la mummia). Iniziato perchè me ne hanno parlato bene, ho amato fin dal primo secondo ogni singolo personaggio della serie! Ogni bambino ha un proprio carattere che li rende (quasi) tutti adorabili e sono certa che anche voi troverete il vostro preferito <3
Ma non pensiate che sia tutto rose e fiori: i babysitter hanno anche saputo toccare punti dolorosi del cuore e hanno saputo farlo con un'incredibile semplicità. Avrei voluto durasse di più...
Voto: 7/10
 
Kotaro: Una serie molto tenera, che passa con naturalezza dal sorriso a momenti toccanti, aiutata da personaggi molto simpatici. Peccato che rimanga la solita miniserie che non ci dà il tempo di conoscerli meglio. 
Voto: 7/10
 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia

Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Sentimentale
 
Akira Tachibana è una liceale bella, alta e longilinea, ma dal carattere schivo e taciturno. Ex stella del circolo di atletica, ha smesso di dedicarsi allo sport in seguito ad un infortunio, allontanandosi dalle compagne del club e chiudendosi sempre più in se stessa. Non parla più con le amiche, fugge dal suo amato hobby e non si interessa minimamente dei compagni di scuola che le fanno il filo, ma si getta anima e corpo nel suo lavoro part time di cameriera in un family restaurant.
Questo perché Akira... ha una cotta per il direttore del ristorante, Masami Kondo, un quarantacinquenne divorziato, goffo e imbranato da cui la ragazza si sente inspiegabilmente attratta, al punto da dedicare al lavoro part time nel locale tutto il suo tempo libero.
 
Kotaro: Una storia d'amore sui generis che dà il via a numerose riflessioni di una certa importanza. Il realismo di certi pensieri, il garbo e la poesia con cui vengono raccontati fa di "Dopo la pioggia" un bellissimo, piccolo, gioiellino. 
Voto: 9/10
 
Melany: Per i giovani e le giovani d'oggi, un uomo come Kondo non è propriamente l'ideale del personaggio maschile che una persona troverebbe interessante, cioè non né bello né ambizioso, nulla lo fa spiccare. Eppure ciò che attira di lui risiede nella sua semplicità, quella che ha conquistato sia la protagonista di questa storia, Akira, sia chi ha visto tale opera; per cui grazie alla sua brillante presenza e ai malinconici temi che ce lo fanno empatizzare, entrando così nel vivo per quello che riguarda la quotidianità di queste due generazioni, molto differenti tra loro. Evocativa la colonna sonora, tanto quanto la pioggia. 
Voto: 8/10
 
npepataecozz: Dopo la pioggia è un anime che parte da un assunto molto semplice e poi lo sviluppa in un modo che mi ha ricordato molto la crescita dei rami attorno ad un albero: il tema portante è l'amore fra due persone con una rilevante differenza d'età ma attorno ad esso si svilupperanno temi prettamente individuali come la crisi di mezz'età e la nostalgia della propria giovinezza per quanto riguarda lui, i rimpianti per un sogno che sembra essere svanito e l'incapacità di reagire alle avversità della vita per quanto riguarda lei. Forse un po' lento ma pieno di spunti di riflessione. 
Voto: 8/10
 
Hachi194: Una liceale e il suo primo amore. Detta così non sembra una grande novità, se non fosse che il prescelto è un maturo 45enne divorziato e con un figlio. Ma in realtà questo strano amore è solo un pretesto per raccontare la storia di due persone simili eppure diverse che conoscendosi meglio imparano molto l'uno dall'altro e decidono di affrontare il loro passato e di superarlo. Akira e Kondo per motivi diversi hanno rinunciato ai loro sogni, ma grazie al loro strano rapporto, ritroveranno in sé stessi la forza per affrontare il futuro. Il tutto immerso in una ambientazione luccicante di pioggia, forse la vera protagonista della serie. Che sia sottoforma di pioggerellina o di uragano o di temporale, fa da sfondo e a volte da deus ex machina alle vicende dei personaggi. Colori brillanti e nitidi rendono il tutto ancora più accattivante.
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Una delle serie più valide di questa bella stagione. Kondo è davvero uno degli elementi in più (miglior personaggio maschile dell'inverno, per me), la storia d'amore non è convenzionale ed è davvero un bel plus, però non ho apprezzato di come non sia stata praticamente quasi più messa in mezzo (se non con ammiccamenti) dopo un inizio sprint. Riflette benissimo i problemi della generazione di Kondo, dei problemi di coloro che hanno abbandonato troppo presto i propri sogni. Akira non è particolarmente miss simpatia e questo inficia un po' sul giudizio universale ma comunque avrei dato certamente un voto più alto se qui non fossimo ancora lontanucci dalla conclusione.
Voto: 7,5/10
 
Ironic74: Da quarantenne mi sono innamorato del personaggio di Kondo, tanto dolce quanto imbranato. Una serie che per me è stata una piacevole rivelazione, una storia di crescita personale mascherata dalla trama d' amore. Consigliata ai più giovani e a chi giovane non è più ma ha conservato tutti i suoi sogni.
Voto: 7,5/10
 
Slanzard: Una serie con molte potenzialità inespresse, che da il meglio di sè quando accantona la storia d'amore tra Akira e Kondo per dedicarsi alle loro situazioni personali, alle loro amicizie, alle loro decisioni. Purtroppo buona parte della serie è invece dedicata al loro rapporto, che diventa ben presto ripetitivo e poco interessante, se non a tratti addirittura noioso.
Voto: 7-/10
 
Arashi84: Serie che non è riuscita a prendermi a causa di una protagonista fin troppo frigida e dal comportamento scostante e antipatico. Pur riconoscendo il tormento dell'adolescente che ha dovuto rinunciare a qualcosa di importante e la cotta che la acceca, Akira resta per me un personaggio sgradevole mentre di contro il buon Kondo è sempre simpatico e interessante. le parti su di lui sono molto belle e Akira con la sua cotta infantile riesce a tirar fuori da lui riflessioni importanti e a volte un po' tristi e piene del rammarico di un adulto che pensa di non poter più tornare indietro, in nessun campo della sua vita. 
Voto: 6/10
 

RELIFE: FINAL CHAPTER

ReLIFE: Final Chapter

Serie da 4 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Scolastico, sentimentale
 
Serie OVA di "ReLIFE" che riprende da dove si era interrotta la precedente. 
Con l'avvicendarsi del festival scolastico e della conclusione dell'anno scolastico, Arata e Chizuru si trovano costretti a fare i conti con i propri sentimenti e con la fine del progetto ReLife. Da una parte troviamo Chizuru che, sempre più convinta che anche Arata vi partecipi, cerca di dimostrargli i suoi sentimenti; dall'altra parte, Arata fatica nell'accettare la separazione dalla ragazza e dagli altri compagni di classe. Nel turbinio delle riflessioni e dei tormenti dei due protagonisti, la loro ReLife si avvicina alla fine, pronta a lasciare una traccia indelebile nei loro cuori.
 
npepataecozz: Ottima conclusione per un anime che ho amato moltissimo. Viene mantenuto lo stesso livello qualitativo della serie originaria: la sceneggiatura anche stavolta non tradisce, ma si pone i problemi giusti e li risolve in modo razionale pur strizzando l'occhio a quelle che erano le aspettative dello spettatore. Da applausi.
Voto: 9/10
 
Arashi84: Premesso che è chiaro che tutto sia stato accelerato un po' troppo e che avrei voluto vedere un po' di più del finale... questi capitoli conclusivi di ReLife mi sono piaciuti tantissimo, così come era successo per la serie. Mi sono emozionata, mi sono commossa e ho pianto un sacco insieme a Chizuru. La nota davvero negativa è che a parte Arata e Chizuru, gli altri siano rimasti sullo sfondo senza avere lo spazio che meritavano, questo mi brucia davvero tanto. Al cuore però non si comanda e ReLife resta per me una serie piena di significato ed emozioni.
Voto: 8/10
 
Hachiko94Hachiko94: Se avete giá visto la prima parte di quest'opera allora non potete ignorare questi quattro episodi che concludono una storia che ho amato tantissimo.
Abbiamo finalmente un "finale", anche se la sensazione che pervade la serie è quello di essere tutto troppo velocizzato e quindi di arrivare a una conclusione che, con 1 o 2 episodi in più, sarebbe stata molto più soddisfacente; ciò non toglie però che ora mi è rimasta la voglia di recuperare la serie originale!
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Finalmente è arrivato. Amo tantissimo ReLife e questo sequel lo aspettavo con tutto il cuore. Sono tornate le sue musiche tanto belle quanto sottovalutate, i suoi personaggi tra i migliori di questi anni ma... 4 episodi. La conclusione di ReLife meritava ben più di un 8, in 4 episodi però tantissimo è stato tagliato, abbiamo visto essenzialmente tutto per quanto riguarda Arata e Chizu... ma tutti gli altri? Tolto l'inizio sono stati solo buoni come sfondo, addirittura nemmeno considerati nel finale, davvero una gran delusione. Poteva essere fatto di più, mancava così poco, ma comunque ha quasi tutti gli altri pregi di questa serie. 
Voto: 8/10
 
Slanzard: Una buona conclusione per una bella serie, che purtroppo non riesce ad essere allo stesso livello della precedente. Complice probabilmente l'eccessiva brevità di questo Final Chapter, si perde la coralità della prima serie per dedicarsi quasi esclusivamente ad Arata e Chizu. L'evoluzione nel loro rapporto, la loro crescita personale in seguito al progetto ReLife e il loro rapporto con i loro controllori sono sicuramente ben gestiti e raccontati, ma avrebbero funzionato ancora meglio se affiancati alle vicende di tutti i comprimari che tanto avevano funzionato nella serie precedente. Nemmeno il finale convince particolarmente, in quanto avrebbe richiesto un maggior approfondimento nonchè qualche spiegazione in più. Un bella miniserie conclusiva, ma con qualche rammarico di troppo.
Voto: 7,5/10
 
sailortenshi: Sarà stata colpa mia che, finita la prima stagione in una manciata di giorni, sono corsa a mettermi in pari con il manga; sarà stato il formato così particolare; saranno stati gli inevitabili tagli fatti sia alla storia che alla caratterizzazione di alcuni personaggi... insomma, pur avendo amato questa serie e anche questo finale, non posso fare a meno che sentirmi come se fossi rimasta parzialmente a bocca asciutta. Nonostante questo l'impatto emotivo è sempre fortissimo, come da programma con ReLIFE... Insomma, completate la (comunque validissima!) esperienza dell'anime e poi fiondatevi sul manga, vi farete solo un piacere!
Voto: 7,5/10
 
Melany: Ultima parte che chiude le vicende di questo progetto speciale e dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere nella serie antecedente. Stima per il personaggio di Chizuru Hishiro che fa avanzare la trama raggiungendo momenti esilaranti e decisivi, ma anche il protagonista ha il suo percorso di crescita che lo fa maturare. Una menzione particolare per le ending di questi quattro episodi, a mio avviso le scene più significative che vengono impreziosite da una colonna sonora azzeccata. Purtroppo la grafica è alternante e la narrazione un po' frettolosa, tralasciando alcuni dettagli degli eventi altrui.
Voto: 7/10
 

LAID-BACK CAMP

Laid-Back Camp

Serie da 12 episodi, tratto da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Slice of life
 
Rin è specializzata nei campeggi in solitaria; prende il suo motorino e si lancia in spedizione da sola, con in sella la tenda e tutto l'equipaggiamento che le serve per bivaccare in libertà e godere dei bei paesaggi che offre la sua patria. Ma un bel giorno si imbatte in una buffa ragazza addormentata per strada: il suo nome è Nadeshiko e ben presto diventerà la compagna d'avventure di quel lupo solitario con la cipolla, che è conosciuto ai più come Shimarin. Nadeshiko è un vulcano di emozioni, esagitata ed esuberante com'è, sempre affamata, con tanta curiosità di scoprire le novità che la circondano; mentre Rin è più pacata e composta nelle reazioni che mostra all'esterno, ma nasconde dentro un fuoco ardente e tanta voglia di mettersi in gioco. Due caratteri diversi che si stimolano e si compensano. Per Rin è forse arrivato il momento di accantonare la solitudine e aprire la tenda a nuove amicizie?
 
Hachiko94Hachiko94: Uno degli anime che più ho amato in questa stagione! Non aspettate di ritrovarvi di fronte a ragazze che affrontano le interperie per campeggiare in luoghi fighissimi e lontanissimi nel mondo... le ragazze, o meglio in primis Rin (<3), tenderanno a sostare nelle zone limitrofe del Monte Fuji, ma ci regaleranno sempre una vista mozzafiato ed episodi rilassanti come lo è il campeggio stesso. La serie permette di immergersi nell'atmosfera collinare/montana, grazie a quel senso di tranquillitá e di pace che traspare sempre riuscendo a rallegrare chiunque la guardi. Per chi vuole rilassarsi e godersi un anime leggero.
Voto: 8/10
 
tenshi5100: Le avventure di Rin, Nadeshiko e le altre sono riuscite a stupirmi sin da subito. Le diverse personalità delle ragazze si incastrano egregiamente fra di loro, trovando la giusta formula per un anime Slice of Life. L'alternanza fra le scene divertenti e quelle che spirigionano tenerezza da tutti i pori si è rivelata ancora una volta una mossa vincente per questa tipologia di opera. Gradevole è stato anche osservare l'evoluzione delle protagoniste principali episodio per episodio: non è stato di certo questo il punto di forza di quest'opera, ma da quel poco che è stato mostrato posso ritenermi soddisfatto. I paesaggi mozzafiato e le suggestive atmosfere in grado di far immergere lo spettatore all'interno della storia sono stati poi la cornice perfetta per questa serie incentrata sulle attività campestri. In definitiva si tratta di un anime con un buon potenziale, il quale mi auguro possa continuare a essere sfruttato in un'ipotetica seconda stagione. 
Voto: 8/10
 
Franky-san:  Piacevolissima serie invernale che affronta un tema particolare ossia il campeggio tra ragazze nei luoghi più disparati e belli del Giappone. Tutto questo tralasciando volutamente gli aspetti negativi di questo hobby come gli imprevisti o le intemperie naturali ma concentrando l'attenzione su quelli positivi: la bellezza di una mangiata di carne alla griglia tra amiche, farsi quattro risate parlando di cavolate, ammirare paesaggi fantastici e soprattutto capire cos'è l'amicizia, quella vera. Per quest'ultimo punto si veda l'evoluzione di Rin nel corso della serie e il rapporto speciale con Nadeshiko...due ragazze così diverse ma così simpatiche e in sintonia nella loro diversità.
Consiglio quest'anime a chi cerca divertimento e rilassatezza allo stesso tempo e agli amanti dei paesaggi naturali che abbondano nella serie e sono disegnati meravigliosamente.
In conclusione, azzerderei a definire Laid back camp (yuru camp) un'opera terapeutica per il malumore e lo stress giornaliero.
Spero davvero in una seconda stagione e in un parabrezza per Rin.
Voto: 8/10
 
Oberon: E' stata una goduria guardarne gli episodi nelle sere particolarmente fredde. Una serie stranamente "coinvolgente", ma anche interessante per varie curiosità riguardanti il campeggio e l'aria aperta.
Originale anche il messaggio riguardante l'amicizia (e lo star da soli) veicolato, che sinceramente non ricordo di aver mai visto trattato alla stessa maniera in altre opere: vedasi il personaggio di Rin Shima (apparentemente una tipa solitaria) e come le altre si rapportano a lei.
Inoltre ha anche i suoi bei momenti divertenti. 
Voto: 8-/10
 
Alex Ziro: Serie che in una stagione "diversa" avrei apprezzato anche di più, ma questi ultimi 3 mesi ci han regalato così tanto che la, seppur buonissima, saga delle ragazze campeggistiche è andata per quanto mi riguarda in secondo piano. Anime davvero interessante, divertente e valido; una storia che però non mi ha preso troppo, sia perché dei campeggi me ne frega relativamente (però bellissimo vedere certi paesaggi!) sia perché a mio avviso il pieno potenziale della coralità delle protagoniste non è stato per nulla sfruttato. Sono diversi personaggi ultra interessanti se usati tutti insieme ma in fin dei conti stanno inseme solo alla fine: gran peccato. L'anime va meravigliosamente in Giappone, spero nella seconda stagione.
Voto: 7/10


Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- B: The Beginning (serie da 12 episodi, storia originale, azione, soprannaturale, poliziesco)
Consigliato da: ReiRan->--@, GianniGreed, npepataecozz, Ironic74, Franky, Hachi194.

Dragon Ball Super (serie da 131 episodi, tratta da film, combattimento, soprannaturale)
Consigliato da: GianniGreed, Smooth Criminal
Hakumei to Mikochi (serie da 12 episodi, tratta da manga, fantasy, slice of life)
Consigliato da: metaldevilgear
How to Keep a Mummy (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, soprannaturale)
Consigliato da: Arashi84, Melany, zettaiLara

- KARAKAI JOZU NO TAKAGI-SAN (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico)
Consigliato da: Arashi84, Alex Ziro, Oberon, npepataecozz
- Overlord 2 (serie da 13 episodi, tratto da light novel, fantasy)
Consigliato da: Zelgadis
- Pop Team Epic (serie da 12 episodi, tratto da manga, demenziale, parodia)
Consigliato da: GianniGreed, metaldevilgear, Rukia K., tenshi5100, Smooth Criminal
The Ancient Magus' Bride (serie da 24 episodi, tratta da manga, fantasy, sentimentale)
Consigliato da: Slanzard, Alex Ziro, tenshi5100, -Soel-
- Violet Evergarden (serie da 13 episodi, tratto da light novel, drammatico, slice of life)
Consigliato da: Zelgadis, Hachiko94, ReiRan->--@, kleon990, Ironic74, Hachi194. Sconsigliato da: Swordman

Vi sono inoltre alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovato l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

 

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