Anni '70: Go Nagai, il suo collega Ken Ishikawa e un terzo dipendente Dynamic Planning rimangono coinvolti in un incidente automobilistico appena arrivati alla sede dell'azienda. Il papà di Mazinger Z, ripensando all'accaduto, ha un'idea: se le tre macchine fossero state in grado di combinarsi tra loro, non sarebbero rimaste danneggiate nell'incidente. Da questo spunto prende vita la saga di Getter Robot, in cui compaiono per la prima volta dei mecha componibili tra loro. L'opera ha successo, sebbene non al pari del "fratello maggiore" Mazinger Z, e ne vengono realizzate varie opere collaterali.
Una delle più famose è Change!! Getter Robot: L'ultimo giorno del mondo, serie OVA in 13 episodi iniziata esattamente 20 anni fa, il 25 agosto 1998. Ispirata al manga Shin Getter Robot che narra i fatti avvenuti tra i manga Getter Robot G e Getter Robot Go, specialmente il motivo della sparizione dei piloti storici delle prime serie, la serie OVA è una reinterpretazione completamente slegata alle continuity delle altre opere del franchise. Per curare il progetto viene scelto Yasuhiro Imagawa, che si è fatto conoscere negli anni precedenti, tramite gli OVA di Giant Robot e la serie televisiva G Gundam, per le sue sceneggiature articolatissime, piene di colpi di scena, citazionismi e personaggi.
 

E lo stesso avviene con Getter Robot, con i primi episodi che sono un tripudio di personaggi, schieramenti, misteri, eventi presi e rielaborati non solo da tutti i manga della saga ma anche da altre opere dell'autore originale Ken Ishikawa. Una sceneggiatura complicatissima e appassionante che, tuttavia, non troverà mai conclusione. Dopo i primi tre episodi, di cui Imagawa cura la regia, il soggetto e la sceneggiatura, il regista letteralmente "scompare". Gli episodi successivi vengono realizzati da altre persone, e il suo nome è cancellato dai credits e dal sito ufficiale, in quella che Jacopo Mistè, nel suo ottimo saggio Guida ai super e real robot - L'animazione robotica giapponese dal 1980 al 1999 definisce "la più spregevole delle damnatio memoriae".
A quanto pare dovuto a un pesante litigio con un importante membro dello staff della serie, l'abbandono di Imagawa costringe il nuovo regista Jun Kawagoe e i nuovi sceneggiatori a cercare in qualche modo di dare un senso a tutto quanto mostrato nei primi tre episodi. Imagawa, infatti, è l'unico a conoscere il proseguo della storia, ma decide di non comunicarlo al nuovo staff.

In un'intervista a Gunota Headlines, il regista spiega:
 
Sarebbe stata una storia molto diversa. Il motivo dell'abbandono fu una lunga e spiacevole storia. Non volevo perciò che usassero la mia idea e spero sia diventata inconsistente. Solo i primi tre episodi riflettono la mia idea. Se prestate attenzione, potete notate che ci sono sviluppi in alcune sottotrame che non vengono risolti, dal momento che non gli permisi di farlo.
 

Il risultato finale sono una decina di episodi che, cercando di seguire lo stile "incasinato" di Imagawa, aggiungono tantissima nuova carne al fuoco, lasciando però irrisolti alcuni misteri presentati nei primi tre episodi, e un forte rimpianto in molti fan del regista che ancora si chiedono ciò che l'opera sarebbe potuta diventare col suo ideatore al comando per tutta la serie.

La serie è disponibile in Italia, in DVD e Blu-Ray, per Yamato Video.
Fonti consultate:
Guida ai super e real robot - L'animazione robotica giapponese dal 1980 al 1999 di Jacopo Mistè
Gunota Headlines: Intervista a Yasuhiro Imagawa