È un po’ di tempo che Kentaro Miura s’è ricordato che di mestiere fa il mangaka ed è tornato a lavorare su Berserk sfornando capitoli con una parvenza di regolarità. Questo forse a causa delle imperanti regole del marketing, legate alla trasmissione del fantasticoso e mozzafiatante anime, o magari perché s’è fatto prendere lui stesso dalla storia coi suoi ultimi importanti sviluppi; storia che parrebbe vicina ad una grossa svolta, se non al vero e proprio climax finale.
Da lettore devo ammettere che è da tempo che questo manga non mi coinvolgeva tanto. Infatti, reduce dalla lettura dell’ultimo volume pubblicato in Italia da Planet Manga (che a novembre pubblicherà l'Official Guide Book), non ho potuto proprio resistere alla tentazione di andare a sbirciare i restanti capitoli pubblicati in Giappone per vedere come la storia continuasse (la pubblicazione del volume 40 è prevista per il 28 Settembre in nippolandia).
 

Infatti, come saprete se siete già in pari con l’edizione italiana, mentre Griffis porta avanti i suoi ambiziosi piani di conquista grazie alla rinata Armata dei Falchi, la combriccola di Gatsu & Co. è giunta finalmente nel paese degli elfi. Qui Shilke e Farnese si sono avventurate, tramite il Passaggio dei Sogni, nella mente di Caska per tentare di farle finalmente ritrovare la ragione perduta a causa del trauma causato dai tragici eventi della famosa eclissi.

Da qui in poi un paio di considerazioni basate sugli ultimissimi avvenimenti, quindi... SPOILER!

Dopo infinite difficoltà, sfuggendo e sconfiggendo innumerevoli mostri falliformi (caro Miura, quanto si divertirebbe con te Freud...), le due streghe riescono a ricomporre la bambola-puzzle di Caska, e quindi a risvegliarne la vera coscienza, ma… NIENTE! Miura da bravo trollone ci lascia a bocca asciutta sul più bello, e passa a raccontarci del il Falco Bianco che nel frattempo sta facendo il figo esibendosi nelle sue mirabolanti gesta belliche col suo candido destriero a gravità zero…

E qui, da banale lettore, nasce nel sottoscritto il bisogno di speculare con gli altri appassionati del manga qui nei paraggi, perché mille domande lo attanagliano:
Caska ha appena riacquistato il senno (assieme a dei nuovi giganteschi occhioni moe) e non vede l’ora di riabbracciare il suo amato Gatsu, ma appena lo intravede da lontano… boom! Si ricorda di colpo cos’è successo.
 

E ora? Ridiventa folle?
Oppure manda a quel paese Gatsu per allearsi con Griffis?
O invece si aggrappa disperata al guerriero nero come una cozza?
O ancora, incazzata come una iena, si arma fino ai denti per andare a fargliela pagare a quel b@st@rdo traditore di Griffis?

Sì perché il rinsavimento di Caska potrebbe finalmente dare risposta ad uno dei quesiti più ricorrenti (e triviali) della storia del manga, su cui si son spesi fiumi d'inchiostro (ne ricordo anche un lungo dibattito in un vecchio appuntamento della rubrica della posta degli stessi volumi del manga): come ha vissuto Caska quel che le ha fatto Griffis durante l’eclissi? Quella scena - rappresentata con una certa (voluta?) ambiguità - era da considerarsi una violenza o un "rapporto consenziente"? Anche se in molti non la pensano così, per il sottoscritto l’ovvia risposta è la prima; anche perché altrimenti Caska non sarebbe impazzita... oppure potrebbe essere impazzita proprio per i sensi di colpa e le tribolazioni interiori che l’hanno mandata in tilt… oh, non lo so che gli frullava in mente a quel sadico di Miura!
La risposta a questo quesito è comunque meno stupida di quanto si potrebbe pensare perché, al di là di ogni considerazione sessuale/sessista, ci svelerebbe finalmente da che parte starà Caska: Combatterà al fianco del maledetto, iracondo e sfigato Guerriero nero, o diverrà la concubina/guerriera del Falco Bianco?

E ancora: che si stia avvicinando finalmente la fine? A me pare palese che Miura stia predisponendo tutti i pezzi sulla scacchiera per l’atto finale della storia. Atto finale che comunque richiederebbe qualche altro volume/anno per giungere a conclusione.
Quanti, lo sa solo lui...