Con Misu Yamaneko ci siamo conosciuti quasi un anno fa, quando siamo venuti a conoscenza della realtà di Neko Studio della quale vi abbiamo parlato in questo articolo. Quando si fanno articoli simili speri sempre che quella persona avrà un roseo futuro davanti a sé… e quando scopri che c’è la sua firma anche nell’anime del momento allora non si può che essere pieni di gioia.
 
Misu Yamaneko (pseudonimo) nasce nel nord Italia e frequenta il liceo classico dove incomincia ad appassionarsi a storie di avventura, fantasy, civiltà antiche e dimenticate. Contemporaneamente studia giapponese e disegno da autodidatta. A 19 anni si trasferisce in Giappone per studiare anime e CG all’università mentre fa stage in studi di animazione e videogiochi. Attualmente lavora come animatore 2D a Tokyo, si occupa anche di storyboard, pitch, layout, illustrazione e grafica 3D. Recentemente ha partecipato con secondary keyframes ad anime come Natsume Yuujinchou, Grancrest Senki, Miira no kaikata, etc. Lavora prevalentemente in modo tradizionale su carta. Nel tempo libero si dedica a fumetti, illustrazioni, pixel art e alla creazione di storie e personaggi originali per il circolo Neko Studio. In futuro vorrebbe creare uno studio di animazione indipendente.

Misu Yamaneko ha infatti lavorato al “secondary keyframe” nel secondo episodio di The Promised Neverland (disponibile su VVVVVID). Ma cosa vuol dire di preciso? Com’è lavorare ad una produzione simile? Passiamo immediatamente alle domande!
 

Ciao Misu! Allora facciamo un riepilogo: a quali anime hai già lavorato?

Anime a cui ho lavorato come secondary keyframe:
Natsume Yuujincho special OVA, Grancrest Senki, Overlord 2, How to Keep a Mummy, Kakuriyo no yadomeshi, Persona 5 the Animation, nyankies the future, The Promised Neverland ed alltri...
Come keyframe:
Merc Storia ep 9 e alcuni CM
Come ekonte:
alcuni CM e PV

(in galleria trovate i frame ai quali ha lavorato)


In cosa è consistito il tuo lavoro di preciso? Hai curato il “secondary keyframe”, ma cosa vuol dire e in che modo hai lavorato?

Chiamati anche 2genga, si tratta di completare il lavoro di genga (keyframe). Ogni volta che un animatore fa un cut viene poi passato ai vari director per fare il check. Spesso molte cose sono da cambiare, e ancor più spesso gli animatori non possono correggere lo stesso cut perché sono pieni di lavoro. Quindi il cut viene passato ad un’altra persona. A volte il 2 genga è semplice, fare solo clean up e simili, a volte invece bisogna ridisegnare tutto da zero basandosi sulle correzioni del sakkan e del sousakkan (direttore e vice direttore delle animazioni). Quindi è come se facessi tu i keyframe alla fine. Questa cosa dei 2 genga anni fa era meno frequente

Quali studi hai dovuto fare, hai seguito corsi professionali?

Ho fatto il liceo classico e poi sono andata direttamente in un’università giapponese che si occupa di intrattenimento, video making, web, videogiochi 3DCG ed anime. Ho iniziato facendo 3D ma poi mi è piaciuto di più il 2D (anche se sapevo che il 3D avrebbe portato più lavoro) ed ho seguito quella strada, con un particolare interesse verso regia e storyboard. Non ho mai studiato propriamente disegno prima.

Come sei arrivata quindi a lavorare in uno studio d’animazione?

Ho fatto internship in due studi di animazione ed uno di videogiochi, (per lo studio di videogiochi però c’era una selezione per l’internship), quindi avevo già dei contatti tramite i miei insegnanti. Come lavoro di laurea ho realizzato un corto animato che è piaciuto dove ho fatto internship e mi han chiesto di rimanere. Poi da lì ho cominciato a conoscere gente anche con meeting ed eventi per creativi nell'industria o lavorando come freelance. Avevo già lavorato con A1 Pictures e Clover studio con Grancrest Senki e Persona 5.

Come si svolge la tua giornata lavorativa tipo?

Se sono assunta vado in studio alla mattina e torno alla sera, lavoro alla scrivania come tutti a parte quando ci sono i meeting. È più normale e monotono di quello che sembra, sempre seduti a lavorare, spesso con le cuffie ascoltando musica. Però è quello che disegni la cosa interessante.
Quando sono freelance lavoro da casa, è comodo e sei molto libero con gli orari ma a volte è difficile concentrarsi, finisci per svegliarti tardi e lavorare di più la sera, dove di solito (io personalmente) lavoro meglio. Molti animatori lavorano sempre la sera, una mia amica animatrice dice che non riesce più ad alzarsi prima delle 14…

 
Ecco i frame dell'anime a cura di Misu
 

A quanti cut dell’episodio hai avuto modo di lavorare e quanto tempo ci ha impiegato all’incirca?

Veramente pochi, vengono contati come quattro ma in verità sono due, con qualche differenza nelle animazioni che vengono utilizzati con timing diversi. I cut erano uno con Emma ed uno con Norman tutte e due in primo piano.
Ho lavorato a mano e come tempo effettivo li ho finiti in qualche ora, ma avendo altri lavori in mezzo li ho consegnati in due giorni. In totale mi avevano dato una settimana di tempo per lavorarci.


Hai lavorato sia in carta e in digitale? Cosa preferisci?

Nel caso di Neverland ho fatto tutto a mano, mi hanno passato i cut per posta. Prevalentemente in animazione ho lavorato a mano e spesso mi piace molto farlo, tratti e linee vengono meglio. Ammetto però che in alcuni casi il pc è molto più veloce e necessario, soprattutto per mandare i file, è assurdo che la gente vada ancora in giro in macchina a ritirare i pacchi dei cut a casa degli animatori.
Un sacco di production manager lavorano talmente tanto che finiscono per fare incidenti anche piuttosto gravi. Date un’occhiata all’episodio 10 di Paranoia Agent per farvi un'idea.


In che misura hai interagito direttamente con Shimada (il chara designer e sakkan)? Ti ha dato istruzioni specifiche?

Chi fa secondary keyframe non interagisce con character design e sakkan, ma solo con i production manager. A volte nemmeno chi fa keyframe, solo regista e production manager. Molti lavorano da casa, in studio sono tutti molto impegnati e non è facile parlarsi. In questo caso ho ricevuto prima una chiamata da uno dei line productor, poi da una production manager che era molto in gamba e che mi ha spedito i cut per posta Chi interagisce di più con lo staff sono gli stessi production manager che portano le robe a destra e sinistra.

Cosa cambia dal creare e gestire da zero i keyframe di un’animazione, al fatto di rimaneggiare quelli già realizzati da altri? Avverte un maggiore o minore senso di responsabilità o difficoltà?

Non è detto sia meno difficile, dipende dal cut e da chi lo fa. Alcuni keyframe sono fatti bene e servono solo piccole correzioni, altri invece sono fatti di fretta e furia e molto abbozzati quindi chi fa il secondary keyframe deve rifare praticamente tutto. Ti dà più soddisfazione sì, ma poi ti ricordi che la paga per secondary keyframe e keyframe è la stessa...

Oltre a ripulire i keyframe ti sei occupata anche di aggiungere elementi secondari o dettagli magari lasciati fuori per questioni di tempo?

Ho seguito le indicazioni del sakkan e sou sakkan, ho controllato che ombre ed highlight fossero come nel character design ho fatto attenzione che tutte le linee fossero pulite e collegate. Aggiungere cose non è il mio lavoro e può solo creare problemi quindi cerco di non farlo mai.

Cosa ne pensi di questa tendenza di associare la riuscita di buone animazioni quasi esclusivamente a questioni di budget?

Penso che alla gente piaccia parlare e dire la sua soprattutto quando sa poco nulla di questo settore, della produzione o di quanto in generale sia difficile disegnare per lavoro. Ammetto che una volta i disegnatori fossero più bravi e veloci, ma ammetto anche che le tempistiche, i soldi e quello che si produceva era anche ben diverso. Adesso ci sono veramente design orrendi pieni di dettagli inutili.
Però come sempre sono discorsi generici, i casi contrari si trovano sempre.


Quali sono stato le tue emozioni nel lavorare ad una serie così attesa? Si sentiva un’aria speciale? Del resto tutti ci auguriamo che l’anime continui a convincere

Fare bene il mio lavoro e consegnare tutto per tempo sono le prime cose che mi vengono in mente, un forte senso di responsabilità, perché si tratta di un lavoro e va fatto come tale se si vuole essere professionali. Inoltre so bene che una produzione anime gira grazie all'aiuto di tante persone che si impegnano quindi non volevo creare problemi.
A parte questo è stato bello poter vedere in anteprima e disegnare Emma, mi piace molto come personaggio femminile, finalmente qualcosa di diverso dai soliti stereotipi.


Quali sono i prossimi passi per il Neko Studio?

Il Neko Studio è una realtà secondaria di cui mi occupo come indipendente con altri artisti asiatici e non. Per quanto mi riguarda attualmente sto lavorando ad un mio fumetto originale. È sempre difficile far combaciare questa realtà con un lavoro full time, per questo quando ho del tempo libero lo uso prevalentemente per i miei progetti personali da pubblicare tramite il Neko Studio. Non
voglio fare le cose di fretta e furia quindi sto lavorando con il giusto tempo necessario e non saprò quando sarà esattamente pronto il fumetto (per ora è solo un episodio pilota di 16 pagine).

 

Questa domenica (20 gennaio) sarò presente al Nemiex Club di Milano dove ho organizzato un mercatino per artisti, se siete interessati fate un salto! Ci sarà anche gente bravissima come Marco Albiero e Caterina Corsini.
 

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