L'acclamato regista Mamoru Oshii (Ghost in the Shell) è stato annunciato come ospite speciale per l'episodio del 4 febbraio del programma Kono eiga ga mitai ("Voglio vedere questo film"). In attesa di quella che si preannuncia come una interessantissima intervista, nella quale il regista condividerà aneddoti sulle sue esperienze formative, Oshii ha voluto citare i 5 film che sono risultati essenziali per la creazione di Ghost in the ShellCittadino dello Spazio, Bride of the White Castle, 2001: Odissea nello Spazio, Day for Night e Blade Runner.

In un'intervista rilasciata per PR Times, Oshii si sofferma sull'influenza degli ultimi tre titoli nella sua vita professionale e personale. Racconta di aver visto per la prima volta il capolavoro di Kubrick quando frequentava le scuole superiori. 2001: Odissea nello Spazio è l'opera che lo ha spinto a diventare uno scrittore di fantascienza. All'epoca, racconta il regista, apprezzò il film soprattutto per i suoi effetti speciali in anticipo sui tempi, ma è solo 30 anni dopo, con una successiva e più matura visione dell'opera che comprese la profondità del racconto, la riflessione sul concetto di umanità. "Mi ci è voluto un po' di tempo per capire che non si trattava solo di un ottimo film con una bella storia e bravi attori, ma piuttosto un film riguardante grandi idee".
 
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Day for Night, invece, ha convinto Oshii a diventare un regista, dopo la sua visione durante il secondo anno all'università. Citando la famosa scena "I film viaggiano come treni nella notte. E persone come noi sono semplicemente felici del proprio lavoro", Oshii aggiunge e la commenta: "L'idea che dovremmo arrenderci a far pace con la realtà dei fatti mi mette i brividi. La pensavo anche io così, ma poi capii che era una cattiva idea", chiudendo con una risata. 

Per concludere, il regista discute di Blade Runner, un film che rientra nella sua personale top-10. "Mi sono spesso ritrovato a pensare a quale sia il vantaggio di un film rispetto ad ogni altro metodo di raccontare e sono giunto alla conclusione che un film riesce a costruire un particolare mondo meglio di qualsiasi altra arte". Continua asserendo che Blade Runner è diventato così influente che qualunque artista o regista che voglia ambientare una storia in un mondo futuristico altamente tecnologico, volente o nolente, ci metterà un po' del film di Ridley Scott. Molti film simili a Blade Runner furono creati proprio in seguito al suo debutto nel 1982 e, aggiunge Oshii, Ghost in the Shell è uno di questi.

Ciononostante, il regista ammette che ai tempi imparò da Blade Runner la "lezione sbagliata": se l'ambientazione è fondamentale, personaggi e storia lo sono altrettanto per un lavoro coi fiocchi. Oshii confessa di aver raggiunto tale filosofia nei confronti del cinema, solo dopo numerosi e dolorosi fallimenti. 

Fonte Consultata:
Anime News Network