E' difficile pensare che nell'intero Giappone vi sia qualcuno che non conoscesse il nome di Johnny Kitagawa, o quantomeno di alcuni dei tanti gruppi di idol maschili nati sotto la sua ala, dagli SMAP agli Arashi e sino agli Hey! Say! JUMP, per citare solo i nomi più celebri.
Il 9 luglio 2019 l'ottantasettenne fondatore e presidente della celebre agenzia di talenti Johnny & Associates si è spento in un ospedale di Tokyo per le conseguenze di un aneurisma cerebrale, dopo l'emorragia che l'aveva colpito lo scorso 18 giugno.
 
johnny smap


Figura tanto potente quanto controversa, di certo non esente da prese di posizione e scelte più che mai discutibili, è indubbio tuttavia che Kitagawa abbia dato vita a un vero e proprio impero fondato su figure che hanno finito per influenzare profondamente l'assetto del mondo dello spettacolo giapponese, determinandone molte sfaccettature e mutandone per sempre il divenire, dagli anni sessanta fino ad oggi. 
E' stata della Johnny's & Associates la boy-band degli SMAP (interpreti delle sigle di Hime-chan no Ribbon) che per 25 anni ha regnato indiscussa nelle televisioni, nella testa e nel cuore dei giapponesi; è sempre di Johnny Kitagawa il gruppo degli ARASHI che festeggia oggi il ventennale di carriera, per poi sospendere le attività a tempo indeterminato a partire da fine 2020.

Il panorama delle boy band al maschile è in effetti nato molto tempo fa proprio con Johnny Kitagawa, cui si deve lo sdoganamento della presenza di uomini che cantano e danzano su di un palco, legittimati ora come non lo erano affatto allora, presso la perennemente rigida società giapponese. La stampa odierna ricorda oggi un uomo che in tal senso è stato un vero e proprio deus ex machina.
Non è stato naturalmente Kitagawa ad inventare la figura dell'idol di per sé, nel senso di artista capace di esibirsi a tutto tondo, e tuttavia è con i suoi gruppi che il concetto prende forma e diventa la norma, in una prassi che esiste e resiste tutt'oggi.
 
kanjani8 king of otoko


Kitagawa aveva compreso come il settore musicale facesse parte di un qualcosa di ben più grande, legato al mondo dello spettacolo nella sua accezione più vasta: ecco quindi il perché di accurate selezioni per pescare un'enorme quantità di giovanissimi, pronti ad entrare in agenzia in tenera età e fare del proprio meglio per emergere e distinguersi dalla massa.
Si tratta di ragazzini dall'aspetto ordinario che molto spesso nemmeno brillano per bellezza o talento, ma che attraverso anni di impegnativi studi di danza, canto e recitazione apprendono come diventare piccoli principi idolatrati da stuoli di fan di ogni età. 

Dalla sua nascita nel 1962 e sino ad oggi, nei suoi 57 anni di attività la strategia di Kitagawa prosegue ancora con successo presso la Johnny & Associates Inc.: diffondere il talento dei propri artisti non soltanto in ambito musicale, bensì collocando i ragazzi anche nei varietà e negli spettacoli televisivi, nei telefilm e nei cinema. Questo ha consentito all'agenzia di stabilire e mantenere un monopolio di fatto sull'intero mondo degli idol maschili, ma anche di stringere legami e diramare potenti influenze ben più in là di quanto si potesse mai pensare. I rating dei programmi TV balzano in alto e mantengono cifre altissime, quando ad apparire in questo drama o nel tale varietà sono i "figli" di Kitagawa come Takuya Kimura (Space Battleship Yamato, Il Castello errante di Howl), Jun Matsumoto (Kimi wa Pet, Hana Yori Dango), Tomohisa Yamashita (Rocky Joe), Kazunari Ninomiya (Lettere da Iwo Jima) o Ryosuke Yamada (Fullmetal Alchemist) e tanto le emittenti quanto gli sponsor ringraziano.
Un sistema, quello ideato da Kitagawa, talmente oliato e rodato da ispirare le società coreane a gettare le basi del futuro mondo del K-pop, già nei lontani anni '90.
 
hey say jump CM

 
A sua volta, anche le idee di Kitagawa giungono da lontano: nato a Los Angeles nel 1931, il giappo-americano Johnny Kitagawa, all'anagrafe Hiromu Kitagawa, ha trascorso la maggior parte della propria infanzia a fare la spola tra gli Stati Uniti ed il Giappone, ove si era infine stabilito negli anni '50 dopo aver militato nell'esercito statunitense insegnando inglese agli orfani di guerra durante il conflitto con la Corea.
Kitagawa è stato ispirato dal musical americano "West Side Story" del 1961, nel quale diversi personaggi di diversa estrazione sociale instaurano tra loro una serie di relazioni cantando e ballando svariate melodie. Egli entra così nel settore dell'intrattenimento giapponese con la creazione di un gruppo di quattro uomini denominato Johnny's, attraverso il quale riesce a sfidare a testa alta l'imposizione sociale che non riteneva accettabile all'epoca, e decisamente sconvolgente, che fossero dei begli uomini a danzare e ballare per dare spettacolo.
Kitagawa ha poi stretto ulteriormente i legami con tale mondo sostenendo importanti artisti giapponesi del tempo, come Hibari Misora, che si è esibita negli Stati Uniti dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

In cinquant'anni si assiste così alla creazione di gruppi di ragazzi quali gli Hikaru GENJI o gli Shonentai, o dell'artista Hiromi Go, per poi passare ai TOKIO (Kodomo no Omocha) ed agli SMAP, Kinki Kids e V6, Tackey&Tsubasa (Inuyasha), agli ARASHI, Kanjani8, NEWS, Kat-tun, Hey! Say! Jump, Kis-my-ft2, Sexy Zone e i più giovani Johnny's West, King&Prince e SixTones.
Nell'ambito del fandom, tutti vengono ribattezzati col nomignolo di 'Johnny's', proprio dal nome di quel primo ed illuminato quartetto, nonché del suo fondatore.
Benché i gruppi musicali dell'agenzia siano più "brand" che "band", l'attività di ciascuno è talmente prolifica da aver permesso a Kitagawa di arrivare a detenere ben tre Guinness dei Primati: per il maggior numero di artisti prodotti, il numero di singoli generati a livello mondiale, nonché il numero di concerti prodotti da un singolo individuo.
 
arashi blast hawaii

Alla sua scomparsa il Giappone si è diviso: attraverso personali messaggi di cordoglio, ciascuno dei suoi pupilli lo ricorda quasi come un padre, per l'affetto, il sostegno e l'incoraggiamento da lui sempre ricevuto. L'ex 'favorito' Jin Akanishi, licenziato dall'agenzia per il mancato rispetto degli accordi dopo il matrimonio segreto con l'attrice Meisa Kuroki, ha persino composto una canzone in onore dell'ex padre putativo.
Dall'altra, c'è chi ricorda invece che Kitagawa era stato accusato più volte di pratiche di abusi sessuali e sfruttamento di minori, mai del tutto giunti a giudizio in un complicato gioco di rimpalli di denunce e citazioni in udienza. 

Il potere dell'agenzia include anche un massiccio controllo dei media, la cui importanza Kitagawa aveva immediatamente compreso.
Se da una parte si legittima lo sfruttamento della presenza dei propri ragazzi ovunque in TV, riviste ed altro, la detenzione di ogni loro singolo diritto di immagine e correlati rimane strettamente in mano all'agenzia, e proibiti in ogni altro dove.
La potente influenza di Kitagawa sui media ha negli anni protetto i suoi rampolli da diversi presunti scandali di natura sentimentale e non, e concesso a lui di cavarsela sostanzialmente indenne da ogni altra accusa rivoltagli.
 


A succedere ora a Kitagawa, al timone della presidenza da lui tenuta sino al giorno della sua morte, vi sarà la nipote Julie Kitagawa (52 anni), figlia della sorella di lui nonché attuale vice-presidente della società, ovvero Mary Kitagawa (92 anni).
Si dice che Kitagawa abbia trascorso i suoi ultimi giorni in ospedale chiacchierando con alcuni dei suoi idol storici e dei più giovani andati a fargli visita regolarmente, tra cui citiamo gli ARASHI, i TOKIO e l'attore e artista solista Tomohisa Yamashita; in sottofondo nella stanza d'ospedale di Kitagawa era possibile udire le hit dei tanti gruppi da lui fondati nel corso degli anni, raccolte in playlist da ascoltare nel tempo di degenza ospitaliera.

Il mondo dello spettacolo piange una figura assai controversa; allo stesso tempo, ciò che l'industria dell'intrattenimento si rivela essere oggi, è qualcosa di fortemente plasmato dalle mani di Johnny Kitagawa, e che probabilmente ancora a lungo ne serberà l'eredità. Nel bene e nel male.

Fonti consultate:
Japan Times I, II
Arama I, II
Kyodo News