Manca sempre meno alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l'attesa inizia a farsi febbrile. Uno degli eventi che coinvolgono molto il pubblico ed è sempre molto atteso è il percorso della fiaccola olimpica.
In questa edizione la torcia partirà il 26 marzo 2020 da Fukushima, la città simbolo del terribile terremoto del 2011, seguito da uno tsunami che ha devastato quelle zone e provocato uno degli incidenti nucleari più pesanti della storia.
La scelta non è ovviamente casuale: queste di Tokyo sono state battezzate le "Olimpiadi della ricostruzione" e lo stesso viaggio della fiaccola avverrà sotto lo slogan "La speranza illumina il nostro cammino".
 

Il ministro Masayoshi Yoshino, responsabile della ricostruzione di Fukushima e di altre regioni del nord-est dell'isola colpite dalla catastrofe, ha sottolineato come questa iniziativa sia un importante simbolo di ripresa e spera che molte persone colpite dalla tragedia parteciperanno alla staffetta.
Anche Daisuke Obana, il designer che ha creato le uniformi dei portatori della torcia olimpica, ha dichiarato: "Spero che la Fiamma Olimpica porti attraverso tutto il Giappone l'incoraggiamento e il pensiero delle persone di tutto il mondo".
Il percorso partirà appunto da Fukushima il 26 marzo e toccherà tutte le 47 prefetture dell'arcipelago, visitando 857 comuni per raggiungere Tokyo il 10 luglio e arrivare così allo Stadio Olimpico per la cerimonia di apertura il 24 luglio.
 


Durante il tragitto, che durerà 121 giorni (il quinto percorso più lungo nella storia delle Olimpiadi), la fiaccola attraverserà numerosi siti patrimonio mondiale dell'UNESCO, tra cui il Monte Fuji e altri importanti monumenti come il Parco della pace di Hiroshima.
Sarà nel Giappone centrale all'inizio di aprile giusto in tempo per la fioritura dei ciliegi, scenderà poi fino ad Okinawa per risalire a Kyoto a fine maggio e in Hokkaido a fine giugno. Quindi punterà a sud e visiterà Iwate e Miyagi, le altre due prefetture colpite dal terremoto del Tohoku, prima di puntare Tokyo.
 

Saranno circa 10.000 le persone che si daranno il cambio nel portare la torcia olimpica e molte saranno scelte fra la popolazione che ne farà domanda.
Avranno la precedenza coloro che fanno volontariato, hanno dimostrato la capacità di superare grandi avversità, sono tolleranti verso le persone di diversa estrazione, si prodigano per accogliere i nuovi arrivati e hanno saputo esprimere grande solidarietà in seno alla loro comunità locale.

Fonti consultate:
SportRepubblica
OlympicChannel