Lo scorso 8 agosto, la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ha chiuso il sipario su un evento mai così dibattuto, contestato e temuto ma che, alla fin fine, comunque è riuscito a celebrare splendidi risultati conseguiti nello sport a livello internazionale.
Quest'edizione dei giochi aveva preso il via per tramite di una cerimonia di apertura che a chiunque era apparsa sottotono, dimessa, poco eclatante: quasi certamente la ragione è da ascriversi al complicato momento di pandemia che a tutt'oggi il globo sta vivendo, durante il quale mostrare vanto e sfarzo appare perlopiù fuori luogo.
Quasi altrettanto certamente si è trattato di una sorta di "piano B", messo in atto al posto di una cerimonia che nelle intenzioni iniziali pare avrebbe dovuto avere tutt'altra allure.
Nelle scorse settimane, infatti, la rivista Shukan Bunshun ha rilasciato un frammento dopo l'altro del progetto originario relativo alla cerimonia di apertura così come progettata da MIKIKO, ovvero quella che si sarebbe dovuta tenere se gli eventi non avessero preso la piega che ben conosciamo.
 
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Il progetto è stato svelato per intero, ma prima di proporvelo di seguito è necessario compiere qualche passo all'indietro nel tempo: nel giugno del 2019 la coreografa MIKIKO, incaricata della gestione completa delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi, avvia un progetto che nel complesso include circa sette ore di compositi contenuti ex novo, realizzati i quali la donna si sarebbe detta soddisfatta al punto da poter serenamente ambire al pensionamento.

All'inizio del 2021 tuttavia, il comitato deputato alle cerimonie delle Olimpiadi e Paralimpiadi viene sciolto, nell'ottica di una "semplificazione delle cerimonie, vista la pandemia in atto." All'interno di tale comitato era presente la cantautrice Ringo Shiina nonché ovviamente MIKIKO: l'intero team viene sostituito da un'unica persona, Hiroshi Sasaki della potente compagnia di PR nipponica Dentsu, prima agenzia pubblicitaria del Giappone per fatturato, e quinta a livello mondiale. Il progetto di MIKIKO e del suo team composto da circa 500 persone, a quanto si mormora già pronto per essere messo in pratica, viene così abbandonato per intero; tra le star di fama mondiale coinvolte in tale piano vi è anche l'icona di taglia forte Naomi Watanabe, sul cui non esile fisico proprio Sasaki viene colto a fare dell'ironia, suggerendo che la presenza della donna alla cerimonia avrebbe fatto di lei una "Olympig", ovvero un 'maiale olimpico', dalla contrazione delle due parole.
Dallo scandalo che deriva da tali affermazioni, riportate sempre da Bunshun, lo scorso 18 marzo vede così le dimissioni immediate di Sasaki dal suo ruolo di Capo Esecutivo e Direttore Creativo delle Olimpiadi, le quali si ritrovano così prive ancora una volta di una direzione verso la quale tendere.

Ciò che avremmo dovuto vedere, si dice, sarebbe stato un countdown, mentre la motocicletta rossa resa celebre dall'AKIRA di Katsuhiro Otomo entra a tutta velocità all'interno del nuovo stadio Olimpico nazionale, o "Kokuritsu"; a guidarla sino alla cessazione del conto alla rovescia sarebbe stato il talentuoso attore Masaki Suda.
 
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Poi, ecco aprirsi una cupola ed apparire un palcoscenico, su cui il trio delle Perfume canta e balla "Welcome to Tokyo", canzone realizzata dal loro produttore Yasutaka Nakata.
 
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Attraverso il mapping fotografico, vengono così proiettati scatti di Tokyo uno dietro l'altro, partendo da Shibuya e facendo sembrare il trio di cantanti esibirsi dall'alto dell'iconico edificio Shibuya 109...
 
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... quindi Kabukicho, Akihabara e Ameyoko a Ueno...
 
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... fino a veder apparire una proiezione della mappa della metropolitana di Tokyo.
 
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A questo punto appare il cantante e ballerino di fama mondiale Daichi Miura, con accanto un'auto dal telaio di cavi metallici, e ballerini abbigliati da dipendenti della stazione ferroviaria di Tokyo.
 
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Il viso di Miura, proiettato con il mapping, muta nelle radici di un albero...
 
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...che spazia nell'ambito dello stadio fino a divenire alberi giganti che tendono al cielo.
 
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L'attrice Tao Tsuchiya (Alice in Borderland) e il ballerino Tomohiko Tsujimoto appaiono per ballare mostrando la vitalità degli alberi; il viso di Daichi Miura si riduce alla forma di un occhio, che diviene poi un orologio, al centro del quale si esibisce la danzatrice Aya dell'ex duo e coppia AyaBambi.
 
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E' la volta poi della ballerina Koharu Sugawara, che siede all'interno di una luminosa sala da té apparsa dal nulla, e vi danza richiamando elementi della tradizione nipponica.
 
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Dai bagliori scintillanti appare una nuova città: è Neo Tokyo, creata da Otomo, una città di speranza per il futuro. Qui compaiono anche i Tokyo Gegegay e un gruppo di danzatori liceali.
 
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Suona una campana. Una luce illumina una singola figura nel bel mezzo dello stadio: è l'attore e ballerino Mirai Moriyama, le cui mani si serrano attorno a un bastone luminoso che, mentre danza, fa comparire figure geometriche ondulanti sul pavimento che lo circonda.

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Poi, una luce che giunge dall'entrata allo stadio crea un sentiero luminoso attraverso il quale viene condotta la bandiera nipponica...
 
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... preceduta da bambini che aprono la via recando in mano lanterne tradizionali.
 
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E' il momento di Naomi Watanabe, la "leggendaria guardiana olimpica" che ripercorre la storia dall'edizione nipponica del 1964 e istruisce gli addetti della sala di controllo a prepararsi...
 
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... appare la scritta "READY?", le lettere formano un cerchio e sul pavimento appaiono in diverse lingue, oltre all'inglese.
 
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Naomi e il suo team guardano al cielo, dove appare la Terra in una realtà aumentata; si dice che al suo fianco si sarebbe dovuta esibire anche Lady Gaga.
 
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Sul terreno, danzatrici si esibiscono con palle luminose, mentre sopra di loro i droni disegnano l'emblema di Tokyo 2020 e il globo e lo stesso accade sul pavimento dello stadio, tramite il video mapping.
 
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Quand'è il momento per gli atleti di entrare, tutti marciano tra un palcoscenico e l'altro, modellati sui diversi continenti del mondo.
 
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Un mappamondo viene evocato nell'aria, quando tutti gli atleti sono giunti, e poi ricade al centro della struttura, proprio là dove è collocato il piccolo palco ove prenderanno la parola il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale e il Presidente del Comitato Organizzativo.
 
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Dopo la dichiarazione di apertura enunciata dall'Imperatore del Giappone, i continenti si uniscono per mutare in un uccello, e infiniti origami a forma della medesima forma ricadono dal cielo.
 
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L'introduzione alle gare competitive è supervisionata dal CEO di Nintendo Shigeru Miyamoto: in un video sullo schermo, Mario giunge a Tokyo tramite una conduttura, lancia la palla che viene passata di mano in mano tra alcuni dei personaggi più iconici del Giappone.
 
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Da Hello Kitty a Tsubasa di Captain Tsubasa (Holly & Benji), quindi Doraemon, Goku di Dragon Ball, Pac-Man, Sonic e Pikachu dei Pokémon, per finire nuovamente tra le mani di Mario. Saltando tra due schermi, Mario da' il via alle danze.
 
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E' il momento finale, quello dell'accensione della fiamma olimpica: i palcoscenici che erano i continenti formano ora una figura umana che regge una torcia, e l'ultimo tedoforo accende una piccola fiamma là dove si trova il cuore della figura umana.
 
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Fuochi d'artificio ne delineano la forma, raggiungono la fiamma, l'illuminano. Iniziano le Olimpiadi di Tokyo 2020, benché in una maniera diversa da come le abbiamo conosciute:
 
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Oltre alla diffusione pubblica di questo mancato progetto, su Tokyo sono state adocchiate prove di droni in formazioni che poi in concreto non sono state viste nella cerimonia di apertura né in quella di chiusura; ci sono ancora le Paralimpiadi da avviare, quindi non è detto che si tratti di schemi perduti per sempre. Nell'attesa però, vi lasciamo le relative clip da visionare: cosa ne pensate?

 

 

 
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Tokyo 2020: le discipline
 


Fonti consultate:
Arama Japan I, II, III
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