Proseguono le interviste agli editori manga, questa volta a rispondere alle nostre domande arriva Planet Manga nelle figure di Alessandra Marchioni e Andrea Guidetti, rispettivamente coordinatrice editoriale e product manager di Planet manga.

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Animeclick: Riedizioni di grandi classici (L'immortale, Slam Dunk, Banana Fish) ma anche un occhio di riguardo alle novità dell'ultimo momento (Chainsaw Man) e a manga dal formato un po' atipico che difficilmente ci saremmo aspettai di vedere in Italia (Wotakoi). In questi ultimi mesi Planet manga sembra essere ripartita con nuovo slancio. Come vi vedete in questo momento?

Alessandra Marchionni: Ci vediamo …molto impegnati! I lettori evolvono e noi cresciamo insieme a loro, il fatto che l’editoria manga sia diventata sempre più complessa e variegata rappresenta per noi una sfida irresistibile. Presentare opere di tutti i tipi è sempre stato nel nostro DNA, non dimentichiamo che siamo lo stesso editore che pubblicò BL quando a malapena si sapeva cosa fossero.

La nuova linea di romanzi si distacca dai vostri brand di punta e in generale non si tratta di trasposizioni o adattamenti di anime e manga. Una novità molto gradita, quando e perché è nata questa idea? Possiamo aspettarci altro dopo Sopravvissuti?

AM: A dire il vero l’idea di pubblicare romanzi non necessariamente collegati a manga e anime ci solleticava già da qualche tempo, complici le influenze che riceviamo dai mercati internazionali e da altri generi di fumetti. Negli ultimi anni inoltre si sono intensificate le proposte di light novel e di romanzi cosiddetti “light bungei”, di concezione simile allo “young adult”. Siamo consci che il fatto di non avere un aggancio specifico con manga, anime o altri prodotti cross mediali potrebbe rappresentare un deterrente per i lettori di manga ma, come si diceva poc’anzi, il pubblico si è evoluto e vale la pena scoprire fino a che punto. Vediamo se anche in Italia potranno essere apprezzate opere di qualità che hanno riscosso tanto successo in un mercato letterario vivace come quello giapponese. Trattandosi di eccellenti autori che riescono a coinvolgere con storie appassionanti, anche su temi non facili, speriamo proprio di sì.

Sappiamo bene che i romanzi hanno costi di lavorazione e tempi più cospicui, ma il prezzo di Io e Mr. Fahrenheit ci è sembrato un po' alto in virtù della semplicità dell'edizione. Sarà lo stesso per Sopravvissuti e per eventuali altre novel di questo tipo?

Andrea Guidetti: Il romanzo che citi ha un prezzo in linea con i romanzi di narrativa giapponese contemporanea pubblicati dagli editori italiani, specialmente contando l’alta foliazione e il fatto che non può avere la distribuzione massiccia degli autori mainstream.
Sopravvissuti costerà €14,90.


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Ci viene naturale supporre che Bungo Stray Dogs sia un vostro manga di successo dato che pubblicherete anche Dead Apple. Siete interessati ai romanzi legati alla serie? Tra l’altro sono molto utili per capire parti di storia e relazioni tra i personaggi che nel manga vengono solo accennate (e che invece l’anime ha proposto).

AM: Una cosa che va detta sulle light novel connesse ai manga è che la loro serialità non si combina granchè bene con: 1-costi e tempi di lavorazione e 2-la tendenza dei lettori a smettere di comprare i volumi man mano che le serie procedono, specie se giocoforza le uscite vanno a rilento. È anche per questo che gli editori di manga, persino quelli che come noi non si fanno problemi a pubblicare anche romanzi, tendenzialmente cercano di evitare le light novel seriali e si concentrano molto più volentieri su quelle in volume unico o miniserie. Ciò detto, presto avremo occasione di effettuare qualche test a riguardo… ;-)

Parlando sempre di prezzi, ultimamente si nota una tendenza al rialzo; se L'immortale è visto ancora come "accessibile", il costo di Banana Fish è stato percepito dal pubblico come davvero eccessivo. Anche Wotakoi e Somali avranno dei prezzi importanti. Pur volendo considerarli come manga di nicchia, questa tendenza al rialzo non rischia di allontanare vecchi e nuovi potenziali lettori? L'offerta aumenta, i prezzi anche, il budget mensile dei lettori no.

AG: Ci auguriamo che quando avrete in mano i prodotti di Banana Fish e Wotakoi capirete che i prezzi sono più che giustificati. Purtroppo i recenti aumenti dei costi produttivi ci hanno fatto orientare verso un lieve aumento dei prezzi per alcune edizioni di lusso e per i nostri formati classici da fumetteria. I prodotti più costosi restano comunque edizioni pensate per un pubblico di appassionati e collezionisti.



L'inaugurazione della nuova collana Boys' Love è stata una graditissima sorpresa. Planet ha pubblicato in passato opere come Zetsuai e New York New York, ma erano gli anni '90, per la Planet degli ultimi anni è un passo rivoluzionario. Quando e perché avete deciso di (ri)aprirvi al mondo del Boys' Love? E come mai avete scelto di iniziare in quarta con un titolo particolarmente piccante come Dakaretai Otoko (che ha sì successo in patria ma il cui anime non ha avuto in Italia neanche un simulcast)?

AM: Ci siamo detti che probabilmente sarebbe stato difficile che l’anime arrivasse da noi, ma almeno per il manga qualcosa si poteva fare. Scherzi a parte. Piccante o meno, è una storia emozionante e divertente che a nostro giudizio può piacere anche ai lettori italiani. E soprattutto i protagonisti sono mooolto hot! Più che “perché questo?”, la domanda che ci siamo fatti è stata: “perché no?”

Il prosieguo della collana BL dipenderà dall'andamento di Dakaretai otoko o avete già altri titoli in mente? Se sì, resterete sullo stile hot della Sakurabi o pensate di variare?
Possiamo già conoscere il prezzo di Dakaretai?


AM: stiamo vagliando un certo numero di titoli dall’imprinting alquanto variegato. Il prezzo di Dakaretai sarà €7,50 e approfittiamo di questa intervista per rivelarvi una piccola news in esclusiva: il titolo italiano dell’opera sarà “IL MIO F**UTO RIVALE”. Con tutti gli asterischi del caso...! :-)



Parliamo di shojo: nella nostra community ci si lamenta spesso della scarsa offerta di shojo e josei sul mercato italiano, senza contare il fatto che nella maggior parte dei casi si tratta di commedie scolastiche, mentre il pubblico più navigato vorrebbe leggere anche altro, magari anche storie fantasy o d'azione. Planet ha da poco riproposto classici moderni come Fruits Basket e Le situazioni di lui e lei, il fresco Takane e Hana, nonché la collana spicy. La volontà di non privare il pubblico femminile delle "loro" letture sembra esserci, ma i risultati sono positivi? Come giudicate l'attuale mercato (italiano) dello shojo/josei?

AM: Premesso che per fortuna il pubblico femminile non legge soltanto shojo manga, i titoli shojo manga da noi proposti negli ultimi anni hanno avuto un destino non molto diverso da molti altri proposti dalla concorrenza, cioè, purtroppo, infausto. Poche le eccezioni, magari grazie ad autrici dotate di una sensibilità squisitamente contemporanea come appunto Yuki Shiwasu. Ciò detto, se il pubblico (per una serie di ragioni storico-sociali che non stiamo a discutere in questa sede) manifesta una variazione nel gusto e la tendenza a non apprezzare più un certo tipo di storie, sarebbe controproducente non mantenere il proprio piano editoriale al passo con i tempi.

A tal proposito, parlando della collana Spicy, verranno proposti altri titoli?

AM: Per il momento no, ora che a quanto pare le serie in corso finalmente dovrebbero essersi sbloccate intendiamo proseguire quelle. In futuro vedremo cosa offre il mercato.

L'offerta manga in Italia è attualmente molto buona, ci sono titoli per tutti i gusti ma negli ultimissimi tempi sembra mancare "il capolavoro" che possa piacere a tutti. Ci troviamo forse in una fase in cui tutto quello "che conta" è già stato proposto? Non c'è allo stato attuale una vera "next big thing"?

AM: Intanto una “next big thing” secondo noi c’è, ma non l’abbiamo ancora annunciata, eheh. Poi va detto che stanno emergendo tanti giovani autori molto bravi e preparati in cui non possiamo che riporre grande fiducia. Infine, anche senza indulgere ad eccessivo pessimismo è difficile non notare che stiamo attraversando un periodo abbastanza difficoltoso per l’intera società umana. Ma come editori, egoisticamente, rimaniamo in attesa con gli occhi bene aperti, perché la storia insegna che dai periodi difficili possono nascere opere immense.

Stiamo vivendo un periodo di grande apertura a classici, gekiga e manga di nicchia in generale, con diversi editori addirittura specializzati esclusivamente in questo filone di opere. Come sta affrontando Planet Manga questo interesse per il manga d'autore e di nicchia?

AM: Negli anni ci siamo trovati varie volte e con molto piacere a confrontarci con il manga d’autore. Artisti come Naoki Urasawa, Jiro Taniguchi, Inio Asano, Satoshi Kon e il nostro prossimo ospite al Comicon, Shuzo Oshimi, sono il fiore all’occhiello del nostro catalogo. I classici sono un discorso differente, diciamo che per natura (editoriale) non ne siamo avidi ma ci riteniamo pronti a metterci alla prova qualora si presentasse un’occasione particolarmente interessante.



Qual è invece la situazione del manga più mainstream? L'interesse per la nicchia ha portato a una flessione dei manga più “commerciali” oppure è ancora forte questo settore?

AM: Una cosa non esclude l’altra, il bello del mercato editoriale di questi tempi è proprio che vi sono manga alla portata di tutti. Il manga mainstream, da quanto possiamo vedere, se la passa piuttosto bene e continua a esistere il ricambio generazionale, quindi per un ex lettore di shonen manga che comincia a preferire storie dall’approccio più maturo ci sarà sempre un ragazzino che comincia a scoprire gli shonen manga. Così come ci saranno sempre più lettori che amano leggere questo e quello.

AG: Il manga mainstream è seguito più che mai. Complici anche le varie serie animate. Anche adesso è grazie al successo di questi manga che gli editori possono permettersi di sperimentare su altri generi.

E qual è invece la situazione dei manga in edicola?

AG: Il manga da edicola continua a funzionare per le serie mainstream la cui diffusione capillare è fondamentale. Le edicole rappresentano tuttora la rete distributiva più diffusa nel nostro paese.

L'immortale, Slam Dunk, Banana Fish, Alita, Fruits Basket, vari titoli di Ai Yazawa... sono diverse le riedizioni di apprezzati classici che avete pubblicato di recente. Al contrario non sembrate particolarmente interessati nel tentare la pubblicazione di qualche classico ancora inedito, mai arrivato in Italia. Come mai?

AG: Data la vastità del nostro catalogo, cerchiamo di valorizzarlo al meglio cercando di identificare le opere che meritano una riedizione da collezionisti.
Sui classici inediti, non escludiamo di farne in futuro.


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Negli ultimi tempi la fiera di Lucca non sembra più particolarmente ricca di ospiti giapponesi, Planet non ha proposto nessuno quest’anno. È una scelta dettata da motivi particolari?

AM: Soltanto dalla tabella di marcia troppo fitta degli autori che abbiamo invitato! È vero che gli autori ora si spostano con facilità, ma gli impegni che affrontano in patria (tanto più se autori di successo, più di tutto se all’opera su rivista settimanale) sono sempre l’ago della bilancia per decidere se è giunto o meno il momento di fare un bel viaggio in Italia.

Avete iniziato a pubblicare alcuni manga in versione "discovery" ovvero il numero 1 al prezzo di euro, ed è un ottimo modo per spingere nuovi lettori a provare i vostri manga. Ma sapete che molti dei vostri manga hanno diversi numeri esauriti, e che quindi è quasi impossibile per un nuovo lettore recuperare una serie già in corso, anche recente? Come pensate di ovviare alla cosa?

AM: Ristampando gli arretrati esauriti, come avrete già avuto modo di notare dal nostro parco ristampe sempre ben nutrito.

AG: Chi segue Anteprima sa che facciamo più di 20 ristampe al mese, certo avendo un catalogo sterminato è impossibile pensare di avere tutto disponibile sempre.