Come riferito qualche giorno fa da NHK, una Corte Distrettuale della California ha approvato la procedura legale mossa da quattro editori giapponesi, tra cui Shueisha, per sporgere denuncia penale nei confronti di Manga Bank, uno dei più grandi siti di manga pirata in Giappone, per violazione dei diritti d'autore.
 
Shueisha e altri tre editori denunciano Manga Bank

A detta degli editori, il sito avrebbe pubblicato tutte le pagine dei loro fumetti e riviste senza autorizzazione.

Già ad ottobre, Shueisha si era rivolta ad uno studio legale di San Francisco per scoprire informazioni sull'operatore, quali nome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo IP e altri dati.

E venerdì scorso è arrivata la svolta: la Corte Distrettuale della California avrebbe ordinato a Google e ad altre piattaforme Internet di divulgare le suddette informazioni. I quattro editori intendono presentare anche una causa per danni oltre al già citato reclamo penale.

Negli ultimi anni, i siti di manga illegali stanno rappresentando un grave problema per l'intera industria dell'editoria e Manga Bank era diventato uno dei principali siti pirata in Giappone, dopo la chiusura del sito Mangamura nell'aprile 2018, arrivando addirittura a contare circa 81 milioni di visitatori in un mese.

Proprio lo scorso giugno l'amministratore di Mangamura è stato condannato a tre anni di carcere e giudicato colpevole di violazione di copyright.


Fonti Consultate:
NHK World
Anime News Network