My Dress-Up Darling: prime impressioni sul nuovo manga J-POP

Marin è ovunque. Internet è letteralmente esploso dopo l’uscita dei primi episodi della serie anime ed è tutto merito di questa waifu che ha stregato tanti fan in così poco tempo. Eppure, c’era da aspettarselo. Sapevamo benissimo che My Dress-Up Darling sarebbe stato uno dei titoli più popolari del 2022. Parliamo di un manga che nel sottobosco degli appassionati più hardcore aveva già accumulato notevoli consensi fin dall’inizio della sua serializzazione partita nel 2018. C’è stato un po’ da aspettare fino al suo approdo in Italia, giunto esattamente nel momento più propizio, ossia in parallelo con la trasmissione della serie animata, ma alla fine ci sta bene così. J-POP Manga ha deciso di scommettere su un’altra romcom per un pubblico maschile e noi siamo qui per dirvi la nostra sul primo volume di questa serie che sta facendo faville, per merito della sua brillante protagonista e non solo!

My Dress-Up Darling (Sono Bisque Doll wa Koi wo suru) è un manga scritto e disegnato da Shinichi Fukuda, pubblicato in Giappone da Square Enix sulla rivista Young Gangan ed attualmente in corso. La serie sta ricevendo adesso una trasposizione in animata realizzata dallo studio CloverWorks. Il primo volume dell’edizione italiana curata da J-POP è uscito nel mese di gennaio, con una prima tiratura d’eccezione che comprende una sovraccoperta double face e una cartolina in omaggio.
 
OK, ora che abbiamo lasciato stare le presentazioni di rito, possiamo parlare più nel dettaglio di questo manga. Ovviamente a partire dalla trama, che parla di due liceali un po’ strambi ma per motivi diversi. Il nostro ragazzone di turno si chiama Wakana Gojo ed è uno studente di quindici anni con una passione molto particolare, quella per le bambole Hina, tipiche della cultura tradizionale giapponese. Capite bene che il suo hobby, tramandatogli dalla sua famiglia di sarti professionisti, non è proprio la moda più cool che aleggia fra i giovani d’oggi. A questo dobbiamo aggiungere l’estrema timidezza di Gojo, che lo ha portato a diventare un ragazzo senza amici e con una bassa autostima.

La sua gioventù subirà una svolta quando inizierà ad aprirsi nei confronti della sua compagna di classe Marin Kitagawa (la dea che oggi noi tutti veneriamo), una bellissima ragazza allegra, solare e assai popolare fra i suoi coetanei… Ma che allo stesso tempo è un’otaku convinta e dichiarata, la quale vuole avvicinarsi al mondo del cosplay pur essendo negata con la cucitrice. Ed è proprio grazie a questo strumento che nascerà la relazione fra queste due persone completamente agli antipodi, ma che si completano a vicenda.
 
Inutile negarlo, ci troviamo davanti ad una formula già vista nelle commedie romantiche e che resiste alla prova del tempo. Il punto di forza di My Dress-Up Darling risiede però nel carisma della sua protagonista femminile e della chimica che intercorre fra di lei e la sua controparte maschile. Questo lo si può evincere già dal primo volume, che già riesce a impostare dei paletti precisi alla storia appena iniziata. Innanzitutto, poniamoci una domanda. Perché Marin è così amata? La risposta è allo stesso tempo sia semplice che complessa. La prima cosa che viene in mente è: “Lei è davvero una bella ragazza! Ed è pure un’otaku marcia fino al midollo (proprio come noi).”, non ci giriamo troppo intorno.

My Dress-Up Darling è un manga ecchi che sa dove vuole andare a parare. Il mangaka confeziona un personaggio sexy e provocante, che non si vergogna mai (troppo) a farsi vedere in tutto il suo splendore. D’altronde, ci ritroviamo davanti ad un’aspirante cosplayer che punta tutto sulla sua bellezza e sull’essere una carismatica estroversa. Il “povero” Gojo, in quanto suo sarto, avrà dunque a che fare con il suo corpo con pochissimi filtri davanti ed è su questo versante che si svilupperanno la stragrande maggioranza dei siparietti comici. Il gusto estetico di Fukuda è semplicemente encomiabile (il sottoscritto ha un debole per lingerie e parigine, quindi quest’ultimo commento è molto di parte).
 
Oltre ad essere carina ed amante degli eroge, Marin presenta una terza qualità: la sua sfrontatezza d’animo. Se, come abbiamo già detto, Gojo pecca di insicurezza, Marin ha invece in sé il coraggio di mostrarsi per quello che è, anche se è consapevole di essere una ragazza poco convenzionale. Ed è forse questo il tratto distintivo con cui riesce ad avvicinarsi ad una persona introversa come Gojo. La presenza di questo sottotesto rende molto interessante il rapporto che si instaura fra i due, oltre che ad essere un’ottima chiave di lettura per un’opera che ruota attorno ad una specifica sottocultura, ossia quella degli otaku e dei cosplayer.

È un tema con il quale molti lettori possono rispecchiarsi facilmente e quindi riesce a fare molta presa sul pubblico, ma è anche una base sulla quale è possibile costruirci sopra una storia a fondo sentimentale fatta di tenerezza. Ci auguriamo che nei prossimi si continui a proseguire su questa strada, aspettandoci di vedere un’intensificazione graduale del rapporto che man mano si sta forgiando fra questa coppia di liceali con in comune molto di più di quanto fanno vedere.
  

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