Il mese scorso vi avevamo riportato la notizia riguardante un grave attacco hacker perpetrato ai danni della Toei Animation, che aveva portato a un ritardo nella produzione e trasmissione delle serie animate della casa, compresa l'uscita nei cinema dell'atteso Dragon Ball Super: Super Hero, previsto originariamente per il 22 aprile.

A poche settimane dall'attacco, la stessa Toei ha diffuso particolari più precisi al riguardo: a quanto sembra, si è trattato di un virus ransomware rilasciato nel sistema informatico dell'azienda e per il quale i responsabili hanno richiesto un riscatto in denaro. Successivi dettagli sul riscatto, sul virus stesso e sulla sua provenienza non sono stati rivelati.
 
Toei Animation

Il Japan Computer Emergency Response Team Coordination Center (JPCERT) ha rivelato che gli attacchi informatici contro le aziende giapponesi sono aumentati durante il periodo della pandemia, passando da 20.000 segnalazioni nel 2019 a 35.000 nei primi 9 mesi del 2021.
Nel febbraio 2022, Toyota e le sue società nella catena di approvvigionamento sono state prese di mira da un attacco simile, che ha causato l'interruzione della produzione, con marzo che ha visto l'attacco di altre tre società di alto profilo.

Toei ha voluto comunque rassicurare che, indipendentemente dalle limitazioni, la produzione degli episodi di One Piece, Digimon Ghost Game, Dragon Quest The Adventure of Dai e Delicious Party Pretty Cure riprenderà nei tempi previsti, mentre il film Dragon Ball Super: Super Hero continuerà a essere rimandato a data da destinarsi.

In merito a ciò lo studio ha dichiarato: "L'entità della situazione è ancora sotto indagine e sono in corso sforzi per normalizzare le operazioni. Ci scusiamo profondamente con i nostri fan per qualsiasi preoccupazione che ciò possa causare".
 
Dragon Ball Super Super Hero


Fonte consultata:
Crunchyroll