La cosplayer italiana Arianna Palumbo, conosciuta sui social come Demon Cosplay, ha riversato la sua dedizione in un progetto molto speciale: un paio di ali mozzafiato.

Con una lunghezza totale di 6,22 m le ali meccaniche sono le più grandi mai costruite per un cosplay. Il record di Arianna è stato raggiunto alla fine di gennaio 2022 e il suo capolavoro è apparso sul set de "Lo Show Dei Record" lo scorso aprile, cementando il suo successo nel mondo del cosplay.
 


La sua maestosità è perfettamente in linea con il personaggio che sta interpretando: la Dea Elizabeth, dalla serie manga The Seven Deadly Sins di Nakaba Suzuki

"È stato incredibile", dice in merito al suo record e la sua apparizione a Lo Show Dei Record. "È stata una grande esperienza non solo indossare le mie ali, ma anche costruirle. Lavorarci sopra. Ora mi sento come se fossi nel cielo, tra le stelle. Sono felice!"

Tutto ha inizio nel 2019. Già una talentuosa illustratrice, Arianna si cimenta nei cosplay ricreando l'armatura del suo personaggio preferito, Gemini, da I cavalieri dello zodiaco. Dopo di ché si è lanciata in creazioni sempre più ambiziose che ha presentato al Romics e Lucca Comics
 
Cosplayer Italiana


Nonostante ciò che si potrebbe pensare, ci è voluto solo un mese per costruire le ali da zero: "La parte più impegnativa per questo cosplay è stata la parte elettrica. Non avevo studiato nulla di meccanica ed elettronica, quindi non avevo idea da dove cominciare."

Internet le è venuto incontro grazie a diversi tutorial su YouTube, ma ha anche chiesto a un suo amico elettricista come costruire una batteria e come farla funzionare correttamente sulla struttura gigante delle ali. "Penso che tutti possano farlo con un po' di pazienza", afferma lei.

"Ho sempre amato guardare anime tutto il giorno in TV, ma ho scoperto l'esistenza degli incontri e dei Comicon molto tardi", dice. "Però non credo che il cosplay abbia un'età. L'età è solo un numero, puoi iniziare quando vuoi."

Il suo nuovo progetto cosplay? Una versione ridotta delle ali per facilitare gli shooting fotografici e per alleggerirsi il carico sulle spalle.





Fonte consultata:
Guinness World Records