Chi va a a Lucca Comics&Games ormai lo sa e ne discute da tempo sui social. Se prima la difficoltà principale era quella di trovare un posto nella città toscana per almeno qualche giorno della kermesse, ora la vera difficoltà è trovare un alloggio a prezzi "umani".
 
lucca-comics-aumenti.jpg


L'impennata è stata davvero evidente da tempo, caratterizzando anche l'edizione "ridotta" per via del covid dell'anno scorso. Un problema delicato che torna a riaffacciarsi in concomitanza con l'aumento, rispetto all'edizione di 2021, di biglietti disponibili quotidianamente per l'evento in programma da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre e che più volte il direttore di Lucca Comics & Games ha affrontato con preoccupazione anche in live sul nostro canale Twitch.  Il timore più che fondato è che tale indiscriminato aumento dei prezzi da parte dei privati possa  ripercuotersi negativamente non solo  sulle tasche dei potenziali acquirenti ma anche sull'intero tessuto cittadino e sullo sviluppo della manifestazione stessa.




Ecco quanto ha detto proprio pochi giorni fa al giornale toscano Il Tirreno, ricordando che uno dei fini della manifestazione è quella di far vivere la città e le sue bellezze a tutti coloro che partecipano all'evento: 
"Ognuno chiaramente è libero di applicare qualunque prezzo che ritiene opportuno sugli immobili, ma bisogna constatare come questa crescita stia proseguendo su ritmi vertiginosi – afferma Vietina –. Bisogna sempre tenere a mente l'impatto economico, sociale, culturale che Lucca Comics&Games ha su tutto il sistema cittadino. Dobbiamo preservare l'asset competitivo che Lucca sa esibire".

Noi vogliamo che i partecipanti possano godere le bellezze di Lucca anche nelle ore notturne. Sarebbe un peccato, com'è capitato nelle ultime edizioni, se in tanti fossero costretti a non pernottare nella nostra città. Capisco che il business sia business, ma invito anche il lucchese doc a farsi portatore e interprete della sua storia".

La para dei vertici della fiera lucchese è anche quella di veder diminuire, per gli alti costi, gli editori e le realtà che costituiscono l'interesse e l'ossatura stessa della manifestazione 

 
"In tanti rischiano di dover sforare il budget già prestabilito. Se calassero le possibilità di ospitare gli espositori (un mare magnum che va dal semplice standista di fumetti, passando per i piccoli editori fino ai colossi televisivi come Netflix), che devono fare i conti anche con gli aumenti collaterali, di conseguenza scenderebbe la qualità dell'offerta della manifestazione.
Capisco bene lo scenario economico che stiamo affrontando, ma penso che sia anche doveroso dare l'opportunità a chiunque lo voglia di partecipare a questo evento e agli editori di poter lavorare a Lucca
 "


Fonte: Il Tirreno