Una nuova porta sul mondo vasto e labirintico di Haruki Murakami si è aperta.
Machi to Sono Futashikana Kabe (traducibile in italiano come La città e le sue incerte mura) è arrivato nelle librerie giapponesi il 13 aprile. Si tratta del primo romanzo dell'autore da sei anni a questa parte.

Il libro di 661 pagine è suddiviso in tre archi narrativi, come ormai una sorta di consuetudine per le opere di Murakami.
La prima parte del libro rimaneggia una sua novella dallo stesso titolo del 1980, che lui stesso aveva aspramente criticato, definendola un fallimento. “Avevo pubblicato (in una rivista letteraria) una storia molto raffazzonata, e me ne sono pentito amaramente”, ha detto Murakami.

Ma i temi, la storia e il titolo l'hanno accompagnato comunque negli anni.
Era bloccata come una spina di pesce in gola”, ha dichiarato in un'intervista a BuzzFeed Japan. “Non ero soddisfatto del lavoro, ma il titolo mi piaceva”. La pandemia, a quanto pare, ha dato modo a Murakami di liberarsi di quella spina.
Ha iniziato a scrivere il nuovo romanzo nel marzo 2020 e vi ha lavorato quasi senza sosta nei tre anni successivi.
 
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Come di consueto nei romanzi di Murakami, anche in quest'opera la struttura narrativa si divide tra un mondo e l'altro, dalla realtà a un piano più onirico.
Nella prima parte seguiamo il narratore in una città dalle alte mura, dove la sua cotta adolescenziale gli disse che risiedeva il suo "vero io"; nella seconda, il protagonista torna nel mondo reale e dirige la biblioteca di una piccola città nella prefettura di Fukushima, nel nord-est del Giappone, dove vive una misteriosa esperienza.

"I romanzi hanno l'importante compito di passare attraverso il muro che separa la coscienza dall'inconscio per poter scoprire se stessi a un livello più profondo" ha detto Murakami a Kyodo News, commentando poi il titolo del romanzo, che deve far domandare se “il muro che separa il nostro io da un altro mondo sia davvero così solido”.

L'immagine di una città dalle alte mura è comparsa anche nel suo romanzo del 1985, La fine del mondo e il paese delle meraviglie (Einaudi, 2008). In effetti, molte delle opere più iconiche di Murakami, come Norwegian Wood (Einaudi, 2006) e L'uccello che girava le viti del mondo (Einaudi, 2007), sono state ri-arrangiate da sue vecchie opere. “Questa è la riprova che Murakami scrive come un musicista: prende le vecchie melodie, e ne modifica il ritmo e i riff in nuovi modi”, ha detto nel podcast Deep Dive il traduttore Daniel Morales, collaboratore di Japan Times.

L'editore Shinchosha ha annunciato per Machi to Sono Futashikana Kabe una prima tiratura di "sole" 300.000 copie fisiche, un numero di molto inferiore alle 700.000 e 600.000 dei due volumi de L'assassinio del commendatore (Einaudi, 2018-2019), uscito in Giappone nel febbraio del 2017. Il volume è, comunque, disponibile fin da subito anche in versione e-book.
 

Haruki Murakami, nato a Kyoto nel 1949, debuttò nel 1979 con un romanzo dal titolo Kaze no uta o kike (Ascolta la canzone del vento, Einaudi, 2016), con cui vinse il premio letterario Gunzo per gli scrittori emergenti.
Laureato all'università di Waseda, è conosciuto a livello internazionale per opere quali 1Q84 (Einaudi, 2011), Norwegian Wood e Kafka sulla spiaggia (Einaudi, 2008), che gli valse il World Fantasy Award nel 2006.



Fonti consultate:
Japan Times, Kyodo News