L'animazione giapponese sta oggi vivendo il suo periodo di massima espansione internazionale, grazie alla grande diffusione permessa dalle principali piattaforme streaming. La sua varietà narrativa, visiva e tematica ha permesso di trovare opere congeniali a chiunque, conquistando pubblici di età, generi e gusti diversi. Sono stati tanti i momenti che hanno permesso all'animazione giapponese di crescere, mutare ed espandere i propri orizzonti, permettendole di arrivare dove è giunta ora. Tra questi fu sicuramente fondamentale la grande diffusione degli anime negli slot notturni dei palinsesti televisivi giapponesi, con l'esplosione dei cosiddetti Late-Night Anime (深夜アニメ / Shin'ya Anime). Principale protagonista di questo cambiamento epocale fu una serie televisiva trasmessa su TV Tokyo a partire dal 4 ottobre 1995 e che, grazie al successo delle sue repliche notturne, avrebbe cambiato per sempre l'industria degli anime in tv: Neon Genesis Evangelion.
Per approfondire la serie di Hideaki Anno e Gainax rimandiamo al nostro articolo pubblicato in occasione dei 25 anni della serie o alla visione della serie su Netflix o nel cofanetto Dynit. Per questo 30° anniversario parleremo invece dell'impatto avuto dalla serie, ripercorrendo la storia dei Late-Night Anime e come essi abbiano permesso all'animazione giapponese di evolvere e diventare ciò che abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni.
N.B. Il seguente elenco non è da ritenersi esaustivo, potrebbero essere usciti nel corso degli anni alcuni anime notturni non riportati. Saranno inoltre considerati non solamente gli anime trasmessi in seconda serata o a tarda notte, ma anche quelli trasmessi intorno alle 22, quindi ufficialmente rientranti ancora nella prima serata.
L'animazione televisiva giapponese come la conosciamo oggi nacque nel 1963 con la trasmissione di Astroboy della Mushi Production. Il successo del piccolo Atom diede il via al primo Anime Boom, spingendo diversi studi e produttori a buttarsi nel nuovo mondo dell'animazione televisiva. Per più di tre decenni si trattò quasi esclusivamente di serie rivolte a un pubblico di bambini, adolescenti e famiglie e trasmesse in orari comodi a queste fasce di pubblico, principalmente mattina e sera. Non che gli adulti non la guardassero, basti pensare al prolifico filone del World Masterpiece Theater tratto da classici della letteratura occidentale e pensato per "educare i bambini e divertire gli adulti", tuttavia il pubblico di riferimento restavano i più piccoli e i titoli per adulti erano estremamente rari e relegati a orari improbabili.
Non si dovette attendere molto dall'avvento di Astroboy per vedere un anime per adulti, solamente qualche mese: a settembre 1963 andò in onda Sennin buraku, serie di 23 episodi da 15 minuti l'uno dello studio TCJ. Unendo commedia ed erotismo, Sennin buraku non poté trovare spazio durante il giorno e fu trasmessa da Fuji TV il mercoledì tra le 23:40 e le 23:55. La serie fu ben accolta, tuttavia questo non portò alla nascita di un filone di anime notturni per adulti, forse anche a causa delle numerose polemiche per la trasmissione di contenuti erotici.
A cavallo tra gli anni '60 e '70 sembrò rinascere un flebile interesse per l'animazione per adulti, sia con trasmissioni notturne che con la trasposizione di seinen manga. Nel 1969 fu trasmesso tutti i giorni alle 23:10 Roppo Yabure-kun, il primo anime prodotto da Nagoya TV. Nel 1970 si tentarono anche nuovi orari di trasmissione, non propriamente considerabili seconda serata ma comunque lontani dai tradizionali slot giornalieri. La miniserie storica Nihon tanjo fu trasmessa nel contenitore-documentario Non Fiction Hour di NTV tra le 22:00 e le 22:30, mentre P Production produsse Warera Salaryman To, andato in onda tra le 21:56 e le 22:00 su Fuji TV.
Parallelamente, il mondo dei manga stava osservando la rapida crescita delle riviste seinen rivolte a un pubblico di giovani adulti, e l'animazione non stette a guardare. Nel 1971 infatti arrivarono in tv due delle maggiori icone del manga per adulti dell'epoca: Lupin III e Golgo 13. Dopo Kamui del 1969, tratto dal gekiga di Sanpei Shirato, Lupin III fu il primo seinen manga ad esser mai stato adattato in animazione. Dopo un lungo calvario produttivo, la prima serie animata di Lupin III fu trasmessa la domenica alle 19 e pubblicizzata come una serie per adulti, diversa dal resto dell'animazione televisiva dell'epoca. Si trattò di un enorme fallimento, che fece segnare bassi share e portò all'edulcorazione del personaggio nelle successive incarnazioni televisive del ladro di Monkey Punch. Le cose non andarono molto meglio per l'assassino di Takao Saito, che non ricevette nemmeno una serie animata vera e propria. La serie del 1971 di Golgo 13, infatti, prendeva le tavole del manga e le montava insieme, aggiungendo effetti sonori, doppiaggio, qualche effetto visivo e un accenno di regia per donare un minimo senso di movimento all'episodio. Tramessa su TBS alle 23:30, la serie non restò nella memoria collettiva e i materiali furono persino smarriti, impedendone la visione fino al recente ritrovamento e relativa ritrasmissione nel 2023.
Che fosse di notte o di giorno, insomma, nel 1971 non c'era ancora spazio per un animazione esplicitamente per adulti, e fu così per tutto il resto del decennio. Ma le cose erano prossime a cambiare. Nel 1974 La corazzata spaziale Yamato diede il via al secondo Anime Boom, creando una generazione di ragazzi e giovani adulti desiderosa di produzioni più mature. Questo portò a un mutamento graduale che vide la nascita di un filone fantascientifico con la trasposizione delle space opera di Leiji Matsumoto (compreso il seinen manga Capitan Harlock) e che sarebbe esploso in tutta la sua potenza il 22 febbraio 1981, quando Yoshiyuki Tomino, davanti a migliaia di giovani appassionati in attesa di vedere il film di Gundam, proclamò la nascita della nuova era dell'animazione. L'industria degli anime prese atto dell'esistenza di un nuovo pubblico di giovani adulti interessati a un'animazione più adulta e con un potere d'acquisto da poter sfruttare. Questo portò nel 1983 alla nascita degli OVA (Original Video Animation), produzioni animate pensate appositamente per la vendita in home video e quindi non limitate dai paletti produttivi, etici e narrativi dei palinsesti e delle emittenti televisive.
L'impatto di questa nuova generazione di spettatori non rimase tuttavia limitato all'home video. Ad eccezione della commedia erotica per impiegati Hana no kakaricho, trasmessa su TBS alle 22:00, era più di un decennio che l'animazione non tornava negli slot notturni. Nel 1984 fu la volta di Dotanba no Manners, serie da 283 episodi pensata per insegnare le buone maniere e trasmessa su Fuji TV alle 22:54, seguita nel 1986 dalla commedia romantica in 86 episodi Heart Cocktail, sponsorizzata da una ditta produttrice di tabacco e trasmessa alle 24:50.
Tra il 1987 e il 1992 furono trasmesse, tra la tarda sera e la notte, almeno una decina di serie animate: Manga Nihon Keizai Nyumon, serie tratta da un manga educativo di Shotaro Ishinomori pubblicato sul quotidiano di economia Nihon Keizai Shimbun; Doctor Chichibuyama, commedia volgare con protagonista un medico pervertito trasmessa durante All Night Fuji, programma in seconda serata di Fuji TV in cui erano presenti anche servizi sull'industria del sesso; le tre serie erotiche Lemon Angel, ispirate all'OVA per adulti Cream Lemon e pensate per lanciare la carriera dell'omonimo gruppo idol; Komatsu Sakyo Anime Gekijo, tratto da un romanzo di Sakyo Komatsu e animato dalla Gainax; Easy Cooking Animation: Seishun no shokutaku, trasmesso nel contenitore 11 PM della Nippon Television in cui i conduttori preparavano e assaggiavano i piatti presentati nell'anime; Yoyo no Neko tsumami, ambientato in un'isola di soli gatti; Super Zugan, primo anime notturno con episodi di 20 minuti incentrato sul mahjong. Da segnalare anche il programma di intrattenimento Give Me a Break, in cui furono trasmessi gli adattamenti animati di diversi manga di Fujio Akatsuka: Warau Salesman, Happyakuyacho hyori no kewaishi, Sasurai-kun e A no Mumako. Accanto a queste serie, gli appassionati erano anche soliti seguire i cosiddetti aniraji, programmi radiofonici anche a tarda notte condotti da famosi doppiatori.
Nel frattempo era in crescita anche il numero di seinen manga trasposti in anime trasmessi in orari diurni, a volte edulcorati per andare incontro alle restrizioni delle varie reti, come per esempio Jarinko Chie, Nanako SOS, Maison Ikkoku, What's Michael, F Motori in pista, Oishinbo, Yawara e Shin-chan.
Sebbene il numero degli anime trasmessi in orari notturni o a tarda sera fosse aumentato, si trattava quasi esclusivamente di brevi corti, commedie erotiche o in generale di titoli poco impegnativi per far rilassare il pubblico. Secondo il critico Ryota Fujitsu le cose iniziarono a cambiare agli inizi degli anni '90 grazie a due esperimenti riusciti effettuati da TV Tokyo e MBS. Nel 1990 TV Tokyo trasmise ogni mercoledì alle 25:20 la lunga e apprezzata serie OVA Legend of the Galactic Heroes, dando il via a una serie di varie repliche anche su altri canali e aumentando considerevolmente il livello qualitativo delle trasmissioni anime in notturna. Nel 1992, invece, MBS varò il contenitore notturno Heroes Never Sleep dove replicare diversi anime di qualità del passato, tra cui Jenny la tennista, Kyashan, Kamui, Sasuke, Gundam, Rocky Joe, Capitan Harlock, Touch, Yamato o Galaxy Express 999.
Il buon riscontro di questi esperimenti spinse TV Tokyo a investire negli anime notturni con quello che è oggi considerato il primo Late-Night Anime moderno: Those Who Hunt Elves. Trasmessa il giovedì tra le 25:15 e le 25:45, la serie racconta le vicende di tre umani trasportati in un mondo fantasy che per ritornare a casa devono ritrovare i pezzi dell'incantesimo di teletrasporto. Per ritrovarli dovranno viaggiare per il mondo spogliando tutte le elfe che trovano in cerca dei tatuaggi in cui si è diviso l'incantesimo. La serie ebbe un buon successo, spinse le vendite del manga originale e della colonna sonora e raggiunse il 2% di share, all'epoca considerato un risultato soddisfacente per una serie notturna. Alla sua conclusione furono trasmessi i 13 episodi di Eat-Man.
In contemporanea a Eat-Man, TV Tokyo decise anche di replicare una serie televisiva che non aveva ottenuto share altissimi durante la sua prima trasmissione ma la cui popolarità era nel frattempo notevolmente cresciuta. Sabato 1 febbraio 1997 alle 26:55 furono trasmessi i primi quattro episodi di Neon Genesis Evangelion, seguiti le settimane successive da altri cinque blocchi con le restanti puntate. In appendice furono mandati degli extra come interviste allo staff, alle doppiatrici, visite alla Gainax o conferenze relative alla distribuzione cinematografica del film. Come racconta il produttore Fukashi Azuma, il risultato fu inaspettato.
Dopo i modesti risultati ottenuti fino a quel momento, il successo delle repliche di Evangelion portò produttori ed emittenti a buttarsi nel quasi inesplorato mare degli anime notturni. La prima a muoversi fu proprio TV Tokyo, che già ad aprile 1997 ampliò i suoi slot notturni, non solo allungando la fascia del giovedì fino alle 26:15, ma decidendo di trasmettere anime anche il lunedì e il mercoledì alle 25:15, per un totale di quattro slot notturni a settimana.
Nel 1997 sulla sola TV Tokyo furono trasmessi almeno dieci anime notturni inediti, più Berserk, Fortune Quest e Mermenoid su altre reti, ma la vera esplosione si ebbe nel 1998, con più di trenta Late-Night Anime. L'animazione giapponese era ormai cambiata per sempre.
Il 1998 fu un anno meraviglioso per i Late-Night Anime. Accanto alla dozzina di titoli portati da TV Tokyo, altre emittenti ne seguirono l'esempio iniziando a riempire i loro palinsesti notturni. Gli appassionati giapponesi ebbero la possibilità di vedere Initial D su Fuji TV e Master Keaton su Nippon TV. MBS proseguì l'esperimento iniziato con Fortune Quest col contenitore Anime Shower in cui trasmise Vifam e Devilman Lady mentre TBS diede il via al contenitore Wonderful Anime. WOWOW trasmise addirittura la versione completa di Cowboy Bebop, interrotta prematuramente e censurata nella sua prima improbabile trasmissione alle 18:00 di pomeriggio, la stessa fascia oraria di Hime-chan no Ribbon e Rossana. Un titolo importante fu anche Legend of Basara, il primo anime UHF, termine con cui vengono definiti quei titoli trasmessi su stazioni indipendenti e la cui nascita arricchì non poco la quantità di anime notturni.
Sempre più emittenti iniziarono a riempire i loro spazi notturni con gli anime, creando veri e propri contenitori a essi dedicati, di cui ricordiamo uno dei più famosi: noitaminA su Fuji TV, che si specializzò in titoli rivolti a donne adulte, un target spesso trascurato dall'animazione giapponese. Dal 2005 in poi su noitaminA sono stati trasmessi titoli molto amati come Honey & Clover, Paradise Kiss, Nodame Cantabile, Mononoke, Genji monogatari sennenki, Eden of the East, Tokyo Magnitude 8.0, House of Five Leaves, The Tatami Galaxy, Kuragehime, Anohana, Usagi Drop, Sakamichi no Apollon, Psycho-Pass, Silver Spoon, Ping Pong the Animation, Erased, Shigatsu wa kimi no uso, Fune wo amu, Wotakoi, Banana Fish o Ranking of Kings.

L'incredibile crescita che colpì l'animazione giapponese tra il 1997 e il 2006 portò gli storici a definire quel periodo il terzo Anime Boom, dopo quelli generati da Astroboy e da Yamato / Gundam. In quegli anni ci fu l'epoca d'oro dell'home video anime, che raggiunse il record nel 2005 e permise a diversi titoli di sostenere le spese di produzione. Fu anche il periodo in cui si diffuse il sistema dei comitati di produzione. In passato i fondi necessari a realizzare una serie erano forniti principalmente da una singola compagnia, mentre ora diverse società si riuniscono in un comitato in cui ciascuno stanzia una parte del budget per poi andare a dividersi gli eventuali profitti generati dai successi o i debiti accumulati dai fallimenti.
La diffusione dei Late-Night Anime divenne sempre più massiccia, tanto da superare nel 2015 gli anime diurni, colpiti dall'invecchiamento della popolazione giapponese e dai minori investimenti delle compagnie di giocattoli per bambini. La crescita non fu tuttavia senza conseguenze negative, tra una sempre maggior sovraproduzione e un costante impoverimento degli studi d'animazione, a cui restavano solamente le briciole dei grandi ricavi dei comitati di produzione. Il declino dell'home video, inoltre, mise in crisi il modello produttivo per diversi anni facendo seriamente temere per il futuro degli anime, prima che l'esplosione dello streaming portasse alla diffusione mondiale dell'animazione giapponese e all'entrata in quello che l'AJA ha definito il quarto Anime Boom.
Con sempre più spettatori a guardare gli anime su internet, la divisione tra anime notturni e diurni è andata sempre più affievolendosi, con persino le trasposizioni dei manga di Shonen Jump trasmesse in orari notturni. A partire dalla seconda stagione di Haikyu!, serie per ragazzi come Jujutsu kaisen, Demon Slayer, Spy x Family e persino la più recente stagione di One Piece sono diventate Late-Night Anime, svuotando completamente tale termine del suo significato originale.
Sono passati ormai 15 anni dalla violenta catastrofe nota come "Second Impact" che provocò la morte di oltre 3 miliardi di persone. Questo incidente dalle cause non del tutto note portò le persone a rifugiarsi in alcune città tecnologicamente avanzate, tra cui Neo Tokyo-3. Proprio in questa città hanno inizio le vicende di uno studente molto introverso di nome Shinji Ikari, che verrà reclutato come pilota dell'Eva-01, un enorme robot costruito appositamente per combattere delle misteriose creature che attaccano continuamente le città minacciando di provocare una terza catastrofe.
Per approfondire la serie di Hideaki Anno e Gainax rimandiamo al nostro articolo pubblicato in occasione dei 25 anni della serie o alla visione della serie su Netflix o nel cofanetto Dynit. Per questo 30° anniversario parleremo invece dell'impatto avuto dalla serie, ripercorrendo la storia dei Late-Night Anime e come essi abbiano permesso all'animazione giapponese di evolvere e diventare ciò che abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni.
La preistoria degli anime notturni
N.B. Il seguente elenco non è da ritenersi esaustivo, potrebbero essere usciti nel corso degli anni alcuni anime notturni non riportati. Saranno inoltre considerati non solamente gli anime trasmessi in seconda serata o a tarda notte, ma anche quelli trasmessi intorno alle 22, quindi ufficialmente rientranti ancora nella prima serata.
L'animazione televisiva giapponese come la conosciamo oggi nacque nel 1963 con la trasmissione di Astroboy della Mushi Production. Il successo del piccolo Atom diede il via al primo Anime Boom, spingendo diversi studi e produttori a buttarsi nel nuovo mondo dell'animazione televisiva. Per più di tre decenni si trattò quasi esclusivamente di serie rivolte a un pubblico di bambini, adolescenti e famiglie e trasmesse in orari comodi a queste fasce di pubblico, principalmente mattina e sera. Non che gli adulti non la guardassero, basti pensare al prolifico filone del World Masterpiece Theater tratto da classici della letteratura occidentale e pensato per "educare i bambini e divertire gli adulti", tuttavia il pubblico di riferimento restavano i più piccoli e i titoli per adulti erano estremamente rari e relegati a orari improbabili.
Non si dovette attendere molto dall'avvento di Astroboy per vedere un anime per adulti, solamente qualche mese: a settembre 1963 andò in onda Sennin buraku, serie di 23 episodi da 15 minuti l'uno dello studio TCJ. Unendo commedia ed erotismo, Sennin buraku non poté trovare spazio durante il giorno e fu trasmessa da Fuji TV il mercoledì tra le 23:40 e le 23:55. La serie fu ben accolta, tuttavia questo non portò alla nascita di un filone di anime notturni per adulti, forse anche a causa delle numerose polemiche per la trasmissione di contenuti erotici.
A cavallo tra gli anni '60 e '70 sembrò rinascere un flebile interesse per l'animazione per adulti, sia con trasmissioni notturne che con la trasposizione di seinen manga. Nel 1969 fu trasmesso tutti i giorni alle 23:10 Roppo Yabure-kun, il primo anime prodotto da Nagoya TV. Nel 1970 si tentarono anche nuovi orari di trasmissione, non propriamente considerabili seconda serata ma comunque lontani dai tradizionali slot giornalieri. La miniserie storica Nihon tanjo fu trasmessa nel contenitore-documentario Non Fiction Hour di NTV tra le 22:00 e le 22:30, mentre P Production produsse Warera Salaryman To, andato in onda tra le 21:56 e le 22:00 su Fuji TV.
Parallelamente, il mondo dei manga stava osservando la rapida crescita delle riviste seinen rivolte a un pubblico di giovani adulti, e l'animazione non stette a guardare. Nel 1971 infatti arrivarono in tv due delle maggiori icone del manga per adulti dell'epoca: Lupin III e Golgo 13. Dopo Kamui del 1969, tratto dal gekiga di Sanpei Shirato, Lupin III fu il primo seinen manga ad esser mai stato adattato in animazione. Dopo un lungo calvario produttivo, la prima serie animata di Lupin III fu trasmessa la domenica alle 19 e pubblicizzata come una serie per adulti, diversa dal resto dell'animazione televisiva dell'epoca. Si trattò di un enorme fallimento, che fece segnare bassi share e portò all'edulcorazione del personaggio nelle successive incarnazioni televisive del ladro di Monkey Punch. Le cose non andarono molto meglio per l'assassino di Takao Saito, che non ricevette nemmeno una serie animata vera e propria. La serie del 1971 di Golgo 13, infatti, prendeva le tavole del manga e le montava insieme, aggiungendo effetti sonori, doppiaggio, qualche effetto visivo e un accenno di regia per donare un minimo senso di movimento all'episodio. Tramessa su TBS alle 23:30, la serie non restò nella memoria collettiva e i materiali furono persino smarriti, impedendone la visione fino al recente ritrovamento e relativa ritrasmissione nel 2023.
Che fosse di notte o di giorno, insomma, nel 1971 non c'era ancora spazio per un animazione esplicitamente per adulti, e fu così per tutto il resto del decennio. Ma le cose erano prossime a cambiare. Nel 1974 La corazzata spaziale Yamato diede il via al secondo Anime Boom, creando una generazione di ragazzi e giovani adulti desiderosa di produzioni più mature. Questo portò a un mutamento graduale che vide la nascita di un filone fantascientifico con la trasposizione delle space opera di Leiji Matsumoto (compreso il seinen manga Capitan Harlock) e che sarebbe esploso in tutta la sua potenza il 22 febbraio 1981, quando Yoshiyuki Tomino, davanti a migliaia di giovani appassionati in attesa di vedere il film di Gundam, proclamò la nascita della nuova era dell'animazione. L'industria degli anime prese atto dell'esistenza di un nuovo pubblico di giovani adulti interessati a un'animazione più adulta e con un potere d'acquisto da poter sfruttare. Questo portò nel 1983 alla nascita degli OVA (Original Video Animation), produzioni animate pensate appositamente per la vendita in home video e quindi non limitate dai paletti produttivi, etici e narrativi dei palinsesti e delle emittenti televisive.
L'impatto di questa nuova generazione di spettatori non rimase tuttavia limitato all'home video. Ad eccezione della commedia erotica per impiegati Hana no kakaricho, trasmessa su TBS alle 22:00, era più di un decennio che l'animazione non tornava negli slot notturni. Nel 1984 fu la volta di Dotanba no Manners, serie da 283 episodi pensata per insegnare le buone maniere e trasmessa su Fuji TV alle 22:54, seguita nel 1986 dalla commedia romantica in 86 episodi Heart Cocktail, sponsorizzata da una ditta produttrice di tabacco e trasmessa alle 24:50.
Tra il 1987 e il 1992 furono trasmesse, tra la tarda sera e la notte, almeno una decina di serie animate: Manga Nihon Keizai Nyumon, serie tratta da un manga educativo di Shotaro Ishinomori pubblicato sul quotidiano di economia Nihon Keizai Shimbun; Doctor Chichibuyama, commedia volgare con protagonista un medico pervertito trasmessa durante All Night Fuji, programma in seconda serata di Fuji TV in cui erano presenti anche servizi sull'industria del sesso; le tre serie erotiche Lemon Angel, ispirate all'OVA per adulti Cream Lemon e pensate per lanciare la carriera dell'omonimo gruppo idol; Komatsu Sakyo Anime Gekijo, tratto da un romanzo di Sakyo Komatsu e animato dalla Gainax; Easy Cooking Animation: Seishun no shokutaku, trasmesso nel contenitore 11 PM della Nippon Television in cui i conduttori preparavano e assaggiavano i piatti presentati nell'anime; Yoyo no Neko tsumami, ambientato in un'isola di soli gatti; Super Zugan, primo anime notturno con episodi di 20 minuti incentrato sul mahjong. Da segnalare anche il programma di intrattenimento Give Me a Break, in cui furono trasmessi gli adattamenti animati di diversi manga di Fujio Akatsuka: Warau Salesman, Happyakuyacho hyori no kewaishi, Sasurai-kun e A no Mumako. Accanto a queste serie, gli appassionati erano anche soliti seguire i cosiddetti aniraji, programmi radiofonici anche a tarda notte condotti da famosi doppiatori.
Nel frattempo era in crescita anche il numero di seinen manga trasposti in anime trasmessi in orari diurni, a volte edulcorati per andare incontro alle restrizioni delle varie reti, come per esempio Jarinko Chie, Nanako SOS, Maison Ikkoku, What's Michael, F Motori in pista, Oishinbo, Yawara e Shin-chan.
La scommessa di TV Tokyo
Sebbene il numero degli anime trasmessi in orari notturni o a tarda sera fosse aumentato, si trattava quasi esclusivamente di brevi corti, commedie erotiche o in generale di titoli poco impegnativi per far rilassare il pubblico. Secondo il critico Ryota Fujitsu le cose iniziarono a cambiare agli inizi degli anni '90 grazie a due esperimenti riusciti effettuati da TV Tokyo e MBS. Nel 1990 TV Tokyo trasmise ogni mercoledì alle 25:20 la lunga e apprezzata serie OVA Legend of the Galactic Heroes, dando il via a una serie di varie repliche anche su altri canali e aumentando considerevolmente il livello qualitativo delle trasmissioni anime in notturna. Nel 1992, invece, MBS varò il contenitore notturno Heroes Never Sleep dove replicare diversi anime di qualità del passato, tra cui Jenny la tennista, Kyashan, Kamui, Sasuke, Gundam, Rocky Joe, Capitan Harlock, Touch, Yamato o Galaxy Express 999.
Il buon riscontro di questi esperimenti spinse TV Tokyo a investire negli anime notturni con quello che è oggi considerato il primo Late-Night Anime moderno: Those Who Hunt Elves. Trasmessa il giovedì tra le 25:15 e le 25:45, la serie racconta le vicende di tre umani trasportati in un mondo fantasy che per ritornare a casa devono ritrovare i pezzi dell'incantesimo di teletrasporto. Per ritrovarli dovranno viaggiare per il mondo spogliando tutte le elfe che trovano in cerca dei tatuaggi in cui si è diviso l'incantesimo. La serie ebbe un buon successo, spinse le vendite del manga originale e della colonna sonora e raggiunse il 2% di share, all'epoca considerato un risultato soddisfacente per una serie notturna. Alla sua conclusione furono trasmessi i 13 episodi di Eat-Man.
In contemporanea a Eat-Man, TV Tokyo decise anche di replicare una serie televisiva che non aveva ottenuto share altissimi durante la sua prima trasmissione ma la cui popolarità era nel frattempo notevolmente cresciuta. Sabato 1 febbraio 1997 alle 26:55 furono trasmessi i primi quattro episodi di Neon Genesis Evangelion, seguiti le settimane successive da altri cinque blocchi con le restanti puntate. In appendice furono mandati degli extra come interviste allo staff, alle doppiatrici, visite alla Gainax o conferenze relative alla distribuzione cinematografica del film. Come racconta il produttore Fukashi Azuma, il risultato fu inaspettato.
Anime a tarda notte: la ritrasmissione di Evangelion apre un nuovo mercato per gli anime per adulti
Intervista all'ex-produttore Fukashi Azuma (jp) (en)
Secondo Azuma, è stato dalle repliche notturne di Neon Genesis Evangelion subito prima dell'uscita dei film (1997) che si è iniziati a considerare gli anime notturni come un business consolidato.
Intervista all'ex-produttore Fukashi Azuma (jp) (en)
Secondo Azuma, è stato dalle repliche notturne di Neon Genesis Evangelion subito prima dell'uscita dei film (1997) che si è iniziati a considerare gli anime notturni come un business consolidato.
"Solitamente si era soddisfatti di un rating del 2%, tuttavia Evangelion raggiunse il 5-6%, così iniziai a pensare che alcuni titoli sarebbero potuti andare di notte!".
All'epoca nel canonico slot di TV Tokyo delle 6 pomeridiane era difficile per anime dalle tematiche complesse come Evangelion riuscire a ottenere buoni share, la linfa vitale per le stazioni televisive.
La crescita degli slot notturni ha rappresentato comunque un guadagno inaspettato per le tv. Secondo la Japan Animation Society, il numero di anime televisivi, rimasto bloccato tra 70 e 90 tra il 1990 e il 1997, ha superato quota 100 per la prima volta nel 1998. Dopo essersi rese conto del successo degli anime notturni su TV Tokyo, anche altre stazioni televisive hanno iniziato ad adottare un approccio simile, portando al record di 279 anime televisivi trasmessi del 2006*.
* il record del 2006 è stato poi superato nel 2013 e fino a oggi non si è mai più scesi sotto i 300 anime televisivi, tuttavia il 2006 resta l'anno in cui sono stati prodotti più minuti di animazione televisiva (136.407). Questo è dovuto all'aumento di short anime con episodi di durata tra i 5 e i 15 minuti, considerati produttivamente meno rischiosi rispetto alle serie con episodi di durata tradizionale.
La crescita degli slot notturni ha rappresentato comunque un guadagno inaspettato per le tv. Secondo la Japan Animation Society, il numero di anime televisivi, rimasto bloccato tra 70 e 90 tra il 1990 e il 1997, ha superato quota 100 per la prima volta nel 1998. Dopo essersi rese conto del successo degli anime notturni su TV Tokyo, anche altre stazioni televisive hanno iniziato ad adottare un approccio simile, portando al record di 279 anime televisivi trasmessi del 2006*.
* il record del 2006 è stato poi superato nel 2013 e fino a oggi non si è mai più scesi sotto i 300 anime televisivi, tuttavia il 2006 resta l'anno in cui sono stati prodotti più minuti di animazione televisiva (136.407). Questo è dovuto all'aumento di short anime con episodi di durata tra i 5 e i 15 minuti, considerati produttivamente meno rischiosi rispetto alle serie con episodi di durata tradizionale.
Dopo i modesti risultati ottenuti fino a quel momento, il successo delle repliche di Evangelion portò produttori ed emittenti a buttarsi nel quasi inesplorato mare degli anime notturni. La prima a muoversi fu proprio TV Tokyo, che già ad aprile 1997 ampliò i suoi slot notturni, non solo allungando la fascia del giovedì fino alle 26:15, ma decidendo di trasmettere anime anche il lunedì e il mercoledì alle 25:15, per un totale di quattro slot notturni a settimana.
TV TOKYO | ||||
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Lunedì 25:15 - 25:45 | Mercoledì 25:15 - 25:45 | Giovedì 25:15 - 25:45 | Giovedì 25:45 - 26:15 | |
autunno 1996 | / | / | Those Who Hunt Elves | / |
inverno 1997 | / | / | Eat-Man | / |
primavera 1997 | Hareluya II BØY | Maze | Hyper Police | Haunted Junction |
estate 1997 | Misutenaide Daisy | |||
autunno 1997 | Vampire Princess Miyu | Ergheiz | Virus Buster Serge | Those Who Hunt Elves II |
inverno 1998 | El Hazard: The Alternative World | Outlaw Star | AWOL | |
primavera 1998 | Nazca | Trigun | Sentimental Journey | |
estate 1998 | Serial experiments Lain | Shadow Skill | Night Walker Midnight Detective | |
autunno 1998 | St. Luminous jogakuin | Bubblegum Crisis: Tokyo 2040 | Eat-Man '98 | |
inverno 1999 | Space Pirate Mito | / | Legend of Himiko | |
primavera 1999 | Jubei-chan - The Ninja Girl | / | Betterman | A. D. Police |
estate 1999 | Space Pirate Mito 2 | / | / | |
autunno 1999 | / | / | Excel Saga | Seraphim Call |
inverno 2000 | / | / | Boogiepop Phantom |
Nel 1997 sulla sola TV Tokyo furono trasmessi almeno dieci anime notturni inediti, più Berserk, Fortune Quest e Mermenoid su altre reti, ma la vera esplosione si ebbe nel 1998, con più di trenta Late-Night Anime. L'animazione giapponese era ormai cambiata per sempre.
Il terzo Anime Boom
Il 1998 fu un anno meraviglioso per i Late-Night Anime. Accanto alla dozzina di titoli portati da TV Tokyo, altre emittenti ne seguirono l'esempio iniziando a riempire i loro palinsesti notturni. Gli appassionati giapponesi ebbero la possibilità di vedere Initial D su Fuji TV e Master Keaton su Nippon TV. MBS proseguì l'esperimento iniziato con Fortune Quest col contenitore Anime Shower in cui trasmise Vifam e Devilman Lady mentre TBS diede il via al contenitore Wonderful Anime. WOWOW trasmise addirittura la versione completa di Cowboy Bebop, interrotta prematuramente e censurata nella sua prima improbabile trasmissione alle 18:00 di pomeriggio, la stessa fascia oraria di Hime-chan no Ribbon e Rossana. Un titolo importante fu anche Legend of Basara, il primo anime UHF, termine con cui vengono definiti quei titoli trasmessi su stazioni indipendenti e la cui nascita arricchì non poco la quantità di anime notturni.
Sempre più emittenti iniziarono a riempire i loro spazi notturni con gli anime, creando veri e propri contenitori a essi dedicati, di cui ricordiamo uno dei più famosi: noitaminA su Fuji TV, che si specializzò in titoli rivolti a donne adulte, un target spesso trascurato dall'animazione giapponese. Dal 2005 in poi su noitaminA sono stati trasmessi titoli molto amati come Honey & Clover, Paradise Kiss, Nodame Cantabile, Mononoke, Genji monogatari sennenki, Eden of the East, Tokyo Magnitude 8.0, House of Five Leaves, The Tatami Galaxy, Kuragehime, Anohana, Usagi Drop, Sakamichi no Apollon, Psycho-Pass, Silver Spoon, Ping Pong the Animation, Erased, Shigatsu wa kimi no uso, Fune wo amu, Wotakoi, Banana Fish o Ranking of Kings.

L'incredibile crescita che colpì l'animazione giapponese tra il 1997 e il 2006 portò gli storici a definire quel periodo il terzo Anime Boom, dopo quelli generati da Astroboy e da Yamato / Gundam. In quegli anni ci fu l'epoca d'oro dell'home video anime, che raggiunse il record nel 2005 e permise a diversi titoli di sostenere le spese di produzione. Fu anche il periodo in cui si diffuse il sistema dei comitati di produzione. In passato i fondi necessari a realizzare una serie erano forniti principalmente da una singola compagnia, mentre ora diverse società si riuniscono in un comitato in cui ciascuno stanzia una parte del budget per poi andare a dividersi gli eventuali profitti generati dai successi o i debiti accumulati dai fallimenti.
La diffusione dei Late-Night Anime divenne sempre più massiccia, tanto da superare nel 2015 gli anime diurni, colpiti dall'invecchiamento della popolazione giapponese e dai minori investimenti delle compagnie di giocattoli per bambini. La crescita non fu tuttavia senza conseguenze negative, tra una sempre maggior sovraproduzione e un costante impoverimento degli studi d'animazione, a cui restavano solamente le briciole dei grandi ricavi dei comitati di produzione. Il declino dell'home video, inoltre, mise in crisi il modello produttivo per diversi anni facendo seriamente temere per il futuro degli anime, prima che l'esplosione dello streaming portasse alla diffusione mondiale dell'animazione giapponese e all'entrata in quello che l'AJA ha definito il quarto Anime Boom.

Con sempre più spettatori a guardare gli anime su internet, la divisione tra anime notturni e diurni è andata sempre più affievolendosi, con persino le trasposizioni dei manga di Shonen Jump trasmesse in orari notturni. A partire dalla seconda stagione di Haikyu!, serie per ragazzi come Jujutsu kaisen, Demon Slayer, Spy x Family e persino la più recente stagione di One Piece sono diventate Late-Night Anime, svuotando completamente tale termine del suo significato originale.
Tra la trasmissione in orari notturni, l'arrivo di emittenti indipendenti, l'aumento d'età del pubblico di riferimento e la possibilità di trovare finanziamenti più variegati, il terzo Anime Boom generato da Evangelion ha permesso all'animazione giapponese di compiere il definitivo passo evolutivo verso la propria completa maturità. Ormai ogni genere, ogni tematica, ogni spunto creativo può venire affrontato, magari in titoli più di nicchia e con meno fondi, e non c'è più nulla che l'animazione giapponese non sia in grado di raccontare. Anime maturi, profondi, sperimentali e visionari oggi celebrati come veri capisaldi e che in passato sarebbe stato molto più difficile realizzare hanno visto la luce, facendo innamorare nuove generazioni di spettatori.
Fonti consultate
- Pagina wikipedia giapponese di:
- The Land of Obscusion - The Early Days of Late-Night Anime Part 1: TV Tokyo's Innovators & Experiments
- The Land of Obscusion - The Early Days of Late-Night Anime Part 2: Good, Bad, Popular, Obscure... It's All Here!
- Otaku History Guy - Why Does Anime Air So Late At Night? | Exploring Otaku Culture
- Gwern - Neon Genesis Evangelion source anthology
- Intervista all'ex-produttore Fukashi Azuma
- Usagi - Evangelion Re-Runs
- Notizia sulle repliche di Evangelion
- Yoshiyuki Tomino & Gundam - Il grande affresco animato dello Universal Century di Jacopo Mistè
- Magazine.pluschan - Otaku the Origin
- All the Anime - The Day Anime Changed
- AJA Anime Industry Report
- noitaminA Lineup
- Japan Today - 'One Piece' to become late-night anime next month, changes time slot for first time in 18 years
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Le due e un quarto di notte.
In teoria sarebbero le due di mattina del giorno dopo, ma se nelle guide tv scrivevi la data giusta, quella appunto del giorno dopo, molte persone non capivano e si perdevano la puntata. È una convenzione adottata per evitare questo problema.
Ah, tanti auguri, Evangelion!
Si andava in crescendo, e forse gli anime di quel periodo hanno dato l'illusione di poter raggiungere il livello del cinema, premesse che poi non sono state del tutto rispettate.
In Italia Mtv aprì la via verso un tipo di animazione del tutto nuovo, e ancora oggi gliene siamo ampiamente grati. Successivamente l'eredità fu raccolta da Rai4 ma l'avvento dei canali streaming ha di fatto cancellato l'animazione giapponese di spessore dalle televisioni.
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