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7.0/10
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In un mondo chiamato Endless Illusion, una sorta di pianeta-prigione dalla chiara ambientazione western, assistiamo al lungo viaggio di Van, il quale è alla ricerca di un fantomatico "uomo con gli artigli", con l'intento di vendicarsi. Quest'ultimo, infatti, è colpevole di averlo ridotto in fin di vita e di aver ucciso la sua futura moglie proprio il giorno delle loro nozze. Durante questo viaggio il destino di Van s'incrocerà con molti altri personaggi, tra cui spicca Wendy, ragazzina che decide di unirsi a lui perché venuta a conoscenza che il fratello scomparso (che avrà un ruolo fondamentale all'interno della storia), di cui vuole ritrovare le tracce, sta insieme all'uomo con gli artigli.

Un particolare che è subito evidente, guardando Gun X Sword, è sicuramente il character design, o almeno "un" character design, quello del protagonista. Il nostro Van ha una smaccata somiglianza con il protagonista di Cowboy Bebop, Spike Spiegel. Le somiglianze in ogni modo non si limitano al solo aspetto fisico, ma ne parlerò più avanti. Nonostante questo piccolo difetto, il chara è gradevole e ben caratterizzato, con un folto e abbastanza eterogeneo gruppo di personaggi.
Il mecha design risulta particolare, almeno nella rappresentazione dei sette mecha principali, dalle forme esili e allungate. Ognuno di questi mecha dovrebbe rappresentare un'arma, in cui si trasforma quando non viene pilotato. Dico dovrebbe perché solo di tre di essi se ne vede effettivamente la forma da arma. Durante il proseguo della storia appariranno altri mecha (con citazioni più o meno volute di altri anime) che si uniranno a Van, chi più chi meno, per sostenerlo e aiutarlo. Merita una nota particolare l'Eldora Soul, robot componibile pilotato da quattro simpatici nonnetti, di cui uno sempre addormentato, che passano il tempo a raccontare le loro gesta e a ubriacarsi. Il robot è un chiaro omaggio ai "robottoni" della vecchia guardia, e in particolare al famoso GaoGaiGar, di cui riprende l'aspetto e le movenze.
Le animazioni si attestano su un buon livello, risultando abbastanza fluide, soprattutto nelle sequenze di combattimento tra i personaggi.
Molto buone le musiche, sia le sigle, che le BGM, molto epiche e coinvolgenti, ispirate alle musiche dei vecchi film western. Per quanto riguarda le sigle, da notare l'interessante idea di non mostrare subito tutti i personaggi della serie nelle immagini dell'opening, ma di renderli visibili solamente una volta che appaiono all'interno della serie, mentre prima vengono rappresentati con delle sagome. Stessa cosa per l'ending, composta questa volta da delle semplici illustrazioni, cui se ne aggiungono di nuove all'apparizione di nuovi personaggi.

Come detto in precedenza, le somiglianze con Spike Spiegel non si fermano al solo aspetto fisico del personaggio. Ulteriore somiglianza la riscontriamo nella storia e nel passato dei due personaggi, entrambi alla ricerca di vendetta contro coloro che hanno ucciso le loro amate. Così come nella storia, anche caratterialmente trovo una certa similitudine nel modo di fare svogliato e disinteressato da parte di entrambi. Solo che, e qui iniziano le distinzioni, quest'aspetto in Van è portato all'eccesso. Per tutta la serie egli prosegue per la sua strada con l'unico obbiettivo della vendetta, disinteressandosi quasi totalmente d'ogni altra cosa, andando più volte in escandescenza e perdendo il controllo. Caratterialmente, trovo Van un personaggio ben riuscito, con i suoi pochi pregi e i suoi tanti difetti. Tutt'altro che un eroe perfetto, senza macchia e senza paura. Anzi, quest'ultima dimostra di conoscerla bene, arrivando addirittura a voler scappare in preda al panico pur di evitare uno scontro. Altro personaggio ben riuscito è "l'uomo con gli artigli", anche lui con una caratterizzazione decisamente eccessiva. Non è sicuramente il classico cattivo degli anime, poiché dimostra un'indole mite e pacata e trova in ogni persona che incontra un lato positivo. Gli intenti di questo personaggio sono in fin dei conti pacifici, nonostante i metodi un po' estremi per metterli in atto. Proprio questa sua caratterizzazione mi ha personalmente messo dei dubbi su chi fosse veramente il cattivo della situazione: colui che, per motivi personali, persegue la vendetta a ogni costo, o colui che, nonostante i metodi eccessivi, ambisce alla pace per l'intero pianeta?

Gode di una buona caratterizzazione anche il restante cast di personaggi, ognuno con una propria storia e un proprio motivo che lo spinge ad andare avanti.
Gun X Sword è tutto questo e altro ancora. Un anime che magari parte lento, con una serie di puntate (solo apparentemente) filler che verranno poi tutte collegate alla fine della storia, ma che col passare delle puntate riesce a prendere ritmo, destando interesse. Una serie che, nonostante tutto, è nel complesso ben riuscita e piacevole da vedere.