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Sengoku Otome, ovvero l'epoca Sengoku in chiave moe.
Hideyoshi è una ragazzina giapponese con problemi a scuola. Pregando in un tempio per riuscire ad evitare i temutissimi corsi estivi, si ritrova catapultata dopo una serie di eventi in una dimensione parallela, in cui i protagonisti del periodo Sengoku giapponese sono nuovamente vivi. Unica differenza: questo intero mondo è unicamente popolato da femmine.
Inutile dire che del periodo Sengoku, in questo anime, ci sono solo i nomi dati alle protagoniste. Gli shogun diventano ragazzine che combattono per divertirsi tra di loro, prendono il tè insieme e vanno spesso a trovare i loro vicini per festival o per aiutarli ad organizzare recite scolastiche. Oda Nobunaga diventa una tettona dai capelli rosso fuoco, il suo ministro Mitsuhide una occhialuta e saccentona con una cotta fin troppo evidente per lei.
Le "battaglie" sono in realtà sfide tra le singole ragazze e si concludono sempre in un momento di buoni sentimenti e pace (il popolo si sarà effettivamente accorto che si trovano nel mezzo di una guerra?). L'esercito, sempre composto da una ventina di ragazzotte, spunta molto raramente ed è un mero riempischermo.

Decidendo di non guardare il cartone come fedele opera storica (a quel punto era più onesto ambientare la vicenda direttamente in un mondo originale), ha delle gravissime falle che mandano a picco ogni interesse che si possa avere. La trama è comunque debole oltre ogni dire - Oda Nobunaga vuole raccogliere i pezzi dell'armatura cremesi, che sembra dia il diritto, una volta completa, di governare sul paese. Ogni pezzo dell'armatura è nelle mani di una diversa shogun -, lo svolgimento noioso, Hideyoshi (è davvero lei l'eroe leggendario?) insopportabilmente petulante e piagnucolona. La grafica è linda, pulita e molto moe, adattissima ad un anime majokko ma decisamente meno ad uno di questo tipo.
Insomma, ben poco si salva. Qualche scena che strappa un sorriso, qualche fanservice in salsa yuri. Io non sono riuscito a ricavarne altro.