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"Tokyo Majin Gakuen Kenpuchou Tou Dai Ni Maku" è la seconda stagione di "Tokyo Majin Gakuen Kenpuchou Tou". Questa stagione risulta molto importante per apprendere appieno tutta la trama di questa serie; nella seconda stagione viene infatti spiegato tutto il passato dei personaggi principali. Nella prima stagione era difficile identificare il protagonista assoluto, ruotando appunto la trama in modo simile intorno ai cinque personaggi principali: Hiyuu Tatsuma, Houraiji Kyouichi, Daigo Yuuya, Misato Aoi e Sakurai Komaki; qui nella seconda stagione la storia ruota sopratutto intorno al passato di Hiyuu Tatsuma, dove vengono mostrati i significati dei simboli sulle sue mani e viene mostrato il suo padre naturale, al passato di Daigo Yuuua, dove viene mostrato il suo "cuore oscuro", che nella prima serie viene citato, e al passato di Houraiji, in particolare come abbia ottenuto la spada di legno e perché si trovi a gestire una banda.
Si può dire che la seconda stagione ruoti sopratutto intorno a loro tre, ma si sofferma per lo più su Hiyuu. Per quanto riguarda i personaggi di contorno, anche per loro verrà data una spiegazione sul loro passato e sul perché si trovino lì, e cosa faranno dopo; viene introdotta la profezia attorno a cui ruoterà tutta la seconda stagione.
Verso la metà della serie la trama dell'anime entra nel vivo e verrà mostrato il vero ruolo dei detentori del potere delle vene del drago e dei quattro prescelti che dovranno risvegliare il Drago Giallo.

Per quanto riguarda la grafica resta molto simile, se non uguale, a quella della prima serie; per quanto riguarda la musica e le colonne sonore a mio parere sono molto ben azzeccate e poste al momento giusto, evocando così del "brivido" a chi si è immerso in quest'anime.
Per quanto riguarda il mio voto do un 8: è un anime molto bello per chi ama il genere, la trama è complicata e per essere ben appresa porta lo spettatore a prestare attenzione a tutti i minimi dettagli. Resta la delusione per il finale, che a mio parere poteva essere gestito meglio; infatti, lì per lì, il finale sembra non concludere precisamente l'anime e porta a poter formulare diversi tipi di finali.