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9.0/10
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È complicato recensire un'opera del genere, per il semplice fatto che ha uno stile sconclusionato e molto esagerato, anzi, totalmente (o quasi) senza senso, a partire dalla trama in sé, che sembra non avere un particolare ruolo all'interno di questo anime: dal mio punto di vista, FLCL è nato non molto per dare spettacolo con la sua storia, ma per affascinare grazie alle nuove tecniche di animazione sempre più avanzate grazie all'utilizzo dei computer. Infatti, la storia parla di un ragazzo, Naota, e del suo incredibile incontro con Haruto, un'aliena, la quale, alla ricerca del potere del grande Atomsk denominato N.O., un potere dovuto ad un portale interdimensionale scaturito dalla diversa attività degli emisferi cerebrali e capace di materializzare oggetti, ma è soprattutto utilizzato per robot ed automi, anche a distanze inimmaginabili. Conferirà questo potere allo stesso Naota grazie ai fragorosi colpi che gli sferra con il suo basso.
In ogni episodio, perciò, si assiste ad agguerriti scontri con i numerosi robot che fuoriescono dai bernoccoli sulla testa del povero ragazzo; uno di questi robot, Canti, diventerà il "servetto" della famiglia del ragazzo, e grazie a lui si riuscirà a sconfiggere i numerosi robot nemici.
Mi rendo conto di non aver stilato una trama molto ordinata e precisa, ma è più semplice andare a vederlo che leggerne lo svolgimento della storia.
Infatti, ai numerosi scontri, si annodano altri avvenimenti, come l'assunzione della stessa Haruko a casa di Naota come domestica, la recita scolastica, e altri episodi tragicomici che rendono più piacevole la visione dell'anime.
Vorrei aggiungere anche una mia opinione sul genere dell'anime: su questo sito è classificato come Commedia/Mecha/Demenziale/Fantascienza, ma in realtà si mescolano assieme altri elementi di altri generi, come le varie cotte che si sviluppano tra il protagonista e le altre sue amiche che dà il suo tocco romantico all'opera, o anche la tragedia quando sembra di trovare il padre morto, ma invece solamente denutrito e lasciato a "marcire", e anche il tocco poliziesco dato dall'interrogatorio del comandante Amarao a Naota dopo che ha colpito il robot del padre, e questo gran miscuglio contribuisce a dare un senso demenziale all'anime, oppure un senso di parodia verso gli anime in sé.
I personaggi hanno una caratterizzazione un poco superficiale e non si indaga profondamente sul loro profilo psicologico (se non su quello del protagonista) o sui loro passati, ma in fondo questo aspetto non è importante per l'anime in sé.
Il vero aspetto che stupisce fin da subito è l'animazione ed il disegno: trovo il tratto pulito e deciso, i disegni abbastanza particolari, l'anatomia dei personaggi armoniosa, i movimenti molto fluidi e piacevoli da vedere, gli scontri molto frenetici ed avvincenti, confusi, ma tuttavia non drammatici, anzi, abbastanza simpatici, poiché non si può prendere seriamente una scazzottata tra un robot e una tipa dai capelli rosa armata di basso che talvolta miagola, anche se le musiche forti e graffianti conferiscono assolutamente un ritmo incalzante agli scontri. Il doppiaggio è eseguito in maniera ottima, infatti le emozioni dei personaggi sono interpretati perfettamente, e non infastidisce affatto, e poi conta voci abbastanza originali e non scontate. Secondo me, poi, è geniale l'utilizzo di diverse tecniche di disegno, come il passaggio tra "stile anime" e "stile manga" o anche quando i personaggi sono bloccati in una immagine e la telecamera gira intorno a loro conferendo alla scena una grafica 3D, o anche i riferimenti ad altre opere famose, come Lupin III e South Park.
In conclusione, è un anime assolutamente da vedere, perché diverte e libera la fantasia grazie alle idee strampalate di questa opera, che, come inizia, finisce senza avere un senso obbligatoriamente logico, ma tuttavia non lo consiglierei ad un pubblico adulto, uno troppo serio, o per qualcuno che abbia voglia di qualcosa di ricercato: rischierebbero di rimanere delusi, anzi, irritati da una tale stile, che si potrebbe attribuire a dei bambini, ma per chi piace il genere amerà sicuramente il ritmo della storia leggero e travolgente che, con i suoi soli sei episodi, si può godere anche in poche ore, tutto d'un fiato.