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Noukome è sicuramente una serie che riesce a piacere al pubblico e proprio per la sua trama folle (e difficilmente reperibile nel mercato mondiale di anime e manga) è stata seguita da una gran fetta di persone. È una serie che capita di vedere una volta ogni tanto. Posso affermare, dopo la visione di questa serie, che non ridevo così tanto dai tempi di MM! o più recentemente Plastic Nee-San, ma qui parliamo solo di una mini serie e perciò mi riferisco a soltanto una trentina di minuti dedicati al nonsense assoluto.
Se dovessi definire Noukome, lo definirei come un Plastic Nee-San ma in formato normale - qui parliamo di 10 episodi dai 20 minuti circa l'uno, ma non ci possiamo lamentare dei 2 episodi abituali in meno perché avrebbe reso il nonsense della serie stancante a lungo andare -, ovvero un agglomerato di nonsense spettacolare - spettacolare perché se non se ne fa un uso adeguato ne esce una ciofeca senza pari - che riesce a far impazzire e mai annoiare lo spettatore.
Noukome (abbreviazione di: Le mie scelte mentali stanno interferendo del tutto con la mia commedia scolastica sentimentale) è una serie anime della stagione autunnale 2013, nata dall'omonima serie light novel di Takeru Kasukabe con illustrazioni di Yukiwo, che conta attualmente 6 volumi ed è in corso. Prodotto dallo studio d'animazione giapponese Diomedea e poi trasmesso su Tokyo MX.

Sì è vero, l'introduzione della serie non mente, la vita è composta da tante scelte a cui l'uomo ha dovuto "rispondere"; grazie a queste scelte ci siamo evoluti ed è come se il nostro percorso di vita l'avessimo deciso noi. Ma adesso immaginate di giocare ad una visual novel (gioco tipicamente giapponese in cui è necessario fare delle scelte - ad ogni scelta varia il proseguimento della storia - per continuare il gioco) con delle opzioni assurdissime, a cui, quindi, si è obbligati a rispondere. Ecco, questo è in sintesi Noukome, in cui il nostro sfortunato protagonista, Kanade Amakusa, è obbligato, per volere divino, a scegliere tra delle opzioni che superano l'inverosimile e che gravano sempre di più la sua condizione sociale mettendolo spesso in ridicolo, definito poi in seguito uno dei cinque reietti della scuola.
L'autore, quindi, fa di questo piccolo particolare, le scelte, di cui noi uomini siamo circondati e ne facciamo uso ogni giorno, una base di appoggio per creare una vera e propria serie. Questa idea risulta sicuramente originale, anche se andando avanti la serie si trasforma in un harem, niente di nuovo in pratica (quanti harem ci sorbiamo ogni stagione?!), ma risulta particolare e divertente proprio perché fa da parodia al genere stesso. Possiamo definirlo come un harem anomalo, dove il protagonista è suo malgrado costretto a far dichiarare le potenziali spasimanti pena la maledizione eterna delle scelte assolute, ben consapevole delle conseguenze che porta questo piano.

Siete stufi della solita amica d'infanzia, rincontrata dopo un po' di anni dal protagonista, che tormenta tutte le vicende dell'harem? Bene, qui abbiamo un'amica d'infanzia che mira al titolo della "super sorella"; vuole diventare sorella a tanti fratelloni e tante sorellone per superare il record. Siete stufi della solita tettona con la quinta di seno presuntuosa? Bene, qui ne abbiamo una che si è rifatta il seno ed è una super sadica circondata da tanti maialoni masochisti. Siete stufi, infine, dalla ragazza dalla doppia personalità? Bene, anche qui ne abbiamo una, ma molto particolare: molto carina e dolce in momenti in cui non viene filata da nessuno, e over pervertita quando invece è circondata da tipi come lei.
Insomma, tutti personaggi originali e parodiati, ma ce ne sono molti altri simpaticissimi e assurdissimi che vale la pena vedere la serie solo per loro. Inoltre le loro azioni non sono mai prevedibili.

Il finale non è concluso, ma meglio così: se il protagonista avesse fatto la missione divina, noi adesso non potremmo sperare in un'altra stagione o in altri prodotti. Serie costante, anche se sono rimasto deluso dal torneo nell' episodio 7 da cui mi aspettavo di più (lo aspettavo da un po' di tempo) e l'8 è un episodio brutto non poco, ma che ritrova costanza negli ultimi due episodi (definirei il 9 come il migliore della serie, mamma mia quante risate!). Animazione buona e costante, non ci sono cali, e comparto sonoro ottimo: orecchiabile e rallegrante opening e un ending molto bella, mentre le OST sono più che fantastiche e sempre azzeccate. Stile dei personaggi carino ma nulla di nuovo.
Se volete passare una giornata in serenità con una serie corta (di lunghezza) piena di citazioni, nonsense e doppi sensi, Noukome fa a caso vostro. Se siete tipi un po' più seri lasciate perdere, ne rimarrete delusi. Genialata d'autore.