logo AnimeClick.it

-

Cari lettori, parliamo dell'opera di "Saint Seiya Omega".
Parto subito nel dirvi di non soffermarvi sulla superficie. Chi ha seguito il vecchio "Saint Seiya", e lo ha seguito attentamente, saprebbe riconoscere allora che "Saint Seiya Omega" non è una "boiata galattica", ma è un'opera ben fatta secondo molti aspetti e poco curata secondo altri. Tutti siete rimasti scioccati e avete provato ribrezzo (molti già dal primo episodio) perché, sicuramente, non c'è stata quella carica che anche io stessa ho provato con i nostri amici eroi Seiya/Pegasus, Shiryu/Sirio, Hyoga/Crystal, Shun/Andromeda e Ikki/ Phoenix ('mediasettamente' parlando per chi non sa i nomi originali), ma... avete pensato al progresso storico?

Il vecchio "Saint Seiya" mi ha trasmesso coraggio e forza, giuro ero attaccata a quello schermo e mi mangiavo dieci/venti episodi al giorno, episodi proprio emozionanti e avvincenti. Ma, parliamone: in "Saint Seiya", se lo analizzate, si percepisce quella continua lotta per la sopravvivenza, per la salvezza e la giustizia. Tutti gridano e lottano per la luce di Athena. Sfondi cupi e tetri che con la forza del cosmo, della volontà e dell'amore diventano un mix di emozioni che ti lasciano a bocca aperta. Loro si sono allenati e hanno intrapreso la loro strada, il loro destino che è il raggiungimento della pace verso sé stessi e gli altri, e ce lo hanno dimostrato anche in fin di vita. Loro sono stati dei veri cavalieri. Per questo io ho amato davvero questo anime: la loro storia è una strada impetuosa e sempre irta di pericoli dietro l'angolo; però, mentre loro combattono, vediamo che le loro storie di vita non vengono raccontate tra cavalieri, ma attraverso il loro pensiero, quindi non c'è effettivamente un legame confidenziale tra cavalieri, anche se c'è l'amicizia. Non abbiamo mai visto Seiya bere un caffè e raccontare di sé a Shun o chi fosse. Perché? Hanno fretta, corrono a destra e manca, insomma, lotte continue che diventano il succo della storia. Arles? Andiamo da Arles. Non ci sono mai stati episodi che non fossero diversi dal loro compito.

Il nuovo "Saint Seiya Omega" ha un bel po' di difetti, come i disegni che non sono eccezionali in molte parti (sembrano disegnati da un bambino in certi punti), gli elementi, le contraddizioni, le armature e i Gold Saint immeritevoli! Ma non è una schifezza. Omega è il passaggio, è un "Saint Seiya" che ha trovato la luce e che non vuole perdersi nel buio. Kouga, a differenza di Seiya, non ha Athena al suo fianco, non sa esattamente chi è, non sa esattamente qual è il compito di un Saint. Nel momento in cui lo riconosce, in parte, riesce a comprendere il dovere di un Saint, ma ha ancora tanta strada per capire esattamente chi è lui. Omega è un partire da zero: in questo caso Kouga deve capire chi è e chi deve proteggere, insomma deve riconoscere il suo destino. Ma parliamo dei punti a sfavore che ho appena citato sopra.

Disegni: prova a mettere stop (magari mentre combattono) e guarda che graziosi sgorbi. I disegni non saranno eccezionali, ma saranno un po' più convincenti del vecchio "Saint Seiya"... già al primo episodio mi stavo rifiutando di guardare il resto della serie, ma nel complesso è guardabile.

Elementi: non si fanno mai paragoni. Non è "Harry Potter", non sono le "Witch", non è un bel niente. Semplicemente hanno sbagliato a inserire gli elementi. Loro lo hanno fatto per associarli alle costellazioni come il Drago = Acqua. Nessuno, dico nessuno, ha mai pensato a Hyoga... Al posto di fare paragoni io avrei detto: "E allora l'elemento ghiaccio perché non c'è?" E qui cadete tutti in fallo. Sono cavalieri, non sono streghe, non sono fate, non sono maghe. Ognuno di loro ha un proprio dominio. Pensate a Mime di Asgard che usa l'arpa, per esempio: che elemento dovrebbe usare? O Shun? Avete fatto un buco nell'acqua.

Armature: sembrano quelle di "Power Rangers" o Tonno che si spezza con un grissino? Allora siete rimasti ancora bloccati al tempo di Arles. Le armature sono molto simili a quelle di Asgard, e non importa se si rompono: un vero Saint combatte anche senza, perché l'importante è il cosmo che hanno dentro di loro (Shiryu è l'esempio). Inoltre dovete tener conto della vastissima potenza dei nuovi nemici che sconfiggono perfino facilmente i Gold Saint... avranno una potenza tale da distruggere le armature, perché non ci pensate mai?

Contraddizioni: l'introduzione di Saint femmine, in quanto shonen. Non c'era bisogno di aggiungere Yuna dell'Aquila dentro il gruppo di Kouga. Bastava già il suo compito da Saint femmina. Insomma, o tutte o nessuna. Allora poteva anche essere Shaina, no? Visto che già il suo volto è stato visto centomila volte. Questo non mi piace, non doveva essere così.

Gold Saint immeritevoli: dico solo una cosa, che Hyoga, Shun, Shiryu e Ikki meritavano troppo di essere Gold Saint. Perché, come Seiya, hanno sacrificato tutto. In questo sono veramente indignata.

Finale: non ho visto tutti gli episodi, ma penso una cosa, che Omega sia guardabile, anzi, merita di essere guardato perché è una nuova era, un nuovo inizio, una nuova strada. Stavolta non c'è fretta, c'è comunicazione, ci sono rapporti interpersonali. Ma, se volete rimanere al vecchio "Saint Seiya" piuttosto che storpiarlo con qualcosa di nuovo, non lo guardate manco per curiosità, perché vi cambia tutto. E' tutta un'altra storia, bella ma poco curata, come ho già detto prima. Voto? 7, non posso dare di più.