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10.0/10
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Yota Moteuchi è un ragazzo giapponese come molti, ma in realtà si potrebbe benissimo togliere il "giapponese" in favore un un più generico e semplice "ragazzo adolescente". Non è fortunato con le ragazze (da cui il suo soprannome "Motenai Yoda", regalato da una lettura differente dei suoi kanji) e non ha nulla di speciale se non la sua pettinatura a spazzola e un animo gentile. La storia comincia con un Yota sconsolato per amore che si ritrova un videonoleggio di nome "Gokuraku video" da cui noleggia gratuitamente (a detta del proprietario, un vecchietto gentile e pacato) un video dal titolo più che utile per la situazione sentimentale del ragazzo "Io ti consolerò", da li la storia si evolve tra la fantascienza e romanticismo.

Ho letto questo manga in prima superiore nel lontano 1996, quindi identificarsi in Yota era decisamente facile per me, difatti è un fumetto che ha segnato la mia giovinezza. Ai Amano, la ragazza che ha sconvolto la vita di Yota (nel vero senso della parola!) con il suo carattere esuberante ma innocente, ma nel contempo fragile è stata dipinta dall'autore talmente bene che un qualsiasi "Yota" lettore della storia non può non innamorarsene, difatti per quanto mi riguarda è l'unico personaggio di fantasia che mi è rimasto nel cuore.
Lo spessore di questo Manga (con la M maiuscola) è talmente imponente che per darvene un idea i volumi della mia collezione sono stati rovinati, scollati e reincollati da TANTE lette che hanno ricevuto negli anni, non solo da parte mia, in quanto molti dei miei compagni di classe (completamente a digiuno di fumetti/manga e simili) mi hanno obbligato a suo tempo a prestarli.

Il tratto del sensei Katsura nel fumetto è sempre dolce, e le chine, i retini etc donano alle tavole immagini incredibili, certo il fanservice si spreca ma sul personaggio di Ai permette al lettore di sentirne ancora di più l'innocenza e il carattere cristallino e esuberante. Yota, il protagonista, potrebbe sembrare semplice e piatto, ma di fatto permette al lettore di sentire più suo il ruolo inserendo "tra le righe" un po di se stesso, come in un libro. Il finale poi è quello che si aspetta da questo manga che dopo le numerose avventure dei protagonisti ti hanno immerso nella storia talmente tanto che non si può non rimanerne emozionato (conosco chi ha pianto nel finale!).

In conclusione: dopo di questo fumetto non ho più potuto godere di una storia di egual spessore (purtroppo) nemmeno da parte del sensei, difatti le sue opere precedenti e successive lasciano sempre un po' di amaro in bocca o senso di "già visto", come in DNA2 o il recente IS, credo anche che molti manga recenti seguano questo filone ma ahimé rimanendone solo una pallida imitazione. Consiglio la lettura a tutti, con la premessa che è un fumetto del 1990 quindi forse i più giovani (nati magari dopo questa data) potrebbero rimanere scottati sul "già visto" non percependo il fatto che tutto ciò che ne è uscito dopo in realtà è figlio di Video Girl Ai.