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"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso." - Gabriel Garcia Marquez

Il tempo rallenta, il sangue scorre veloce nelle vene, il cuore batte all'impazzata e tutto sembra più grande ed ingestibile. Sensazioni così forti e travolgenti da lasciare confusi ed impauriti, in preda a mille pensieri e al martellante dubbio di non sapere se si è ricambiati.

A volte però basta un momento capace di inebriare la ragione e sopire i dubbi e le paure, un singolo istante in cui tutto può cambiare e colorare la più grigia delle giornate di un colore più intenso del sole. Su questo momento di singolarità, comunemente noto come innamoramento, ruotano le sette storie narrate in questo splendido volume unico intitolato "Akai Mi Hajiketa".

Natsuko Takahashi, autrice di nicchia dalle indubbie doti narrative, riesce a creare con le sue storie un vero caleidoscopio di emozioni, capaci di colpire il cuore dello spettatore con la loro semplicità e disarmante romanticismo.

Non vi è un target ben preciso per le storie narrate, ogni capitolo è un universo a sé stante vivo ed in grado di emanare luce propria ogni qualvolta lo si legge, così come svariati sono i temi trattati. Si va dalla semplice ammirazione ("Lo studio di Hachisu-sensei") al non mollare mai le proprie passioni ("Counter-punch"), passando per le prime cotte infantili ("Nekotakota", "Memorie di una dolce oliva") e la pura immaginazione ("Polter Poster"), fino a momenti in cui si deve semplicemente trovare il coraggio di esprimere i propri sentimenti alla persona amata ("Primo amore"). Il vero apice di quest'opera lo troviamo però nel quinto capitolo, "Love is in the Air", dove la storia di Yuge, un giovane depresso determinato a togliersi la vita, riuscirà a commuoverci nel profondo, dimostrandoci come in certi casi si possa trovare una ragione di vita anche solo nel rendere felice gli altri in modo del tutto disinteressato.

Il tratto della Takahashi, pulito, armonioso, e a tratti "old school", riesce a rappresentare egregiamente la vasta gamma di emozioni messe in gioco, facendoci provare forte empatia per i protagonisti delle storie ed i loro struggenti sentimenti.

L'unico difetto accusabile ad "Akai Mi Hajiketa", ma anche il suo più innato pregio, è la brevità. Se da un lato restiamo subito orfani di questa splendida opera, dall'altro sentiremo subito la necessità di leggerla e rileggerla più volte, vogliosi più che mai di rivivere le sue splendide storie.

A modo suo, un piccolo capolavoro.