Recensione
Medaka Box
10.0/10
<b>Attenzione: presenza di termini un po' sopra le righe.</b>
Ladies and Rastrelli, Medaka Box. Nonostante le recensioni negative di molte persone, secondo me non è sottovalutato. Perché? Perché molti di questi sono lettori di shonen della domenica, che si aspettavano dal tratto giappominchioso e dalle tette e i culi che ballonzolano per il manga una otakata alla Black Butler delle loro, rimanendo però delusi da uno scorrimento di eventi apparentemente sconclusionato e wall of text di dimensioni abnormi che rendono a questi la lettura travagliata. Dopo questa premessa, analizziamo l'opera.
L'opera parte in un modo molto scanzonato, praticamente comico, e ricorda abbastanza Sket Dance: un gruppo di studenti, la risoluzione dei problemi degli altri studenti, il modo scanzonato in cui lo fanno, tratti da spokon manga. Ma dopo i primi volumi, un plot twist porta il manga a una svolta battle e da lì in poi altri plot twist e avvenimenti sconcertanti, inverosimili: il manga cambia completamente. Ed è con questa svolta che Medaka box comincia a pompare e a rivelarsi un capolavoro. I personaggi sono tutto fuorché normali, gli eventi prendono pieghe sconcertanti. E cosa c'è di bello in ciò? Il bello è che l'opera non fa altro che prendere le generalità dei moderni shonen manga esasperandole, rendendole ingestibili anche ai più grandi otaku del cavolo (non a tutti, c'è chi lo apprezza anche tra questi). Ad un certo punto dell'opera poi un personaggio in particolare, conscio dell'essere fittizio (rompendo così la quarta parete) espone ai personaggi principali i loro limiti spiegandogli il ruolo che hanno nell'opera. Tutto ciò per criticare appunto ciò che gli shonen sono diventati al giorno d'oggi. Nisio non nasconde il suo amore per i manga passati e riempie il suo di citazioni a questi ultimi. Tutta questa critica al manga moderno viene accompagnata da comicità, giochi di parole (purtroppo difficilmente spiegabili a chi non sa il giapponese), combattimenti ultra tattici con fattori psicologici (in una fase addirittura congiunti ai già citati giochi di parole) e character design più che ottimo.
Di gran lunga uno dei miei manga preferiti, lo consiglio principalmente a chi ha un bagaglio culturale non indifferente. E con "Bagaglio culturale" non intendo certo Blazer Drive, Rave e Seven Deadly Sins.
Ladies and Rastrelli, Medaka Box. Nonostante le recensioni negative di molte persone, secondo me non è sottovalutato. Perché? Perché molti di questi sono lettori di shonen della domenica, che si aspettavano dal tratto giappominchioso e dalle tette e i culi che ballonzolano per il manga una otakata alla Black Butler delle loro, rimanendo però delusi da uno scorrimento di eventi apparentemente sconclusionato e wall of text di dimensioni abnormi che rendono a questi la lettura travagliata. Dopo questa premessa, analizziamo l'opera.
L'opera parte in un modo molto scanzonato, praticamente comico, e ricorda abbastanza Sket Dance: un gruppo di studenti, la risoluzione dei problemi degli altri studenti, il modo scanzonato in cui lo fanno, tratti da spokon manga. Ma dopo i primi volumi, un plot twist porta il manga a una svolta battle e da lì in poi altri plot twist e avvenimenti sconcertanti, inverosimili: il manga cambia completamente. Ed è con questa svolta che Medaka box comincia a pompare e a rivelarsi un capolavoro. I personaggi sono tutto fuorché normali, gli eventi prendono pieghe sconcertanti. E cosa c'è di bello in ciò? Il bello è che l'opera non fa altro che prendere le generalità dei moderni shonen manga esasperandole, rendendole ingestibili anche ai più grandi otaku del cavolo (non a tutti, c'è chi lo apprezza anche tra questi). Ad un certo punto dell'opera poi un personaggio in particolare, conscio dell'essere fittizio (rompendo così la quarta parete) espone ai personaggi principali i loro limiti spiegandogli il ruolo che hanno nell'opera. Tutto ciò per criticare appunto ciò che gli shonen sono diventati al giorno d'oggi. Nisio non nasconde il suo amore per i manga passati e riempie il suo di citazioni a questi ultimi. Tutta questa critica al manga moderno viene accompagnata da comicità, giochi di parole (purtroppo difficilmente spiegabili a chi non sa il giapponese), combattimenti ultra tattici con fattori psicologici (in una fase addirittura congiunti ai già citati giochi di parole) e character design più che ottimo.
Di gran lunga uno dei miei manga preferiti, lo consiglio principalmente a chi ha un bagaglio culturale non indifferente. E con "Bagaglio culturale" non intendo certo Blazer Drive, Rave e Seven Deadly Sins.