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Era da tempo che desideravo un manga del genere, uno che mi facesse tornare indietro nel tempo quando era facile innamorarsi e i sentimenti in generale erano più puri, e quando ho preso tra le mani GE non pensavo potesse regalarmi così tante emozioni.
La struttura iniziale è molto semplice, un classico triangolo che nei primi passi risulta prevedibile sulla propria evoluzione, ma sono le diverse sfaccettature di questo che rendono la storia frizzante, divertente e con diversi sussulti al cuore.
Tutti i personaggi avranno un ottimo livello di crescita, ma il protagonista è colui che ne avrà maggiormente, infatti Seiji Utsumi da impacciato innamorato della senpai del circolo di tennis della scuola finirà, grazie ai consigli della sua compagna di classe Yuki Kurokawa, col diventare sempre più maturo e risoluto non perdendo quasi mai la sua genuinità caratteriale, che gli appartiene fin dal principio. Lato che gli provocherà non pochi problemi per quanto riguarda il voler a tutti i costi evitare sofferenze a coloro che lo circondano. Ma come si sa, nella vita la sofferenza è sempre lì ad aspettare i ragazzi al varco.
Per quanto riguarda i personaggi femminili, la sensei Sasuga è stata abile a far si che il lettore non abbia preferenze sin dall'inizio come capita per altre opere, perché come vedremo ognuna delle ragazze ha qualcosa da dare al protagonista, ognuna ha la sua storia, un passato intenso, che le farà vedere sotto diverse sfumature rendendole praticamente tutte deliziose e amabili.
Cosa che inevitabilmente porterà a sentimenti contrastanti per il protagonista e direi assolutamente per il lettore che spera effettivamente che ci sia un happy ending.
Quindi la bellezza di questo manga è stata quella di rendere anche i personaggi secondari fondamentali, sia maschi che femmine. Vedere gesti di altruismo per indirizzare i rapporti degli amici per il meglio, vedere i pianti e i sorrisi, vedere i tormenti interiori per ciò che è ignoto, ovvero il futuro, fa praticamente battere il cuore forte fino alla fine.
I disegni li ho trovati semplici ma piacevoli, in alcuni punti le tavole trasudavano poesia, non tanto per il dettaglio ma per la situazione.
L'unica pecca che ho trovato è stata una fase della storia del tipo “ti lascio perché ti amo troppo”, cosa che ho sempre visto, specialmente nella realtà, una ridicola forzatura. Nonostante ciò il racconto è sempre stato molto realistico e non nascondo che in qualche punto mi ci sono rispecchiato pienamente.
Avendomi quasi tolto il sonno per conoscere cosa accadeva volumetto per volumetto, mi ha anche trasmesso quella sensazione di nostalgia per qualcosa di bello che stava per finire, e questo direi che è fondamentale per comprendere se un libro, un fumetto, un manga, ci stia sconvolgendo l'anima. L'ultima pagina la si chiude di mala voglia, vorrei davvero – e lo spero – che questa autrice continui a regalarci storie del genere perché è fine e gradevole, capace di incollarti lì e di farti entrare i personaggi partoriti dalla sua mente nel cuore.
Voto 9