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9.0/10
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Spesso mi ritrovo nella situazione d'invidiare i protagonisti dei vari anime che guardo. Leggendo questo manga invece non ho desiderato nemmeno per un secondo di essere il protagonista, il quale è dilaniato dal dolore ogni giorno.

Le copertine di questo manga sono qualcosa d'indescrivibile, presentano uno stile “pastello” con colori molto morbidi (simili a quelle di Tokyo Ghoul). La scritta in grande nella parte superiore è azzeccata nel contesto della copertina e varia a ogni volume a seconda del colore predominante. Nel retro si vede un secondo disegno rappresentate il medesimo soggetto di quello frontale, mantiene inoltre il colore predominante. Questa filosofia cambia quando si rimuove la sovraccoperta; si passa difatti da colori accesi a un totale grigio. Per farvi capire rappresenta le scritte posizionate nello stesso ordine, viene però rimosso il disegno lasciando spazio a un grigio totale. Credo che la copertina rappresenti il “core” centrale di questo manga. La principale mi ha ricordato l’ottima caratterizzazione dei personaggi, la sottostante invece rappresenta secondo me il gelo del continuo inverno che imperversa in ogni ambientazione di questo manga. All’interno è presente una pagina che riporta la descrizione di alcuni personaggi e un riassunto della trama che si aggiornerà a ogni volume. Il sommario mi sembra monotono, forse è giusto così, avrei preferito però una qualche caratterizzazione a tema “inverno”.

I personaggi del manga, come già detto da altri, mi sono sembrati eccellentemente caratterizzati. Questo però vale solo per i principali, dal momento che in questi volumi si sono susseguiti svariati personaggi (che da li a poco non avrebbero fatto una bella fine). Il protagonista e sua sorella vivono in un'ormai fredda e desolata Terra, tutto è ricoperto di neve, tutto è freddo e nulla può distrarli dal penetrante freddo che lacera piano dall’interno. Questa situazione è percepibile in ogni ambientazione: se per esempio i protagonisti entrano in una macchina, quest’ultima avrà i vetri brinati. In questo mondo però vi sono persone che hanno un dono, questi umani vengono chiamati "benedetti".

Spendo poche parole per i disegni che si confermano essere di eccellente realizzazione, ottima la “crudezza” trasmessa da alcune tavole. Ma ecco le mie sensazioni nel leggere questo manga e soprattutto cosa penso dopo averlo letto. Per quanto mi riguarda, rappresenta l’idea di dualismo. Ogni situazione, personaggio, ambientazione è possibile spezzarla in due ed avere due metà simmetricamente opposte. A iniziare dal protagonista "maledetto" a essere perennemente in fiamme, questa caratteristica va quindi a opporsi al gelo delle ambientazioni, due caratteristiche collegate tra loro da un filo. In questo caso questo filo è la sofferenza. Se prima il freddo straziante era la principale fonte di dolore per il protagonista ora lo è questo tormento “infernale”. Sempre continuando per questa strada della “scissione simmetrica” si possono osservare i personaggi. Vi è un personaggio che vive da talmente tanti anni che non ha più motivo di vivere e questo renderà i suoi dialoghi immobili, “quasi congelati”. Si ritorna quindi al discorso del gelo e della staticità del paesaggio, che viene spezzato da spettacolari combattimenti (pochi ma buoni). Provate a chiudere gli occhi: pensate a una serie di lacci e perle. Avvicinandovi riuscite a scorgere che le perle sono a coppie, mentre i lacci sono tutti simili tra di loro. Ora prendete due perle e collegatele con un laccio, prendete un'altra coppia e legate le due tra di loro con un terzo laccio. Riuscirete alla fine ad avere una catena continua di perle che si susseguono a due a due divise dal laccio. Provate a scambiare il laccio con un altro, notate che non cambia minimante la situazione. Con questo voglio dire che questo dualismo è unito da un certo argomento. Prima ho parlato del dualismo tra il fuoco del protagonista e il gelo delle ambientazioni, applicando il ragionamento delle perle si potrebbe dire che il gelo e il fuoco siano perle, mentre la sofferenza sia il filo.

In conclusione spero che vi sia piaciuta questa analisi un po’ personale. Il manga tuttavia lo consiglio ad un tipo di lettore che come me cerca un prodotto sul quale ragionare anche dopo aver letto il volume. Lo sconsiglio a chi predilige una lettura più leggera.