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7.0/10
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Come già detto in altre recensioni, il creatore di questo anime è lo stesso di "Highschool of the Dead", e di per sé questo è già un biglietto da visita che fa pensare a poche cose: armi, esplosioni, tette, assenza di un finale.

Di fatto con questi presupposti in parte positivi e in parte negativi ho visto tutta la serie in pochi giorni, trovandola piacevole ben più di "Highschool of the Dead", perché la trama regge, arrivando a spiegare (in maniera non necessaria) anche alcuni dettagli di quegli eccessi tipici degli anime (la forza di Hitsugi), ha senso ed è coinvolgente dal primo all'ultimo episodio.

I personaggi sono interessanti, per quanto fortemente stereotipati, ma va bene così, nonostante in tutti gli episodi finiscono con l'essere caratterizzati al meglio solo il protagonista (Arashi), l'infermiera Hitsugi e qualche dettaglio della dottoressa (?) Yuko. Gli altri vengono un po' schiacciati dal peso dell'azione di cui ogni episodio è pregno, assieme al fanservice.
Il decimo episodio arriva alla svelta, con un ultimo special (non necessario, ma carino, per quanto avrei apprezzato altro), in cui viene spiegato proprio il passato dell'infermiera dai capelli blu.

Poi la serie finisce. Il manga probabilmente è più avanti, ma la speranza di una seconda stagione a distanza di anni è improbabile, e questo fa abbassare il voto finale, in quanto nessuna delle trame viene conclusa.