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"Liz and the Blue Bird" è un meraviglioso film diretto dalla strabiliante Naoko Yamada, già regista di altre opere superlative come "K-On!" o "La forma della voce".

Questa pellicola rappresenta al meglio, a parer mio, l'essenza e l'estro artistico di questa magnifica regista, infatti il più grande punto di forza non sta tanto nei personaggi, o nella storia, ma nel lato tecnico e artistico: questo film è un sublime esercizio stilistico, che presenta tutti i tratti caratteristici della Yamada, che in questo caso, però, sono i veri protagonisti della pellicola.
La regia è una parte fondamentale dell'opera, che, tramite inquadrature sulle gambe, sugli sguardi, o i piccoli gesti dei personaggi, possiede una grandissima forza comunicativa, così tanto da essere in grado di rappresentare il rapporto fra le due meravigliose protagoniste senza neanche l'uso di parole; anche i semplici silenzi, mediante l'eccelso lavoro di inquadrature, storyboarding e fotografia, hanno un forte impatto sullo spettatore.
Io non ho mai capito nulla di regia né mi sono mai interessato all'argomento, e, anche se cerco di porre sempre molta attenzione a ciò che guardo o leggo, la regia è sempre uno degli aspetti su cui mi concentro di meno, ma di questo film, la cui colonna portante è proprio questo, non ho potuto fare a meno di apprezzare e godere ad ogni singola scelta registica, tanto da andare talvolta indietro col minutaggio per comprendere nei minimi dettagli ciò che ogni minuziosa scena voleva comunicarmi.

La narrazione è molto lenta e si sofferma spesso sui dettagli, ma anche per chi, come me, non apprezza i ritmi troppo pesanti, questo film non risulta stucchevole, se ci si sofferma sulle minuzie registiche e di storyboarding di cui ho già parlato.
Inoltre, alterna due storie apparentemente differenti, ma che col passare del tempo risulteranno più simili e parallele che mai.

Visivamente parlando, non c'è neanche bisogno di spendere troppe parole, visto che si tratta della Kyoto Animation: l'unico studio ad essere una garanzia sotto questo punto di vista.
Chiaramente, non essendo una serie di azione, l'animazione punta sull'espressività e la forza comunicativa dei movimenti dei personaggi, il così detto "character acting", marchio di fabbrica di gran parte delle serie targate KyoAni.
Un altro elemento particolarmente frequente nelle produzioni dello studio sono gli effetti di fotografia, che creano una particolare suggestione, e sono fondamentali per isolare i personaggi in determinate scene.
La direzione artistica è spettacolare, soprattutto nella fiaba di "Liz e l'uccello blu", i cui colori e sfondi sono meravigliosi, variegati e sgargianti: durante la visione ero incantato dalla loro bellezza, comunicano gioia e contrastano alla perfezione con i momenti più malinconici.

Prima ho detto che i personaggi e la storia non sono il principale punto di forza, e in effetti è così, la bellezza di "Liz and the Blue Bird" sta prevalentemente nella messa in scena del rapporto tra Nozomi e Mizore, non tanto nel rapporto in sé - tuttavia, il livello si mantiene alto anche sotto questo aspetto. La trama si concentra principalmente sul legame fra le due protagoniste che, come ho già detto in precedenza, viene rappresentato in più modi, non solo tramite le parole, ma anche grazie alla direzione della Yamada, e al racconto parallelo della fiaba di "Liz e l'uccello blu": è una relazione complessa, caratterizzata da ossessione, incomprensione dell'altro e anche amore, nei novanta minuti che compongono il film assisteremo all'evoluzione e al culmine di questo altalenante legame.
Quella dell'incomprensione dell'altro, e in generale della difficoltà a relazionarsi, sono tematiche già affrontate dalla regista nell'altrettanto meraviglioso film "La forma della voce", e che in "Liz and the Blue Bird" sono ripresentate in maniera un po' differente e meno drammatica, ma con la stessa intensità.

Essendo questo un anime musicale, non potevo esimermi dal parlare di questo aspetto.
Infatti, il club musicale è parte integrante della vita delle protagoniste, grazie a cui vengono trattati argomenti come il talento e le scelte per il proprio futuro; inoltre, la fantastica ed emozionante composizione musicale suonata dai personaggi è la trasposizione della fiaba che ho già menzionato più volte, "Liz e l'uccello blu", e quest'ultima è importantissima per la rappresentazione della loro relazione.
Parlando sempre di musica, è anche fondamentale menzionare la fenomenale colonna sonora di Kensuke Ushio, già compositore delle musiche de "La forma della voce".
Dal punto di vista musicale, questi due film sono molto simili, infatti le musiche di Ushio in entrambe le pellicole si somigliano molto, e svolgono un ruolo fondamentale.
Il lato sonoro, pur non vantando a parer mio la qualità e l'importanza che ha ne "La forma della voce", è un altro elemento importante dell'opera, senza il quale il film perderebbe molta carica emotiva, malgrado ci siano comunque molti momenti in cui il silenzio è fondamentale.

"Liz and the Blue Bird" è ciò che per me rappresenta maggiormente Naoko Yamada, e che mi ha fatto apprezzare ancora di più un'artista che già amavo grazie ad altre opere, e che le ha permesso di salire in cima nella classifica dei miei artisti preferiti in assoluto.