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8.0/10
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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Gatchaman II" è un anime del 1978 prodotto dalla Tatsunoko e rappresenta il sequel diretto della prima serie del Gruppo Scientifico Ninja Gatchaman che da noi è arrivata, per il tramite degli Stati Uniti, come “La battaglia dei pianeti”. L’autore della storia è di Tatsuo Yoshida, il geniale creatore dei grandi eroi della casa di produzione del cavalluccio marino, mentre il mecha designer è Kunio Okawara che ha disegnato anche i mezzi meccanici di Daitarn, Daikengo, Gundam, Yattaman e tanti altri.
Dopo l’enorme successo dei 105 episodi della prima serie che aveva visto come protagonisti i cinque eroi vestiti da uccello si decide, quattro anni dopo la sua conclusione, di produrre una seconda stagione.

L’anime è ambientato due anni dopo la sconfitta dei Galactor, coincisa con la morte di Berg Katse e la partenza per lo spazio dell’astronave del Generalissimo X, oltre all'apparente morte di Joe grazie alla quale erano falliti i piani nemici. Il misterioso computer alieno torna sulla Terra e attacca una nave da crociera uccidendo tutti i passeggeri a bordo tranne un bambino il quale viene catturato e modificato geneticamente fino ad assumere le sembianze di un essere ermafrodita come già era stato fatto con Berg Katse. Il bambino viene messo in un’incubatrice e fatto crescere rapidamente finché, raggiunte le dimensioni di un adulto, viene chiamata Ghelsadra e messa al comando dell’organizzazione dei Galactor in qualità di nuovo comandante.
Si forma ancora una volta la squadra Gatchaman a cui si aggiunge il redivivo Joe, misteriosamente sopravvissuto alla battaglia finale della prima serie. Ritroviamo quindi il gruppo formato da Ken l’aquila, Joe il condor, Pretty Jun il cigno, Jinpei la rondine e Ryu il gufo ai quali vengono affidati una nuova God Phoenix (Dea Fenice nell’adattamento italiano) e nuovi e più accattivanti mezzi meccanici che i protagonisti usano nelle loro missioni.

La serie ha un character design più moderno, esemplari sono i pantaloni che hanno i cinque ragazzi quando agiscono in incognito non più a zampa ma molto più attillati. Inoltre la vicenda non è più un susseguirsi di mostri robotici ad ogni puntata ma abbiamo episodi più variegati che svariano da battaglie contro i mecha nemici ad operazioni di sabotaggio organizzate dall’una o dall’altra parte.

Tra i personaggi che emergono maggiormente ci sono Joe, sia per il suo tipico carattere schivo e introverso, ma soprattutto per l’alone di mistero che circonda la sua resurrezione, ma anche molto ben caratterizzato è la personalità del dottor Pandra, sexy assistente del dottor Nambu che, se inizialmente viene sospettata di essere un nemico, diventa un punto di riferimento importante aiutando il gruppo e partecipando anche attivamente alle battaglie fino all’ultimo. Interessante anche la figura di Ghelsadra sia per la sua vicenda personale sia per la sua indole infantile che fa sì che si senta sempre in competizione con il suo predecessore Berg Katze (Ratse nell’adattamento nostrano).
Rispetto alla prima serie gli episodi sono circa la metà, 105 contro 52, ma questa seconda stagione, pur mantenendo il tono maturo e drammatico della precedente, risulta più godibile sia per la varietà della trama sia per le più approfondite caratterizzazioni dei personaggi.