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"una volta che si intraprende un viaggio bisogna arrivare fino alla fine"

Viaggio alla fine del mondo è un manga scritto e disegnato dal duo di fratelli maestri del manga alternativo, i Nishioka kyoudai, un duo composto dallo sceneggiatore Satoshi Nishioka e dalla disegnatrice Chiaki Nishioka.

In questo manga si narra la storia di un uomo, che sentendosi torturato psicologicamente dalla sua routine monotona e stressante, decide di fuggire, abbandonando ogni sua responsabilità e dovere come membro di una comunità, intraprendendo quindi il viaggio alla fine del Mondo. Un viaggio in cui la monotonia non può esistere, un viaggio tra atmosfere oniriche, surreali e kafkiane, e tra allegorie e simbolismi.

Il protagonista è un manichino, un essere privo di un anima assoggettato dalla monotonia e dal conformismo della società odierna, i suoi occhi sono degli abissi che simboleggiano il suo stato d'animo di smarrimento nel mondo in cui non riesce a trovare un posto.

In questo viaggio assisteremo anche a macabri e agghiaccianti momenti quasi horror di cannibalismo e non solo. è interessante vedere che il cannibalismo qui non è contestualizzato come un atto mostruoso o malato, ma come una pulsione freudiana, ovvero un atto di amore e rispetto nei confronti di quella persona, cosa macabra ma affascinante.

I disegni possono sembrare semplici, e se vogliamo anche sbagliati MA pungenti ed espressivi, lo stile di disegno è unico e sublime nel rendere alla perfezione le ambientazioni che ho descritto ed è proprio questo stile di disegno a renderle tali. nelle scene ambientate nella civiltà riesce ad evidenziare la monotonia e il conformismo della società odierna, e in altre scene rendono tutto ancora più impressionante e pungente.

Questo manga non è una lettura facile, richiede un po' di interpretazione ma è giusto così e ne vale la pena per gli spunti interessanti che offre, il tema della monotonia è un tema attuale al giorno d'oggi in cui la società di molti paesi impone degli standard per tutto, anche per la vita di una persona, viene tutto schematizzato e questo schema può risultare una gabbia che ci fa chiedere: ma è veramente solo questo che possono fare ogni giorno in questo immenso mondo? Oppure il mondo è più piccolo e limitato di quel che sembra?
Penso che questo sia un tema che si avvicina in particolare ai lavoratori giapponesi, ricordiamoci infatti che i manga sono pensati quasi esclusivamente per un pubblico di giapponesi e ricordiamo anche che il Giappone è uno dei paesi in cui si lavora maggiormente a tal punto che le giornate di molti lavoratori sono assai monotone, Tokyo è una metropoli che ti consuma e ti rende come il protagonista di "Viaggio alla fine del mondo", facendoti provare le sue stesse sensazioni e la sua stessa voglia di fuggire.

Concludo affermando che ovviamente questo manga mi è piaciuto e che sia un esperienza memorabile anche se non è una lettura comune e per tutti i tipi di lettori. Grazie per aver letto e alla prossima :D