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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Fiumi di lava, sirenetti, meduse ballerine, un pesce in procinto di evolversi, funghi mostruosi, Venezia minacciata dal... Vesuvio.
Questo film ha tutto il fascino e la problematicità dell'animazione 1970.

Su un soggetto di Shotaro Ishinomori, parla delle avventure sottomarine di un bambino di circa dieci anni, Isamu, figlio di uno scienziato che lavora nell'istituto per lo sviluppo marittimo. Senza un motivo specifico, il ragazzo ha un ghepardo come animale da compagnia. Isamu conosce, sulla terraferma, la principessa di Atlantide, Angela (poco più grande di lui). Apprende così il racconto della fine di quella brillante civiltà, a causa della superbia di Magma - il quale voleva controllare la forza dei draghi che erano sempre stati i guardiani di quelle terre. Invece di sottomettersi ai suoi ordini, i mostri di fuoco si ribellarono, costringendo Atlantide a ritirarsi sul fondo marino. Magma, sconfitto, ha edificato il regno dell'oscurità, e come da programma elabora loschi piani. Angela chiederà l'aiuto di Isamu per affrontare questi pericoli. Il bambino si divertiva a staccare coralli con lo scalpello insieme a suo padre, e gli piaceva guardare le scavatrici spianare i fondali: forse non è l'alleato più affidabile, ma bisogna accontentarsi... siamo molto al di là della polemica ecologica odierna, ma la bomba nucleare come prima e unica difesa contro i mostri si poteva evitare. Specie in un cartone giapponese.
Magma ritorna alla carica e questa volta trasforma i draghi in robot al suo servizio. Isamu e Angela piombano nella sala comandi (dove il cattivo si trova senza nemmeno un soldato!) e rompono le leve. I draghi uccidono Magma e si massacrano tra di loro.

L'incongruenza di trovare condizioni favorevoli alla sconfitta del malvagio è comune a tutte le fiabe: per esempio, ne "La regina delle nevi", in cui Gerda può parlare a Kai ogni volta che la donna è assente... ma si assenta così spesso, che sembra lo faccia di proposito! Tuttavia, nelle fiabe c'è un mondo di significati e di metafore legati alla tradizione popolare e ai riti di iniziazione. Nel caso di Magma, in sala comandi non ci sono soldati perché la sequenza è più facile da fare.
Arriva, per i protagonisti, il momento di separarsi, e la principessa consegna al ragazzo una collana radioattiva: «Così penserai sempre a me», gli dice. Si, per tutta la vita (che sarà molto breve).

Curiosità: i trailer nei contenuti speciali del DVD sembrano fatti prima del film, in particolare Magma, i mostri e le ancelle della principessa presentano lievi differenze.