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8.0/10
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“Blasphemous” è un gioco a metà strada tra il metroidvania e il soulslike, ed essendo amante di entrambi i generi ho voluto dargli una possibilità sull’onda dell’entusiasmo dovuto alla pubblicazione del sequel uscito recentemente nei negozi. Complessivamente si è rivelato un titolo convincente, ma considerando il mio trasporto per questa tipologia di giochi, avrebbe potuto catturarmi più a fondo qualora avesse presentato un gameplay più vario e una progressione più interessante.

Partendo però dai pregi, il vero punto di forza che offre “Blasphemous” è chiaramente la direzione artistica. Design e ambientazioni davvero suggestive, unite a uno stile molto ricercato hanno reso il titolo pienamente appagante sul piano estetico. Su altri fronti invece, la situazione è maggiormente sfumata. Il connubio tra metroidvania e souslike, benché interessante, risulta a mio avviso francamente migliorabile. La difficoltà dell’esplorazione tipica della prima categoria, unita alla sfida prettamente tecnica degli scontri della seconda, rischia talvolta di offrire delle partite dispersive, dove la voglia di imboccare la strada giusta per proseguire nell’avventura si scontra con la necessità di affrontare numerosi nemici senza la minima possibilità di evitarli e ciò è molto tedioso considerando il necessario backtracking che impongono queste esperienze. Forse però il limite più grosso del gioco sta nell’aver esagerato con la componente platform. Difficilmente “Blasphemous” mi ha messo alla prova contro i nemici, mentre sono spesso rimasto vittima delle tante sezioni ricche di cadute e trappole di ogni tipo. Una componente platform più bilanciata avrebbe sicuramente permesso al giocatore di concentrarsi meglio sulla propria abilità, che tuttavia a poco serve quando si sbaglia un semplice salto e si è ricostretti a rifare numerosi percorsi zeppi di trabocchetti. Ci tengo però a specificare che nonostante questa caratteristica, la difficoltà dell’esperienza nel suo complesso mi è sembrata adeguata, abbastanza stimolate da spingerti a un miglioramento costante, ma non esagerata al punto da risultare artificiosa e pigra. Anche il gameplay di per sé funziona piuttosto bene, anche se nelle ultime ore di gioco potrebbe venire un po’ a noia per via della mancanza di altre armi a disposizione al di fuori della spada del protagonista. Come level design il gioco se la cava discretamente, non offre spunti o sorprese degne di nota, ma complessivamente ci siamo, idem per quanto riguarda le bossfight.

In conclusione, “Blasphemous” è un gioco divertente per gli amanti dei generi dai quali prende spunto, offrendo un’esperienza complessivamente originale, ma che nel corso delle ore trasmette la sensazione di essere sicuramente migliorabile. Il vero fiore all’occhiello sta invece nell’ispirata direzione artistica che caratterizza il gioco dall’inizio alla fine. Un titolo generalmente apprezzabile, ma che spero abbia perfezionato nel suo seguito una formula assai promettente, ma con qualche sbavatura qua e là.