Recensione
La Spada di Paros
7.5/10
Recensione di Irene Tempesta
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Acquistato perchè sono fan di Yumiko Igarashi, a mio parere ottima disegnatrice, se la collochiamo negli anni 70 e 80, periodo della sua più intensa attività, co-fondatrice di veri e propri cult come "Candy Candy" e "Georgie".
In questa mini serie di 2 volumi, la Igarashi si cimenta in un genere inusuale, quello fantasy e Yuri.
Chi ama i suoi disegni non resterà deluso, il tratto è dettagliatissimo e molto evocativo: i costumi sono sfarzosi, i volti espressivi, gli sfondi dettagliati e molto curati che ti immergono in quel periodo, le atmosfere molto suggestive, in un clima romantico e avventuroso tra paesaggi e trame fiabesche.
Sorprendentemente la Igarashi inserisce dei piccoli camei con i suoi personaggi storici: "Candy Candy", "Georgie" e "Koronde Pokkle" ! una dolce e graditissima sorpresa per chi è fan!
Ma se parliamo della trama, scritta da Kaoru Kurimoto, verso la fine dell'ultimo volume lascia un pò a desiderare, le premesse del primo volume sono accattivanti: un amore delicato ma travagliato tra una spaurita ma dolce lavandaia e la mascolina e orgogliosa principessa erede al trono dall'animo virile, cavalieri, regni in lotta, intrighi di palazzo, traditori, tornei per contendersi nell'arena l'amata, guerre, rivolte, spade magiche e antiche divinità.... ma presto gli eventi precipitano, in alcuni punti in modo scontato e abbastanza prevedibile, portando a un finale frettoloso e inconcludente, facendo passare la protagonista per una pura egoista e ingrata verso i suoi sudditi.
In questo manga sono in pochi a spiccare, direi solo Erminia, la mascolina erede al trono che ricorda fortemente Lady Oscar, rispecchia il genere Trans in ogni sua parte: una forte identità maschile in un corpo femminile e con tutti i tormenti tipici di chi non si sente accettato e capito dalla società che la circonda; ma a parte lei, il resto dei personaggi diventa una mera macchietta senza personalità, soprattutto chi cercava i cospirare contro il suo regno, chi ha il ruolo di cattivi diciamo, qui non hanno originalità, sono piuttosto piatti, scontati e senza nessun spessore.
Yulius, innamorato ma non ricambiato da Erminia, svolge la funzione di André di Lady Oscar e addirittura rimane ferito nello stesso modo, è rilegato ad amico fedele sacrificabile e a volte non degno di particolare attenzione neppure da Erminia, che spesso si dimentica di lui nonostante i sacrifici fatti per lei.
Il tutto fa pensare che c'erano ottime premesse e tematiche, ma sono state mal sfruttate e molte lasciate inconcluse, o chiuse troppo frettolosamente in maniera mediocre.
La GP manga ne ha fatto a mio parere una ottima edizione, con una qualità della carta molto alta che esalta le tavole, anche se esente di pagine a colori ove era previsto nella versione giapponese.
Nonostante alcuni scivoloni nella trama, la reputo comunque una storia godibile, addirittura molto meglio di tante altre pubblicate sul mercato odierno.
Aggiungerei immancabile per i fan di Yumiko Igarashi.
E consigliata agli amanti delle tematiche Transgender e gli amori omosessuali, condito da un clima fantasy pieno di duelli e avventure fiabesche.
In questa mini serie di 2 volumi, la Igarashi si cimenta in un genere inusuale, quello fantasy e Yuri.
Chi ama i suoi disegni non resterà deluso, il tratto è dettagliatissimo e molto evocativo: i costumi sono sfarzosi, i volti espressivi, gli sfondi dettagliati e molto curati che ti immergono in quel periodo, le atmosfere molto suggestive, in un clima romantico e avventuroso tra paesaggi e trame fiabesche.
Sorprendentemente la Igarashi inserisce dei piccoli camei con i suoi personaggi storici: "Candy Candy", "Georgie" e "Koronde Pokkle" ! una dolce e graditissima sorpresa per chi è fan!
Ma se parliamo della trama, scritta da Kaoru Kurimoto, verso la fine dell'ultimo volume lascia un pò a desiderare, le premesse del primo volume sono accattivanti: un amore delicato ma travagliato tra una spaurita ma dolce lavandaia e la mascolina e orgogliosa principessa erede al trono dall'animo virile, cavalieri, regni in lotta, intrighi di palazzo, traditori, tornei per contendersi nell'arena l'amata, guerre, rivolte, spade magiche e antiche divinità.... ma presto gli eventi precipitano, in alcuni punti in modo scontato e abbastanza prevedibile, portando a un finale frettoloso e inconcludente, facendo passare la protagonista per una pura egoista e ingrata verso i suoi sudditi.
In questo manga sono in pochi a spiccare, direi solo Erminia, la mascolina erede al trono che ricorda fortemente Lady Oscar, rispecchia il genere Trans in ogni sua parte: una forte identità maschile in un corpo femminile e con tutti i tormenti tipici di chi non si sente accettato e capito dalla società che la circonda; ma a parte lei, il resto dei personaggi diventa una mera macchietta senza personalità, soprattutto chi cercava i cospirare contro il suo regno, chi ha il ruolo di cattivi diciamo, qui non hanno originalità, sono piuttosto piatti, scontati e senza nessun spessore.
Yulius, innamorato ma non ricambiato da Erminia, svolge la funzione di André di Lady Oscar e addirittura rimane ferito nello stesso modo, è rilegato ad amico fedele sacrificabile e a volte non degno di particolare attenzione neppure da Erminia, che spesso si dimentica di lui nonostante i sacrifici fatti per lei.
Il tutto fa pensare che c'erano ottime premesse e tematiche, ma sono state mal sfruttate e molte lasciate inconcluse, o chiuse troppo frettolosamente in maniera mediocre.
La GP manga ne ha fatto a mio parere una ottima edizione, con una qualità della carta molto alta che esalta le tavole, anche se esente di pagine a colori ove era previsto nella versione giapponese.
Nonostante alcuni scivoloni nella trama, la reputo comunque una storia godibile, addirittura molto meglio di tante altre pubblicate sul mercato odierno.
Aggiungerei immancabile per i fan di Yumiko Igarashi.
E consigliata agli amanti delle tematiche Transgender e gli amori omosessuali, condito da un clima fantasy pieno di duelli e avventure fiabesche.