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8.0/10
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<Attenzione contiene spoiler>

Introduzione, sviluppo e conclusione

Uno sguardo sul Giappone all'indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale. Sullo sfondo di un'ipotetica e probabile Hiroshima o Nagasaki distrutte dalle bombe atomiche emerge la figura di un bambino che è deciso a cambiare il mondo nel quale vive e farlo diventare un posto migliore. La sua svolta avviene con un'incontro all'apparenza "ordinario", ma in realtà destinato a cambiare anche e prima di tutto la sua vita. Grazie a questo il bambino ha già chiaro in mente quale sarà il suo destino e nel suo sogno lo mette in atto per costruire il suo futuro e quello della sua gente. Alla fine si sveglia e capisce che si tratta di un sogno.

Comparto grafico e sonoro

Essendo stato prodotto nel lontano 1946, questo cortometraggio, risente in modo palese ed evidente, dell'influenza del suo tempo; la grafica è ancora in bianco e nero. Tuttavia si ricorre già all'uso delle voci, segno di distacco dal cinema muto che caratterizzò le prime decadi del secolo precedente. Questo particolare è usato anche simbolicamente come a testimoniare la prima rinascita del paese alla fine della guerra e il desiderio del popolo di voltare pagina una volta per tutte e costruire un nuovo avvenire. Il ricorso alla co-protagonista femminile è esso stesso un gesto simbolico, come a testimoniare che essa svolge da ruolo di supporto e sostegno e diventa essa stessa una componente chiave nella creazione del nuovo futuro.

Messaggio nella vicenda

La vicenda, nella sua semplicità e brevità, ci fa capire che non dobbiamo aspettare che sia qualcun'altro a plasmare il nostro sogno, bensì spetta a noi metterci impegno, costanza e dedizione, spirito di sacrificio e rinuncia per realizzarlo e/o concretizzarlo.

Giudizio finale

Un messaggio di speranza e fiducia nell'avvenire dopo tanto dolore, orrore e terrore per far capire alla gente che il mondo non è finito e che si può cambiare se lo desidera, ci si crede e ci si mette d'impegno.

Voto: 8