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Compass2.0 è una serie strana, da un lato si lascia seguire ma dall'altro non riesce a rendersi interessante.
A livello di trama non si è cercata alcuna originalità perché man mano che la storia procede è possibile intuire tutti gli sviluppi, ma questo non è necessariamente un difetto. I veri problemi della serie sono due, e il primo sta nel come viene trattato il materiale inerente questi mondi fantastici che ci vengono presentati, perché avviene in un modo non chiaro e piuttosto superficiale.
Il mondo principale, Compass2.0, è una realtà virtuale tipo Matrix ma poi vediamo che esistono tanti altri mondi senza che ci venga spiegato nulla di essi (chi li ha creati? E perché?) Inoltre non è neanche detto che siano tutti dei mondi virtuali, dato che poi apparirà un'altra realtà stavolta a carattere soprannaturale (ma viene trattata come tutte le altre). Purtroppo avere questo groviglio di realtà che ci viene mostrato e basta rischia parecchio di disorientare lo spettatore.
Il secondo problema è legato ad una narrazione che non riesce a farci comprendere la particolarità e la presunta bellezza di Compass2.0: nonostante alcuni episodi abbiano proprio lo scopo di esplorarlo, non si riesce mai ad emozionare, è un mondo di battle già visto mille volte, e questo danneggia molto la suspense sia durante lo svelamento della sottotrama riguardante la vera natura di Compass2.0 (sono fatti che non ci dicono nulla) sia e soprattutto nella battaglia finale: è difficile parteggiare appieno per i protagonisti quando non riusciamo a condividere il motivo per cui combattono.
A salvare questo titolo dal disastro totale sono tre fattori: risulta simpatica l'abbastanza variopinta galleria di personaggi che ci viene presentata, quindi anche non arrivando ad appoggiare la loro causa in fondo speriamo che non facciano una brutta fine; la storia sa sfruttare abbastanza bene la curiosità che si crea intorno al legame tra 13 e Jin, fino ad arrivare ad un colpo di scena inaspettato in quanto gli indizi sulla sua natura sono nascosti bene; sul piano dell'azione ci fornisce dei combattimenti semplici ma costruiti come si deve, che sanno intrattenere davvero. Tutto questo impedisce alla serie di essere noiosa.
Sull'introspezione non c'è molto da dire, viene circoscritta ad alcuni personaggi e si limita a farci capire le loro motivazioni con i relativi perché, mi sono persino chiesto se serviva davvero o era solo un riempitivo ma almeno non appesantisce il racconto.
Un altro aspetto molto positivo è quello delle animazioni: bei design dei personaggi, ambienti curati, movimenti fluidi, qualità costante. Alla fine si potrebbe pure provare un po’ di rimpianto, tale qualità tecnica avrebbe meritato di essere in una serie meglio raccontata, più ricca a livello di trama e temi.
Infine le musiche, che non sono nulla di particolare ma si lasciano ascoltare, specie l'opening.
In definitiva Compass2.0 è una serie molto nella media, perché anche se non annoia mai non ha nulla che le permetta di distinguersi.