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Devo dire che questo manga mi ha colpito positivamente e inaspettatamente, non sono certamente il target più adatto per questo genere ( sono una donna che ha superato i 30 anni da un pò e ciò ha inevitabilmente inciso sul voto) e se Tetsuo Hara non fosse presente all'edizione di Lucca Comics 2025 (notizia che ha portato in visibilio tantissima gente!), probabilmente non sarei mai stata spinta dalla curiosità di provare a leggerlo (per mia fortuna gratuitamente con le biblioteche che avevano i primi volumi dell'edizione extreme appena uscita e quella precedente della Planet composta da 27 volumi totali).

“Hokuto no Ken”, conosciuto in Italia come“Ken il Guerriero”, ha segnato un'epoca, influenzato un’intera generazione di ragazzi dagli anni 80 in poi; ha segnato il genere shounen portando inevitabilmente a un confronto con qualsiasi altro manga sulle arti marziali , pubblicato in Giappone dal 1983, scritto da Buronson e meravigliosamente disegnato da Tetsuo Hara.

La trama di base è accattivante: alla fine del XX secolo, mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche portando a un impoverimento della terra, i soldi non contano più nulla, le pianure mutano lasciando solo arido deserto, l'acqua diventa un bene preziosissimo insieme al poco cibo rimasto che viene conteso dalla poca razza umana sopravvissuta, disposta a tutto pur di sopravvivere, mostrando il suo lato più animale e selvaggio, lottando con crudeltà.
Kenshiro, il protagonista indiscusso, porta sul petto sette cicatrici disposte secondo la costellazione dell'Orsa Maggiore, è il solo e unico successore della Divina Scuola di Hokuto, un'arte marziale assassina per la una particolarità : Attraverso la pressione degli tsubo, punti segreti di pressione disseminati sul corpo umano, si provoca l'esplosione del corpo dell'avversario dall'interno.... e anche dall'esterno, il che fa molta scena!
(per chi se lo fosse mai chiesto: No! nella realtà non esiste un'arte marziale nel mondo in grado di fare ciò, anche se è vero che premendo specifici punti è possibile creare benefici al corpo, opportunamente fatto da medici professionisti)
Di certo le tecniche letali della Divina scuola di Hokuto donano carisma e imponenza al guerriero che, dopo averle eseguite su un personaggio odiosamente crudele, implora poi pietà nel terrore sentendo le parole “ti restano solo tre secondi di vita”.
Per questa caratteristica la Divina scuola di Hokuto deve avere un unico e solo successore, per non creare rivalità e distruzione nel mondo, tali conoscenze devono essere date nelle mani di una persona dall'animo buono nel profondo, che ami il genere umano e lo voglia aiutare, non danneggiare, per questo Ken è l'unico adatto! Nonostante il suo aspetto bellicoso, sempre imbronciato e poco rassicurante, il suo spirito è generoso, aiuta sempre i più deboli; intelligente la mossa di mettergli sempre a fianco due bambini, simbolo di innocenza, loro mostrano sempre il lato umano e tenero di Ken che potrebbe a volte oscurarsi visti i tanti combattimenti cruenti che affronta; il ragazzino impavido Bat e la piccola Rin in lui vedono un salvatore, un amico, un fratello, e lo seguiranno lungo il suo lungo cammino per aiutare questo mondo devastato.

La trama in realtà è poco originale, si riduce essenzialmente in una sequela di combattimenti dove l'ultraviolenza dilaga, la cosa buona è che a ogni duello, salta fuori un puzzle del passato di Ken e della scuola di Hokuto, in contrapposizione con quella di Nanto; vengono fuori amicizie sincere, compagni ritrovati, altri traditori, la rivalità tra fratelli per la successione alla Divina scuola, l'amore per la meravigliosa Yuria, che ha fatto innamorare tantissimi oltre Ken, i colpi di scena ci sono e vengono ben posizionati.
Capendo che con lo scontro contro Raoh si arrivava al climax finale, mi sono fermata al volume 16 della vecchia edizione Planet Manga, che segna di fatto un finale bellissimo condito da tanti colpi di scena!

L'edizione in realtà prosegue, ma tutti hanno scritto che da lì fino al Ventisettesimo volume finale la trama scende tantissimo come intensità e non vale molto la pena proseguire, a meno che non si è amanti del genere e fan.
Reputo col volume 16 quindi di aver concluso degnamente la serie, anche perchè sembrava esser stata pensata per concludersi così fin dall'inizio; credo abbiano voluto continuare il manga spinti dall'enorme successo e li capisco benissimo.

I disegni sono spettacolari, il tratto è scuro, realistico, crudo che si sposa benissimo con la trama, se devo fare una nota, avrei diversificato le espressioni di Ken che pare avere sempre quella faccia imbronciata, eppure lungo la trama lui ha saputo piangere, sorridere agli amici veri...

La Extreme edition è bellissima, con pagine a colori ove previsto, volumi corposi e ottima qualità della carta, di questa ho letto i primi 5 volumi (solo quelli disponibili in biblioteca), dopodichè sono passata all'edizione Planet manga del 2023, che come dicevo ha 27 volumi totali (questa invece disponibile in biblioteca completa); quest'ultima è sicuramente un'edizione più mediocre rispetto alla Extreme: ha un formato più piccolo, nessuna sovracopertina, nessuna pagina a colori, ma si legge se non si ha pretese.

Alla fine del primo volume della Extreme edition c'è una intervista speciale al redattore di Shonen Junp dell'epoca, sulla nascita della tecnica della Divina scuola di Hokuto: cit. "trovai un libro che parlava di uno studente cinese di medicina appassionato di agopuntura, che sperimentò su di sé un punto di pressione per migliorare la vista ma che, avendo esagerato, ottenne l'effetto contrario e la sua vista peggiorò. Venni folgorato da un'intuizione e capii che era proprio quello l'espediente che cercavo per il nostro fumetto sulle arti marziali, al quale mancava una qualche tecnica mortale che caratterizzasse il protagonista. L'idea che un colpo sui punti di pressione sarebbe stato in grado di distruggere il corpo umano era perfetta per un fumetto per ragazzi, perché tale tecnica avrebbe permesso anche a un uomo debole di sconfiggere avversari molto più forti."
... "L'idea della divina scuola di Hokuto l'ho presa dalla mitologia cinese sulle costellazioni, dove c'erano il dio di Hokuto che controlla la morte, e il dio di Nanto che controlla la vita: Ken doveva essere il figlio del dio di Hokuto e il suo stile di combattimento doveva chiamarsi Hokuto Shinken. Costrinsi così il maestro Hara a usare quel nome. Poco dopo coinvolgemmo il maestro Buronson per la sceneggiatura, e con la sua partecipazione Ken il guerriero è diventato il fumetto di maggior successo di sempre" cit.

Sicuramente consigliato a un pubblico soprattutto maschile, amante delle arti marziali condite da ultraviolenza, un pò di tamarrismo, tanti duelli ma con una sottotrama drammatica di valori autentici come l'altruismo, la compassione, la lealtà, l'amore, l'amicizia sincera e molto altro.....