Recensione
Dr. Stone: Stone Wars
7.5/10
"Stone wars": la guerra della pietra… Diceva Einstein: “Non so come verrà combattuta la terza guerra mondiale ma la quarta verrà combattuta con le pietre”. In realtà Boichi ci prova a dare una versione differente: chi sopravvive e conosce i meccanismi della scienza ricostruirà l’umanità attuale.
Tsukasa propone un mondo di giovani autonomi in qui la legge naturale della forza impone le sue gerarchie. Il mondo non poteva sopravvivere alla proliferazione degli esseri umani e di conseguenza quelli inutili non hanno il diritto di esistere. Senku invece dice che l’ingegno creativo umano è una forza enorme: di qui l’idea che nessuno è inutile e che il progresso dell’uomo porrà fine ai problemi da esso creato. Il mondo della scienza può sfamare l’umanità.
Questi ideali cozzano tremendamente e il vincitore fisico e orale è Senku, ma il personaggio di Hyoga che è veramente malvagio abbellisce sul finale la figura di Tsukasa che sul finale ci “lascia”.
In tutto ciò vediamo che la serie migliora tantissimo sollevandoci da spiegazioni troppo inutili assumendo a pieno una narrazione shonen diventando decisamente più godibile.
Ho dall’altro canto trovato di poco pregio la facilità con cui vengono le invenzioni in vita e alcuni passaggi da fantascienza.
Alle animazioni c’è sempre la TMS Entertainement famosa per alcuni titoli del brand "Lupin IIIrd", ma che in realtà è conosciuta come produttore di decine di capolavori, il regista è Shin’ya Iino il quale aveva lavorato alla poco riuscita prima serie di Dr. Stone e non riconfermato dopo questa: quest’anno ha diretto "Takopi’s original sin" che non ho visto, ma che mi hanno descritto come serie mediocre.
Qui in "Dr. Stone: Stone wars" secondo me ha fatto un buon lavoro.
Voto? Sette e mezzo perché comunque è un buon prodotto, ma di scientifico ha ben poco tradendo in questo modo la sua nomea.
Tsukasa propone un mondo di giovani autonomi in qui la legge naturale della forza impone le sue gerarchie. Il mondo non poteva sopravvivere alla proliferazione degli esseri umani e di conseguenza quelli inutili non hanno il diritto di esistere. Senku invece dice che l’ingegno creativo umano è una forza enorme: di qui l’idea che nessuno è inutile e che il progresso dell’uomo porrà fine ai problemi da esso creato. Il mondo della scienza può sfamare l’umanità.
Questi ideali cozzano tremendamente e il vincitore fisico e orale è Senku, ma il personaggio di Hyoga che è veramente malvagio abbellisce sul finale la figura di Tsukasa che sul finale ci “lascia”.
In tutto ciò vediamo che la serie migliora tantissimo sollevandoci da spiegazioni troppo inutili assumendo a pieno una narrazione shonen diventando decisamente più godibile.
Ho dall’altro canto trovato di poco pregio la facilità con cui vengono le invenzioni in vita e alcuni passaggi da fantascienza.
Alle animazioni c’è sempre la TMS Entertainement famosa per alcuni titoli del brand "Lupin IIIrd", ma che in realtà è conosciuta come produttore di decine di capolavori, il regista è Shin’ya Iino il quale aveva lavorato alla poco riuscita prima serie di Dr. Stone e non riconfermato dopo questa: quest’anno ha diretto "Takopi’s original sin" che non ho visto, ma che mi hanno descritto come serie mediocre.
Qui in "Dr. Stone: Stone wars" secondo me ha fatto un buon lavoro.
Voto? Sette e mezzo perché comunque è un buon prodotto, ma di scientifico ha ben poco tradendo in questo modo la sua nomea.
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