Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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Introduzione e sviluppi
Entriamo a passi lenti e cadenzati nella tredicesima stagione di una serie horror dai risvolti molto suggestivi. Signore e signori, bentornati nello spaventoso e terrificante mondo di "Yamishibai", ovvero "Il teatro del buio". In questa stagione esploriamo forse il cuore e l'essenza dell'orrore, e lo faremo tornando indietro nel tempo, alla ricerca dei gusti di un tempo. Questa stagione si pone come un ponte tra passato, presente e futuro, facendo leva su uno dei sentimenti più difficili e addirittura impossibili da distruggere, la nostalgia di tempi andati che mai più torneranno, e di come questa induca le persone a commettere i peggiori delitti, stile Alfred Hitchcock e altri.
Comparto grafico e sonoro
In ossequio allo spirito di questa stagione, la grafica subisce in molti episodi un restyling radicale, e assume i connotati dello stile retrò Anni '50 e '60, come a voler dire che la serie sa guardare anche al passato e che da esso sa trarre la giusta ispirazione. Alcuni disegni di molti episodi sono realizzati in bianco e nero, per aderire ai canoni estetici dell'epoca. In aggiunta, in alcuni episodi vengono impiegate anche caricature di epoche storiche più remote, per dire anche che le vicende guardano anche a distanze maggiori e ne contemplano l'essenza, per trarne ispirazione. A ciò si accosta un cambio molto pesante anche in alcuni episodi, per quanto concerne il comparto sonoro, il quale per alcuni episodi è stato anche reso più soave, come a dire che i produttori sono andati alla ricerca di un'atmosfera più pacata e rilassata, per dare alla serie anche una sorta di umanità.
Messaggi
I messaggi trasmessi principalmente dagli episodi possono essere resi sotto forma di domande, ad esempio: "Avete mai avuto la sensazione che il tempo scorra troppo velocemente e si prenda tutto troppo in fretta? Avete mai provato la sensazione o desiderio di rivalsa nei confronti della vita e di essere disposti a fare qualunque cosa per riprendervelo?" Gli episodi rendono bene questo sentimento di nostalgia e lo amalgamano bene con quelli di ansia, angoscia, paura, terrore, orrore, dello scorrere veloce del tempo legato alla morte.
Giudizio finale
Una stagione che indica che la serie continua ad adattarsi e adeguarsi, riuscendo così a rinnovarsi nei contenuti.
Voto finale: 8
Entriamo a passi lenti e cadenzati nella tredicesima stagione di una serie horror dai risvolti molto suggestivi. Signore e signori, bentornati nello spaventoso e terrificante mondo di "Yamishibai", ovvero "Il teatro del buio". In questa stagione esploriamo forse il cuore e l'essenza dell'orrore, e lo faremo tornando indietro nel tempo, alla ricerca dei gusti di un tempo. Questa stagione si pone come un ponte tra passato, presente e futuro, facendo leva su uno dei sentimenti più difficili e addirittura impossibili da distruggere, la nostalgia di tempi andati che mai più torneranno, e di come questa induca le persone a commettere i peggiori delitti, stile Alfred Hitchcock e altri.
Comparto grafico e sonoro
In ossequio allo spirito di questa stagione, la grafica subisce in molti episodi un restyling radicale, e assume i connotati dello stile retrò Anni '50 e '60, come a voler dire che la serie sa guardare anche al passato e che da esso sa trarre la giusta ispirazione. Alcuni disegni di molti episodi sono realizzati in bianco e nero, per aderire ai canoni estetici dell'epoca. In aggiunta, in alcuni episodi vengono impiegate anche caricature di epoche storiche più remote, per dire anche che le vicende guardano anche a distanze maggiori e ne contemplano l'essenza, per trarne ispirazione. A ciò si accosta un cambio molto pesante anche in alcuni episodi, per quanto concerne il comparto sonoro, il quale per alcuni episodi è stato anche reso più soave, come a dire che i produttori sono andati alla ricerca di un'atmosfera più pacata e rilassata, per dare alla serie anche una sorta di umanità.
Messaggi
I messaggi trasmessi principalmente dagli episodi possono essere resi sotto forma di domande, ad esempio: "Avete mai avuto la sensazione che il tempo scorra troppo velocemente e si prenda tutto troppo in fretta? Avete mai provato la sensazione o desiderio di rivalsa nei confronti della vita e di essere disposti a fare qualunque cosa per riprendervelo?" Gli episodi rendono bene questo sentimento di nostalgia e lo amalgamano bene con quelli di ansia, angoscia, paura, terrore, orrore, dello scorrere veloce del tempo legato alla morte.
Giudizio finale
Una stagione che indica che la serie continua ad adattarsi e adeguarsi, riuscendo così a rinnovarsi nei contenuti.
Voto finale: 8
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