Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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Introduzione e sviluppo
Cosa possiamo dire di questa quindicesima stagione, se non che essa può essere considerata come una sorta di estensione della precedente? Bentornati nel terrificante e inquietante mondo di "Yamishibai", dove le cose e soprattutto le persone non sono mai quello che sembrano. In questa stagione riprenderemo da dove abbiamo lasciato e approfondiremo quelle che a mio avviso sono le radici dei mali del genere umano, la sua follia e la sua pazzia, le quali sono a dir poco devastanti per la sua psiche e, unite ai sentimenti già più volte citati di ansia, angoscia, paura, terrore, orrore, e a quelli altrettanto oscuri di invidia, risentimento, rimpianto, odio, egoismo, lo inducono a commettere i peggiori crimini e delitti, pur di ottenere ciò che desidera, a costo di sacrificare i propri simili e anche i propri cari e amici.
Comparto grafico e sonoro
Anche qui abbiamo il ricorso a stili grafici alternati di episodio in episodio, al fine di rendere meglio le singole vicende, anche per meglio rappresentare l'atmosfera e saperla fondere con l'ambientazione dove esse hanno luogo. Ciononostante, tutte le vicende sono accomunate dall'uso delle sagome per la rappresentazione dei personaggi e dallo scorrimento lento delle immagini con un sapiente passaggio dal primo al secondo piano e viceversa, al fine di dare maggiore rilievo anche agli stati emotivi dei personaggi, e alla tensione e al brivido che si vengono a creare. A ciò si accosta il catalogo di rumori ora lievi, ora pesanti, che sono alternati e che qui esplodono con una maggiore frequenza.
Messaggi
I messaggi che traspaiono in questa stagione, ma che già avevano trovato eco nelle stagioni precedenti, sono quelli legati all'assurdità del genere umano e all'inclinazione se non addirittura predisposizione del medesimo a compiere ogni sorta di follia e/o pazzia pur di soddisfare ogni suo desiderio, sogno/capriccio, fino al punto di assecondare anche i suoi istinti più bassi. Possiamo quindi dire che questa stagione è l'apoteosi e/o sublimazione della miseria umana.
Giudizio finale
Una stagione abbastanza intensa e vibrante che sa cogliere nel segno e sa proporre temi nuovi, ribaltando ovviamente i punti di vista, osservazione, ascolto e contemplazione.
Voto finale: 8
Cosa possiamo dire di questa quindicesima stagione, se non che essa può essere considerata come una sorta di estensione della precedente? Bentornati nel terrificante e inquietante mondo di "Yamishibai", dove le cose e soprattutto le persone non sono mai quello che sembrano. In questa stagione riprenderemo da dove abbiamo lasciato e approfondiremo quelle che a mio avviso sono le radici dei mali del genere umano, la sua follia e la sua pazzia, le quali sono a dir poco devastanti per la sua psiche e, unite ai sentimenti già più volte citati di ansia, angoscia, paura, terrore, orrore, e a quelli altrettanto oscuri di invidia, risentimento, rimpianto, odio, egoismo, lo inducono a commettere i peggiori crimini e delitti, pur di ottenere ciò che desidera, a costo di sacrificare i propri simili e anche i propri cari e amici.
Comparto grafico e sonoro
Anche qui abbiamo il ricorso a stili grafici alternati di episodio in episodio, al fine di rendere meglio le singole vicende, anche per meglio rappresentare l'atmosfera e saperla fondere con l'ambientazione dove esse hanno luogo. Ciononostante, tutte le vicende sono accomunate dall'uso delle sagome per la rappresentazione dei personaggi e dallo scorrimento lento delle immagini con un sapiente passaggio dal primo al secondo piano e viceversa, al fine di dare maggiore rilievo anche agli stati emotivi dei personaggi, e alla tensione e al brivido che si vengono a creare. A ciò si accosta il catalogo di rumori ora lievi, ora pesanti, che sono alternati e che qui esplodono con una maggiore frequenza.
Messaggi
I messaggi che traspaiono in questa stagione, ma che già avevano trovato eco nelle stagioni precedenti, sono quelli legati all'assurdità del genere umano e all'inclinazione se non addirittura predisposizione del medesimo a compiere ogni sorta di follia e/o pazzia pur di soddisfare ogni suo desiderio, sogno/capriccio, fino al punto di assecondare anche i suoi istinti più bassi. Possiamo quindi dire che questa stagione è l'apoteosi e/o sublimazione della miseria umana.
Giudizio finale
Una stagione abbastanza intensa e vibrante che sa cogliere nel segno e sa proporre temi nuovi, ribaltando ovviamente i punti di vista, osservazione, ascolto e contemplazione.
Voto finale: 8
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