Recensione
Bentornato, Alice
7.5/10
Bentornato, Alice mi ha disturbato dal primo all’ultimo volume: Shuzo Oshimi riesce ancora una volta a scavare nel disagio umano adolescenziale con una lucidità che inquieta ma a cui non puoi farne a meno. La storia è scomoda, morbosa, crudele, e ti costringe a guardare ciò che normalmente volteresti via con fastidio. Come sempre, Oshimi non delude mai nella scrittura e nella costruzione psicologica dei personaggi, anche se i disegni, al fi fuori di "i fiori del male" e le sue ultime opere, non mi hanno convinto, anatomia molto semplice e espressioni molto ripetute.
Nonostante ciò, l’opera resta forte e coinvolgente, capace di lasciare un segno profondo. Per me è un 7,5, consigliato a chi non è debole di cuore e di stomaco
Nonostante ciò, l’opera resta forte e coinvolgente, capace di lasciare un segno profondo. Per me è un 7,5, consigliato a chi non è debole di cuore e di stomaco
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