logo AnimeClick.it

-

Come sempre, partiamo dalla trama del dorama: Mikuri viene licenziata dal suo lavoro d’ufficio e riesce a trovare lavoro come donna delle pulizie presso la casa di Tsuzaki, un single incallito.
Alla ragazza piace il lavoro, così come la serietà e la diligenza di Tsuzaki, nonostante lui non sia per niente a suo agio con le donne.
Quando i genitori di Mikuri le comunicano che vogliono trasferirsi in campagna per godersi la pensione, la ragazza sa già che seguendoli non riuscirà a trovare lavoro.
Dispiaciuta di dover lasciare casa di Tsuzaki, ne parla con lui, che le propone di “sposarsi”, una proposta vantaggiosa per entrambi: Mikuri terrà il lavoro che le piace e Tsuzaki non dovrà dire addio a una donna delle pulizie che soddisfa tutte le sue richieste in fatto di igiene.
Da qui parte tutta quanta la storia, con la coppia che dovrà innanzitutto dimostrare ai conoscenti, in particolare la zia di Mikuri e i colleghi di Tsuzaki, che sono davvero innamorati e che non stanno nascondendo niente.
La trama di partenza non è male, anche se già durante la visione del primo episodio due fattori fanno sorgere qualche domanda:
1) Perché Mikuri è così convinta che se segue i genitori, non troverà lavoro?
Neanche un lavoro part time in un paese vicino, raggiungibile in pullman o in bicicletta?
2) I genitori che all’ultimo se ne escono dicendole che si trasferiscono in campagna, con la casa già acquistata e il trasloco imminente.
Ma quando mai, nella realtà, accade una situazione simile?
Mi sembrano quei manga dove il/la protagonista apprende che dovranno ospitare in casa qualcuno per un tempo indefinito e cinque minuti dopo ecco che l’ospite arriva a bussare alla porta.

Alcuni personaggi sono un po’ fuori dalle righe, a partire proprio dai protagonisti, anche se chi fa da contorno non è da meno, in particolare tre:
1) Il collega sposato di Tsuzaki che è costretto a disdire il loro appuntamento e in sua rappresentanza manda gli altri due colleghi per assicurarsi che la moglie di Tsuzaki esista davvero, ci può anche stare.
D’altronde, uno scapolone che di punto in bianco si sposa lascia qualche perplessità.
Il problema è che poi la stessa dinamica appare dopo una manciata di episodi e lascia un po’ così così.
In questo caso l’appuntamento programmato era di andare a raccogliere l’uva tutti insieme, ma ecco che al suo posto vengono inviati sempre i soliti due colleghi ficcanaso.
Posso capire i sostituti per il primo incontro, ma a questo giro l’appuntamento poteva benissimo saltare e basta.
Non dico che si sia assistito a una replica di una puntata precedente, ma suvvia signori produttori della serie, un po’ di fantasia!
2) La zia di Mikuri l’ho trovata a tratti molto fastidiosa per questo suo sapere tutto delle relazioni nonostante non ne abbia mai avuta una.
Che poi trovo ridicolo che arrivata a 50 anni sia ancora traumatizzata perché il nipote, quando era un bambino, le aveva detto che sarebbe rimasta zitella a vita.
3) Nipote che, tra l’altro, continua a prenderla in giro anche ora che è adulto e padre di famiglia.
Il giovane compare praticamente poco e nulla sullo schermo, ma quando lo fa dimostra tutta la sua ottusità, restando chiuso nella sua bolla di principi saldi dove chi arriva a fine giornata stanco è l’uomo che lavora in ufficio mentre la donnaè fresca come una rosa perché tanto è stata a casa a occuparsi dei figli.

Come già si intuiva fin dal primo episodio, la coppia comincia davvero a sviluppare sentimenti romantici l’uno per l’altra, ma il problema è che vengono affrontati come se fossero dei ragazzini delle medie alla prima cotta.
Mikuri è preda di vortici di pensieri su pensieri, dove mette sotto esame ogni sua parola e azione, ma che comunque sarebbe anche disposta ad avere una relazione seria.
Peccato che dall’altra parte ci sia Tsuzaki, che non ha mai avuto una relazione e non si è mai innamorato e arrivato a 35 anni fa quello che non ha fatto a 15 anni, rendendosi davvero ridicolo.
Come quando esce dalla porta di casa e si getta a terra perché rimasto troppo estasiato da Mikuri che gli augura una buona giornata o come quando la bacia e dopo un abbraccio che esprime i reciproci sentimenti, lui se ne scappi via.
Durante questi momenti di presa di coscienza dei propri sentimenti, la serie pare prendersi una pausa e rallentare, ed è stato il momento che mi è meno piaciuto.
Quando finalmente le cose si sbloccano, la serie riprende il suo viaggio a pieno regime, muovendosi verso gli ultimi episodi.
Finale prevedibile già da diversi episodi addietro (se non forse dal primo), considerando anche che l’opera è catalogata come una commedia, per cui non ci sono avvenimenti tragici.
La serie conta anche di uno special della durata di due ore uscito dopo cinque anni (sempre disponibile su Netflix e conteggiato come undicesimo episodio) e aggiunge un tassello alla storia dei due protagonisti, che ben si amalgama a quanto visto in precedenza.
A parte qualche pecca qua e là, la serie si lascia guardare senza alcun problema, facendo anche riflettere su molti temi attuali della società, in particolar modo su che cos'è il matrimonio.