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6.5/10
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AVVERTENZA: ci sono fortissime vibes BL in questo anime, nulla di confermato al 100% (anche se mi sarebbe piaciuto) ma se non è il vostro genere vi conviene lasciare direttamente perdere.

Che dire di questo anime? Sicuramente la premessa è interessante, prende il genere delle "maghette" e lo ricicla usando personaggi maschili che, invece di mostri o alieni, si trovano a dover combattere personaggi e situazioni nate dalla parte più buia della società; ma senza farsi comunque mancare trasformazioni e poteri magici, perché altrimenti che razza di "maghette" sarebbero.

I cinque protagonisti non sono male, ognuno viene caratterizzato abbastanza bene e vengono fornite delle motivazioni sul perché si comportino in un modo piuttosto che in un altro, ci sono un po' di stereotipi ma nulla di troppo irritante; o meglio, tre di loro hanno dei retroscena che giustificano (almeno in parte) le loro azioni, uno ha giusto qualche complesso perché i suoi poteri sono curativi e non offensivi quindi si sente inutile mentre il titolare Ranmaru... ha perso la memoria e di conseguenza la sua personalità ha tipo lo spessore di un foglio di carta velina, non ha altre qualità degne di nota se non essere gentile. Anche il nemico principale non è male, ha delle motivazioni sensate (dal suo punto di vista, ovviamente) e un legame con i protagonisti che viene spiegato in modo abbastanza soddisfacente, mentre il resto del cast si limita alle persone che vengono aiutate di volta in volta, e che salvo una sono limitate al loro episodio, e alla regina che invece lei sì avrebbe meritato un po' più di attenzione, nel senso che alla fine è lei la causa di buona parte dei casini.

Il infatti è abbastanza deludente, nel senso che una volta chiarita la questione del passato e del perché il nemico principale della serie ce l'abbia tanto con la regina, tutto si conclude come se non fosse successo nulla, l'ultima scena sono letteralmente loro che recitano il decalogo; non so, a me è sembrato un passo indietro dagli sviluppi che c'erano appena stati, soprattutto perché tutto viene perdonato con una facilità impressionante, nessuno si prende la responsabilità di nulla e a tutti sembra andare bene così. Anche a livello di relazioni tra i personaggi, ci sono alcune cose che restano in sospeso senza venire ben chiarite e la cosa mi è dispiaciuta un po'.

Non che il resto della storia sia poi tanto differente, sì chi tormenta le varie persone aiutate dai protagonisti riceve (o almeno sembra ricevere) una qualche punizione ma non è che ci sia una vera e propria condanna morale delle azioni fatte, in un caso addirittura la ragazza che viene aiutata finisce per iniziare a comportarsi proprio come la persona causa dei suoi problemi e l'unica reazione dei protagonisti è essere contenti di aver comunque ottenuto il suo "cuore". Insomma, se volevano fare una critica alla società o quantomeno ad alcuni aspetti di essa hanno mancato di parecchio il bersaglio.

Le trasformazioni invece sono fatte bene, alcuni risultati mi piacciono più di altri ma sono gusti personali, mentre non sono molto convinta delle character song dei cinque protagonisti, nel senso che invece di essere messe come sottofondo alla trasformazione vengono inserite in un momento successivo e per circa un minuto si vede solo il personaggio che corre nel vuoto; le canzoni in sé non sono neanche malaccio, anche qui gusti personali a parte, perché esprimono il pensiero del personaggio e le sue motivazioni, però messe in questo modo mi infastidiscono un po'.

La parte migliore della serie, secondo me, sono le ambientazioni usate per i combattimenti contro le rappresentazioni di ciò che affligge i vari personaggi aiutati; questi scontri, infatti, si svolgono all'interno del "cuore" delle persone quindi di volta in volta lo scenario si ispira a diversi stili artistici: ukiyo-e, manga, Monet, Picasso, Van Gogh, libri illustrati, murales... davvero molto bello e creativo, e sinceramente detto buona parte della mia valutazione positiva di questa serie. Questo e gli accenni BL, mi spiace ma sono fatta così.