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"Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane" (S. Bersani - Giudizi Universali - 1997)

L'incipit di una canzone che apprezzo, che si ispira ad un amore finito, per recensire una serie che narra di un amore che nasce? Sì, perché nel panorama sterminato delle rom-com (scolastiche e non) è piuttosto difficile trovare opere che si distinguono per la loro delicatezza narrativa e il ritmo contemplativo, con una sceneggiatura e regia che valorizzano la semplicità come forma di bellezza e armonia.

E' sempre necessario "complicare il pane?" Dopo averne viste tante e apprezzate un discreto numero, posso permettermi di scrivere che i giapponesi, almeno per quello che documentano in anime e manga, si divertono ad offrire al pubblico opere contenenti premesse bizzarre e surreali, personaggi molto forzati (al limite della patologia psicologica) e spesso così timidi da non essere capaci di esprimere pensieri e sentimenti nascondendosi dietro un manierismo di facciata che noi spettatori occidentali spesso interpretiamo non solo come eccessiva gentilezza, cortesia e sensibilità verso il prossimo ma anche come introversione quasi patologica.

In un panorama di opere di animazione capace di offrire trame da ritmi frenetici, colpi di scena forzato e tensioni esasperate, da soap opera, "The Fragrant Flower Blooms with Dignity" sembra aver scelto l'apprezzabile via del "non complicare il pane", andando un po' controcorrente. E anche le modalità con cui ci prova (e riesce) denotano un certo coraggio, perché in primis l'opera non cerca di stupire a tutti i costi, quasi "accogliendo" lo spettatore in una dimensione intima, fatta di gesti minimi, sguardi ed espressioni, silenzi più eloquenti di tanti dialoghi e monologhi inseriti ad hoc e pleonastici, ossia con il solo scopo di rendere chiaro ciò che è ovvio agli occhi di uno spettatore che segue con attenzione l'evolversi delle vicende.

Questa “normalità” diventa in pratica una forma di anticonformismo narrativo contro la fretta. la superficialità e la spettacolarizzazione a tutti i costi di qualcosa di così intimo come i sentimenti. Di conseguenza il tono dei dialoghi è misurato, i protagonisti spesso sembrano un po' contemplativi, obbligando di fatto gli spettatori a una visione paziente ed empatica.

Ad onor del vero, non è tutto oro quello che luccica: pur derivando da un manga classificato come shounen, "The fragrant flower blooms with dignity" a me è parsa come una storia con forti venature shoujio. Mi riferisco all'eccessiva timidezza e dolcezza dei personaggi, talmente carini e positivi da renderli eccessivamente melliflui. In questo senso tuttavia mi ricollego a quanto espresso in precedenza: per noi "occidentali" è sempre difficile abituarsi alla sensibilità e alla gentilezza nipponiche. La differenza sostanziale si potrebbe riassumere in una sorta di dicotomia: "diretto/indiretto". Tanto sono "diretti" e poco inclini alla comunicazione non verbale gli occidentali quanto sono "indiretti" ed impliciti gli orientali, la cui espressività è più di composta da gesti, silenzi, sguardi piuttosto che da spiegazioni continue ed adeguate al contesto. Tuttavia tale caratteristica viene spesso esasperata per generare l'equivoco e, purtroppo, anche l'opera in recensione "pecca" inizialmente un po' sotto questo punto di vista.

L'incipit della storia che ruota attorno a Rintaro Tsumugi, ragazzo dall’aspetto un po' truce ma dal cuore gentile, e Kaoruko Waguri, ragazza brillante, dolce e estroversa/solare si basa proprio sul contrasto tra apparenza e realtà che genera proprio l'equivoco.
Rintaro viene inizialmente dipinto come uno studente svogliato e un po' perditempo che frequenta una scuola maschile non rinomata per la sua eccellente offerta didattica e in un certo senso anche incline a partecipare con i suoi compagni di classe a risse tra bande rivali, mente Kaoruko è la classica studentessa modello di una scuola femminile, definibile come molto "popolare" perché spicca proprio per le sue buone maniere e la capacità di coinvolgere le sue amiche e compagne. Ovviamente, i due frequentano scuole che sono divise da una profonda disistima reciproca fondata sul pregiudizio che crea poi attrito e conflitto.

Ma i due si conoscono di vista a causa della apparente golosità di Kaoruko e della sua passione per i dolci che la porta a diventare un'assidua frequentatrice della pasticceria dei genitori di Rintaro. E tale circostanza diventa lo start per una narrazione che prende spunto dal reciproco interesse che i due nutrono per affrontare temi più ampi come il pregiudizio (culturale e sociale) che genera conflitto, in una impostazione che vagamente richiama i temi di "Romeo e Giulietta", reinterpretando il percorso di innamoramento dei due con una sensibilità moderna e priva di drammatizzazioni e forzature eccessive.

Prendendo spunto dalle vicende squisitamente romantiche, "The Fragrant Flower Blooms with Dignity" affronta altri temi cari a coloro che hanno a cuore le vicende tipicamente adolescenziali: oltre al pregiudizio, si percepiscono chiaramente anche la paura del giudizio, la ricerca di autenticità, l'affermazione della propria identità anche attraverso la capacità di esternare i propri sentimenti e valori in cui si crede.
In questo senso, l'opera attraverso il percorso di scoperta tra i due protagonisti diventa metafora della possibilità di vedere oltre le apparenze, di riconoscere l’altro nella sua verità in un percorso basato sulla pazienza e, soprattutto, sulla comprensione reciproca. Approccio e "forma mentis" che richiedono tempo per sviluppare un'interazione credibile e realistica, così lontana da relazioni basate sulla rapidità di sviluppo e che danno l'impressione di superficialità.
In ultima analisi, "The fragrant flower blooms with dignity" propone un sentimento ispirato a un modello di un sentimento che cresce piano, che si sviluppa attraverso l'ascolto, il rispetto e la comprensione reciproca.

Dal punto di vista tecnico, la realizzazione affidata allo studio CloverWorks riesce a centrare pienamente lo stile e il ritmo della trama. Pur non offrendo virtuosismi tecnici, dimostra una cura meticolosa dei dettagli con inquadrature, giochi di luce per la profondità, cambi di prospettiva che enfatizzano i momenti clou della storia.
Anche il character design rappresenta un punto di forza. I tratti dei personaggi sono morbidi, espressivi e, fortunatamente, mai caricaturali con una cura quasi maniacale dei dettagli (dagli occhi ai gesti delle mani), che contribuiscono a costruire e mantenere un’identità visiva coerente con la personalità dei personaggi.

"The Fragrant Flower Blooms with Dignity" non è un anime per chi cerca situazioni complicate all'inverosimile o svolte narrative sorprendenti. È un’opera per chi ama le opere che cercano di narrare storie e personaggi con i tempi necessari per attribuire loro una certa la profondità, anche attraverso la bellezza insita nei gesti quotidiani. Potrà risultare lenta, forse noiosa, molto slice of life, ma per gli amanti del genere credo che sia una serie da non perdere.