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BruceKratos92

Episodi visti: 24/23 --- Voto 9,5
Premetto che sto facendo la recensione dopo tre anni dalla visione dell'anime.

Vi direte, che senso ha scrivere una recensione dopo tre anni?
Vi rispondo dicendovi che, dopo tre anni, ancora oggi ricordo benissimo tutto di questo anime e dopo averne visti almeno altri 300 di anime di questo genere, questo è rimasto il mio preferito; non c'è stato un anime che mi abbia lacerato l'anima come questo! Ancora oggi ripensandoci mi viene da piangere e mi commuove ed è il lato straordinario di questa storia, il realismo e drammaticità della vita mischiata perfettamente con la magia, un anime che unisce profondo amore e tenerezza con delle mascotte adorabili e il più struggente dei dolori, i personaggi sono tutti ben studiati, possono farvi urtare i nervi alcuni atteggiamenti a volte, ma sono sottigliezze, reputo sia da vedere senza se e senza ma!

E la brevità della recensione è legata proprio al fatto che penso debba essere visto questo anime!
Due stagioni 2 disponibili! Se cercate il manga ad oggi o qualsiasi cosa è introvabile essendo anche datato, buona visione.

Per il genere è l'anime della vita.
Dango dango dango


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Federico Fernando

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8,5
Clannad è una storia che ruota attorno a uno studente delle superiori, Tomoya, che dopo aver fatto amicizia con una ragazza di nome Nagisa, conosce altre ragazze creando un legame con esse, non prettamente romantico ma d'amicizia. Tomoya scopre rapidamente che c'è di più in queste ragazze di quanto sembri e cerca di aiutarle con i loro problemi mentre cerca di risolvere anche i suoi.

Storia: cos'altro dovrei dire sulla storia oltre al fatto che sia fantastico, leggero ma emozionante per quello che mostra. La parola clannad è riconducibile al significato di famiglia. Ci sono cinque ragazze, ognuna con la propria storia da raccontare che in qualche modo coinvolge la famiglia. Sebbene ci siano molti paragoni con Kanon (sempre una serie dello stesso autore, consiglio la versione del 2006 di KyoAni), rimangono diversi perché la storia generale di Kanon parlava di miracoli, mentre Clannad riguarda il legame di famiglia.

Arte: come mi aspetto da KyoAni, la qualità dell'animazione è superba, tenendo conto nell'anno che usci, ovviamente ora non risulta così però fa la sua gran figura. I design dei personaggi sono fatti molto bene, tolto gli occhi che potrebbe non piacere. Il modo in cui i personaggi appaiono e si comportano si allineano perfettamente tra loro. Anche lo sfondo non manca di dettagli.

Suono: le canzoni di apertura e di chiusura si adattano bene alla storia. L'apertura mostra il lato drammatico e il finale mostra il lato spensierato. La voce di Nagisa la rispecchia molto bene. Le sue insicurezze e la sua fluidità sono molto evidenti per come esterna la sua personalità. La musica suonata durante le scene comiche e la musica suonata per scene emotive si adattano perfettamente.

Personaggi: ogni personaggio è unico e diverso l'uno dall'altro. Ci sono i personaggi con carattere forte ed estroverso, e tipi timidi e insicuri, per non parlare dei due delinquenti che forniscono il sollievo comico tanto necessario. Hanno tutti storie separate ma ugualmente dure da raccontare.

Parere personale: mi è decisamente piaciuta questa serie. Ha tutti gli aspetti di cui una storia interessante ha bisogno per quanto mi concerne: dramma, commedia e romanticismo. Le scene comiche si adattano bene alla serie perché evitano che la storia sia troppo emotiva. Anche il romanticismo è bello. Nagisa e Tomoya hanno una relazione molto piacevole, che ti rilassa, è interessante vedere come loro due interagiscono, avendo un carattere del tutto differente.

Nel complesso penso che questa sia una serie da non perdere. Indipendentemente da ciò che ti incuriosisce, troverai sicuramente qualcosa che ti piace di questa serie.


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Marco Senpai

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
"Clannad" serie anime, tratta da una Visual Novel. Trasposizione prodotta dallo studio "Kyoto Animation", che ricordiamo anche per l'ottimo adattamento animato della "Malinconia di Haruhi Suzumiya".

Ricordo, però, che in un certo episodio della prima stagione di "Haruhi Suzumiya" veniva utilizzata una CGI piuttosto invadente per realizzare un insetto gigante. Fortuna che si limitava solo a una puntata e non dava troppo nell'occhio. Al contrario, da un punto di vista squisitamente tecnico, ho apprezzato moltissimo il modo in cui è stata sfruttata la computer grafica in "Clannad". Quest'ultima è stata utilizzata nei monologhi di una determinata bambina e un robot, personaggi che si intravedono anche nella opening, al fine di rappresentare i movimenti legnosi e meccanici tipici di una macchina. Altro punto di forza è proprio la canzone di apertura, che è una parte integrante della storia e non da sottovalutare, a differenza di molti altri anime, dove il testo di tali canzoni ha ben poco a che fare con il contenuto della serie.

Tuttavia, inizialmente, queste scene possono apparire inutili ai fini della trama, ma con il passare delle puntate si scoprirà che sono il filo conduttore di tutta la storia. Di fatti la struttura dell'anime è ben precisa e rispecchia il tipico schema di molti romanzi visivi. La maggior parte di questi, infatti, si sviluppa ad archi narrativi, in cui il protagonista dovrà risolvere i problemi delle varie eroine, creando in questo modo una sorta di harem. Nel caso di Clannad, abbiamo una coppia "Canon", che avrà, in ogni caso, una focalizzazione maggiore nel corso di tutta la storia fino al climax finale.

Il genere "harem" è abbastanza snobbato da alcuni, perché molti prodotti di questo tipo puntano spesso su un "fan service" rimarcato, attraendo lo spettatore medio, ma in questo modo rendono la storia, a volte ripetitiva. Questo non è ovviamente il caso di "Clannad" e non molti capiscono, che un serie del genere può essere comunque ottima e toccare temi profondi. In realtà, anche serie cult, ad esempio come "Steins;Gate", presentano una componente harem, eppure trattano temi importanti e filosofici. In questo caso, il tema cardine, di quest'opera, viene sviscerato in maniera eccellente, a mio avviso, soprattutto con l'arco della ragazza Tomoyo, ovvero il rapporto tra famiglia e amici. Anche se questo binomio, spesso in conflitto, viene introdotto fin dall'inizio, tramite la contrapposizione della pessima famiglia del protagonista, Okazaki, e la famiglia ideale della coprotagonista, Nagisa.

Nella famiglia di Nagisa, troviamo personaggi adulti, che farebbero invidia anche ad anime psicologici del calibro di "Madoka Magica", dove, al contrario, la loro presenza, all'interno delle vicende narrate, è proprio inesistente. Tra questi è doveroso citare, il padre di Nagisa, che avrà addirittura un ruolo fondamentale nelle parti conclusive dell'opera e non sarà, quindi, un personaggio di contorno. Si rivelerà un vero e proprio padre ideale, in grado di sacrificare anche le sue aspirazioni per il bene della figlia. Altro personaggio, che mi ha piacevolmente colpito è l'amico del protagonista, Sunohara. Questo è personaggio ricorrente negli harem ed il suo ruolo è pressoché inutile a fini della trama. In "Clannad", invece, Sunohara si rivelerà un vero amico e una sorta di guida, soprattutto in un determinato punto della storia, che permetterà al protagonista di maturare.

Infine, un altro aspetto che ho gradito molto dell'opera, è stato alternare i toni più spensierati e scanzonati, caratteristici della vista scolastica, a quelli più cupi e seri, tipici della vita di tutti giorni. Infatti un storia non può essere costruita solamente di luci, ma nemmeno esclusivamente di ombre, anzi devono essere ben ponderate le due realtà per dare una visione più realistica della realtà.

In conclusione, mi è davvero difficile trovare dei difetti per un anime come "Clannad". Non solo mi è sembrato uno dei pochi adattamenti anime, tratti da Visual Novel, di ottima qualità, insieme a "Steins;Gate" probabilmente, ma anche un must watch, che consiglierei a tutti gli appassionati del genere.


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ł'₥ ₱ⱤØ ⱧɄ₦₮ɆⱤ

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
"Clannad" è una visual novel prodotta dalla Key e pubblicata in Giappone nel 2004. Dal gioco sono state tratte due serie anime per complessivi quarantotto episodi.

La storia segue le vicende di Tomoya Okazaki, uno studente all'ultimo anno di liceo che viene considerato da molti un pessimo elemento a causa della sua pigrizia e del suo carattere a volte ribelle. Sarà l'incontro con la piccola, dolce e fragile Nagisa Furukawa a cambiare totalmente la sua vita, e tra i due si instaurerà un profondo rapporto d'amicizia.
"Clannad" è definito da molti come l'anime più triste della storia, mescolando amori adolescenziali, riflessioni sulla vita e soprattutto l’importanza della famiglia, in particolare la storia di Nagisa, che fu scritta per introdurre una "famiglia perfetta". Sempre nella storia di Nagisa, il motivo della famiglia è rafforzato sia dall'unità del club di teatro sia dalle apparizioni della grande famiglia dei Dango (un gruppo immaginario per bambini di cui Nagisa è una grande appassionata).

Le colonne sonore accompagnano perfettamente le scene, sopratutto quelle drammatiche. Il doppiaggio è molto buono, dove troviamo Kentaro Ito nel ruolo di Tomoya Okazaki e Mai Nakahara nel ruolo di Nagisa Furukawa.

L’importanza dell’amicizia e dell’affetto delle persone care sono centrali in questo anime capace di farti versare tante lacrime, ma anche di farti divertire con alcune scene comiche.
Voto finale: 9


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Theronicos

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
"Clannad" è l'adattamento ad anime della graphic novel con il medesimo nome pubblicata dalla Key.
Tomoya Okazaki è un ragazzo problematico che, a seguito della morte della madre, vive con difficoltà insieme al padre. Durante il suo ultimo anno di scuola però, tramite l'incontro tra lui e la bella Nagisa Furukawa, riuscirà a dare un senso ai suoi noiosi giorni di scuola, cercando di aiutarla a riformare il club di teatro. Durante il loro percorso insieme essi incontreranno diversi personaggi con cui stringeranno amicizia, scoprendo a mano mano le loro storie. Detto ciò, "Clannad" è a mio dire uno dei migliori anime mai realizzati, grazie alla forte personalità dei suoi personaggi tutti molto diversi tra loro. Capace di farti piangere, così come di farti ridere, lo consiglio vivamente a tutti.


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winterbird

Episodi visti: 26/23 --- Voto 9,5
"Clannad".
Per prima cosa, bisogna necessariamente scrivere questo: non si tratta di un anime come tutti gli altri, poiché è particolare sotto molti punti di vista. Non si tratta di uno shoujo semplice, regolare e chiaro fin da subito come tutti gli altri: le scene della trama principale vengono contrapposte a più o meno lunghi intervalli costituiti da immagini con un'unica voce fuori campo, la cui comprensione sarà inizialmente del tutto impossibile e il cui senso potrà essere colto soltanto mediante lo srotolarsi della stessa storia principale, quella appunto più evidente e non interpretabile a piacere. I colori, soprattutto di questa seconda "zona" di immagini misteriose, risultano attraenti, ma per catturare la piena attenzione di alcuni potrebbe non bastare; il ritmo di "Clannad" è infatti volutamente altalenante (proprio per questa compresenza di due livelli diversi nell'unica narrazione di cui ho scritto sopra), preferendo una lentezza molto maggiore nel secondo livello, che a volte potrebbe risultare un po' esasperante per i meno pazienti e i meno interessati al carattere introspettivo e simbolico.

La colonna sonora è assolutamente bilanciata, perfetta per il tipo (unico, davvero) di anime, che da parte sua risulta molto umano e senza forzature di sorta, questo anche grazie all'ottima caratterizzazione dei personaggi primari e secondari.

Quanto ai disegni, sicuramente quelli di "Clannad" non sono i migliori, ma seguono uno stile non poco usuale nel genere.

Assolutamente non dolciastro, diluito o incentrato esasperatamente su una storia fra due personaggi, "Clannad" è facilmente uno degli shoujo più adatti ad avvicinare gli amanti di qualsiasi genere. Davvero interessante e ben fatto.

Unica pecca: a volte potrebbe risultare necessario rivedere e riascoltare alcune piccole parti della serie d'immagini del secondo livello (ancora un riferimento a quanto scritto sopra), le quali, proprio per la lentezza e lo stile un po' ermetico che viene loro conferito, potrebbero risultare leggermente confusionarie.


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Pietrog

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Caro utente, la seguente recensione tratterà dell'anime “Clannad”, spero tu possa trovarla utile.
Buona lettura.

"Clannad" narra la storia di un ragazzo all'ultimo anno delle scuole superiori: Tomoya Okazaki. Tomoya è un ragazzo con una difficile situazione famigliare, ha perso la madre quando era ancora piccolo e da allora viene cresciuto dal padre; per via dei continui attriti fra lui e suo padre, Tomoya sviluppa un carattere da, potremmo dire, “menefreghista” e si chiude in se stesso. Una mattina, mentre arriva a scuola nota che all'inizio della salita della collina su cui è costruita la scuola si trova una ragazza dello stesso anno che cerca di farsi coraggio per riuscire a proseguire. Dopo averla notata, decide di incoraggiarla a proseguire e la accompagna verso la scuola. Nei giorni successivi, i due si incontreranno spesso e in una di queste occasioni la misteriosa ragazza si presenta a Tomoya come Furukawa Nagisa e gli confida il suo sogno; da quel momento Tomoya e il suo gruppo di stravaganti amici farà di tutto affinché il sogno di Nagisa si realizzi, nonostante imprevisti e momenti delicati. Qui termina il riassunto della trama, per evitare di svelare i punti chiave della storia.

Incominciando con l'analisi dell'anime, possiamo trattare la caratterizzazione dei singoli personaggi con i loro relativi mutamenti caratteriali, dei punti di vista e delle abitudini, che è realizzata in modo impeccabile ed in perfetta coerenza con le situazioni descritte della storia e con le emozioni dei personaggi inseriti nel contesto. Un secondo punto di forza di "Clannad" sono le ambientazioni ed i paesaggi: nonostante la storia sia ambientata in una città, la descrizione paesaggistica è molto dettagliata e realizzata con colori e sfumature che si adattano in base agli agenti atmosferici e alle stagioni che scorrono. Questi elementi aiutano a mantenere uno stile grafico pulito e sobrio che si adatta perfettamente anche con le animazioni dei personaggi. Un altro punto a favore è la parte sonora, poiché la musica, oltre ad essere ben realizzata, si adatta perfettamente alle varie situazioni che si susseguono per tutta la storia, rendendola più fluida e armoniosa. Per quanto riguarda le tipologie di sequenze che si possono trovare nel corso della storia, esse sono ben amalgamate tra di loro, alternando l'equilibrio di alcune situazioni ai punti di tensione presenti in altre e, soprattutto, queste sequenze sono ricche di significato sia logico che emotivo, poiché riescono a dare un forte impatto emotivo allo spettatore ma allo stesso tempo non divagano dall'argomento affrontato; grazie a questa particolarità, la storia risulta fluida e coinvolgente ma allo stesso tempo leggera ed armoniosa. E, dulcis in fundo, troviamo la cura maniacale da parte degli autori per realizzare le relazioni tra i vari personaggi, che danno alla vicenda una sfaccettatura particolare senza complicare troppo le idee dello spettatore e soprattutto senza annoiarlo; la cosa che colpisce di più è il dinamismo con il quale le relazioni variano con il susseguirsi della storia e con il cambiamento del carattere dei personaggi; infatti, sono realizzate nel modo più realistico possibile, senza forzare troppo la mano sulle emozioni che vogliono trasmettere. Con questo posso concludere l'analisi dell'anime.

Venendo al voto, a parer mio, è un 10 più che meritato, visto che quest'anime è realizzato in modo pressoché perfetto e credo di non esagerare definendolo in questo modo, visto la maestria con il quale è realizzato in ogni suo piccolo dettaglio.

Ovviamente, questa è un'opinione anche personale e non pretendo che ognuno sia d'accordo con questo mio parere.
Spero che questa recensione possa esserti stata utile, ti ringrazio per aver letto fino alla fine.

Utente54986

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Utente54986

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Nonostante la trama non mi ispirasse un granché, ho iniziato la visione di questo anime con curiosità e molte aspettative, dovute in particolare alla sua grande fama nel genere e le numerose recensioni positive. Sconsiglio di recensire "Clannad" dopo aver guardato solo la prima serie, perché il lavoro potrebbe risultare incompleto e si potrebbe anche sottovalutare l'opera, in quanto molte delle cose poco chiare o che non vengono spiegate affatto (ad esempio lo strano mondo in cui si trovano il robottino e la ragazza), vengono in realtà riprese e approfondite nel sequel.

La trama, che alcuni potrebbero inizialmente definire ripetitiva o poco originale, in realtà diventa anche interessante andando avanti con gli episodi e non è per nulla banale. Non sto qui a parlarvi nello specifico di cosa tratti, dato che vi potete fare un'idea dalla scheda tecnica, ma vediamo invece la sua struttura. In generale, la trama è incentrata su un obiettivo principale, cioè quello di riuscire a metter su un club di teatro ed esibirsi con una recita, ma possiamo individuare diversi capitoli che ci fanno conoscere in modo più approfondito i personaggi principali.
Da questo risulta che nella caratterizzazione dei personaggi sia stato svolto un lavoro davvero eccellente: ognuno di essi ha alle spalle una storia da cui derivano il carattere e le relazioni con gli altri, e con lo scorrere degli episodi maturano insieme vivendo preziose esperienze.
La visione scorre piacevolmente alternando scene divertenti e drammatiche, ma in alcuni punti risulta troppo noiosa e la trama procede a rilento.
Per quanto riguarda l'aspetto sonoro, le musiche sono tutte orecchiabili e accompagnano molto bene ogni situazione che ci viene presentata. Carina anche l'opening e indimenticabile l'ending, in quanto difficilmente vi uscirà dalla testa il dolce motivetto che viene ripreso più volte anche nella seconda serie.
Grafica non troppo sofisticata ma nella media se consideriamo la data di uscita (2007), colori vivaci. Personaggi caratterizzati dalla quasi sempre identica acconciatura e occhioni piuttosto grandi, ma le espressioni facciali rendono parecchio e coinvolgono spesso lo spettatore.

In conclusione, reputo "Clannad" un ottimo anime, che pone le basi e delle buone premesse al capolavoro che è il sequel.


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Nagisa98

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
<b>Attenzione: presenza di lievi spoiler</b>

"Continua a cercare nuove cose felici e divertenti."

Dopo "Air" e "Kanon", la Kyoto Animation torna ad animare, nel 2007, una delle visual novel della Key, forse la più conosciuta ed amata: "Clannad".

La trama ha per protagonista Tomoya Okazaki, liceale "delinquente" e perdigiorno, il quale odia la propria città, la propria scuola, perchè piene di ricordi che vorrebbe dimenticare. Un giorno, però, incontra Nagisa Furukawa e, dopo averla incoraggiata a salire su per la lunga collina, la aiuterà a riformare il club di teatro. A Tomoya e Nagisa si uniranno altri personaggi interessanti, ognuno con la propria storia, arrivando a creare una serie imperdibile.

Parto con un piccolo preavviso: "Clannad" si è guadagnato il primo posto nella mia top 10 degli anime, quindi non ci saranno molte critiche in questa recensione. Essa è infatti una serie che riesce a coinvolgere con pochi elementi, ma di forte impatto. Innanzitutto, con il trascorrere degli episodi, si avverte un forte senso di "quotidianità" - tra l'altro sarebbe, in parte, uno "slice of life" - e quindi di relax, serenità. Assistiamo alla vita scolastica dei nostri protagonisti, tra festival dei fondatori e della cultura, tra partite di basket e attività del club. Fortissimo e ben riuscito il lato comico e umoristico, che ci accompagnerà nelle scene più "normali": le battute e le gag di Tomoya, sostenuto dall'inseparabile Sunohara e dagli altri strambi personaggi, non sono i soliti i cliché, ma trovate assurde e originali, capaci di far ridere lo spettatore - e sto parlando di me - anche dopo la quarta volta che rivede la serie, come se fosse la prima. Come si sarà già capito, però, "Clannad" è tutto fuorché normale: durante il festival dei fondatori, per esempio, seguiremo la storia di Fuuko, apparentemente il fantasma di una ragazza che si trova in realtà in ospedale. Nell'anime, infatti, le scene di vita scolastica saranno pervase dall'elemento soprannaturale, che ben si inserisce all'interno della serie, rendendola ancora più accattivante. Esso è, inoltre, fondamentale per alcuni personaggi, ma, soprattutto, è alla base dell'anime stesso, come si inizierà a intravedere negli ultimi episodi e verrà spiegato meglio nella serie successiva - chi non si è mai chiesto chi siano la ragazza e il robot del mondo giunto alla fine?

Il lato forte di "Clannad" sta, però, nel funzionamento di base dell'opera da cui è tratto. Come già detto, esso è tratto da una visual novel, ovvero un gioco in cui il protagonista può seguire, facendo varie scelte, una route diversa, conoscendo dunque diverse ragazze da frequentare. Le storie dei personaggi sono quindi fondamentali, attorno ad esse ruota la trama principale, ed è proprio in questi frangenti che viene a galla l'elemento principale di "Clannad", quello che forse l'ha reso celebre: la capacità di far emozionare lo spettatore, di appassionarlo a tal punto da fargli versare non poche lacrime (anche se questo succede ancora di più nella serie successiva). I temi toccati riguardano per lo più gli amici, gli obiettivi e i sogni da realizzare, ma soprattutto la famiglia: tematiche non di poco conto, sviluppate egregiamente. L'unico, piccolo difetto che sono riuscita a trovare è la poca originalità dei tratti distintivi di alcuni personaggi, e in alcuni casi della loro storia, che ricordano le opere precedenti della Key: Nagisa, per esempio, somiglia molto, per la sua salute cagionevole, a Shiori di "Kanon"; la storia Fuuko ricorda un po' quella di Ayu, sempre di "Kanon"; Tomoyo e Kyou sono le classiche ragazze forzute e manesche (la seconda anche tsundere) degli anime. Tuttavia, conoscendoli meglio, si capirà quanto tutti siano fantastici, grazie anche a un approfondimento per ognuno di loro - i cosiddetti "archi", che rispettano appunto le route della visual novel, che saranno completati nella stagione successiva.

Kyoto Animation, si sa, è conosciuta per le stupende animazioni: in "Clannad" non aveva ancora raggiunto i livelli attuali, ma già si iniziavano ad intravedere le doti dello studio. Per quanto riguarda il character design, è ben dettagliato e proporzionato: l'unica osservazione negativa che si potrebbe fare sono gli occhi molto grandi, ma essendo questi il tratto distintivo degli anime - almeno fino a qualche anno fa - ci si passa benissimo sopra. Il comparto sonoro è a dir poco stupendo: oltre alle splendide sigle "Megumeru ~cuckool mix 2007~" e "Dango Daikazoku" (quest'ultima una delle più carine e dolci di sempre), le OST mi sono rimaste facilmente impresse, e mi hanno emozionato come poche. Composte per la visual novel da Jun Maeda (che ha anche curato la sceneggiatura dell'opera originale), tra di esse ricordo con piacere le toccanti "Nagisa", "Shining in the Sky", "The place where wishes come true" e "Roaring Tides", ma anche le più allegre o rilassanti "étude pour les petites supercordes", "To the same heights" e "Spring Breeze".

"Clannad" si conclude, naturalmente, con un finale che lascia un po' di punti interrogativi, ma ugualmente da capogiro. La serie, ricca di splendidi personaggi, umorismo sfrenato, tematiche importanti, un po' di romanticismo e tutto un turbinio di emozioni, non può che guadagnarsi un bel 9 e mezzo. Consigliatissima.


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aemilius

Episodi visti: 23/23 --- Voto 7
Tratto da una visual novel, meglio definibile come il classico videogioco d'avventura con un'ambientazione in pieno stile anime e il cui sviluppo narrativo dipende dalle scelte effettuate nei panni del protagonista, "Clannad" soddisfa pienamente i requisiti di uno shojo a sfondo scolastico.
Il protagonista delle vicende di questa prima stagione è uno studente dell'ultimo anno che denota sin dal principio un particolare carattere, ma il tradizionale incontro fortuito del primo giorno di scuola lo costringerà da subito a mettere da parte il rancore e la rabbia causati da una serie di traumi attraversati in passato. La storia di uno degli anime più acclamati degli ultimi tempi, che procede parallelamente ad un racconto ambientato in un tempo apparentemente diverso dal nostro, ha inizio proprio da qui e si sviluppa in un susseguirsi di conoscenze e circostanze che cambieranno radicalmente la vita del soggetto principale e di tutti gli altri a lui legati.
Diversamente da quanto provato da molti, ho apprezzato particolarmente la cura e la sensibilità con cui vengono descritti i fatti di tutti i personaggi, alcuni peraltro davvero molto toccanti e non troppo distanti da alcune realtà attuali. L'intera visione, scandita da scenari ben disegnati e abbastanza dettagliati, oltre che ampliata da una bella colonna sonora, è risultata piuttosto piacevole e non ho avuto particolari difficoltà nel corso degli avvenimenti che scorrevano senza alcun problema.
Unica critica che mi permetto è quella relativa alla storia che diventerà il fulcro principale non solo di questa serie, ma anche di quella successiva: perché, dunque, non dare più importanza a ciò e mostrare l'evoluzione dei sentimenti del protagonista? Forse si doveva mantenere una certa contiguità con la rispettiva visual novel?
Complessivamente, reputo comunque "Clannad" un'opera dotata di un certo spessore, che alterna momenti di sconfinata leggerezza e ironia a momenti di grande riflessione e tristezza.


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Stefaniscion

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
E difficile fare una recensione di Clannad...
E una storia non completa, manca del secondo episodio "Clannad - After Story" che da un pò senso a tutta la storia... Sarebbe come parlare si un cono senza il gelato, ma ci proviamo comunque a recensire SOLO LA PRIMA PARTE...

Di sicuro ho apprezzato più Clannad - After Story che ha un tocco di sentimentalismo in più, ma ho apprezzato molto anche Clannad.

Già la prima scena al inizio mi ha colpito molto, anche se la colorazione dei personaggi non era impeccabile, si vede un impressionante lavoro dal punto di vista grafico e tecnico.
Le musiche meritano un capitolo a parte, sono davvero belle e ti lasciano coinvolgere e immergere completamente nel opera, ti fanno sentire un pò la dentro.

Ciò che non ho apprezzato è forse la presenza incessante di elementi che spezzano un realismo, che và via via a formarsi e delinearsi nel corso della serie, ma può essere anche interpretato in maniera molto poetica.
I piccoli spezzoni della ragazza col robottino, sono di per se privi di significato (anche se verranno spiegati più in futuro) ma lasciano un pò di malinconia mista a curiosità.

I personaggi sono ben caratterizzati, sono realistici al punto giusto, sanno essere sia seri, sia divertenti, dai piu calmi, ai più esaltati.
Hanno ognuno una propria storia, che verrà spiegata nel corso della storia, e devo dire che è stato davvero bello sapere di più su ogni personaggio.

La trama è coinvolgente. E un pò triste, Riesce ad unire aspetti sentimentali a momenti divertenti, senza rovinare nulla, e mixandosi bene.
Forse un altro difetto è lo sviluppo solo dei 2 personaggi principali, gli altri non sembrano crescere o evolversi, restano sempre gli stessi.

Il lato più brutto però è quello degli "episodi inutili" o delle "sottotrame noiose". Ci sono alcuni pezzi in cui ho veramente pensato di sospendere la serie o saltare qualche episodio, ma il buonsenso mi ha fatto scegliere bene, e mi ha fatto godere quella che reputo una bella serie.

Dò un 8 a Clannad per il modo in cui è ruscito a coinvolgermi e stregarmi, facendomi godere il mondo di Clannad


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Helki

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
"Clannad" è una serie anime completa composta da 2 stagioni di 22/23 episodi tratta dall'omonima visual novel. Sono presenti anche un paio di episodi alternativi.

Trama: La storia è semplice e vede il classico fortunato di turno circondato da ragazze, questa volta però il protagonista intraprenderà una singola route, nella prima stagione avremo più una commedia con le presentazioni dei personaggi e poco di concreto e nella seconda la trama vera e propria.

"Clannad" è ormai tra gli anime più famosi quindi vorrei partire dal comparto tecnico in modo che possiate farvi un idea senza pareri personali, i quali spaziano dall'eccezionale al "È la cosa peggiore che abbia mai visto".
Graficamente abbiamo un'opera nella media, niente di più, il character design è piuttosto basso, se non fosse per il colore dei capelli e le acconciature i personaggi sarebbero parecchio uguali; le ambientazioni sono già meglio, bei colori e un dettaglio degli elementi discreto.
La musica è molto apprezzabile e mai dimenticherete la prima ending, i doppiaggi sono molto ben fatti e riusciranno a dare la personalità che manca nel comparto visivo.
La trama è ovviamente il punto forte dell'opera, una storia sentimentale tra 2 giovani e le disgrazie alle quali andranno incontro (seconda stagione)… detta così sembra la classica storiella adolescenziale ma il seguire i personaggi nella loro crescita anche dopo la scuola rende il tutto speciale.

Personalmente trovo che "Clannad" sia tra le opere sentimentali migliori, ma c'è una cosa importante da dire, la prima stagione è una commedia quasi pura, raramente avremo momenti drammatici e sentimentali, le preview degli episodi vi inganneranno e basta; quindi non aspettatevi di guardare questa serie e iniziare a piangere, la prima stagione è una commedia harem ed è pure tra le migliori che abbia visto, ci saranno valanghe di gag e i personaggi sono a loro modo tutti molto divertenti.

Consigliato se volete un'ottima commedia scolastica, per come la vedo potete vedervi anche solo la prima stagione e rimanerne soddisfatti, se poi volete capire cos'è il "Clannad" di cui la gente parla guardatevi la seconda stagione, consapevoli però che perderà quasi tutta la parte commedia e diventerà un sentimentale vero e proprio.

Voto Personale: 10
Voto Oggettivo (per quanto possibile) nel Genere: 8, anche se graficamente non eccelle è senza dubbio una commedia degna di nota e la seconda stagione riesce a creare una storia non adolescenziale che può essere apprezzata da tutti, qualche elemento che non vi piacerà potrebbe esserci ma niente da giustificare la denigrazione di una serie che magari si è stati costretti a guardare solo per la sua popolarità, non guardate serie controvoglia.

PS: Guardatevi i 2 OAV che raccontano la storia di Kyou/Ryou e Tomoyo, sono brevi e secondo me meritano.


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veronicab

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
"Clannad" è una visual novel giapponese abbastanza recente targata shōnen che racconta le avventure di Tomoya, uno studente dell'ultimo anno piuttosto svogliato. Lui e il suo migliore amico, infatti, trascorrono le giornate nel dormitorio di quest'ultimo, presentandosi a scuola di tanto in tanto. Tomoya odia la città in cui vive, a causa degli avvenimenti accaduti nella sua vita, come la depressione del padre in seguito alla morte della madre di Tomoya.
Un giorno incontra una ragazza apparentemente strana, Nagisa. Scoprendo di più sulla vita di questa ragazza, deciderà di aiutarla. La vicenda è contornata da altri personaggi che verranno ben approfonditi.

Innanzitutto ci terrei a specificare che non appena lessi "harem" partii con molti pregiudizi nei confronti di "Clannad" e arrivai a interrompere e ricominciare più volte la serie, chiedendomi il perché di questo enorme successo.
Fortunatamente ricominciai a guardarla e ne rimasi molto colpita. Quindi se siete titubanti riguardo al genere, sappiate che "Clannad" non è la solita commedia harem in cui il protagonista è un idiota patentato che si ritrova immerso in un mare di ragazze in lotta per la loro conquista.
"Clannad" è, al contrario, un anime spettacolare, che tocca il cuore dello spettatore riuscendo a entusiasmarlo e a immergerlo nel suo mondo.

I protagonisti sono, come già scritto, ben definiti e tutti collegati in qualche modo al passato di Tomoya.
La grafica è eccezionale, le OST anch'esse si fanno notare, la opening mi è piaciuta moltissimo.
La trama non è mai scontata e non pecca mai di ridicolo, né cade mai nella noia. Per me, che sono un'amante del genere sentimentale, è dispiaciuto notare come lo spazio a quella che dovrebbe esserere la storia 'amore tra i due protagonisti venga fuori solo alla fine, ed è forse per questo che decisi di interrompere la visione più volte, tuttavia adesso ritengo che lo spazio sia stato gestito più che bene e in maniera esaustiva, se poi siete anche voi degli amanti del genere sentimentale, vi consiglio di non perdervi il sequel.
"Clannad", infatti, ha anche un proseguo, "Clannad - After Story", che a mio parere è ancora più bello, mi ha fatta piangere per tutta la durata della serie.

In conclusine, consiglio la visione di questo anime a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia divertente, a tratti romantica e con molti spunti di riflessione.
Il mio voto non è un 10 solo perché ho apprezzato maggiormente il suo continuo, che rasenta la perfezione.


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EdmondDantès

Episodi visti: 23/23 --- Voto 4
Faccio parte di tutti coloro che hanno deciso di guardare "Clannad" dopo averne sentito parlare anche troppo. La farò breve: non solo le mie aspettative, che erano ovviamente alte, non sono state soddisfatte, ma sono anche rimasto piuttosto deluso. Ho infatti trovato Clannad poco originale sotto ogni punto di vista.

Parto dalla trama. Abbiamo il tipico protagonista maschile molto gentile, il quale si trova invischiato nelle vicende di diverse ragazze che puntualmente si innamorano di lui. Fin qui niente di male: è pur sempre tratto da una visual novel di genere "harem" per cui non ci si poteva aspettare altrimenti. Tuttavia, i diversi archi narrativi mi sono sembrati poco accattivanti, a volte persino noiosi. Mi riferisco, per esempio, agli episodi dedicati a Fuko e alle stelle marine: potevano farla più breve.

Passiamo ai personaggi. Come ho detto prima, il nostro Tomoya non è diverso dai protagonisti stereotipati di questo genere. Lo stesso vale per alcune ragazze: abbiamo la tsundere (Kyou), la ragazza timida e impacciata (Ryou e in parte Nagisa) e poi quella che ha problemi a relazionarsi (Kotomi). Fuko, che ho citato poco fa, è invece piuttosto originale, ma sfortunatamente non in senso positivo. È a mio parere davvero fastidiosa e personalmente non l'ho trovata affatto simpatica e "kawaii" come molti ritengono. Insomma, ci tenevano così tanto che fosse amata dallo spettatore che nel mio caso hanno ottenuto l'effetto opposto: l'episodio in cui riesce a dire qualche parola alla sorella non è riuscito proprio a commuovermi.
Dedico due parole anche a Sunohara. Anch'egli è un personaggio stereotipato, ovvero l'unico ragazzo della serie al di fuori del protagonista amato da tutte. Il suo ruolo è quello di strappare qualche risata allo spettatore tramite le sue gag e a volte di fare da spalla al protagonista con i suoi saggi consigli.
Per quanto riguarda Tomoyo, invece, è l'unico personaggio che mi è piaciuto. In realtà durante la serie non apprendiamo molto su di lei, ma l'episodio speciale in cui ha una relazione con Tomoya mi è davvero piaciuto. Non mento quando dico che mi ha coinvolto emotivamente più di tutti gli altri ventidue episodi.

Concludo parlando dei disegni e della colonna sonora. Per quanto riguarda i primi, non sono riuscito proprio ad apprezzare il character design delle ragazze perché è esageratamente moe. La colonna sonora, d'altra parte, non è particolarmente incisiva. Inoltre hanno abusato fin troppo della canzoncina dei dango.


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BigBis92

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Penso che quest'anime debba essere un must per chiunque voglia vivere un'esperienza unica che porterà sicuramente alle lacrime per la profondità e la bellezza commovente delle storie che vengono presentate. Descrivere Clannad come pura emozione sarebbe riduttivo secondo la mia modesta opinione. L'anime presenta, col susseguirsi degli episodi, una miriade di emozioni straordinarie: amore, odio, tristezza, felicità, femminilità, innocenza, rabbia, frustrazione ecc... Sebbene sia un valzer di sentimenti si può percepire anche una venatura di magia che si amalgama perfettamente nel tutto. Ogni personaggio ha un determinato carattere e delle caratteristiche molto intriganti e questo rende possibile l'immedesimarsi del telespettatore con uno o più personaggi. Vorrei soffermarmi comunque su un sentimento che è ovunque nell' anime, ovvero, la tristezza: questa risulta essere a volte angosciante e tormenta l'anima di chi si appassiona alla serie, ma questa successivamente viene stemperata da momenti buffi e goffi, intramezzati discretamente dallo staff. Vorrei soffermarmi sulla OST dell'anime che è degna di essere acquistata, come io ho fatto. Dopo ARIA non credevo di potermi ancora innamorare di altre soundtracks ma ciò è avvenuto. Vi consiglio di ascoltarla nei momenti tristi come d'altronde l'anime.


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Delandur

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Avevo sentito parlare molto di Clannad, quasi da tutti molto bene, quindi mi sono approcciato a questo anime con delle aspettative piuttosto alte e non sono stato deluso.
Clannad è la storia del rapporto tra Tomoya, il protagonista, e le sue compagne scolastiche, in particolare Nagisa, ragazza di fragile salute conosciuta il primo giorno di scuola.
L'intera serie si suddivide in varie storie nelle quali i protagonisti incontrano un personaggio secondario, con il quale si svolge una trama a parte.
Le storie di Fuuko e Kotomi sono davvero meravigliose, mi hanno commosso moltissimo soprattutto la prima; sono riusciti in queste storie a tirare le corde giuste, ogni scena e ogni scelta aumenta il patos e l'attenzione. Non ti stanchi di guardare le puntate.
La caratterizzazione dei personaggi non è per nulla banale, non sono piatti, ma molto interessanti e scopri nuove cose su di loro ogni puntata.
Il protagonista è ben riuscito in ogni categoria, aspetto, carattere e storia; anche Nagisa è un personaggio davvero tenero ed interessante.
Il comparto tecnico è di tutto rispetto, il disegno è bello anche se personalmente trovo gli occhi dei personaggi davvero sproporzionati.
Lo consiglio vivamente a chiunque voglia emozionarsi. Questo anime ci riuscirà.


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Kureria.

Episodi visti: 7/23 --- Voto 1
Tomoya Okazaki incontra Nagisa Furukawa, una ragazza che aveva perso un anno di scuola a causa della sua malattia. La ragazza gli confessa che avrebbe voluto far parte di un club di teatro e quindi Tomoya l'aiuta a realizzare il suo sogno.

La trama mi è sembrata abbastanza carina e quindi ho iniziato l'anime con grandi aspettative. Disastro. Dalla trama e dal genere (shojo, scolastico, sentimentale, drammatico) non pensavo ci fossero anche elementi sovrannaturali come la presenza di una fantasma nell'anime, e la cosa mi ha molto stupita; penso che la presenza di questi elementi stoni con lo scopo principale, ovvero far nascere un club di teatro nella scuola. Nel primo episodio l'anime sembra far intendere che tutta la storia ruoti intorno a questo obbiettivo finale e invece non è così, ci sono molte altre cose in mezzo, come appunto l'elemento sovrannaturale. Penso che l'anime sia molto noioso e infantile, i dialoghi sono scontati e le battute non divertenti. Le ragazze, che in teoria dovrebbero stare sui sedici anni, si comportano come ragazzine di cinque. Il disegno non mi è piaciuto molto, gli occhi sono troppo grandi rispetto alla faccia e i capelli sono brutti.
I punti a favore di questo anime sono le divise scolastiche (molto belle), l'opening e l'ending.
Ho deciso di dare come voto 1 perché ho trovato l'anime (in quei pochi episodi che ho visto) estremamente noioso. Il vero succo della trama (realizzare il sogno di Nagisa) nei primi sette episodi non arriva mai, si perde un po', come se passasse in secondo piano. Non lo consiglio.


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Eversor

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Ho sentito parlarne moltissimo e tutti dicevano che si trattava di un anime sensazionale, realizzato in maniera fantastica. Così, dopo aver ascoltato i pareri degli, ho deciso di provare sulla mia pelle anche questa serie che, lo dico chiaramente, non mi ispirava molta fiducia, almeno inizialmente. "Clannad" è una serie uscita nel 2007, composta da 23 episodi e indirizzata soprattutto su argomenti prettamente scolastici/sentimentale. Alcuni ci vorrebbero aggiungere anche un tocco di harem, ma, a mio avviso, quest'ultimo genere stona leggermente con quanto ho avuto occasione di vedere nella commedia qui recensita.
In effetti "Clannad" avrebbe un potenziale incredibilmente elevato, ma, come spigherò meglio in seguito, alcuni errori riducono drasticamente la qualità dell'anime, rendendolo un'opera senza dubbio buona, ma non esplosiva. la trama è interessante e, come narrerò qui di seguito, mostra sviluppi abbastanza interessanti e originali che, a mio avviso, potevano essere realizzati meglio…molto meglio.

Tomoya è uno scansafatiche, esperto nel saltare le ore di scuola insieme al suo amico Sunohara e arrivare tardi a scuola. Eppure, all'inizio del suo terzo anno di liceo, sulla strada, incontra una strana ragazza, con cui intrattiene un discorso alquanto bislacco, visto anche che non sembra conoscere minimamente l'identità di quella fanciulla. Il suo nome, come scoprirà in seguito, è Nagisa e, a causa di una salute abbastanza precaria, è stata costretta a ripetere il terzo anno per le troppe assenza. Così, ora, si ritrova ancora a scuola, senza alcun amico e troppo timida per potersene fare di nuovi.
Il suo carattere è senza dubbio riservato, ma, una volta aperta, mostra un atteggiamento piuttosto simpatico e allegro, cosa che, a quanto sembra, attira subito l'attenzione di Tomoya. Questo è l'inizio di tutto: uno scansafatiche e una ragazza timida che si incontrano sotto i ciliegi in fiore e, quasi senza accorgersene, incominciano a stringere un legame che li porterà lontani.
Nagisa ama il teatro e vuole aprire un proprio club scolastico, ma la strada è alquanto dura e, solamente grazie all'iuto del suo nuovo amico, sarà in grado di realizzare il proprio sogno. Insieme realizzano i manifesti e vanno alla ricerca di nuovi membri, scoprendo, tra l'altro, tanti nuovi compagni che, senza neanche accorgersene, li coinvolgeranno in una miriade di problemi, anche abbastanza seri e drammatici.
Eppure, nonostante tutte queste difficoltà, la vita va avanti e Tomoya e Nagisa l'affrontano con convinzione, sempre più consapevoli che, insieme, avrebbero potuto sconfiggere qualsiasi ostacolo…o almeno, così credevano.

Come già detto, la trama è alquanto interessante, ma non è affatto esente da errori, o piccole imperfezioni che, secondo il mio modesto parere, hanno impedito a tale opera di spiccare il volo. Innanzi tutto le scene della ragazza misteriosa che si possono osservare all'inizio delle varie puntate: di cosa si tratta? Un semplice ricordo, una metafora o qualche parallelismo? Il mondo in cui sembra abitare quella fanciulla solitaria è completamente deserto, fuorché un piccolo robottino metallico, costruito dalla ragazza stessa. I due passano così le giornate, insieme, in una condizione di perenne monotonia, aspirando, forse, a raggiungere un mondo migliore.
Non voglio affatto dire che sia una brutta trovata, anzi, l'ho molto apprezzata durante la visione della serie, eppure, alla fine del ventitreesimo episodio, non si è accennato minimamente alla vera natura di quel misterioso mondo, disperso chissà dove. Slegato, dunque e, seppur carino, apparentemente privo di significato…
Un'altra questione è la vicenda amorosa tra Nagisa e Tomoya. I due si amano e si possono capire facilmente gli sviluppi del loro incontro fin dalla prima discussione che tengono. Non ci sono colpi di scena e tutto scorre liscio come l'olio (peccato) in una storia d'amore che, seppur carina, risulta alquanto banale. Nagisa è timida, riservata, quasi una bambina e Tomoya risulterà anche lui abbastanza "alle prime armi", tanto che, nonostante l'annuncio del loro fidanzamento, i due giovani studenti sembreranno più due bambini delle elementari alle prese con una cotta. Eddai! Va bene tutto, ma questo è fin troppo. Capisco l'innocenza che vogliono trasmettere e il senso di purezza di Nagisa, ma almeno la mano potreste stringervela.
Insomma, tra le altre pretendenti, in primis Tomoyo e Kyou, avrei scelto senza dubbio una di queste che, almeno, mostrano un po' più di carattere e intraprendenza. Già, peccato che a metà serie le pretendenti si ritireranno dalla gara, comprendendo con rammarico che il cuore di Tomoya era già occupato…bello, ma, a mio avviso, tutta la vicenda poteva essere strutturata in maniera diversa.

E per quanto riguarda la grafica? Beh, non è proprio bruttissima, ma, d'altro canto, bisogna pure tenere in considerazione che "Clannad" è uscito nell'ormai lontanissimo 2007. Un'altra era, vedendo anche gli ultimi progressi nel campo dell'animazione.
Ciò nonostante, anche in questo caso, tutto il contesto avrebbe potuto risultare molto migliore, grazie anche a qualche piccolo accorgimento. I personaggi sono molto interessanti, sia per quanto riguarda l'aspetto esteriore sia per quello interiore, ma, forse, quegli occhioni sono fin troppo grandi. Ok farli "cucciolosi", ma qui si è andati un po' oltre.
Le musiche sono fantastiche e, non solo accompagnano in maniera eccellente le vicende dei nostri protagonisti, esaltando i momenti di maggior pathos, ma restano anche in mente per la loro bellezza. L'opening è davvero interessante e anche l'ending risplende per originalità e simpatica.
La trama è ripartita in settori, in quanto sembra che, in certe occasioni, determinati personaggi assumono ruoli maggiori rispetto ad altri. Tali archi narrativi durano all'incirca 4/5 episodi, in cui si riesce a comprendere le meglio la personalità di determinate figure. Non solo è intrigante questa organizzazione della storia, ma risulta essenziale per una più consona conoscenza dei drammi dei vari studenti, facendo attenzione a non creare alcun protagonista marginale. Tomoya e Nagisa sono senza dubbio le star indiscusse, ma, a turni, dovranno affrontare diverse avversità grazie all'aiuto di differenti membri del proprio gruppo di amici.
Peccato ancora una volta per l'andamento troppo lento che, sebbene si accordi al clima mite e tranquillo di "Clannad", alla fine non può far altro che appesantire. I colori sono quasi candidi e anche l'atmosfera sembra cullare i nostri eroi in un bianco abbraccio. I drammi e le difficoltà sono senza dubbio un ostacolo per Tomoya e compagni, ma, nonostante questi perigli, il clima non mostrerà mai particolari accelerazioni. Bene? Male? Quello poi dipende da soggetto a soggetto.
L'ultima critica va ad alcuni cambi di scena che (e qui sono rimasto letteralmente basito) sembrano quelli a "veneziana" che si possono trovare su Power Point. Comprendo la necessità di staccare da una situazione precedente, ma, forse, si poteva optare per qualcosa di più consono.

In conclusione, nonostante le mie numerose "batoste" verso quest'anime, sono stato veramente contento di averlo visto. Uno scolastico davvero interessante che non può non farci immedesimare in uno dei tanti studenti di "Clannad". Il finale è un po' così e così, ma, in fin dei conti, è più che comprendibile vista anche la presenza di una seconda stagione.
Gustatevelo, godetevelo e apprezzatelo in tutti i suoi pregi e in tutti i suoi difetti…

Voto finale: 8


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eracliano

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Dovendo scegliere una caratteristica da associare ad un anime come "Clannad", la prima che mi viene in mente è la dolcezza.
E come altrimenti si potrebbe definire la trama di base se non come una delicata storia d'amore?
Ora, in genere questo non è propriamente il mio genere, ma in ogni caso non disdegno questo tipo di trame, se sono ben fatte. E così, dopo aver iniziato la visione incoraggiato più che altro dall'elevata valutazione, alla fine la ho proseguita per curiosità e interesse. Interesse non tanto per il succo del finale, che si palesa con largo anticipo, ma piuttosto per il "viaggio" nel mentre. E non è forse così che dovrebbe essere sempre?
La trama nel suo svolgimento rispetta l'origine visual-novistica dell'anime, con una suddivisione per archi, in ciascuno dei quali una ragazza diversa sarà più delle altre al centro dell'attenzione. C'è comunque dietro anche un elemento comune legante, che unisce dall'inizio alla fine il tutto ed è il rapporto tra Tomoya e Nagisa. Nel mentre, ci sarà spazio anche per scene divertenti, momenti più seri/tendenti al dramma e così via, ma niente stravolgimenti, e le singole tipologie sono ben bilanciate tra di loro. Il risultato è un'atmosfera che, ricollegandomi all'inizio di questa recensione, appare delicata come petali di fiore, che consente allo spettatore di commuoversi ed appassionarsi il giusto, mentre i vari personaggi saranno alle prese con grandi e piccoli problemi della loro giovinezza.
La grafica è caratterizzata da un intenso e peculiare uso delle luci e rispecchia, tanto nei fondali quanto nel design dei personaggi, questo spirito di base, il che indubbiamente ciò gioca a favore in questa mia valutazione. Stesso discorso si può fare anche per il sonoro: quale sigla di chiusura si può intonare a Clannad meglio della canzone dei Dango? Estremamente discreta, morbida come… uno gnocco preparato con farina di riso!
Ora, riguardando il tutto da una prospettiva un pelo più distaccata, mi rendo conto che, comunque, Clannad non è esattamente un "anime per tutti", in quanto comunque immagino possa risultare facilmente noioso a chi di suo mal digerisce le storie romantiche e che non hanno fretta di andare avanti con la trama. Esclusi costoro, comunque, mi sento di consigliare a tutti quantomeno di provare a vedere questa serie.

Assegniamo, a questo punto, i consueti punteggi:
Trama: 7,5
Finale: 8
Personaggi: 9
Grafica: 9
Sonoro: 8,5
Quindi qui saremmo su un 8 molto abbondante. E sull'8 rimaniamo, ma per poco.


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Bradipo Lento

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
E' possibile trovare un anime che faccia provare forti emozioni e, al tempo stesso, divertire per le situazioni che propone? Clannad è uno di questi, dove scene esilaranti e gag ricorrenti vengono inserite all'interno di storie che ci mostrano quanto possa essere difficile avere a che fare con i pesi che ci portiamo nel cuore e con le avversità della vita. Il risultato finale, però, non è mai cupo e triste: le singole storie - per quanto drammatiche - terminano sempre con un messaggio di speranza e con l'invito a vedere le cose in maniera positiva, a impegnarsi per superare le difficoltà sapendo che possiamo sempre contare su parenti o amici pronti a sostenerci.
L'anime è tratto da un videogioco, e durante la visione degli episodi si trovano molti elementi che tradiscono l'origine un po' inconsueta di questo lavoro. Il comparto grafico e quello sonoro sono di altissimo livello, e la struttura narrativa - che prevede alcuni blocchi di episodi dedicati a un singolo personaggio - ricalca il sistema dei "livelli" che obbliga il giocatore a completarne uno prima di poter passare al successivo. La storia scorre comunque sempre fluida, durante la visione non si incontrano mai momenti di stallo in cui ci si chiede se si sia "perso qualcosa" per strada; al termine di un episodio ho spesso avuto la voglia di guardarmi immediatamente il successivo per vedere come proseguisse l'arco narrativo, segno della bontà della scelta degli autori.

La serie si apre con una scena quasi poetica: Tomoya Okazaki - un ragazzo all'ultimo anno delle superiori che vive insieme al padre che ha problemi di alcolismo - percorre il viale in salita che lo conduce alla scuola, sotto una cascata di petali di ciliegio. Lungo la strada incontra Nagisa Furukawa, una ragazza che si è fermata per la fatica e che con una voce un po' affannata sta recitando alcuni spezzoni di un racconto sconosciuto. Tomoya, riprendendo le frasi pronunciate da Nagisa, incita la ragazza e percorre insieme a lei il resto del tragitto per raggiungere la scuola. I due frequentano classi diverse, ma durante l'intervallo per il pranzo si incontrano spesso nel cortile della scuola; Nagisa - che non ha amici e rimane spesso in disparte - inizia a confidarsi con Tomoya e gli racconta che vorrebbe ricostituire il club di teatro della scuola per mettere in scena un racconto di sua creazione. Tomoya offre il suo aiuto a Nagisa e tenta di coinvolgere nell'impresa i suoi amici più cari; nessuno di loro sembra intenzionato a entrare nel club, ma tutti vogliono aiutare la ragazza a realizzare il suo sogno.
Fino a questo punto Clannad non presenta particolari differenze rispetto a una qualsiasi serie scolastica; le sue caratteristiche più importanti emergono in seguito con gli approfondimenti dei singoli personaggi. Uno dei suoi punti di forza è quello di dare ampio spazio ai rapporti umani e alle riflessioni dei personaggi: il nome della serie si rifà alla parola irlandese clann che viene usata per indicare la famiglia ma anche un gruppo di individui che si ritrovano per interessi comuni. Nel corso degli episodi si noterà che tutti i personaggi danno molta importanza ai rapporti familiari, sia chi proviene da famiglie serene che chi ha alle spalle un nucleo familiare turbolento o vive da solo. Se non si parla dei rapporti familiari si pone l'accento sull'amicizia tra i personaggi: quando uno di loro narra la storia della sua vita e gli eventi che l'hanno caratterizzata gli altri ragazzi si stringono intorno a lui, rafforzando giorno dopo giorno l'amicizia che li lega.
Le storie che sono alla base dei singoli archi narrativi riescono a catturare l'attenzione dello spettatore per la loro intensità. Non so se questo dipenda dalla gradualità con la quale si viene introdotti in quelli che spesso sono dei veri e propri drammi personali o dal sapiente mix tra i momenti più intensi e quelli comici: il risultato è comunque quello di riuscire a entrare in sintonia con il personaggio che sta narrando la sua storia, al punto che vorremmo abbracciarlo o confortarlo come fanno i suoi amici nell'anime. Tra le storie, oltre a quelle che riguardano i personaggi, ne troviamo una un po' particolare proposta a spezzoni collocati spesso all'inizio degli episodi: una bimba che sembra vivere da sola in una stanza spoglia raccoglie dei rottami per costruire un robot che diventerà il suo amico, e durante il suo lavoro narra una storia riguardante un mondo lontano che vorrebbe raggiungere. Questo racconto può sembrare un po' dispersivo, ma se si seguono con attenzione i vari spezzoni - ricchi di spunti riflessivi - si scoprirà che forniscono elementi importanti per comprendere alcune delle situazioni presentate negli archi narrativi.

Come già detto Clannad è anche un anime ricco di situazioni divertenti e di spunti comici, che non scadono mai nella farsa e svolgono perfettamente una duplice funzione: stemperare i momenti in cui gli eventi stanno prendendo una piega troppo drammatica e mostrare la complicità che si viene a creare tra i personaggi. Tra questi ho trovato particolarmente divertenti le scene in cui il padre di Nagisa rincorre la moglie che fugge in lacrime per una critica al pane fatto da lei, gli scherzi - perfidi - che Tomoya gioca agli altri ragazzi e gli scontri tra Tomoyo e Sunhoara dove il ragazzo viene sempre preso a calci o pugni. Molto divertenti anche i siparietti in cui Fuko - la ragazza protagonista di un arco narrativo incentrato sul paranormale - appare improvvisamente con l'intenzione di aiutare gli altri personaggi ma combina guai o fa qualcosa di completamente inutile.

La grafica è gradevole e accattivante, sia per la rappresentazione dei personaggi che degli ambienti interni e esterni dove si svolgono gli eventi. Molto realistiche le scene ambientate sotto la pioggia - dove viene inserito un effetto "sfuocato" che offusca la visione - e quelle con i ciliegi fioriti che, con i petali che cadono a terra, ricordano l'effetto di una lieve nevicata. Lo stile è quello del videogioco da cui è tratta la serie, e risulta molto gradevole anche nella trasposizione in anime.
Anche la colonna sonora è molto intesa: le musiche di sottofondo riescono a coinvolgere a pieno lo spettatore nei momenti più intensi della narrazione. Buona la opening, mentre la ending mi ha letteralmente spiazzato: al primo ascolto risulta quasi monotona, ma dopo alcuni episodi ti entra nella testa e ti stupisci quando vedi che, nei momenti più impensabili, stai canticchiando sovrappensiero "Dango, dango, dango...". Il tema musicale della sigla finale viene riproposto spesso (in più varianti) nell'anime, sempre legato a situazioni che riguardano Nagisa - appassionata della famiglia Dango alla quale si ispira il brano - fino a diventare uno dei suoi tratti identificativi.

Una serie che si fa ricordare per le situazioni comiche, per l'intensità dei momenti narrati, per lo spessore dei personaggi e per la bellezza della grafica e delle musiche: si può chiedere di più a un anime? Consigliatissima a tutti, soprattutto ai tanti che ancora si rifiutano di riconoscere all'animazione giapponese la dignità che attribuiscono ai film, ai romanzi o ad altre opere di intrattenimento: sarei felice se qualcuno di loro cambiasse idea dopo aver visto Clannad e iniziasse a credere che gli anime sono uno dei tanti modi per raccontare una storia a un pubblico di tutte le età.


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Zenzero

Episodi visti: 14/23 --- Voto 5
Non ce l'ho fatta. Ci ho provato in tutti i modi a convincermi di continuare questa serie, ma sarebbe stato più semplice attraversare il pacifico a nuoto che andare avanti con le puntate di Clannad.
Parto analizzando la trama, che a mio avviso non esiste, siamo infatti davanti ad uno slice of life/scolastico dove l'unico sentimento che regna è l'amicizia ed il volersi bene. Certo non pensavo di vedere un hentai, ma qua l'amore latita in maniera clamorosa, come se l'età media del pubblico al quale è rivolta l'opera sia tra i 12 ed i 15 anni.
I personaggi poi, non ne salvo nemmeno uno, tutti stereotipati e per niente interessanti. Inoltre ogni piccolo spunto interessante viene subito reso banale.
Le animazioni e le musiche sono nella norma, niente di memorabile in entrambi i casi, anche se ho sentito e visto di molto peggio.
Purtroppo sono rimasto molto deluso, forse perché viste le ottime opinioni altrui avevo delle grandi aspettative, o forse perché non è proprio il mio genere (anche se ho adorato AnoHana e Toradora), fatto sta che alla 14° puntata ho droppato il tutto.
Mi spiace lasciare una serie a metà, ma non ne potevo più del modo infantile con il quale ogni situazione veniva affrontata, quindi se come me avete una certa età e cercate qualcosa di emozionante tralasciate senza problemi Clannad e virate su altre opere, c'è di molto meglio in circolazione.


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LenLamperouge

Episodi visti: 23/23 --- Voto 4
"Clannad" è un anime davvero famoso, considerato da molti un capolavoro assoluto, ma personalmente devo dissentire.
"Clannad" tratta il rapporto tra due ragazzi, Tomoja e Nagisa, rapporto destinato a trasformarsi in amore.
Io ho visto tutti gli episodi di "Clannad" e vi assicuro che è stata davvero dura: le prime due volte che ho tentato di portarlo a termine il mio limite di sopportazione non ha superato l'episodio 6. Il motivo è che "Clannad" è una cosa monotona e ripetitiva, una sdolcinatezza logorante, insensata e a dir poco insopportabile. Io adoro il genere shoujo romantico, ma questo è davvero troppo. "Clannad" non ha niente in più rispetto agli altri shoujo, mi domando come abbiano fatto gli autori a tirar fuori 23 episodi da una trama inesistente!
Ma passiamo alla cosa peggiore, i personaggi. La protagonista femminile è il personaggio più vuoto, più inutile e più uke che io abbia mai visto. I personaggi di contorno invece secondo me non meritano neanche di essere nominati; l'unico personaggio elaborato e sopportabile è il protagonista maschile, il quale è decente, ma nulla di che.
Il mio voto è quindi una grave insufficenza, l'anime si salva solo per il sonoro.
Il mio voto è 4, ma sarebbe anche minore, solo che ritengo stupido dare voti esageratamente bassi.
So di andare controcorrente, ma io considero "Clannad" un'opera mediocre.


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Aki97

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Come spesso mi succede, non è stata la trama a spingermi a guardare "Clannad", bensì la sua popolarità: diverse volte ho avuto modo di leggere in proposito commenti molto positivi così come molto negativi, e alla fine è stata proprio questa grande differenza di opinioni a farmi iniziare la visione di quest'anime. E appunto, dato che avevo letto recensioni da 10 così come da 4, non sono partita con particolari aspettative e, chissà, magari è stato questo a farmi apprezzare ancora di più questa serie.

La trama di base è sostanzialmente questa: Tomoya Okazaki, un ragazzo che frequenta l'ultimo anno delle superiori, una mattina lungo la strada per andare a scuola incontra Nagisa Furukawa, una ragazza che si scoprirà essere ripetente a causa della sua salute cagionevole, e che vuole riaprire il club di teatro della scuola nonostante l'esperienza praticamente nulla.
La cosa che sorprende è che da delle premesse così "già viste" - fin dal primo episodio - si svilupperà una trama che di banale ha poco e nulla. A partire dai suoi personaggi, infatti, "Clannad" dimostra che anche in un'ambientazione dove il moe e gli occhioni regnano sovrani c'è chi cela nel suo passato segreti più o meno grandi, e a ognuna di queste persone, dopo un'iniziale e superficiale presentazione nei primi due episodi, verrà dedicato un apposito arco narrativo all'interno della storia.

Il primo di questi "blocchi", che va dell'episodio tre all'episodio nove, tratta della piccola Fuko Ibuki, una ragazzina che dovrebbe avere l'età di Okazaki, ma che in realtà sembra più una bambina delle elementari, con una smodata passione per le stelle marine.
Aiutata dai due protagonisti, Fuko realizza e distribuisce per la scuola delle sculture di legno a forma di stella marina, invitando così ogni studente al matrimonio della sorella maggiore, ex insegnante di arte dell'istituto.
Mano a mano che si procede con la visione degli episodi, però, si scopre che in realtà Fuko non è chi sembra, e che un bel paradosso si nasconde dietro a quel tenero faccino.
Questo, personalmente, è forse l'arco narrativo che ho apprezzato di più, perché il personaggio di Fuko è veramente esilarante - specie nei suoi continui battibecchi con Okazaki -, ma nonostante ciò al concludersi della sua storia non ho potuto fare a meno di provare una grande tristezza. Divertimento e un senso di nostalgia sono mescolati ad arte in un mix che colpisce in pieno il cuore dello spettatore. Davvero bello.

Il secondo "blocco" va dal decimo al quattordicesimo episodio, ed è l'arco dedicato a Kotomi Ichinose, una ragazza dalla straordinaria intelligenza, che trascorre tutte le ore scolastiche in biblioteca a leggere libri. Non frequentando le lezioni normali, dunque, non ha nessun amico, a eccezione di Okazaki, che pian piano l'aiuterà a uscire dal suo guscio e ad affrontare il suo terribile passato. E forse questa è la pecca più grande del personaggio di Kotomi, nonché della parte a lei dedicata: come si intuisce dopo la storia di Fuko, ogni personaggio ha qualche cosa da nascondere, ma in questo caso si è forzata un po' troppo la mano. Benché la reazione della allora bambina Kotomi - anche se un po' esagerata - sia perfettamente in linea con gli avvenimenti e le conseguenze che questi portano, ho avuto come l'impressione che tutta la baracca sia stata solo la trovata di qualcuno per spingere lo spettatore alle lacrime, e questa è una cosa che non sopporto. Ciò non è palese come in altri anime, certo, ma la sensazione un filino sgradevole mi è rimasta.
La serie purtroppo non si riprende molto con i successivi due episodi, dove fa la sua comparsa la sorellina di Sunohara: peccato, poteva essere una bella occasione per dirci qualcosa in più sul biondino latin lover, personaggio bistrattato da tutti a cui non avrebbe fatto male un po' di approfondimento psicologico. Il tutto invece si concentra più che altro sulla rivalità con il club corale, anche se ciò riporta al centro dell'attenzione l'iniziale progetto di riaprire il club di teatro.
I seguenti sei episodi hanno come iniziale protagonista Tomoyo e poi successivamente (e finalmente, aggiungerei) Nagisa. Di quest'ultima ci viene rivelato il passato, che lei stessa ha dimenticato, e che porterà non pochi problemi alla buona riuscita della recita di fine anno.

Gli ultimi due episodi sono il ventitreesimo, un extra sui fatti dell'estate che vede Nagisa e Okazaki felicemente insieme; il ventiquattresimo è invece uno special ambientato in un universo alternativo dove ci si concentra su un possibile sviluppo della coppia Okazaki/Tomoyo, che ho molto apprezzato, nonostante io sia spudoratamente dalla parte della ragazza dei Dango.

Sono due gli aspetti che maggiormente ho apprezzato di questa serie: il primo sono le esilaranti gag che accompagnano più o meno ogni episodio dell'anime. Niente situazioni già viste, niente battute cliché: gli scherzi di Okazaki sono davvero, davvero originali, e anche la più piccola battuta o stranezza mi ha provocato sempre una risata sincera, perché mai fuori luogo e perfettamente adatta al personaggio coinvolto. Persino i "tormentoni" - come ad esempio Sunohara che viene fatto volare via "alla velocità della luce", o Sanae-san che fugge vie in lacrime perché qualcuno ha detto che il pane che prepara non è buono - non stancano mai, forse perché saggiamente dosati in modo da svolgere il loro ruolo senza risultare martellanti o irritanti.
Il secondo aspetto che più mi è piaciuto in "Clannad" è l'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti: non c'è nulla di forzato, nulla di affrettato e ognuno di loro si rende conto dei sentimenti che prova per l'altro poco alla volta. Si sostengono e si completano a vicenda, entrambi imparano e insegnano qualcosa all'altro: Okazaki sprona Nagisa a credere di più in se stessa, a lottare per raggiungere i propri obbiettivi; dall'altra parte lei fa ritrovare al ragazzo la voglia di vivere che aveva perso, cercando anche di migliorare il rapporto che Okazaki ha con il padre.

E allora, cosa c'è che non va in "Clannad"? In effetti, poche cose che all'inizio avevo tralasciato, ma che facendo mente locale per scrivere questa recensione si sono fatte più insistenti. Una di queste, già prima menzionata, è appunto la tendenza che l'anime ha a voler per forza portare alle lacrime lo spettatore esaltando le situazioni tragiche fino a sfiorare l'inverosimile, o anche a lasciare inspiegate alcune parti, come ad esempio Fuko che, nonostante la conclusione della sua storia, appare e scompare in diversi momenti dell'anime (anche se ciò, devo ammetterlo, giova molto alle suddette gag).
Un'altra cosa che non mi è piaciuta molto di "Clannad" è, come posso dire, la brutta abitudine di "sbarazzarsi" dei personaggi che non servono. Mi spiego meglio: a eccezione di Fuko - di cui vista la conclusione del suo arco è lecito pensare che scompaia del tutto, e invece proprio lei non lo fa -, una volta che uno dei personaggi ha avuto il suo blocco di episodi o risulta "di troppo" per una data situazione, questo tende a rimanere sullo sfondo, come una presenza della quale si conosce l'esistenza, ma che non fa niente per manifestarsi allo spettatore. I due esempi più lampanti che mi vengono in mente sono Kotomi, che concluso il suo arco praticamente non interviene più, e Nagisa, che casualmente si ammala proprio quando la storia si sta spostando su Tomoyo, e ritorna in piena forma non appena il tutto è concluso.
Credo che, appunto, l'anime sia incapace di mantenere una narrazione in parallelo con più personaggi in gioco, il che da un lato aiuta ognuno a venire fuori senza fretta, ma dall'altro rende la struttura molto monotona.
Anche la storia della ragazza e del robot, fin dall'inizio avvolta in una certa aura di mistero, è stata sfruttata davvero poco per le potenzialità che aveva.

Molto bella, invece, la parte grafica: gli occhioni e i tratti vagamente infantili di tutti i personaggi femminili sono uno stile che può piacere e può non piacere. Io, personalmente, l'ho apprezzato abbastanza.
Gli sfondi anche sono molto suggestivi, e particolari sono le animazioni della parte riguardante la misteriosa ragazza e il suo amico robot: trovo che il fatto di rendere i movimenti più "a scatti" sia stata una scelta molto azzeccata.
Bella anche la colonna sonora, sia per le musiche che accompagnano l'anime sia per un'opening coinvolgente e una simpaticissima ending che è diventata l'emblema di "Clannad": "Dango Daikazoku".

E insomma, cos'è "Clannad"? Io lo definisco "un harem mancato" perché anche se i tratti tipici degli harem ogni tanto saltano fuori - e ci mancherebbe altro, visto il genere -, questa serie ha il pregio di non ricorrere a trovate squallide quali seni sproporzionati o scene di nudo/seminudo; difatti, se non fosse che l'intero cast femminile o quasi si innamora - ovviamente - di Okazaki, questo sarebbe più uno shoujo ad ambientazione scolastica che un harem vero e proprio.
Se volete farvi qualche risata avrete le originalissime ed esilaranti gag; se volete piangere sarete ampiamente accontentati; se volete semplicemente shippare questo personaggio con quest'altro avrete il materiale per farlo, ma se non sopportate lo stile moe-kawaii, magari pensateci due volte prima di iniziare la visione.
"Clannad" è un anime dai numerosi pregi, ma che ovviamente non manca di difetti, nonostante ciò il tutto non è troppo compromesso. Indecisa tra il sette e l'otto, alla fine devo ricorrere a una valutazione sul piano personale e sentimentale per giungere a una conclusione: e otto sia.


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urara98

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Su "Clannad", essendo un lavoro della Kyoto Animation (dopo che sono rimasta delusa da un'altra sua opera), non avevo riposto molte speranze, anzi, ancora prima di guardarlo, pensavo che sarei rimasta delusa, invece no.
"Clannad" potrebbe presentarsi come il classico shoujo ripetitivo, ma non è così. Certo, la trama è ripetitiva come in uno shoujo: Tomoya, il protagonista, avendo dei problemi con il padre, vede la sua vita "grigia" e monotona tanto che trova noioso andare a scuola, ma un giorno, mentre decide di andarci, incontra una ragazza (la protagonista femminile) molto insicura di sé, e sarà lei a trasformare la vita di Tomoya e a sua volta lui riuscirà a smuovere la timida Nagisa facendola aprire agli altri personaggi e aiutandola a ricreare il club di teatro.
Dei fattori in cui ho trovato molti pro e contro sono stati i vari personaggi di questa serie. Mi piaceva il fatto che il protagonista instaurasse dei rapporti oltre che con la protagonista femminile e che nei vari episodi di questa serie si potesse approfondire la psicologia e la storia dei vari personaggi, ma non mi piaceva il fatto che i due protagonisti (Tomoya e Nagisa) si soffermavassero sempre su un antagonista alla volta, tanto che gli episodi dopo un po' diventavano lenti, noiosi e monotoni e si sentiva anche la presenza non della trama principale, ovvero lo scopo di Nagisa, quello di riaprire il club di teatro.
La grafica mi è piaciuta molto, anche se non amo molto vedere ragazze "kawaii" con grandi occhioni, ma mi sono piaciuti molto i vari paesaggi (o fondali) pieni di particolari: mi facevano sentire come se io stessi realmente vedendo un vero paesaggio del Giappone.
Molto belle sono anche le opening e le ending (soprattutto "Dango Daizoku") e la colonna sonora di sottofondo nei vari episodi.
Il voto sarebbe stato molto più alto di un 8 se non fosse stato per la trama e per gli episodi abbastanza lenti.


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Dragonx96

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
A mio avviso "Clannad" è un'incredibile serie, una dimostrazione di come dev'essere una commedia drammatica. All'inizio l'anime è un po' lento, ma già alla fine della seconda puntata perde lo sprint necessario.

Clannad, Anime la cui trama si divide in diverse storie, ma si concentra su quella dei protagonisti; la serie si rivela una delle più drammatiche come di consueto Key e la serie non scherza neanche sugli altri aspetti, ha una qualità continua e dei personaggi fantastici, sopratutto Tomoyo l'affascinante' combattente del Anime e il mio personaggio preferito.

Nessuno è trascurato in quest'anime, c'è la storia di tutti, raccontata in maniera drammatica quanto bella, anche il lato comico è fatto bene e questa prima stagione oltre ad avere molto Dramma ci introduce al universo, infatti potrà sembrare un capolavoro anche solo la prima parte ma l'opera raggiunge quei livelli sono con l'After Story e quest'ultimo è uno di quegli Anime di come se ne vedono pochi, li la serie sale veramente di livello.

Dunque consigliato vivamente e assolutamente e ovviamente con l'idea di guardarsi il seguito, questa prima parte a qualità è pari circa alla prima stagione di Little Busters, ma sia quest'ultimo che Clannad per arrivare alla loro vera natura necessitano la visione delle secondi parti che li fanno arrivare a livelli cosi altri da essere le migliori opere Key insieme ad Angel Beats!(Tutti e tre perfino più belli dei già ottimi Air e Kanon).

Voto 9- meno riferito solo alla parte che non include A.S. altrimenti complessivamente per la serie è un 10-, voto estremamente alto quest'ultimo che merita appieno!


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ElyCChan

Episodi visti: 22/23 --- Voto 9
"Clannad" è uno di quegli anime che personalmente ritengo un gioiellino nel settore dei seinen. Prodotto dallo studio Key (famoso per le due serie di "Kanon" e "Air") nel 2007 come adattamento animato di una di quelle novel in cui il protagonista (Tomoya) ha l'imbarazzo della scelta tra duecentomila ragazze; i produttori ne pescano una tra queste duecentomila, la fragile Nagisa Furukawa, e fanno in modo che Tomoya-kun se ne innamori. La prima serie può essere vista così in un certo senso.

Giungiamo alla trama vera e propria. Okazaki Tomoya è uno di quei ragazzi con problemi familiari, un passato e un presente da dimenticare e la cui vita fa schifo: insomma, un piccolo delinquente. Un giorno, mentre va a scuola, incontra una ragazza che per un certo momento sembra parlare da sola: Nagisa Furukawa. Sarà l'incontro con questa piccola, dolce, fragile ragazza a cambiargli la vita e a portargli gioie, ma anche dolori. Questa prima serie si incentra più che altro su un arco narrativo scolastico, poi in esso ci sono vari "capitoli" narrativi, incentrati su vari personaggi: l'incontro tra Nagisa e Tomoya, Fuko-chan, eccetera. In queste sequenze "Clannad" ci fa vedere un mondo diverso: una bambina e un robot, una casa abbandonata, uno spazio sconfinato, tanti puntini luminosi, un mistero che verrà svelato solo alla fine della serie "After Story".

È incredibile il fatto che i produttori partendo da una novel romantica vietata ai minorenni siano riusciti a creare un tale anime. Il character design è sempre lo stesso di "Kanon", pulito, luminoso ed elegante. Il sonoro è una cosa che difficilmente si dimentica, dall'infantile "Dango Daikazoku" alla profonda "Chiisana Te No Hira", un piccolo capolavoro. Oh, poi il titolo, mai scelta più azzeccata di "Clannad". Direttamente dall'irlandese "clan", "famiglia" per l'appunto, per indicare tutti i rapporti creatisi nell'anime, ovviamente non solo quello tra Nagisa e Tomoya. I personaggi poi nel loro piccolo potranno essere "comuni" (nel senso di carattere), ma sono comunque personaggi a tutto tondo e ben caratterizzati (il loro carattere è in continua evoluzione, dalla prima all'ultima puntata) e non piatti e superficiali.

Una cosa che mi ha colpito di quest'anime è quella che sa creare delle situazioni emotive particolari. Ora mi spiego un po' più chiaramente. Ci sono punti in cui non puoi fare a meno di fare un sorriso o magari ridere di buon gusto e ci sono altri punti che ti caricano di una suspense incredibile, hai paura, voglia di piangere. A me "Clannad" ha fatto quest'effetto, in particolare nella seconda serie. E dire che ho pianto è poco, io sono una frignona di prima categoria. Questo è comunque legato alla tematica della vita, un argomento abbastanza difficile da rendere in un anime. L'intreccio delle vite dei nostri personaggi sfocia in dolori, gioie, amori e tanti altri sentimenti, difficilmente realizzabili a livello emotivo sia al personaggio anime sia allo spettatore sul divano o sulla seggiola. Ebbene, la Key ci è riuscita alla grande per me.

Concludendo "Clannad" è uno di quegli anime che si merita un nove e mezzo pienissimo, che però abbasso a nove, dato che per me la serie meglio riuscita è la seconda. Consigliato agli amanti del seinen, delle storie romantiche e a coloro che hanno apprezzato altri titoli della Key, una visone certamente da non perdere.


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falcus92

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
Interessante, carino e tristissimo: "Clannad" mi ha stupito. Ero partito con il pregiudizio che una cosa del genere non avrebbe potuto lasciarmi allibito, eppure mi sono dovuto ricredere. Intendiamoci: molti lo definiscono un capolavoro anche perché la seconda serie è di gran lunga superiore. Ebbene, fra poco comincerò anche la seconda stagione, ma questa prima parte la ritengo buona ma con riserva. Ci sono molti problemi di logica di fondo e molte falle nella storia che mettono a disagio lo spettatore, che può rimanere anche per un intero arco narrativo con domande del tipo: "Ma come può avvenire tutto ciò?".

La storia non è complessa: Okazaki (grandissimo cognome!) è un ragazzaccio che odia la scuola e che spesso e volentieri la salta. Un giorno sulla strada che porta a scuola incontra una ragazza, Nagisa, che borbotta da sola quanto ama la scuola. Il nostro protagonista le dà coraggio e da quel momento i due si avvicinano. Nagisa ha un sogno, riaprire il club di teatro e portare in scena una sua storia. Purtroppo ci sono molti ostacoli che i personaggi dovranno superare anche con l'ausilio di altri personaggi che, nonostante il loro ostentare disinteresse verso il teatro, saranno molto importanti affinché si realizzi il sogno della giovane.

La storia comunque non è così lineare, anzi. Ci saranno degli archi narrativi all'interno della storia principale. Il più importante è quello di Fuko, che ci trascinerà in un altro anime praticamente. Infatti i personaggi metteranno da parte le loro ambizioni per poter risolvere il grande problema di questa ragazzina. Ho apprezzato quest'arco narrativo, ma esso ha un grande problema: non viene spiegato come il tutto possa accadere. Diventa una storia soprannaturale che nessuno si aspetta né tantomeno ha molto senso. Si sarebbe potuta inventare qualsiasi scusa, ma si decide di lasciare lo spettatore senza risposte. Anzi dopo quest'arco narrativo Fuko ricomparirà lasciando sempre più deluso chi cerca risposte. Questo è uno dei problemi di quest'anime.

Ciononostante il cavallo di battaglia sta nei personaggi. Loro sono strani, ma proprio complessati e completamente folli, eppure bisogna dire che questa stranezza rende quest'anime unico nel suo genere. Nagisa è timidissima però ha delle uscite che non possono non spiazzare lo spettatore. Okazaki fa degli scherzi che fanno morire dalle risate (inutile dirlo, il migliore è stato quello del far credere che fosse diventato una ragazza). Fuko, a parte la sua storia tristissima, ha quella fissazione sulle stelle marine e le lumache di mare che la rendono troppo strana. Forse la più "manga style" è Tomoyo: purtroppo viene poco caratterizzato ed entra nella lotta sentimentale quasi per caso. Sinceramente avrei preferito lei, ma in questi anime è scontato il finale.

Altro cavallo di battaglia è il contenuto. "Clannad" è un anime triste, viene molto marcata questa tristezza, io direi che è un'iperbole, infatti i personaggi hanno tutti una storia triste alle spalle: Tomoya la questione con il padre e il basket, Sunohara la questione del calcio, Tomoyo il problema con il suo fratellino, Fuko la questione della sorella. Praticamente tutti hanno problemi. Rigorosamente questa è un'iperbole, non si vuole mostrare solo la tristezza, anzi al contrario, l'obbiettivo è il raggiungimento della gioia nonostante si siano passati mille dolori.

Graficamente "Clannad" è debole come serie. I grandi problemi dei disegni sono due: i visi troppo semplici e uguali e le mancate proporzioni. Comincio da quest'ultimo punto. Stiamo parlando di ragazzi diciassettenni. Come è possibile che siano tutti così minuti? Addirittura Tomoyo di secondo anno è più grande di alcuni del terzo. La relazione età/corpo non esiste. E poi i visi: ho fatto una prova con Photoshop, basta cambiare il colore dei capelli e cambia personaggio. Questo è un problema di stile, purtroppo ci sono coloro a cui piace e coloro a che, come me, ne farebbero a meno. Ah, dimenticavo: avrei preferito occhi più in stile "Sekirei" o "Zero no Tsukaima", che criticai, ma che ritengo un po' migliori.

Piccolo riferimento lo faccio alle OST e all'ending: spettacolari, soprattutto "Dango Daikazoku" va tradotta e ascoltata migliaia di volte perché, non sembra, ma analizzata è una canzone rilassante e piena di contenuti. Ho trovato riferimenti contro il razzismo, contro l'egoismo, contro la tristezza, contro l'infedeltà, veramente stupenda.
Allora, chi ama gli anime scolastici è invitato al banchetto, chi ama i sentimentali strappalacrime è anche invitato. Inutile dirlo, l'anime andrebbe visto perché è un buon prodotto, anche se molto nonsense in generale, per questo esso è un'opera solo sufficiente.


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Musso92

Episodi visti: 24/23 --- Voto 7
Generalmente, come chiunque abbia potuto notare, gli anime, o anche i manga, tendono a scemare, in quanto a qualità, man mano che essi si prolungano; esempi del genere li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, i celebri "Naruto" e compagnia danno lezioni in quanto a peggioramento. Lo stesso discorso si applica su quegli anime di nicchia, che vengono appositamente divisi in stagioni, e nella fattispecie, anch'essi tendono a peggiorare, chi più chi meno, a ogni sequel. Ecco, il caso di "Clannad" invece è l'esatto opposto. Mediocre, e a tratti noioso all'inizio, diventa grande alla fine.

"Clannad" è un anime del 2007, tratto da una visual novel, che unisce la commedia al sentimentale, nel solito, ennesimo fino allo sfinimento ambiente scolastico. La serie è composta da 23 episodi, di cui circa una quindicina altamente soporiferi, tanta è la noia in certi punti dell'anime, quasi da fare pensare di abbandonare le visione di quest'ultimo. Persino io, durante l'ennesimo episodio che altro non fa che allungare il brodo, pensai di sbarazzarmi della serie, una volta conclusa. Questo finché non guardai anche la seconda serie, l'"After Story2; dopo di esso, penso che mi riguarderei l'intera saga molto volentieri.

Mettiamo le cose in chiaro: "Clannad", in sé, è un anime nettamente mediocre, pieno dei soliti cliché, certi personaggi già visti in tanti altri anime, e le situazioni non sono delle più interessanti, oltre al fatto che le ragazze qui sono tutto meno che normali. Ragazze che lanciano dizionari come Hisoka di "Hunter x Hunter" lancia le sue carte da gioco, ragazze che solo a calci sgominano intere bande di teppisti, anche in motocicletta, ragazze che nonostante siano in coma "escono" dal proprio corpo per regalare stelle di legno a chiunque, in modo da pubblicizzare il matrimonio della sorella, e così via. Ciò manda letteralmente a monte il realismo, qualora ne fosse esistito uno.

Detto ciò, molti potranno essere spaventati, o comunque allontanarsi da questa serie per i motivi che ho elencato; beh, per tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a questo punto, lasciate che dica una cosa: "Clannad" va visto. Va visto, può essere visto per intero, può essere visto saltando le scene più noiose o inutili, può essere visto anche soltanto nelle sue scene cruciali, ma bisogna vederlo. Perché? Per potere essere in grado di comprendere e apprezzare appieno il suo sequel: "Clannad After Story", un capolavoro, un'autentica gemma rara nel panorama dell'animazione nipponica. Solo la magnificenza del suo seguito fa sì che "Clannad" debba essere visto a tutti i costi. Persino l'opinione che si ha di questa prima serie cambia dopo avere visto la seconda. Vedendolo singolarmente, i più annoiati potrebbero anche rifilargli un 3, ma dopo il suo sequel credo che dargli 7 sia veramente il minimo. Il messaggio è chiaro: guardate "Clannad", tenete duro in ogni modo, e arrivate al suo sequel, a quel punto non ve ne pentirete.

P.S.: concludo con due parole sull'ending, che per chi ha appena cominciato l'anime può apparire ridicola, visto che c'entra con l'infantile passione di Nagisa, la protagonista femminile. Ebbene, dopo la seconda serie, la stessa ending vi farà venire la pelle d'oca, o farà piangere a dirotto i più sensibili, scommettiamo?


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Barbex

Episodi visti: 23/23 --- Voto 7
"Clannad" è uno di quegli anime che molti amano e tanti altri odiano. In effetti questa serie non è che sia niente di speciale, però l'ho trovata piuttosto scorrevole, abbastanza da convincermi a vederne la seconda, cosa di cui non mi sono pentito affatto. Prima ancora di cominciare voglio quindi spendere due parole per chi non sa se continuare o no la visione dopo i primi 23 episodi: fatelo, la seconda serie è tutta a un altro livello.

In sintesi, Tomoya un giorno nell'andare a scuola incontra Nagisa, ragazza che timida e impaurita è dir poco. Le dà un po' di coraggio, e così pian piano fanno conoscenza; subentreranno poi gli altri protagonisti o meglio protagoniste, che danno sì un pizzico di harem, che, sebbene non sia affatto un amante del genere, non ho trovato troppo esagerato. In fondo non è che poi succeda chissà che, è più un gioco di illusioni, dato che alla fine il protagonista si dimostra coerente con la ragazza che ci si aspetta sceglierà.

Lo sfondo di questi legami che si vengono a creare è il club di recitazione che Nagisa vuole rimettere in sesto con l'aiuto dei nuovi compagni. Esso ha un'importanza relativa, in quanto praticamente importa a lei, ma poi si aggregano tutti per amicizia.
Non manca la componente sentimentale, che va a toccare oltre al "puro amore" anche problemi passati e non dei protagonisti: vedi Tomoya che non può alzare il braccio per via di un litigio con suo padre in un passato non proprio felice in famiglia. A proposito di famiglia, si comincia già ad anticipare questo tema, che verrà approfondito poi molto più a fondo con la comparsa nei personaggi dei genitori di Nagisa.

Questa serie parla quindi in sostanza delle varie avventure principalmente a sfondo scolastico/sentimentale del gruppo di amici, con un tocco di sovrannaturale/mistero dato da alcuni "flashback", se così li posso chiamare, dato che non guardano nel passato: essi mostrano una bambina sola in una sorta di mondo parallelo, che verrà ripresa nella storia principale solo come accostamento alla recita di Nagisa, ma che non ha una vera e propria importanza. O almeno per adesso; si scoprirà solo nell'After Story chi è. Tuttavia personalmente questa storia parallela (chiamiamola così) mi è sembrata un tantino noiosa, sebbene serva magari a smorzare e staccare un po' dalla trama principale.

Sebbene questo sia stato il mio primo shoujo, ho aprrezzato il fatto di non trovare forzature nei sentimenti, che è forse la cosa più importante. Per quanto riguarda il lato tecnico poi, la grafica mi sembra tutto sommato buona (anche se non è di certo il mio stile preferito), così come le musiche. In particolare, mi dà una grande sensazione di dolcezza "Dango Daikazoku", soprattutto dopo che l'ho ritrovata nella seconda serie.

Una sola cosa, che tengo ad approfondire almeno un po' dato che ho trovato pareri molto discordi: la storia della "bambina con il giocattolo". Essa è in qualche modo funzionale a staccare dalla storia principale e creare un'atmosfera diversa, ma mi sembra che sia troppo campata per aria, e che per il ruolo che alla fine ha - che tra l'altro in questa serie non viene neanche rivelato del tutto e si tende a pensare che sia un semplice parallelismo con la recita di Nagisa - abbia fin troppo spazio. Molto schiettamente, mi ha annoiato e ho spesso saltato questi spezzoni. Sembra quasi che questa dovesse essere una parte importante della trama, ma per me non lo è stata, se ne sarebbe potuto fare a meno - o almeno avrebbero potuto ridimensionarla.
Insomma, "Clannad" è un anime gradevole ma non eccezionale, che consiglio soprattutto per il suo seguito, che è secondo me, ripeto ancora una volta, a un altro livello sia di contenuti sia di emozioni trasmesse.


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irishman

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Inizio subito con quello che dovrebbe essere forse l'epilogo di una recensione: il commento finale dell'opera, che unito al voto che vedete in alto rende l'idea del prodotto che ci troviamo davanti. Ebbene 'Clannad', insieme alla seconda serie, si attesta decisamente nella categoria dei grandi anime. Sono assolutamente convinto di questa mia affermazione, nonostante non manchino i detrattori di quest'opera, che comunque sono un'esigua minoranza. Perché porto avanti questa mia affermazione con tanta forza? Perché ritengo che il compito di un'opera che nasce dalla creatività umana sia quello innanzitutto di suscitare emozioni, che siano ilarità, commozione, desiderio di riflessione o quant'altro. E 'Clannad', amici miei, riesce in pieno in questo compito, permettendosi il lusso, quindi, di concedersi qua e là delle forzature, che generalmente inficerebbero il giudizio sull'anime in questione, ma che nel caso di 'Clannad' passano sicuramente in secondo piano, travolte dall'ondata di emozioni che suscita in noi la visione di quest'anime.

La trama è incentrata sulla vita scolastica dei due protagonisti principali, Tomoya e Nagisa, e sulle esperienze che essi condivideranno con i personaggi di contorno. Questa breve sintesi potrebbe fare pensare che ci si trovi di fronte all'ennesimo anime scolastico, poco originale e simile a tanti altri. Viceversa Clannad ci immerge in temi difficili, profondi, complessi, come la morte, la malattia, il ripararsi all'interno del proprio nucleo familiare, unico porto sicuro in mezzo a un mare in tempesta. E poco importa se questi temi ci verranno introdotti con una struttura narrativa ad "archi", aspetto, questo, che ci rivela l'origine di visual novel di questo prodotto. E' una struttura che può rivelarsi fastidiosa a vedersi, in molti casi, ma che in 'Clannad' funziona, grazie, come detto, all'intensità con cui gli eventi ci travolgono.

Se la trama a mio avviso è di livello eccelso, si può dire con certezza che è supportata efficacemente sia dal comparto grafico sia da quello musicale. 'Clannad' è bellissimo da vedere e piacevolissimo da ascoltare, mostrando personaggi notevolmente attraenti che muovono i loro passi in sfondi dal dettaglio sbalorditivo. Date un'occhiata ai fotogrammi che ci mostrano la salita che porta alla scuola, delimitata dai ciliegi in fiore e capirete a cosa mi riferisco.
Eccezionale, come detto, la colonna sonora. Raramente ho visto un connubio immagini-musica tanto efficace, perfetto al punto tale che il solo ascolto di un brano mi provoca le stesse emozioni che ho vissuto guardando l'anime.
Anche i personaggi hanno una caratterizzazione molto ben definita, e si comportano in modo coerente all'interno della storia.

Insomma, come da incipit, siamo di fronte a una vera e propria pietra miliare degli anime, un prodotto con cui qualsiasi studio che intenda pubblicare un prodotto analogo di livello elevato dovrà fare i conti, e di cui trovo davvero difficile individuare difetti. Forse si potrebbero criticare gli "eccessi" caratteriali di alcuni personaggi: i genitori di Nagisa troppo perfetti, Sunohara troppo tonto, ma credo che sia uno sforzo critico ingiustificato, di fronte al perfetto motore che muove il mondo di 'Clannad'. Concludendo molto velocemente, per permettervi di precipitarvi a visionare questo gioiello, guardatelo: ne vale veramente la pena.


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Levo95

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Questa prima serie racconta la vita scolastica di Tomoya Okazaki, simil-teppista, dal passato burrascoso, premuroso nei confronti degli altri. Tutto inizia nel giorno in cui Tomoya incontra Nagisa davanti alla scuola. Per motivi che verranno chiariti nella seconda serie, il protagonista ha molta pena per la timidezza della ragazza e decide di aiutarla ad aprirsi e inseguire il sogno di riaprire il club di teatro della scuola.

Questo "Clannad" si presenta come un semplice shoujo per poi mostrarsi per quello che vuole fare effettivamente: lodare il concetto di famiglia. La famiglia, si sa, è la cellula alla base della società, ma in nessun luogo come in Giappone essa è tanto importante. Perché in un paese che si basa sulla collettività, e non sull'individuo, i gruppi famigliari hanno il più alto valore.
Così si può riassumere tutta, in queste poche righe, la fortuna di "Clannad" (dal celtico Clan = famiglia). Ma anche il lato tecnico è mirabile: dai disegni alle musiche fino agli sfondi, tutto molto particolareggiato e luminoso, brillante.

Importanza ha anche il lato caratteriale: deciso e vario, con anche qualche tratto fine come quello della protagonista femminile, Nagisa. Ma anche i personaggi meno presenti sono ottimi: in primis il fantasmino, Fuko Ibuki, che regale più di una gag memorabile, ma anche la sorellina dell'amico scemo di Tomoya, Mei, riesce a trasmettere quella spensieratezza che può alleggerire una storia, a volte crudele.
Ma ciò che rende grande questa serie è stato l'avvento del superbo "After Story". Grazie al secondo tempo "Clannad" acquisisce il valore di vero e proprio mito e questo primo spezzone di saga ne è la genesi. La grande genesi di un mito. Solo per questo merita almeno un voto in più.


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Deazzo

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
"Clannad" è un genere di anime che spazia tra il sentimentale e la commedia, fino ad arrivare al drammatico. Ha una moltitudine di generi che lo rendono un anime apprezzabile sotto vari aspetti e che nella maggior parte degli episodi non stanca mai.
La storia s'incentra su un ragazzo di nome Tomoya Okazaki, studente liceale piuttosto estroverso e taciturno con alle spalle dei problemi di famiglia con il padre. Questo lo rende molto schivo nei confronti degli altri, tranne che con il suo unico amico. La sua vita cambia il giorno che incontra Nagisa Furukawa, una sua coetanea con altrettanti problemi anche se di genere del tutto diverso. E' una ragazza molto cagionevole di salute ed è anche molto timida e impacciata. A quel giorno Tomoya l'aiuterà a realizzare il suo sogno.

La trama pare molto semplice anche se nello sviluppo della storia si scopriranno dei vari risvolti la renderanno decisamente più interessante di quello che appare. Questo permette a chi guarda l'anime di non annoiarsi e godersi a fondo tutta la serie, con la speranza che ci sia una continuazione.
I personaggi sono molto ben strutturati anche se danno quasi l'impressione di ragionare più con la testa da adulti, piuttosto che con quella da ragazzi del liceo, e questo forse è un piccolo punto a sfavore di "Clannad". A parte questo, l'anime, riesce a fare fuoriuscire tutti i sentimenti che provano i protagonisti. Vedremo sentimenti di amicizia, sentimenti per i familiari sia positivi sia negativi, e infine anche sentimenti d'amore. L'anime acchiude quindi un gran numero di emozioni, le quali saranno anche ben assimilate dallo spettatore.

I disegni sono buoni. Niente di speciale, ma rendono piuttosto bene le sensazioni che ci vogliono trasmettere e per me questo è quello che maggiormente conta in un anime. Le proporzioni e i dettagli sono sufficientemente accurati.
Le musiche sono molto belle e anch'esse rendono alla perfezione con il tema che vuole trattare l'anime. Le sigle di apertura e chiusura sono molto orecchiabili e simpatiche. Suggerisco di vederle.
I doppiaggi non sono da meno e sono stati eseguiti a regola d'arte.

In conclusione "Clannad" è un ottimo anime a livello di trama e di contenuti e piuttosto buono a livello grafico e musicale. Suggerisco di visionarlo non solo perché è un bell'anime, ma perché il suo seguito sarà decisamente migliore e vorrete assolutamente vederlo, senza poi pentirvene.


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Ryu88

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
"Clannad" è un anime molto interessante che lascia, però, qualche dubbio.
La storia racconta dell'incontro tra due ragazzi: Tomoya Okazaki e Nagisa Furukawa. Lui è un delinquente e perdigiorno con una difficile situazione familiare, lei una ragazza che a causa della debole costituzione e delle malattie deve ripetere il terzo anno delle superiori. Dato che Nagisa è sola e molto timida, Tomoya deciderà di aiutarla a farsi degli amici e a realizzare il suo sogno: riuscire a fare riaprire il club di teatro della scuola e a mettere in scena un'opera scritta dalla ragazza stessa.

La trama non è molto originale, ma viene narrata in maniera tale che lo spettatore non si stanchi troppo; molte cose sono scontate e, a dirla tutta, le vicende si ripetono in maniera pressoché identica: oltre al filone principale della trama, troviamo parecchie storie secondarie che ci fanno conoscere meglio gli altri personaggi, con i loro drammi e le loro disavventure, che riusciranno a superare grazie al prezioso aiuto degli amici; ma dato che in ogni storia c'è sempre il morto di turno, dopo un po' uno inizia a pensare che non è possibile che tutti i ragazzi con drammi si siano radunati nella stessa scuola. Per fortuna, ad alleggerire il tutto troviamo alcune divertenti scenette che hanno come protagonisti perlopiù i genitori di Nagisa, Sanae e Akio, ed il migliore amico di Tomoya, Youhei Sunohara.

I caratteri psicologici dei personaggi sono molteplici ma tutti, nel corso della serie, subiranno radicali cambiamenti supportati dai preziosi amici che mano a mano si uniranno al gruppo.
Il finale è scontato ma narrato in maniera tale da soddisfare in pieno lo spettatore. I disegni sono nella norma con buona fluidità di movimenti e una regia niente male; le musiche, molto belle, messe nel posto giusto al momento giusto, riescono a farti entrare nel vivo della scena e, insieme a un doppiaggio molto ben riuscito, a farti vivere al meglio le emozioni e i drammi dei ragazzi.
Consiglio quest'anime a tutti coloro che cercano un anime romantico e con forti emozioni.
Concludo con una nota a tutti coloro che, dopo avere visto quest'anime decideranno di non vedere la seconda serie, "Clannad After Story": non commettete quest'errore, perché vi perdereste uno degli anime più belli degli ultimi anni.


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violet girl

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Non trovo molto semplice recensire "Clannad" in quanto è un anime che mi ha colpito a livello emotivo come pochi sono stati in grado di fare. "Clannad" è tutto ciò che non ti aspetti, tutto ciò che non crederesti mai. Io per prima quando ho iniziato la visione di quest'anime non mi aspettavo molto. Ero stata spinta più che altro dalle diverse recensioni positive, ma leggendo l'incipit della trama mai mi sarei aspettata di trovarmi davanti a un anime cosi profondo e mai superficiale da riuscire a commuovermi più volte nel corso della sua visione.
Dovendo riassumere brevemente l'incipit della storia, infatti, Clannad parla di due ragazzi, Tomoya Okazaki e Nagisa Furukawa che si incontrano ai piedi di una salita mentre si dirigono a scuola. Tra i due si instaura subito un'amicizia e vedremo Tomoya aiutare Nagisa a riaprire il club di teatro. Inizialmente l'anime infatti non mi aveva colpita più di tanto, ma già dopo qualche puntata ecco che "Clannad" riesce a stupirmi.

C'è da dire che la storia di Clannad ha uno svolgimento episodico, in cui di fondo troviamo comunque una storia di base, ma i diversi episodi si concentrano nel raccontare e approfondire la storia di ciascun personaggio. Già, perché Nagisa e Tomoya nel tentativo di riaprire il club di teatro conosceranno altre ragazze che diventeranno loro amiche, e ciascuna di loro non è una semplice comparsa all'interno della storia. I personaggi di "Clannad" sono tutti piuttosto ben approfonditi a livello psicologico, e ognuno di loro, come vedremo, ha un ruolo ben preciso. Quindi i diversi episodi dell'anime si concentreranno di volta nel raccontarci la storia dei vari personaggi, non concentrandosi quindi solo sui personaggi principali come spesso accade.

Le diverse storie che ci vengono raccontate ruotano tutte attorno ad un punto comune: la famiglia. "Clannad" infatti è un anime che approfondisce il valore della famiglia e l'importanza che essa ricopre per la felicità dell'individuo. Le storie che ci vengono raccontate sono tutte piuttosto drammatiche e commoventi, ma anche di grande insegnamento. E' proprio guardando "Clannad" che ho potuto ascoltare le parole più belle che un genitore possa dire a un figlio. E' proprio guardando "Clannad" che ho potuto commuovermi di fronte a un genitore che per la felicità del proprio figlio è pronto a sacrificare la propria senza rimpianti. Ed è proprio guardando "Clannad" che ci si rende conto di come il rapporto genitore-figlio possa incidere sul futuro e sulla felicità di quest'ultimo.
Non soltanto la famiglia riveste un ruolo fondamentale, ma anche l'amicizia. In "Clannad" l'amicizia spesso va a sostituire dei legami famigliari insoddisfacenti, dove appunto gli amici diventano una sorta di ancora di salvezza. E' proprio l'amicizia tra i vari personaggi che fa sì che Nagisa riesca a riaprire il suo club e a portare in scena la sua recita.

Adesso spendiamo due parole sui personaggi principali. Tomoya è un ragazzo nullafacente che ha un rapporto piuttosto burrascoso con suo padre, poiché quest'ultimo, dopo avere perso precocemente sua moglie, è in seguito caduto in depressione, per poi rifugiarsi nell'alcool e nel gioco d'azzardo. Tomoya, inoltre, possiamo definirlo un ragazzo piuttosto freddo e distaccato, ma dotato di una grande sensibilità, tant'è che, quando qualcuno dei suoi amici si troverà in difficoltà, Tomoya non esiterà ad aiutarlo.
Nagisa invece è una ragazza molto insicura, e che proprio a causa della sua insicurezza ha delle difficoltà nello stringere dei rapporti d'amicizia con le altre persone. Nagisa è molto fragile fisicamente, infatti nel corso della storia la vedremo ammalarsi molto spesso, ma a questa sua fragilità fisica Nagisa contrapporrà una forza d'animo che scoprirà di avere proprio grazie a Tomoya.

In quest'anime troveremo anche una storia d'amore, che però si svilupperà molto lentamente (e quindi finalmente in modo realistico) e che verrà trattata con dei toni molto pacati. Il rapporto che si viene a creare tra Tomoya e Nagisa è molto particolare. Ciò che nasce inizialmente è più che altro un'amicizia, ma sarà poi il corso della vicenda che farà avvicinare sempre di più i due protagonisti. Se Nagisa ritroverà un po' di fiducia in se stessa sarà proprio grazie a Tomoya, e se Tomoya ritroverà quel calore famigliare e quel sostegno che non trova all'interno della sua famiglia sarà proprio grazie a Nagisa. Due personaggi tanto diversi, ma che hanno un bisogno profondo l'uno dell'altro. Quello che ci tengo a dire è che "Clannad" parla anche di una storia d'amore, ma non soltanto di quello. Inoltre l'amore che ci viene presentato in "Clannad" è privo di smancerie o roba simile, facendo felice chi come me ha superato la fase adolescenziale.
Se dovessi riportare i punti di forza di quest'anime, oltre ai temi trattati direi i suoi protagonisti, così ben delineati e soprattutto così credibili, e la sua capacità di stupirti quando meno te lo aspetti, introducendo una storia che a primo impatto appare spensierata, per poi capovolgere la situazione presentando dei risvolti molto maturi e toccanti. E' un anime che come vedrete presenta anche degli elementi "soprannaturali", che troveranno una loro spiegazione in "Clannad after story".

Molti ritengono che "Clannad after story" sia superiore alla sua prima serie. Io ho messo un 10 a entrambe, poiché, anche se sono molto diverse, credo che ognuna abbia delle potenzialità che possano giustificare il mio voto. Ho cercato in questa recensione di giustificare il mio dieci, cosa che farò anche nella recensione di "Clannad after story". Dico soltanto che le due serie ricoprono ambiti temporali diversi, presentando quindi dei toni e delle atmosfere differenti. "Clannad" ha dei risvolti drammatici,l' "After story" lo sarà dieci volte di più. Ma la visione di "Clannad" è fondamentale per la visione della seconda serie, perché in un certo senso rappresenta un'introduzione a questa. Se non avete ancora visto "Clannad" non capisco cosa state ancora aspettando. Cimentatevi immediatamente nella visione di quest'anime dall'aura malinconica, che vi farà provare delle notevoli fitte al cuore. Finita questa prima serie ovviamente non vi resterà che guardarvi la grande serie che è "Clannad after story".


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grandebonzo

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8,5
Fin dai tempi di "Kimagure Orange Road" ho sempre avuto un debole per le commedie sentimentali ad ambientazione scolastica, meglio ancora se condite da qualche elemento soprannaturale.
Pertanto, anche condizionato dalla rinomata fama di quest'anime, non potevo che essere nella migliore disposizione di spirito quando mi sono accinto a guardarlo; e devo dire che - cosa assai gradita - questo "Clannad" si è rivelato una piacevolissima sorpresa.

Prendendo il via dal casuale incontro sulla scalinata della scuola tra i due protagonisti Nagisa e Tomoya - una formula certo non innovativa -, la storia si snoda attraverso vari archi (il matrimonio della sorella di Fuko, il riaffiorare del passato di Kotomi, la candidatura al consiglio studentesco di Tomoyo e la preparazione dello spettacolo teatrale per il festival studentesco) che fungono più che altro da cornici per descrivere l'evoluzione dei rapporti e dei sentimenti che legano i diversi personaggi.
Ed è qui che "Clannad" offre il meglio di sé, riuscendo a dare spessore e credibilità non solo ai protagonisti (impossibile non affezionarsi alla timida e cagionevole Nagisa, capace però di grande risolutezza nei momenti clou), ma a tutta una serie di personaggi, dalla stramba Fuko alla riservata Kotomi, dall'energica Kyou allo scapestrato Youhei, dall'autoritaria e riflessiva Tomoyo fino agli affettuosi e un po' pazzi genitori di Nagisa. Tutti loro si riveleranno indispensabili per incanalare la trama nella direzione voluta: tra gag comiche, momenti strappalacrime e scene drammatiche, assisteremo al lento ma inesorabile sbocciare di un amore che non potrà non fare sussultare anche i cuori più duri.
Fino al memorabile finale, scontato ma indubbiamente tra i più emozionanti che abbia mai visto, degna conclusione di un anime che mi è rimasto particolarmente impresso, soprattutto per la delicatezza con cui vengono trattati temi come l'amicizia e la famiglia.

Molto buono il comparto tecnico, soprattutto a livello sonoro, con gli azzeccati accompagnamenti musicali e con la fin troppo orecchiabile sigla finale "Dango Daikazoku", che non potrà che rimanervi in testa per molto tempo.
"Clannad" è consigliatissimo se amate il genere; in caso contrario, fateci un pensierino lo stesso.

AlyDragneel

Episodi visti: 23/23 --- Voto 3
Allora premettiamo che sono una gran romantica e che mi piacciono moltissimo gli shoujo, ma per me "Clannad" è noioso; ho guardato gli episodi con un gomito sulla scrivania e gli occhi che si chiudevano. I due personaggi principali sono una palla al piede, e sono felice che almeno in quest'anime ci siano i personaggi secondari che, almeno loro, movimentano un po' la situazione.
In pratica, niente, la protagonista ha una salute cagionevole, e il ragazzo che all'inizio è un teppista cambia da un giorno all'altro senza nemmeno capire perché, e diventa un bravo ragazzo che lavora per i genitori della protagonista. Inoltre le scene sono ripetitive e sembra quasi che l'anime vada avanti quasi per uno sforzo. Anche perché, ve lo dico subito, in tutta la prima serie non c'è un solo bacio. "Clannad", davvero, non mi è piaciuto, e non riesco a capire come mai venga così apprezzato. In fondo è una storia monotona priva di simpatia e anche romanticismo. E' una storia per bambini a mio parere. Do tre a quest'anime. E sono stata buona.

Bebe_chan

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Bebe_chan

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
In assoluto "Clannad" è il mio anime preferito, e in termini di voti tra tutti quelli che ho visto è l'unico a cui mi sento di dare un 10 pieno.
I protagonisti sono molto curati e, in generale, tutti i personaggi sono particolari e interessanti. Io amo molto il personaggio di Nagisa e in generale devo dire che nessun personaggio mi ha delusa, anzi trovo che ognuno di loro sia studiato nei minimi dettagli e proprio per questo motivo tutti appaiono così interessanti.
Le varie storie trattate, anche se spesso tristi, regalano emozioni che personalmente poche volte ho provato guardando qualcosa (anime, film ecc.). Consiglio "Clannad" vivamente, poiché dopo averlo visto mi si è aperto davvero un mondo.


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Mion96

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
L'anime "Clannad" prodotto dalla Kei nel 2007 è tratto da una visual novel in cui il protagonista, Tomoya Okazaki, deve scegliere tra diverse ragazze; ogni scelta porta a un futuro diverso. Naturalmente, nella trasposizione all'anime è stata scelta una sola di queste, Nagisa Furukawa.
"Clannad" tratta delle vite dei due giovani, intrecciate a quelle delle altre ragazze, ognuna delle quali ha dei propri sogni, una propria storia e dei propri problemi.

Grafica e personaggi
Il tratto è delicato, i colori luminosi, i sentimenti ben resi. E' ciò che immediatamente pone "Clannad" a un livello nettamente superiore rispetto ad altri anime. Soprattutto, riesce a fare trasparire così bene le emozioni da coinvolgere le spettatore che, seppur contro la propria volontà, piangerà e riderà senza ritegno. Ho trovato la grafica magnifica per un semplice fatto: rende bene ogni singolo personaggio. Tuttavia, proprio come nella realtà, dall'aspetto non si può che intravedere il carattere di una persona. E così è in "Clannad". I personaggi sono in continua evoluzione, i loro comportamenti non sono stereotipati, le loro azioni non scontate e i finali non banali. E' questo che permette una visione positiva in un anime, perché non annoia e tiene gli occhi incollati allo schermo.

Trama e considerazioni personali
La trama potrebbe sembrare fin troppo semplice: Nagisa vuole ricostruire il club di teatro scolastico e Tomoya decide di aiutarla, innamorandosene senza accorgersi minimamente che vi sono diverse altre "pretendenti" (le ragazze fra cui lui nella visual novel avrebbe dovuto scegliere). Tuttavia è proprio questa sua semplicità che colpisce lo spettatore: nonostante non ci sia azione, sangue, o personaggi con chissà quali strani poteri, "Clannad" non annoia mai, anzi.
Un altro aspetto pregevole è la presenza di temi importanti e non banali, considerazioni sulla vita che non avevo mai visto in nessun altro anime. E' forse per questo che più che uno shoujo tendo a considerarlo un seinen, e sono propensa a credere che sarebbe apprezzato anche da un pubblico adulto. Infine, ho notato con vero piacere che non si tratta del solito anime harem ecchi. Anzi, non lo catalogherei affatto come tale. Non è il solito patetico anime in cui tutte le ragazze sono innamorate di uno solo che non si accorge di loro e cerca di conquistare l'unica che non è sicura dei propri sentimenti. Poiché tutto è avvolto da un'atmosfera profonda, persino questa trama che potrebbe sembrare "ordinaria" acquista nuova originalità e importanza.
Be', che dire. E' un anime per tutti i gusti, in cui ci si riconosce e che lascia realmente qualcosa del suo lato psicologico in ogni spettatore. E' davvero consigliatissimo. Buona visione.


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OMEGA_BAHAMUT

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
Tomoya Okazaki è uno studente dal carattere estremamente distaccato, ormai giunto all'ultimo anno del liceo da lui frequentato. Il primo giorno del nuovo anno scolastico, il ragazzo fa la conoscenza della minuta Nagisa Furukawa, una giovane ragazza che a causa delle proprie condizioni di salute instabili ha dovuto suo malgrado ripetere l'anno.
I due stringono, forse soprattutto a causa della loro natura così profondamente diversa, sin da subito una forte amicizia, decidendo di rimettere in sesto il club di recitazione e di puntare al compimento del sogno della ragazza, ovvero rappresentare il soggetto originale scritto da Nagisa stessa (basato su uno spettacolo che vide da piccola). Inizia così una lunga storia di amore e amicizia basata sulla relazione non solo tra i due protagonisti, ma anche degli stessi con i loro amici.

La commedia scolastica/slices of life, diciamocelo, è ormai da tempo un genere ampiamente abusato nel mondo dell'animazione giapponese, eppure c'è sempre chi, reinterpretando a proprio modo i canoni classici dello stesso, riesce a innovare parzialmente gli stereotipi di base, regalandoci delle piccole perle. "Clannad" in tale ottica può essere considerato come un successo solo a metà: se da una parte infatti la trattazione del ciclo scolastico dei due protagonisti e dei loro amici è ampiamente dettagliata, dall'altra le debolezze intrinseche derivanti dalla trasposizione visual novel-anime si fanno indubbiamente sentire, penalizzandone la resa sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi stessi sia per il ritmo narrativo.

Tra tutti è proprio la gestione dei personaggi forse il punto più dolente di tutto l'impianto; la scelta di basare la narrazione sulle vicende di un cast così nutrito come quello di "Clannad" appare sin da subito estremamente rischiosa, soprattutto contando la grande differenza che intercorre tra il minutaggio disponibile per la narrazione in un anime e quello di una visual novel. Il risultato? Vicende dagli spunti interessanti, ma che purtroppo finiscono per essere strozzate dalla necessità di destinare a ogni ciclo (che di volta in volta va a introdurre un personaggio) un determinato lasso di tempo, fallendo allo stesso tempo sia nello scopo di fare conoscere in modo approfondito i personaggi, sia in quello di portare avanti un ritmo narrativo adeguato - che al contrario spesso si rivela eccessivamente piatto, trasmettendo a tratti anche un certo senso di irritazione.
Ultima parentesi da dedicare senz'altro all'atmosfera globale del racconto, sapientemente in bilico nella sua perenne ricerca del realismo tra la volontà di trasmettere un messaggio relativo alla gioia di vivere e lo spettro dei drammi personali che incombono sui vari personaggi.

Sebbene non ne apprezzi molto il character design, soprattutto l'uso di occhi sproporzionati e un viso così innaturale, è pressoché innegabile la qualità grafica del lavoro in questione, soprattutto per quanto riguarda l'uso di effetti luminosi e la cura degli scenari. La musiche strumentali sono di buon livello, perfettamente adatte al contesto di uso.
Voto: 6 e mezzo - La scommessa di puntare sul massimo realismo possibile in uno slice of life purtroppo si rivela in parte un'arma a doppio taglio per "Clannad", un'opera che volendo presenta veramente mille spunti, ma che nei fatti manca del giusto respiro temporale per svilupparli al meglio. Se si fosse puntato su un adattamento basato su meno personaggi, credo che il risultato sarebbe stato decisamente migliore.


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YumeChan

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Premetto che non sono una grande fan del genere sentimentale e strappa lacrime, ma 'Clannad' a mio avviso è molto più di questo, è un anime a dir poco stupendo. Quest'anime mi è stato consigliato, e vedendo i disegni mi sono detta: Perché non vederlo? Infatti li ho trovati molto belli, ed è quello che sono effettivamente. Il tratto è delicato, curato, molto dolce e puccioso, ma non per questo non serio, infatti malgrado la pucciosità i personaggi maschili sembrano maschi, e non effeminati come capita in altri anime per ragazze.

Un'altra cosa che mi piace è la sigla, l'opening ha una melodia meravigliosa, e mi piace che in essa siano stati inseriti i nomi delle protagoniste, è un modo per conoscerle già nella sigla. Ma la mia sigla preferita è la ending 'Dango', l'avrò sentita almeno un milione di volte, è così carina e tenera che fa sciogliere il cuore, ma non solo la canzone, anche il video con tutti i dango che saltano è bellissimo.
Ho trovato meravigliosi anche i personaggi, non ce n'è uno che non mi piaccia, son tutti diversi e particolari, il protagonista poi mi fa ammazzare dalle risate, è troppo ganzo. Come l'amico che è talmente sfigato, li stimo troppo. Anche le ragazze sono ben caratterizzate, la protagonista può sembrare un po' stereotipata ma non mi ha dato tanto questa impressione, infatti ho detto può sembrare e non che lo sia davvero.

Inizialmente la trama mi era sembrata un po' noiosa ma sono andata avanti perché avevo iniziato l'anime e perciò dovevo finirlo. Infatti, la prima serie, l'ho terminata in un weekend. Beh, la trama è diversa da quella degli altri anime perché il protagonista ogni volta si ritrova ad aiutare o a comunicare con un personaggio diverso, seguendo sempre gli avvenimenti della storia. Alla fine tutti questi personaggi si ritrovano insieme e diventano amici. Ogni personaggio poi ha una storia diversa ed è questo il bello dell'anime, cioè l'approfondimento psicologico dei personaggi. Anche se questo approfondimento tende a fare versare molte lacrime allo spettatore, perciò armatevi di fazzoletti se vedrete 'Clannad'.
Consiglio questo anime a tutti i fan del genere sentimentale, scolastico, amicizia ecc. Metto 9 perché devo ancora guardare la seconda serie.


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TWINKLE

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
Del tutto sconosciuto da noi, il genere delle visual novel rappresenta in Giappone il 70% circa del mercato videoludico per PC e può capitare che sull'onda del successo di un determinato titolo ne venga prodotto un anime. In questo caso la Kyoto Animation non si è neanche scomodata a togliere eventuali scene osé presenti nel videogioco come nel caso di 'Kanon' e 'Air' (sempre della casa di sviluppo Key/Visual), visto che sono del tutto assenti. Fin da subito 'Clannad' è stata presentata come una storia per tutte le età e allontanandosi del tutto dal genere hentai conoscerà un discreto successo.

Tomoya Okazaki è uno studente dell'ultimo anno, ogni giorno per lui è uguale all'altro e la sua situazione familiare (madre morta e padre alcolizzato) ha fatto sì che diventasse un ragazzo distaccato e introverso.
Fino al giorno in cui incontra la dolce Nagisa Furukawa, impacciata a relazionarsi con gli altri per via del fatto che ha dovuto ripetere l'anno ma determinata ad aprire un club di teatro. Tra i due si instaura un rapporto di amicizia, Tomoya decide di aiutare Nagisa a trovare membri per il club e la ragazza nel frattempo gli fa conoscere la sua allegra e strampalata famiglia.

Nel tentativo di reclutare membri per il club, i due conosceranno altri studenti: l'energica e combattiva Tomoyo Sakagami, capace di stendere decine di uomini, le sorelle Kyou e Ryou Fujibayashi, la piccola e misteriosa Fuko Ibuki, intenta a regalare pezzi di legno a forma di stella marina a tutti, per un motivo che verrà presto svelato, e l'intelligentissima Kotomi Ichinose, topo di biblioteca priva di amici. Con il passare degli episodi conosceremo a fondo queste strane ragazze, Fuko Ibuki e Kotomi Ichinose in particolare portano dietro di sé una drammatica storia e Tomoya è intenzionato insieme a Nagisa ad aiutarle.

Con una sigla gradevole e uno splendido accompagnamento musicale, 'Clannad' parte purtroppo fin da subito come una commedia scolastica di stampo fin troppo classico. Abbiamo un protagonista inespressivo, quasi un avatar (di ben altro carisma sono Ryuji di 'Toradora' e Kyon), circondato da fanciulle ognuna con una propria caratterizzazione fin troppo marcata (da videogame appunto), il che le fa sembrare vere e proprie caricature poco credibili.
L'anime si divide in archi narrativi da 4-5 episodi, ognuno dedicato a una specifica interprete femminile. Dopo i primi episodi che hanno lo scopo di presentare a grandi linee tutti i personaggi, parte la storia di Fuko Ibuki, probabilmente quella piaciuta di più, per poi passare a Kotomi, Sakagami e infine Nagisa.
Inutile dire che le storie di Fuko e Kotomi commuovono e hanno una forte emotività, ciò non toglie che ho trovato il tutto troppo forzato, il classico anime che cerca la lacrima facile. Non mancano tuttavia momenti di svago spesso grazie a Sunohara, il miglior amico di Tomoya. Odioso all'inizio, con il passare degli episodi diventerà il personaggio più riuscito insieme ai genitori di Nagisa.
Personaggi maschili meglio di quelli femminili dunque, anche perché il character design non è certo dei più vaghi. Le ragazze tendono a somigliarsi tutte, con l'eccezione dei capelli, siano essi color cenere o viola prugna e non è un difetto da poco.
L'episodio 24 è un piacevole extra. Racconta di una ipotetica storia tra Tomoya e Sakagami, come se l'incontro tra il protagonista e Nagisa non fosse mai esistito, tra i due però sarà tutt'altro che semplice.

Ne avevo sentito parlare come una delle migliori commedie in circolazione, ma 'Clannad' non ha superato le mie - forse troppo rosee - aspettative. Se la storia di per sé non è da buttare, così come la regia, la serie cade con un character design e alcuni episodi non proprio esaltanti (23 forse sono troppi) e questi elementi non fanno guadagnare a 'Clannad' il titolo di "imperdibile".
Da consigliare a una ragazza dal cuore tenero, tutti gli altri rivolgano pure lo sguardo altrove; a meno che non siate affamati di questo genere non vedo molti altri motivi per non perdersi 'Clannad' anche perché ora sono costretto a guardare 'After Story'.


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lupinIIIx

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
'Clannad' è un classico anime scolastico ed entra appieno anche nel genere harem. Tratta della storia di Okazaki (unico personaggio maschile di rilievo assieme all'amico Sunohara, che però rimane come una spalla) e delle tante ragazze che lo circondano nella sua scuola. La storia d'amore tra Okazaki e Nagisa si svilupperà tra alti e bassi prendendo come pretesto l'apertura del club di teatro scolastico che forma anche una specie di collante tra tutti i personaggi, a partire dai protagonisti fino ad arrivare alle comparse o ai genitori di Nagisa.

La storia si sviluppa abbastanza lentamente e non presenta intrecci particolarmente difficili da seguire. Unica nota che viene ripresa alla fine dell'anime è la figura della bambina che si vede in alcuni flashback e che alla fine si scoprirà essere... Vedete l'anime per scoprirlo. La trama quindi è abbastanza lineare, i rapporti tra i personaggi sono ben definiti e non ci sono grossi misteri e, quando presenti, questi vengono risolti nel giro di poche puntate. La componente harem non influisce molto sui vari personaggi e sui fatti che accadono e l'amore tra Okazaki e Nagisa rimane protagonista, i sentimenti provati dalle altre ragazze influiscono poco e non portano a situazioni paradossali o a grossi colpi di scena - vedi 'School Days'.

La storia non è comunque niente di particolarissimo e non è molto originale, si ha il solito personaggio dal passato difficile e le ragazze più o meno caratteristiche che lo seguono in tutti i suoi spostamenti. Si hanno dei siparietti più brevi che coinvolgono ciascun personaggio nello specifico, ma rimangono come storie parallele di contorno che vengono poco approfondite. Si ha un altalenare tra commedia e sentimentalismo con qualche punta di drammaticità.
Il ritmo viene accelerato in alcuni punti ricorrendo all'effetto della dissolvenza che consente di cambiare quasi immediatamente scena e contesto; non è comunque mai usato in maniera eccessiva o fuori luogo.

Alcuni dei temi trattati sono i problemi che possono investire i giovani, come la situazione familiare difficile in cui vive Okazaki, la mancanza che riguarda un po' tutti i personaggi e anche se con aspetti diversi (la mancanza di una famiglia, la solitudine, la mancanza di affetto) si riferisce sempre alla sfera affettiva ed emozionale. Un altro tema ricorrente è quello dei sogni di ciascuno che vengono vissuti in altre persone, in particolare i sogni di tutti vengono vissuti nel sogno del teatro che ha Nagisa, ed è per questo che il club di teatro rappresenta una matrice comune per tutti i personaggi e per lo sviluppo della vicenda.
L'unica cosa che mi ha poco convinto e che mi ha lasciato un po' perplesso è stata la trattazione del personaggio Fuko, il quale viene prima incluso nel cast principale e poi abbandonato in malo modo, concedendogli qualche comparsa goffa e poco felice, a mio parere evitabile.

I personaggi pur non uscendo dallo stereotipo degli anime scolastici, sono ben caratterizzati, il protagonista è un ragazzo molto schietto e le altre ragazze sono tutte particolari per qualche aspetto del loro carattere. Il migliore amico del protagonista è il classico boccalone sempre a caccia di ragazze e non me la sento d'inserirlo nel cast principale anche perché poco considerato anche all'interno dell'anime stesso.
I disegni sono ben fatti, si ha un modesto ricorso alla computer grafica per alcuni effetti e anche per il disegno degli occhi dei personaggi che in questo modo spiccano molto. I fondali sono ben curati e i colori risultano abbastanza brillanti e ben marcati, direi che le tonalità tetre sono completamente assenti se non in pochissime scene.
Vengono utilizzati in alcuni punti effetti più della sfera della comicità e della parodia (vedi 'GTO') e questi vengono inseriti solamente in siparietti comici che danno un sotto-testo più leggero a tutta la storia.

La sigla di apertura è ben fatta, forse un po' alla 'Beautiful', al contrario di quella di chiusura che riprende una melodia tipo filastrocca per bambini. Le musiche sono spesso composte al pianoforte e accentuano i momenti drammatici o tristi della storia portando molta enfasi in alcune scene clou. S'intonano in genere con lo scorrere degli eventi e non sono quasi mai a mio avviso fuori luogo.
Il finale: ecco una cosa che mi ha deluso abbastanza. Non è niente di particolare, è abbastanza prevedibile e non porta grandi sviluppi - c'è da dire che esiste 'Clannad - After Story' che non ho ancora guardato) e chiude in malo modo tutta la vicenda, senza grandi colpi di scena.
Nel complesso, pur avendo avuto una piccola delusione con il finale, la storia mi ha appassionato e anche se non è un anime eccellente, 'Clannad' è comunque da vedere, magari dando la priorità ad altro.


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Hajime-chan

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Ci sono alcune cose di quest'anime che forse è meglio specificare. Nasce come videogioco, la cui struttura "dovrebbe" (non l'ho mai giocato) essere quella che porta il protagonista a un percorso di scelte al termine del quale si decide con quale delle protagoniste stare. E infatti, a giudicare dalla sigla, uno penserebbe a un anime harem tipo 'Love Hina', ma direi che - fortunatamente, imho - non siamo affatto in quel genere. In realtà 'Clannad' ha una storia appassionante che apre poco spazio - giusto all'inizio - a siparietti comici.

Il grandissimo merito di quest'anime sta sicuramente nell'intensità emotiva che riesce a esprimere negli eventi e nelle situazioni, nell'abilità di emozionare lo spettatore e renderlo strettamente legato all'anima dei personaggi più che alla storia in sé. Commovente, a tratti lacerante, è davvero difficile rimanerne indifferenti. L'unico patto da accettare è quello di avere un ritmo inizialmente lento.
A me personalmente lascia un ottimo ricordo, e una grandissima intensità emotiva. Purtroppo le uniche critiche richiederebbero spoiler che preferisco non fare.
Il mio giudizio è positivissimo, la seria dà grandissima intensità, emozioni e lacrime, anche per chi non lo considera il suo genere preferito.
Poi comunque c'è sempre chi preferisce 'Naruto' e, certi anime "sentimentali", non li guarderà mai, ma questa è un'altra storia...


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
"Clannad". Ne avevo sentito parlare talmente tanto che non potevo non guardarlo.
Come anime presenta sia elementi poco classici sia cliché del genere. Tra gli elementi poco classici o originali c'è il protagonista, che non è né il classico ragazzo per bene né il classico ragazzo cupo e tenebroso; è semplicemente uno che ha alle spalle una situazione famigliare difficile, che si diverte a fare scherzi qualche volta leggermente pesanti, che non ha un'idea precisa del suo futuro. E che aiuta gli altri. Detto così probabilmente non sembra diverso dal solito, ma vi assicuro che guardando la serie la differenza si noterà in fretta.
Tra i cliché, invece, si può dire che ci sono alcune delle co-protagoniste, che sono più o meno gli stereotipi classici, resi però in maniera tale da apparire lo stesso abbastanza originali.

La narrazione è divisa in maniera molto chiara in archi narrativi diversi, durante i quali viene messo (messa) in evidenza uno dei personaggi, senza però lasciare gli altri in disparte. Si ha in questo modo un buon approfondimento del gruppo principale, e anche i personaggi a cui non è dedicato un arco narrativo si possono comunque dire analizzati tramite il loro comparire più o meno in tutti gli episodi.
Questo tipo di narrazione ad alcuni potrebbe non piacere, ma a me ha ricordato il modo in cui vivo il liceo. Questo però non c'entra, scusate la deviazione di percorso.
Gli archi narrativi possono essere più o meno lunghi, e spaziano abilmente tra vari generi, quali il soprannaturale, la fantascienza e lo sportivo, senza dare un ruolo dominante a nessuno di essi, e dando quindi un senso di equità.
"Clannad", dal punto di vista della storia, non presenta particolari innovazioni né tanto meno colpi di scena o rivelazioni sconvolgenti. Però riesce dove molti anime falliscono: trasmettere emozioni.

Storia
"Clannad" parla di Okazaki Tomoya e del suo tentativo di aiutare Furukawa Nagisa, una ragazza che incontra per caso a scuola, a rimettere in piedi il club di teatro. Non proprio innovativo, eh? Ma non è sull'innovazione che punta la trama. Io non sono tanto bravo a descrivere una storia, quindi probabilmente a leggerla qui vi appare particolarmente banale, ma il modo in cui viene sviluppata e riesce a coinvolgere lo spettatore ha dell'incredibile.

Personaggi
A parte Tomoya, sono molto vicini ai classici del genere scolastico, ma vengono resi in maniera affascinante. S'impara gradualmente a conoscerli, e in un modo o nell'altro ci si affeziona.
Di alcuni viene detto anche il passato, ma di altri non viene menzionato, e questo a me sembra che aiuti la differenziazione, e molto. Devo dire, però, che il modo in cui gli autori hanno mantenuto il personaggio di Fuko mi ha lasciato leggermente interdetto.

Doppiaggio e colonna sonora
Il doppiaggio è ottimo. Per quanto riguarda le musiche, si rasenta veramente la perfezione. Unica nota leggermente stonata a mio parere è l'ending, che a volte stronca totalmente l'atmosfera che si era creata a fine episodio. L'opening è ottima, molto sopra la media.

Disegni e animazioni
Per il tipo di anime sono ottimi. Presi in sé e per sé sono ottimi. Lo stile è abbastanza kawaii, e questo potrebbe andare contro i gusti di alcuni, ma a parte questo non c'è molto da dire. Anche le animazioni sono ottime.

Longevità
Saranno anche 22 episodi più 1 special, ma scorrono via in fretta. La trama si mantiene su un ritmo costante, calmo e tranquillo, senza sbalzi improvvisi.

Apprezzamento personale
Che dire, "Clannad" è uno di quegli anime che ti lascia qualcosa dentro. La frase di Akio sulla famiglia ti rimane impressa dentro. Sicuramente tra gli anime che mi sono piaciuti di più. Ho sentito dire, comunque, che "Clannad - After Story" è nettamente superiore. Se è vero, essendo già questa serie così bella, non riesco proprio a immaginare come possa essere il seguito, che vedrò sicuramente a breve.

Voto complessivo: 9,5
Consiglio questa serie sia agli amanti del genere romantico-drammatico sia a chi cerca un anime che riesca a trasmettere emozioni, cosa che molti non riescono a fare. Consigliato anche a chi cerca una serie che faccia anche ridere, perché in alcuni momenti ho veramente rischiato di slogarmi la mascella.
Sconsigliato, ovviamente, a chi non sopporta i design troppo kawaii e le storie di questo genere. "Clannad" è un opera di livello altissimo, ma se proprio a uno non piace il genere non è che ci sia molto da fare.


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Bramoki

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
La storia ha come protagonisti Okazaki Tomoya, studente scontroso e pigro, e Furukawa Nagisa, dolce e ingenua ripetente del penultimo anno. I due, che s'incontrano in maniera completamente casuale, cominceranno poi a legarsi sempre di più, insieme a una altro folto gruppo di personaggi davvero profondi e ben delineati che cercheranno di fare riaprire il club di teatro per potere poi instaurare una recita per il festival di fine anno.
La storia ha i tratti classici della commedia romantica a sfondo scolastico, ma sfrutta tutti gli elementi classici del genere in maniera ottima e crea situazioni divertenti e a volte anche commuoventi (come per la dolcissima Fuko), ovviamente visto il genere di anime di cui si tratta i colpi di scena veri e propri non sono molti.
C'è da segnalare un lieve calo nel terzo quarto della storia, ma poi tutto riprende a funzionare perfettamente.

Capitolo personaggi: qui è stato fatto un "lavorone", ogni personaggio è ben differenziato dall'altro e ha una sua storia ben raccontata e che ben giustifica il suo modo di comportarsi. Abbiamo le sorelle Fujibajashi, rispettivamente Ryou, calma e timida, e Kyou, aggressiva e battagliera. Ci sono poi Suzuhara, il migliore amico di Tomoya e spalla comica della serie, la bella e forzuta Tomoyo, e il genio lunatico Kotomi.
Inoltre le relazioni tra i vari personaggi si faranno via via più complesse e articolate, senza mai risultare banali tranne che in qualche relazione molto secondaria.

Chiudendo con l'aspetto tecnico, dal punto di vista del disegno Clannad ha delle ottime animazioni e una bella e luminosa colorazione. Ciò che non mi ha convinto è stato il character design, infatti sia i personaggi maschili sia quelli femminili, se si escludono i capelli, sono veramente molto simili tra loro, alcune volte troppo simili.
Per quanto riguarda le musiche, alla buona opening e alla bellissima ending si affiancano musiche leggere e dimenticabili, ma vi sono anche brani emotivamente forti e davvero bellissimi.

In definitiva, questo Clannad è un piccolo gioiello, non è un capolavoro, anche perché difficilmente anime di questo tipo possono essere definiti tali, ma è un ottima prima serie in preparazione della magnifica continuazione, e lì, davvero, si potrà parlare di capolavoro.
Pagella finale
Trama: 8.
Disegno: 8,5.
Sonoro: 8.
Caratterizzazione personaggi: 9.
Globale: 8,5.


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Kappei

Episodi visti: 23/23 --- Voto 8
Dopo diversi tentennamenti, qualche dubbio e una certa repulsione per il character design adottato, ho deciso di concedergli una possibilità. Guardiamoci Clannad.
Tutto è cominciato dopo aver letto, nel corso degli ultimi anni, innumerevoli commenti entusiastici... che però, riguardavano la seconda serie, ovvero: Clannad- After Story. Le classifiche di molti siti lo riportano come uno dei migliori anime in circolazione, l'utenza internettiana lo innalza a capolavoro, ovunque mi giri Clannad è sinonimo di intense emozioni... che però, riguardano sempre la seconda serie, ovvero: Clannad - After Story. E allora partiamo dall'inizio, quando Clannad era solo Clannad senza l' "After Story", sperando che le premesse di quello che viene considerato un capolavoro abbiano lo stesso valore.

La storia è tanto semplice quanto nota, un ragazzo di nome Okazaki Tomoya, una sorta di teppistello alla buona, incontra per caso una timida e singolare ragazza, Nagisa Furukawa. Lei, intenzionata a ridare vita al Club di Teatro, cercherà con l'aiuto di Okazaki di realizzare il suo sogno.
Questa è la struttura di base, le radici da cui si dipaneranno le diverse vicende che compongono una trama ben più fitta e intensa, dando vita a una serie di eventi che scivoleranno lentamente verso la fine. Clannad è una classica commedia scolastica, con l'aggiunta di una spruzzatina leggera di elementi soprannaturali e con una comicità che sfiora di tanto in tanto il demenziale.

L'intera storia sembra essere idealmente divisa in quattro capitoli, all'interno dei quali la linea principale, la vicenda madre, scorre senza esitazione. All'interno di questi quattro "momenti" si alternano alcuni personaggi chiave, che diventano, per un breve periodo, il fulcro essenziale dell'opera. Sono anelli di congiunzione, strumenti utili che accompagneranno i due protagonisti durante la loro crescita, come esperienze fondamentali di un lungo percorso.
Attraverso una ovvia e scontata concatenazione di eventi, la conquista dell'obiettivo sarà quella di mutare le paure radicate di questi due ragazzi, in un'amore maturo e allo stesso tempo simbolo di una crescita parziale.
I personaggi di contorno hanno una loro precisa identità, non solo quindi strumenti utili alla trama, ma elementi chiave e individuali di tutta la storia.

Gli eventi attraverso i quali si muovono i nostri protagonisti hanno un sapore malinconico di base, come un ripetersi continuo che costringe lo spettatore a non distogliere mai l'attenzione dal punto chiave. Ma è proprio questo elemento, il cui obiettivo è quello di andare a stimolare una certa tipologia di emozioni, che spesso spinge con esagerazione su determinati tasti cercando una "tristezza" troppo facile. In questo contesto si muovono i diversi personaggi, che, grazie a una caratterizzazione ben studiata, aiuteranno ad indirizzare i sentimenti dello spettatore a seconda delle situazioni. Lì dove però alcuni elementi sono ben costruiti e con una loro originalità, altri risulteranno fortemente stereotipati e obsoleti, lasciando spesso quella sensazione di déjà-vu.
Se la trama è abbastanza semplice, ma ben architettata, si avverte di tanto in tanto una certa ingenuità di base nel trattare alcuni argomenti, così come nella caratterizzazione di diversi personaggi. Una nota decisamente stonata che può lasciare perplessi.

Malgrado un character design non proprio vicino ai miei gusti, gli intensi sfondi e le atmosfere sono realizzate con gusto, e riescono a tramettere le giuste emozioni.
Clannad per quanto mi riguarda è un anime con degli alti e bassi abbastanza marcati. E' un universo costruito con cura, dove è bello perdersi lasciandosi trascinare dalle tante storie che ci racconta, ma che pecca di tanto in tanto d'ingenuità, con alcuni personaggi decisamente stereotipati e con un volere forzare delle lacrime troppo facili.
Attendo con ansia di cominciare "After Story", la curiosità è decisamente molta, voglio capire come un anime nella media possa riuscire in un salto così lungo.


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Nyx

Episodi visti: 23/23 --- Voto 7
La primissima impressione che ho avuto guardando quest'anime è stata quella di avere a che fare con qualcosa di molto simile a Kanon, addirittura sin troppo se prendessi in considerazione il character design. Alcuni personaggi sono caratterizzati e disegnati quasi allo stesso modo, pur tuttavia non potendo fare a meno di notare una cura di disegni, animazioni e fondali nettamente migliore rispetto a ciò che Kanon poteva offrire.

Le affinità comunque non si limitano solo a questo ma in un certo qual senso si allargano anche allo svolgersi delle trame che, in entrambi i casi, avranno a che fare anche con alcuni elementi sovrannaturali e questo (per conto mio) si è rivelato essere più un "limite" che un pregio. Non dico che l'elemento sovrannaturale sia stato mal realizzato, tutt'altro. E' una fase dolce e simpatica, ma in qualche modo rende l'anime più "banale"; le fasi che andranno sviluppandosi ben salde a elementi di stampo verosimile, le ho trovate molto più interessanti, ma è un fattore di carattere soggettivo.
Dove si sarebbe potuto lavorare di più forse è sulla caratterizzazione di parecchi personaggi comprimari che (con l'aggiunta di qualche episodio) avrebbero certamente meritato un maggiore approfondimento.

Il punto di forza di Clannad è la capacità di tenere quasi sempre alto l'interesse del telespettatore: pur non avendo una trama particolarmente originale e imprevedibile non ci sono molte parti potenzialmente noiose o superflue, questo anche perché l'opera riesce a mescolare abilmente fasi comiche (alcune davvero esilaranti) a fasi romantiche e con una certa profondità.
La soundtrack si assesta su buoni livelli ma le musiche che ci ricorderemo maggiormente saranno senza ombra di dubbio la sigla iniziale e la simpatica canzone finale "Dango Daikosoku".

Clannad non farebbe parte del mio genere preferito, ciononostante affermo che può essere facilmente apprezzato un po' da tutti, la sostanza per rendere possibile questo "piccolo miracolo" c'è, e il fatto che siano così tanti a tesserne le lodi può essere solo un'ulteriore conferma della bontà di questa serie.
Se anche voi, come me, siete soliti guardare altri generi di storie, ma avete il desiderio di provare qualcosa di diverso, beh, quest'opera potrebbe essere quel che fa per voi per "rompere il ghiaccio". Se al contrario amate questo genere andrete sul sicuro con un'opera che senza ombra di dubbio non potrà deludervi.


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Eretria90

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
Inizio con il recensire la grafica. I colori sono molto carini e nel complesso l'immagine ha un'ottima risoluzione. Per quanto riguarda il design, credo sia tutto soggettivo, personalmente non mi garbano molto le frange uncinate e gli occhioni tristi che occupano quasi tutto il viso, ma non posso negare che il mio è un gusto molto personale e che in fondo il chara di Clannad non è tanto "malvagio" da guardare. Ho visto di peggio in giro!

Ora veniamo alla trama. Ecco, qui per me c'è una pecca per quanto riguarda buona parte della serie: la lentezza.
Ho iniziato quest'anime perché ne ho sentito molto parlare ecc. Ma devo dire che, la prima parte, l'ho guardata in modo "auto-costrittivo". Davvero proseguivo svogliatamente per capire cos'è che valesse la pena guardare. Il problema è che il protagonista, Tomoya, è l'unico personaggio normale di tutta la serie che si aggira in un istituto di pazzi squilibrati, incontrando una personalità femminile e assurdamente diversa ogni giorno.

Il tutto prosegue con delle mini-gag dopo ogni incontro casuale e strano, va avanti senza apparente motivo, e a tratti si ripesca la questione iniziale in cui Tomoya aiuta la sua nuova amica, Nagisa, a fondare l'ormai deceduto club di teatro. Entrambi aiutano le loro "amiche strane", a turno, ognuna con la loro tragica storia.
Al culmine della scoperta delle vicende di ogni personaggio (davvero tutti molto sfigati) devo ammettere che ci si commuove. Il fatto è che non tutti gli episodi sono "culminanti" e le puntate nel mezzo - molte - sono un po' lasciate a se stesse e irrisolute.
Nella parte finale certamente l'anime migliora, ma non riesce comunque a farmi dimenticare la morbosità di almeno metà serie.


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Crashis

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Clannad è qualcosa d'indescrivibile. Una recensione non può di certo contenere tutto quello che succede in Clannad, perché le sue vicende sono così tante e varie che a malapena si riesce a riorganizzare le idee.

Trama <b>(Può contenere Spoiler)</b>
Come ogni altro anime, la trama si presenta in modo semplice e diretto. Un ragazzo, di nome Okazaki Tomoya, svogliato e senza madre, frequenta con il suo amico Sonohara una scuola superiore. Appena iniziato l'anno scolastico, Tomoya farà la conoscenza di varie ragazze che inizieranno a comporre i tasselli di un immaginario cubo di Rubik, che il protagonista andrà pian piano risolvendo nel corso della storia.
Inizieremo subito con la storia di Nagisa, ragazzina debole sia di carattere sia fisicamente, fino a osservare i passati di altre sue amiche, come quello di una sua vecchia conoscenza Kotomi, e via discorrendo. La trama si dirama quindi lungo queste protagoniste, approfondendone i desideri, i caratteri e le aspettative. Più di una volta ci troveremo con un forte senso di tristezza davanti a una Kotomi che piange, o a una Fuko che viene sempre meno ricordata, anche dai protagonisti stessi.

E' chiaro quindi che Tomoya, senza nemmeno farlo apposta, sia il fulcro della vicenda, che pian piano si risolverà, dando comunque altri interrogativi che è giusto aspettarsi. Sicuramente, in After Story, la seconda serie, sapremo chi è in realtà quella ragazza che appare in alcuni episodi insieme al pupazzo di rottami, e molto altro ancora. In conclusione, la serie presenta una trama semplice ma non troppo leggera, anche perché molti momenti toccano davvero la sensibilità dello spettatore, nonostante ci siano comunque, oltre che scene struggenti, anche scene ridicole davvero ben riuscite, ma che nel tempo tendono un po' a ripetersi. Niente di troppo noioso, comunque.

Lato tecnico
Tecnicamente Clannad è un vero gioiellino: graficamente presenta uno stile che somiglia a quello di "Shakugan No Shana", e i personaggi sono disegnati in stile moe, soprattutto le ragazze più presenti, come Nagisa, Kotomi o Fuko. I filtri grafici sono sempre giusti e mai di troppo, ed enfatizzano molto la situazione, portandola al massimo del possibile. Per quanto riguarda l'animazione, possiamo dire che anche questa è realizzata splendidamente, soprattutto nei momenti in cui ci sono la ragazza con il fantoccio. I movimenti sono sempre fluidi e non calano mai di qualità.
Dal punto di vista sonoro, Clannad presenta alcune BGM davvero tristi, altre allegre, che vanno a enfatizzare ancora di più il momento. Opening ed ending sono uniche in tutta la serie: per l'opening c'è come uno spiraglio di quello che si vedrà nell'intera serie; per l'ending c'è la canzoncina "Dango Daikazoku", che è sempre carina da sentire.

Commento finale
Clannad è un ottimo anime, divertente e struggente al contempo. Lo ritengo bellissimo da vedere, da ascoltare e da conoscere. Lo consiglio a tutti quelli che amano come me gli anime sentimentali e intrecciati.
Voto finale: 9.


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micheles

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
La Key, casa produttrice di videogiochi erotici, ha scoperto la gallina dalle uova d'oro quando si è resa conto che il sesso vende anche quando viene censurato. Basta prendere le protagoniste di un gioco pornografico, vestirle, togliere tutte le scene esplicitamente erotiche, aggiungere una quantità di buoni sentimenti e di lacrime e vendere l'anime risultante a un mercato molto più grande di quello dei videogiocatori erotomani. L'operazione è un sicuro successo se i personaggi sono sufficientemente interessanti è il sesso è sufficientemente rimosso - rimanendo però nello sfondo, a livello subliminale. Naturalmente è anche necessario avere un character design curatissimo e una veste grafica spettacolare, oltre a una colonna sonora di altissimo livello. Tutte le serie della Key hanno queste caratteristiche e ammetterò che la prima che ho visto, Kanon, mi ha molto colpito e mi è piaciuta, perché l'idea di partenza era molto originale. L'effetto però funziona solo la prima volta, almeno per me.

Diciamo la verità: Clannad è una copia di Kanon, con la stessa identica struttura narrativa, colori meno vivaci, una colonna sonora molto inferiore, personaggi più stereotipati e molta meno drammaticità. Inoltre in Kanon gli aspetti non realistici (mi riferisco alla bellezza eccessiva di personaggi e sfondi e al carattere dei personaggi, che sono dei santi più che delle persone) erano tollerabili in quanto opera principalmente fantastica, poiché sono presenti elementi del folklore giapponese, fantasmi, poteri ESP, etc. In Clannad lo sono molto di meno, visto che l'elemento fantastico è declassato a livello di gag umoristica: Fuko è una copia di Ayu di Kanon, ma è un personaggio più comico che drammatico, una comparsa e non la protagonista della storia.
La cosa che mi ha dato più fastidio in Clannad comunque è il fatto che, a differenza di Kanon, si tratta di un anime di genere harem, per quanto censurato: un gruppo di ragazze bellissime s'innamora dell'unico protagonista maschile di rilievo. C'è anche un secondo personaggio maschile, Sunohara, l'amico del protagonista, ma si tratta di una macchietta comica. Il ricorso all'harem personalmente mi dà parecchio fastidio, perché lo vedo come un comodo trucco per sfruttare i più bassi desideri maschili per vendere un prodotto.

Clannad è particolarmente astuto nelle sue strategie, perché evita un approccio grossolano - parlo delle poppe giganti e delle mutandine viste in migliaia di anime di basso livello - e lascia intendere l'aspetto sessuale più che esplicitarlo. Per esempio, in tutto l'anime non si vede un bacio, non si vede un seno nudo, niente di tutto ciò: ciò nonostante di scene ecchi ce ne sono varie: per esempio in un episodio Kotomi preme il suo seno sulla schiena di Okazaki, in altro Okazaki e Kyou restano chiusi in palestra, Okazaki finisce a torso nudo e Kyou si aspetta evidentemente che succeda qualcosa (molto volentieri), in un altra Kotomi e Ryou fanno ginnastica schiena contro schiena con generose inquadrature dei loro seni ballonzolanti sotto la maglietta. Queste scene ecchi sono sapientemente dosate, ve ne sono molto poche: Clannad preferisce titillare lo spettatore con i volti, le figure e le personalità delle bellissime e giovanissime protagoniste, piuttosto che con metodi più grossolani. Ciò non toglie che l'anime sfrutti i bassi istinti maschili per vendere il prodotto. La cosa mi dà fastidio perché pur sapendo tutto ciò ci casco inevitabilmente.

Un'altra cosa che dà molto fastidio in Clannad è il buonismo e la mielosità che imperversano. L'episodio di Fuko che cerca di far partecipare tutta la scuola al matrimonio della sorella è veramente insopportabile, idem per l'episodio di Kotomi e la valigia con l'orsacchiotto. L'episodio finale di Nagisa è un po' migliore ma anch'esso ha una scena finale strappalacrime in teatro, che sembra uscita dritta dritta da un film americano.
Sulla stessa nota, in Clannad imperversano i personaggi femminili stupidi e infantili, in primo luogo Fuko, che ha diciassette anni ma che si comporta come se ne avesse al massimo cinque; Nagisa è un po' più sveglia, ma non di molto, e scoppia a piangere in tutte le occasioni. Evidentemente una metà dei maschi giapponesi si trova in difficoltà con donne di intelligenza normale e il loro sogno erotico è quello di mettersi con delle ragazzine ritardate rispetto a cui si sentono superiori. L'altra metà dei maschi giapponesi invece è masochista e si diverte a farsi menare da delle bellissime tsundere, come Tomoyo e Kyou.

Nonostante tutti questi difetti, non mi sento di assegnare un'insufficienza a questo prodotto perché è troppo ben confezionato: non ha l'originalità di Kanon, né la stessa qualità in quanto a musiche, disegni, personaggi e trama, ma è comunque superiore alla media delle produzioni giapponesi. Inoltre non posso negare che abbia ha la qualità di attirare lo spettatore, a dire il vero secondo me più per la bellezza delle protagoniste che per l'interesse della storia. Comunque le parti comiche sono abbastanza divertenti, soprattutto gli scherzi di Okazaki a spese delle varie ragazzine svampite. Per questo motivo mi sento di assegnare un 6,5 come voto complessivo. Da notare che l'opera si risolleva un po' nel finale, mentre le prime due parti, cioè la storia di Fuko e la storia di Kotomi, sono state piuttosto fastidiose da vedere. La storia di Kotomi sembrava migliore all'inizio, ma poi sono cominciate le fanfaronate pseudo-filosofiche sui mondi alternativi con gergo da Fisica Teorica che mi hanno infastidito non poco. Apparentemente i genitori di Kotomi sono dei fisici che si occupano di teoria delle stringhe: questo non viene detto esplicitamente ma lo deduco dal titolo di un episodio "Theory of Everything", che è tipicamente applicato alla teoria delle stringhe, e da una citazione alle varietà di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Calabi%E2%80%93Yau_manifold">Calabi-Yau</a>, che sono delle strutture geometriche che entrano nel meccanismo di compattazione delle teorie di stringa da 10 a 4 dimensioni. Mi ha sorpreso una citazione del genere in un anime, anche perché del tutto a sproposito.

C'erano degli spunti interessanti in Clannad, mancanti in Kanon, in particolare il rapporto tra Okazaki e il padre, che aveva la potenzialità di sollevare il livello dell'opera, affrontando delle tematiche diverse: purtroppo però in Clannad questa sotto-trama viene sottoutilizzata. Mi aspetto che venga sfruttata nell'After Story che al momento devo ancora vedere e che tutti dicono essere migliore della storia principale. Quando la vedrò la giudicherò.
La serie di Clannad in sé la vedo come un ottimo prodotto commerciale che sfrutta abilissimamente gli stereotipi dell'animazione giapponese (sono molto divertenti le scenette che parodiano altri generi, come il fantasy, l'anime sportivo, quello fantascientifico, perfino lo yaoi) per creare una serie che si fa guardare volentieri. Io personalmente, alle lolite patinate di Clannad preferisco la Yamada di B Gata H Key, che sarà esagerata nel senso opposto, ma è probabilmente più vicina alla realtà di quelle principessine asessuate.


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dreamsoreal

Episodi visti: 23/23 --- Voto 7
Ho finito di vederlo da poco e devo dire che Clannad è carino, mi limito a dire carino perché, sebbene la storia non sia male, non mi ha appassionato così tanto come credevo all'inizio.

Il nostro protagonista Tomoya, forse a causa dei suoi problemi (padre alcolizzato e madre deceduta), si comporta da delinquente vestendo fuori ordinanza e saltando le lezioni con il suo migliore amico Sunohara. Sebbene abbia un carattere molto schietto, gli piace prendere in giro gli amici regalandoci qualche bella risata, in più non riesce a non aiutare chi ne ha bisogno e specialmente la coprotagonista Nagisa.
Insieme a lei finirà per conoscere e per aiutare anche altre ragazze, tutte con storie e problemi diversi che finiranno per innamorarsi di lui.

Sfortunatamente almeno per i miei gusti in alcuni casi non ho visto una vera e propria evoluzione di questi sentimenti, che a volte sembrano comparire dal nulla e questo non mi è piaciuto molto, perché era come se la trama saltasse delle parti e si arrivasse alla fine senza neanche sapere come.
Comunque sia, la storia è carina e merita di essere seguita.

RyoSaeba
RyoSaeba

Episodi visti: 15/23 --- Voto 2
Premetto che non mi piace il genere a cui quest'anime appartiene e trovo le loli-girl con la voce chioccia alquanto irritanti. Tuttavia visti i buoni giudizi che si sprecano su questa serie ho deciso di provare a guardarla. Beh, non ho resistito più di quindici puntate. Il mio giudizio è banalità e piattezza assoluta. I sentimenti, ammesso che ci siano, sono soffocati dal dialogo pedante, le situazioni comiche sono viste e riviste in tutti gli shoujo e non fanno ridere per nulla. L'anime secondo me tratta di storie di ragazzi senza spessore che si intrecciano e nulla di più. Vittima degli sbadigli ho deciso di non arrivare alla fine e sono certo di non essermi perso nulla.


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The Accolade

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Forse questa per me è una delle recensioni più difficili da mettere giù per un anime. Anche perché Clannad è un anime estremamente diverso dal solito, non il classico anime di vita scolastica, con il solito protagonista al centro del famoso "harem". La recensione, la articolo in due parti, qui parlerò di Clannad e di come è riuscito ad appassionarmi, completando con la seconda parte sotto la pagina di Clannad After Story.

Boh, come posso iniziare? Parto con il dire che questa è una serie da amare o da odiare, non ci sono vie di mezzo per me. L'animazione è perfetta, non ha punti deboli, i giochi di luce sono qualcosa di strabiliante, gli occhi dei protagonisti potrebbero parlare al loro posto. Volutamente ingranditi a mo’ di Shojo, sono lo specchio stesso dei sentimenti dei personaggi, una sorta di porta aperta verso il loro animo. Le ambientazioni sono ben congeniate, un paesino caratteristico giapponese, esteso utopicamente (come del resto si usa fare in certi tipi di anime) all'estrema pulizia delle strade e degli edifici, alla presenza di molto verde. La società è quella giapponese, lavoratrice al massimo, la classica scuola frenetica, insomma, un quadretto ideale per lo sviluppo delle vicende narrate.

La storia è qualcosa di totalmente geniale, ma non voglio entrare nello spoiler. Tomoya è un ragazzo con problemi esistenziali, legati alla perdita della madre e al padre disoccupato e pieno di problemi. Il suo incontro con Nagisa, ripetente, e più grande di un anno, ragazza fragile di salute, le sconvolgerà la vita. La dolcezza con la quale si svolgono le vicende è utopica i sentimenti non sono mai stati così puri e incontaminati e, vi giuro, qualche lacrima mi è scappata, già subito alla prima serie.

"Harem" abbiamo detto, appunto perché le vicende si articolano dietro a molte ragazze e al loro personale rapporto con Tomoya. Le situazioni sono drammatiche, spesso disperate, malinconiche, nostalgiche, un continuo ritorno al passato, un continuo confronto tra i personaggi, e poi quel senso d’indeterminatezza, d’insicurezza.
A me piace molto la filosofia, quest’anime per me ne contiene davvero tanta, soprattutto nella teoria dei mondi paralleli narrata nell'anime. Quel tocco di simpatia e di comicità è una succosa ciliegina sulla torta. Promosso a pieni voti e con la lode, ragazzi, è un capolavoro questo, davvero, e ve lo dice uno che segue ogni tipo di anime.

Un capitolo a parte andrebbe aperto per le musiche, qualcosa d’indescrivibile, un mix di musica ambient, folk, j-rock/pop, azzeccatissimo per condire l'opera.
E' la prima volta che do un voto del genere a un anime, è pazzesco, unico.

margiiii ^o^

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margiiii ^o^

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Clannad non è semplicemente un anime giapponese, secondo me in questo "cartone animato", che molte persone posso considerare superficiale, sono raccontati emozioni e sentimenti puri, vite avvincenti e tanti insegnamenti che però sono nascosti tra le righe dei dialoghi, tra le storie dei personaggi. Chi vedrà quest'anime non potrà fare a meno di venirne completamente catturato, a mio avviso tutto è appassionante e meraviglioso.

I personaggi sono tutti un po' bizzarri, ma dietro le stranezze e le battute si nascondono storie diverse, elementi di vite che non sempre rispecchiano le nostre. Ho solo 15 anni e una passione sfrenata per manga e anime di ogni genere, ma credo di potere affermare che Clannad sia unico nel suo genere. E' un miscuglio di sentimento e quotidianità che stupisce ed emoziona. Io l'ho rivisto tre volte, ma ogni episodio, ogni battuta mi stupisce ancora.
Sicuramente non va guardato con sufficienza o come intrattenimento vago, va assaporato e tenuto nel cuore: un anime così delicato e profondo non può non essere amato. Lo consiglio a tutti, ma consiglio anche di vedere il seguito, cioè Clannad - After Story, e vale la pena di vedere gli special. Buona visione.

P.S.: comprate tanti fazzoletti per Clannad - After Story.


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Rinoa86

Episodi visti: 22/23 --- Voto 8
Prima di avviarmi a recensire la serie, mi sento di fare una premessa, sopratutto a chi ha appena terminato di vedere questa prima serie e vorrebbe già scrivere una sua impressione.
Vi consiglio di aspettare e soprattutto di vedervi prima l'After Story. Io stessa ero intenzionata a scrivere immediatamente appena conclusa la serie. Per fortuna mi sono fermata e dico per fortuna perché senza la visione dell'After Story si rischierebbe di sottovalutarla immeritatamente.

Detto questo, passiamo alla recensione vera e propria.
Mi sono avvicinata a quest'anime senza troppe pretese, ero perlopiù incuriosita dal clamore che questa serie ha suscitato.
La primissima impressione è stata più che buona: ottimo chara in stile "kawai", piacevole visivamente, sia per lo stile sia per i colori adottati; colonna sonora bellissima; animazione ottima; buona la regia. Sul piano tecnico Clannad è senz'altro un anime di alto livello e non si può dire che deluda.
La storia apparentemente è da classico shuojo harem con un protagonista maschile che si trova a dover fare la solita scelta tra 5 ragazze tutte molto belle; in realtà di harem non ha assolutamente nulla perché già dalle prime puntate si capisce benissimo quale sarà la scelta di Tomoya.

Di per sé, questa prima serie è una sorta d'introduzione dei vari personaggi, la storia vera e propria parte dal 10° episodio dell'After Story, con un radicale cambio di registro nella narrazione e nelle situazioni. I vari episodi dedicati ai personaggi sono di fatti un pretesto per portare avanti il rapporto tra Tomoya e Nagisa e approfondire la loro psicologia.
Tomoya e Nagisa sono di fatto gli unici personaggi, insieme a Fuko, a Sunohara, a Kotomi e in parte a Tomoyo, ad avere una psicologia più approfondita ma allo stesso tempo anche abbastanza stereotipata; gli altri sono per lo più personaggi di contorno non essenziali al fine della storia (come ad esempio Ryou, un personaggi per molti versi inutile).
Non c'è inoltre una reale maturazione da parti dei protagonisti.

La narrazione appare comunque leggera e scorrevole, alterna a momenti drammatici altrettanti momenti piacevolissimi con molte gag divertenti, sopratutto quelle dedicate a Sunohara e quelle dei genitori di Nagisa.
Tutto sommato Clannad non è esente da difetti, uno fra tutti l'eccessivo buonismo - concordo con chi storce il naso per la storia della valigetta di Kotomi - abbastanza irreale e improbabile.
La vera forza di Clannad tuttavia è un'altra e risiede, cioè, nella capacità di sapere attrarre l'attenzione dello spettatore riuscendo a colpirlo dal punto di vista emotivo. Clannad sa sapientemente e abilmente toccare gli aspetti più emotivi dell'animo umano con assoluta delicatezza, già in questa prima serie e ancora di più e con più forza nell'After Story.
Personalmente ho trovato molto belli gli episodi dedicati a Fuko e Kotomi.
L'anime ha inoltre una componente soprannaturale senz'altro molto interessante, in grado di spezzare la narrazione degli eventi in modo da alleggerire ulteriormente il ritmo del racconto.
Nota di merito va infine all'ending Dango Daikazoku, semplicemente stupenda e impossibile da non canticchiare.

Per concludere, Clannad è un anime leggero, piacevole, dolcissimo in grado di stupire ed emozionare come solo pochi anime sanno fare. E' un anime che entra nel cuore, credo però che non sia adatto a chi è alla ricerca di puro intrattenimento e non ama storie complesse in grado di fare commuovere lo spettatore.
Per me è un 8 più che meritato!

PiccolaCreamy88

Episodi visti: 17/23 --- Voto 5
Beh, s'è già discusso ampiamente su ciò di cui tratta Clannad ed è per questo che mi limiterò a dare una semplice impressione personale.
L'ottima fama. Sì, questo è stato l'unico motivo che mi ha spinto a guardare il suddetto anime, benché sia arrivata "solo" al 17° episodio. Uso le virgolette perché non è possibile che, giunta fin qui, la storia ancora non si sia degnata di prendere una svolta. Ok, viene dedicato ampio spazio a ogni personaggio, ma a me sembra che questa serie sia solo un contenitore di episodi filler. Ho notato che la regia non ci ha saputo fare con il classico "entrelacement", ossia il portare avanti più filoni contemporaneamente.

Infatti, nei primissimi episodi s'è abbozzata una semi-conoscenza tra Nagisa e Tomoya e le intenzioni della prima di aprire un club di teatro. Ok, malgrado sia un qualcosa di visto e stravisto in tanti altri anime, ci può pure stare. Ma non appena "i riflettori" iniziano a puntare sullo pseudo-fantasma della bambina, ci si dimentica persino il nome di Nagisa. Ed è così che quindi si prosegue con una serie di "compartimenti stagni".
Credo che ciò possa bastare come motivo per cui Clannad mi è scaduto e non credo che i pochi episodi che mi mancano siano sufficienti per sanare il mio giudizio.

Credo, infine, che Clannad sia un anime di cui non si sia sfruttato il potenziale. C'erano buone basi per riuscire meglio.
Infatti Clannd è provvisto di ottimi disegni, colonne sonore e i personaggi maschili sono tutti ben caratterizzati. Non manca neanche il senso dell'umorismo. E quindi solo per questi requisiti do il mio voto.


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gozy4

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Era da molto tempo che volevo esprimere la mia opinione su quest'anime, finalmente trovo un po' di tempo per farlo.
Innanzitutto voglio precisare che il mio voto non è riferito all’intera saga ma soltanto a questa prima serie, non comprensiva dei 3 special e dell’After Story.
Che dire di Clannad? E’ un anime scolastico che parla della storia di Tomoya Okazaki e Nagisa Furukawa e di come nasca l’amore tra i due protagonisti. Fin qui tutto normale come in tanti anime.

Cosa rende Clannad speciale? In primis, come indica anche il titolo dell’anime, i rapporti interpersonali tra i vari protagonisti che si sentono parte di una grande famiglia (Clannad è riferito appunto a “facente parte di un clan”), cosa che a me è sempre piaciuta e che rende tale tipologia di anime tra i miei generi preferiti.
Come seconda cosa aggiungerei la profondità delle varie vicende, arricchita dalle numerose parti introspettive dei personaggi, che in più occasioni mi ha letteralmente commosso - e ancora non avevo visto l’After Story.

I protagonisti, poi, a mio parere sono fantastici, tutti con magnifici backgroud - il più bello tra tutti è quello di Kotomi - e trovo le vicende stupende (anche qui domina quella di Kotomi, la mia preferita in assoluto, nulla togliere a Fuko) con tratti a metà tra sovrannaturale ed esoterico, che condiscono la storia in modo superlativo.
I personaggi sono ben caratterizzati e resi in maniera sublime. Bellissimo è il rapporto di amicizia tra Okazaki e Sunohara, come scritto anche sopra, quando una storia parla anche di una forte amicizia tra due persone mi piace in particolar modo; bellissima è la parte di Fuko-chan, per me uno tra i più bei personaggi dell’opera.

Toccante, quasi strappalacrime, l’opera raggiunge il picco di gradevolezza con la parte di Kotomi, che ribadisco essere la mia parte preferita; nulla togliere a Tomoyo, a Ryou e a Kyou che, anche se personaggi secondari, sono comunque ben caratterizzati e quasi indispensabili per l’andamento della storia.
Una nota di rilievo va a Botan, l’animale domestico delle gemelle Fujibayashi, che con il suo Puhi Puhi riesce a alleggerire il carico di tensione che suscitano le parti drammatiche dell’anime.

Indubbiamente la Visual Art con questa serie si è sbizzarrita alla grande. Di gran lunga superiore ai precedenti Kanon ed Air (non che ci voglia molto a fare una serie migliore di Air secondo me) e oserei dire anche alla maggior parte degli anime che trattano questo argomento.


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Arcady80

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Clannad è un semplice anime scolastico. Questa è stata la mia prima impressione. E mi incuriosiva il fatto che fosse, tra gli appassionati, così popolare. Continuando a seguirlo si notano alcuni elementi abbastanza particolari: oltre alla simpatia di alcuni personaggi, scaturiscono anche elementi soprannaturali che possiamo ricondurre all'estrema sensibilità dei protagonisti.

Tomoya, il ragazzo sul quale gira l'intera trama, è un "delinquente" con una vita famigliare disastrata, una situazione che inizialmente può sembrare banale, ma che è molto ben dosata dagli autori per rendere al meglio la condizione di disagio che il protagonista prova. Tomoya nelle prime scene dell'anime incontra Nagisa, una ragazza dalle caratteristiche completamente opposte a quelle di Tomoya. Questa loro differenza li porta nel corso della storia a compensarsi e completarsi l'un l'altra.
Tomoya, per aiutare Nagisa, stringe amicizia con molti altri personaggi alcuni dei quali dal passato molto particolare e altri che invece si contendono il cuore dello stesso Tomoya.

I disegni sono molto belli, i fondali, soprattutto del viale scolastico in primavera con i ciliegi in fiore, sono stupendi. Le canzoni le trovo perfette e la regia non commette errori che possano appesantire la trama nella sua complessità. Clannad è come un puzzle di sentimenti che man mano prendono il loro posto per regalarci un quadro veramente dolce. Lo consiglio a tutti.

Gallospacca

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Gallospacca

Episodi visti: 46/23 --- Voto 10
Clannad... Solo il nome oggi mi fa sorridere e commuovere allo stesso tempo. Ho 31 anni e sono appassionato di anime da sempre, ne ho visti veramente tantissimi, ma il genere al quale appartiene Clannad mi aveva sempre lasciato indifferente, insomma le storie sentimentali non erano proprio le mie preferite. Almeno credevo.

Dopo avere letto da qualche parte, in internet, il commento di un ragazzo che descriveva Clannad come il miglior anime di sempre, mi sono deciso a guardarlo, non senza qualche incertezza. Dopo avere visto tutte e due le serie, che devono essere viste tutte e due per apprezzarne la grandezza, sono rimasto veramente impressionato: era da tantissimo che un anime non mi appassionava così facendomi ridere, emozionare e piangere.
Dopo aver visto Clannad ho capito che gli anime incentrati su storie d'amore erano tra i miei preferiti e ne ho cercati e visti a decine, ma nessuno ha nemmeno lontanamente sfiorato Clannad - perfino il meraviglioso Kanon 2006 non ce l'ha fatta.

Inutile perdere tempo sulla trama, ché non voglio rovinarvi nulla, o sulla realizzazione, che trovo eccellente sotto tutti i punti di vista, ma piuttosto vi dico: fatevi un favore, guardatelo.
Nella mia classifica personale Clannad si è aggiudicato il terzo posto, subito dopo Evangelion ed Elfen Lied, e anche se si tratta di una cosa personale e soggettiva per me è molto importante.
PS: W i dango!


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
<i>Clannad</i>, visual novel prodotta dalla KEY, software house giapponese, diviene anime nel 2007 e acquista una certa popolarità internazionale come serie sentimentale-scolastica che ha però a ben vedere molte frecce al proprio arco anche sul versante drammatico e moraleggiante. In tutto questo non manca poi la presenza di uno humour tipicamente macchiettistico che, sebbene senza irruzioni particolarmente entusiasmanti, riesce a non stonare mai con l'aria che si respira nelle determinate circostanze.

Il punto di forza di questa serie, che pone le basi del maggiormente acclamato <i>Clannad After Story</i>, sta a mio parere nel giusto equilibrio tra approcci emotivi contrastanti e nella loro disposizione all'interno degli avvenimenti. Chi dispone di risata e di lacrima semplici troverà molto più appetibili sia le varie gag "mordi e fuggi" sia i vari frangenti carichi di enfatico buonismo, non di certo il massimo per chi non è abituato a questo genere di animazione. Tuttavia non si eccede mai nella proposizione dei suddetti stereotipi, e c'è anche modo di riflettere, grazie alla valente caratterizzazione di alcuni personaggi. La struttura narrativa dipende molto proprio da questi ultimi, che ci vengono presentati dapprima superficialmente, poi nello specifico, seguendo una sorta di ordine che conceda a ciascuno di loro di "raccontarci" la propria biografia. La trama cardinale è in sé lineare, più o meno prevedibile, ma si lascia seguire con un certo desiderio di sapere.

<i>Clannad</i> si presenta bene anche alla vista, con disegni dai tratti caratteristici del genere e con colori nitidi ancor più vivacizzati dal ruolo predominante della luce. La grafica computerizzata, vista l'origine del prodotto, non poteva che partecipare attivamente all'esposizione di molte animazioni, a braccetto con fondali piuttosto approssimati rispetto al character design. Un'altra chiave dell'efficacia dell'impronta emotiva lasciata da <i>Clannad</i> è costituita dalla soundtrack, provvista di brani che spaziano dal classico BGM orecchiabilissimo ad arrangiamenti sonori più corposi ed emotivamente toccanti; belle anche le sigle.
In definitiva, ciò che non permette a questa prima serie di fare un vero e proprio balzo in avanti è il cuore della storia, che solo a fine opera sembra riprendere a pulsare. Il resto del concreto lo si lascia nelle mani del sequel.


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npepataecozz

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
Ci sono alcuni anime che ti catturano dal primo episodio. Clannad è certamente uno di questi. Qualcuno dirà che non è proprio il massimo dell'originalità; che si prevede come andrà a finire ecc ecc. Beh, può darsi. Ma è altrettanto vero che quasi tutti gli anime, anche quelli più celebrati, sono così. Chi è che è rimasto stupito, ad esempio, dal fatto che in Maison Ikkoku Godai e Kioko alla fine riescono a sposarsi?
Ho trovato Clanned divertentissimo; le storie dei personaggi secondari (finalmente!) non sono frustranti da guardare, ma hanno una loro logica e interessano chi le guarda. Perfino gli episodi speciali sono dei piccoli capolavori, sebbene l'idea di base, cioè cosa sarebbe successo se Okazaki avesse scelto qualcun'altra, sembrerebbe priva di interesse.
Per quanto riguarda la storia tra i due protagonisti, non è di quelle che lascia a bocca aperta, ma anche con la bocca chiusa suscita grandi emozioni.
Ritengo, infine, quest'anime leggermente inferiore a Kanon che, se non sbaglio, è dello stesso autore. Ma per me hanno lo stesso voto perché tra Maradona e Pelè non importa chi sia più forte, meritano 10 entrambi.


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obogsic

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
Eccoci davanti a quella che può sembrare l'ennesima commedia scolastica a sfondo romantico.<br>
E i primi episodi non fanno altro che confermare questa idea.<br>
Cose per nulla innovative, il solito protagonista che sta sulle sue, visto quasi come un teppista dal resto dei compagni, l'amico sfacciato e casinista...insomma niente di particolare.<br>
Superati i primissimi episodi si viene però catapultati nel mondo di Clannad, una storia che saprà essere si divertente e romantica, ma soprattutto coinvolgente come poche.<br>
I personaggi infatti sono molto ben caratterizzati...più che stare davanti alla tv avrete l'impressione di essere con loro a vivere le loro vicende...e non è cosa da tutti gli aime.<br>
Con Clannad riderete tanto (Sunohara vi regalerà delle perle di comicità non indifferenti), vi commuoverete e rifletterete su alcune tematiche che spesso sono solo il contorno di questo genere di anime: la vita, il suo scopo, il futuro e quello che riserverà.<br>
Il tutto in un atmosfera densa allo stesso tempo di poesia, comicità e sentimenti ricreata in uno spaccato di vita di tutti i giorni.<br>
Tutto questo, come se non bastasse, è accompagnato da una delle migliori colonne sonore mai realizzate per un anime.<br>
Le musiche sono sempre ben realizzate, d'atmosfera al punto che quasi da sole riescono a comunicare quello che i personaggi stanno vivendo.<br>
Anzi a volte vi sembrerà di assistere ad una sorta di duetto tra le parole e la musica che vi farà emozionare come pochi anime sanno fare.<br>
La storia di Nagisa e del suo tentativo di riaprire il club di teatro si rivelerà essere una scusa per trattare argomenti molto più profondi di quello che può sembrare.<br>
Chiudo accennando alla seconda serie di Clannad, Clannad After Story, che va necessariamente vista e che rappresenta il completamento ideale di tutta la vicenda.<br>
Da non dimenticare poi i due bellissimi OAV di "storie alternative".

Rei_Natsuo

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Rei_Natsuo

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
Clannad è a mio parere l'anime più bello prodotto dalla Key.
Innanzitutto è particolarmente comico, nel senso che ci sono alcune scene veramente spassose che ravvivano decisamente l'anime.
Ma si deve riconoscere anche la grandissima cura nel disegno, nei particolari e nelle storie molto elaborate di ogni singolo personaggio, e anche i momenti più commoventi, presenti soprattutto nell'After Story, sono perfetti nel rendere l'atmosfera più seria e riflessiva.

Clannad è veramente molto bello, lo consiglio anche alle persone più giovani, perché non è un anime che parla di un ragazzo circondato improvvisamente da mille pretendenti, ma semplicemente racconta di come Tomoya, il protagonista, riesca a vivere la sua vita, sebbene con molte difficoltà e sofferenze (riferito all'After Story), finendo per accettarla così com'è stata.
La prima serie si sofferma invece di più sul rapporto che Tomoya instaura con Nagisa, una ragazza con problemi di salute ma con una grande determinazione, che lo porterà ad innamorarsene. Naturalmente non mancano le altre "pretendenti", ma ho apprezzato il fatto che l'anime non si soffermi più di tanto su queste ultime, cosa che lo rende più originale.
Vivamente consigliato.


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Limbes

Episodi visti: 24/23 --- Voto 7
Adattamento animato dell’omonima visual novel della software House Key, Clannad esce dagli studi della Kyoto Animation nel 2007. Ben confezionata, patinata, targettizzata e soprattutto “classica” nei suoi modelli femminili e nella sua trama, la serie però rivela di possedere dei tocchi inaspettati e dei pungoli narrativi che le permettono l’aggiramento di una banalità che l’avrebbe fatta languire nella noia. Infatti, per fare un esempio, benché la varietà di personaggi femminili che circondano il protagonista, Okazaki Tomoya, sia in effetti standardizzata sugli stereotipi del genere harem, tuttavia ogni ragazza, pur nella sua canonizzazione tipologica, incarna talmente bene il suo tipo da diventarlo in prima persona, riuscendo in questo modo a svincolarsi dall’apparire come l’ennesimo “rifacimento a”. Così la caratterizzazione di ogni personaggio femminile, anche se in alcun modo originale, però sempre curata attentamente e molto marcata, dà forte personalità e riconoscibilità immediata alle parti – e al percorso che le stesse incontreranno nella sceneggiatura – che le varie protagoniste, ognuna più o meno al centro di un blocco di episodi, ricoprono nel corso degli eventi. Si distacca da questa scelta raffigurativa Tomoya, il quale appare invece abbastanza atipico, mostra un lato esilarante da impassibile "contapalle" e a questo mescola sfumature personali più profonde e adulte, nella caratterizzazione tutto sommato meglio riuscita di Clannad.

Ognuna delle sequenze in cui si può suddividere la serie accentra l’attenzione sul rapporto che s’instaura fra il protagonista e le sue belle, svela la storia delle ragazze attorno alle quali via via orbita l’azione e trova soluzioni più o meno felici, più o meno zuccherose, non lasciando mai in disparte, al suo termine, la protagonista di turno, la quale riveste sempre un ruolo (in alcuni casi superfluo, come in quello di Fuko, la cui presenza francamente è inutile) nel contorno umano che colora il filone delle trame principali. E sono proprio i personaggi di contorno che arricchiscono la piacevolezza della visione e spezzano il gusto, a volte eccessivamente dolce o melodrammatico, delle vicende e dei rapporti presentati. Essi sprizzano più di una ventata di humor e stramberia che nell’economia della serie non possono che giovare, perché permettono di avere variazioni di ritmo e stile che fanno non poco bene all’intrattenimento, in quanto alleggeriscono il sentimentalismo imperante che delle volte risulta, al pari di alcuni nodi dell’intreccio, eccessivo o artificioso.

Musicalmente ben arrangiato, soprattutto nelle due sigle molto azzeccate che si stampano nella memoria al primo ascolto, e tecnicamente molto buono, Clannad possiede un disegno molto moe, molto rotondo e grazioso, che si mantiene costante e senza cedimenti per tutti gli episodi, al pari dei colori, degli sfondi e della fotografia, sempre molto puliti e nitidi, di sicuro non elaborati o ricercati ma adattissimi alla tipologia di anime e capaci comunque di avere in determinati frangenti delle soluzioni interessanti.
La regia poi porta a casa il suo compito senza difficoltà, perché rifugge da una staticità eccessiva e invece, pur nella sua semplicità obbligata – si parla sempre di un prodotto ben specifico – gestisce bene tempi e inquadrature, asseconda il tono richiesto dalle azioni e si lascia sfuggire alcuni espedienti e chicche pregevoli e piuttosto brillanti. In particolare l’ultimo episodio, che in realtà è slegato dalla serie vera e propria e rappresenta una conclusione alternativa del gioco delle coppie, si discosta dall’approccio registico tenuto per tutte le puntate precedenti e raggiunge un’inspirazione e un picco qualitativo e stilistico non da poco. Lo special si mostra infatti molto interessante sul piano delle problematiche e della crescita, sia soggettive sia relative al rapporto a due, e su quello dell’asciuttezza narrativa e della resa dei sentimenti. La qual cosa fa rimpiangere un po’ le scelte su cui si sono concentrati gli sceneggiatori, i quali forse avrebbero dovuto focalizzare l’attenzione su alcuni personaggi invece che su altri al fine di ricombinare i legami fra i protagonisti e giocare diversamente le carte a disposizione di una serie che rimane in ogni caso sorprendentemente piacevole.


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KenRen

Episodi visti: 24/23 --- Voto 6
Se devo dirla tutta avevo iniziato a vedere quest'anime con abbastanza entusiasmo, purtroppo però le mie aspettative sono rimaste alquanto deluse. Si tratta del solito e classico shoujo scolastico, personaggi classici, trama scontata e lieto fine. L'opera totale è salvata in parte da una buona resa grafica, bei disegni e bei colori, e da un discreto humor dei personaggi, che suscitano sempre una risatina, per il resto la storia è classicissima; il ragazzo perditempo, attorniato da una fucilata di ragazze una più bella e più famosa dell'altra, che decide di dedicare tutto se stesso per far avverare il sogno della ragazza di cui si innamora.
L'anime propone anche un risvolto fantascientifico nel corso della storia, che per quanto toccante possa essere, è assolutamente fuori tema col filone generale dell'opera. Nel complesso si merita una sufficienza per i motivi sopra elencati ma nulla di più.
Vedibile.


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.:°zero93°:.

Episodi visti: 24/23 --- Voto 8
Sarà il solito anime per mocciosi perennemente arrapati. Questo pensai quando vidi la scena di Nagisa e Tomoya ai piedi della collina, ma mi sono dovuto ricredere.
Clannad, che significa "famiglia" in irlandese (o almeno credo), è un'anime che ha lo scopo di commuovere lo spettatore e la maggior parte delle volte ci riesce benissimo, mentre a volte meno.
Molto buona l'idea di trattare prima i problemi di una e poi quelli di un'altra protagonista.
Una cosa quasi impossibile da trovare in un anime è la presenza di protagonisti normali, anzi addirittura deboli (Nagisa) e senza qualche strana abilità. Tutto ciò rende tutto più realistico anche se un po' di paranormale c'è.
Tecnicamente l'anime è realizzato benissimo quindi non c'è nulla da dire.


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Manuel

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
A tutti quelli che considerano quest'anime nella media o peggio, consiglio vivamente di ridargli attenzione e riguardarlo tutto, a me ha cambiato la vita. Inizia in un modo abbastanza originale... Ok, si vede in ogni anime che c'è un ragazzo problematico che non trova alcuna utilità nella vita di tutti i giorni, ma questo non significa che Clannad sia banale, anzi, porta avanti delle tematiche serie in modo molto naturale (forse si spinge troppo sul drammatico ma lo fa comunque in modo davvero esemplare).

I disegni mi sono piaciuti tantissimo, sono dolci e non perdono mai di qualità, ogni personaggio riesce a essere espressivo secondo il momento (forse si esagera in alcuni momenti in cui si piange, ma a me piace anche lì).
Per quanto riguarda il settore audio non ho nulla da obiettare, è stupendo (qualsiasi cosa abbia almeno una nota di pianoforte mi piace), ma qui si trovano davvero melodie meravigliose, finito di vedere l'anime ho cercato di reperire la OST perché mi ha colpito davvero profondamente.
Per quanto riguarda la trama c'è da dire che il tutto è abbastanza triste, malinconico e tragico: è tutto incentrato sulla vita del protagonista (e della sua compagna), ci sono anche i loro amici ma si nota nettamente che la maggior parte della trama è dedicata a loro due, gli altri entrano e scompaiono nel giro di qualche puntata. Infatti questa potrebbe essere una nota negativa, ma c'è anche da dire che non mi è mai venuta la voglia di "saltare" una sola puntata perché la ritenessi inutile, mi sono piaciute tutte senza esclusioni.

Vi raccomando di guardare entrambe le serie di Clannad, la prima è decisamente più libera e spensierata rispetto alla seconda dove non si risparmiano colpi di lacrime, divertimento ed emozioni forti.

Rattopaz

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Rattopaz

Episodi visti: 24/23 --- Voto 8
Avevo in programma di guardare quest'anime da oltre un anno
ma avevo sempre rimandato forse perché inconsciamente me lo tenevo da parte per i momenti un po' tristi e nostalgici.
Ero comunque certo che l'accoppiata Key/Kyoto Animation non mi avrebbe deluso.
Tuttavia mi sbagliavo.
Per carità, la parola delusione non rende giustizia a quest'ottimo anime, l'anime non è brutto, ma mi aspettavo un altro capolavoro ai livelli di Air o Kanon, da qui la delusione forse per eccessiva aspettativa.
Forse potrei dare un giudizio migliore guardando anche il seguito (da molti definito su un altro pianeta e che allo stato attuale non ho ancora visto), ma qui si giudica solo la prima serie quindi mi limito come è giusto che sia a questo.

Il vero difetto di Clannad secondo me è il suo genere: troppi anime sono simili a questo, non aggiunge praticamente nulla di nuovo e a molti potrebbe dare un senso di già visto che potrebbe annoiare subito.
La trama è abbastanza scontata, non che non accada molto, anzi in pratica cercando di non svelare nulla:
I protagonisti sono esageratamente legati al proprio passato anziché pensare al proprio futuro e il nostro eroe, Tomoya, sarà lì per risolvere tutti i problemi psicologici e non delle protagoniste femminili che, anche se non lo dimostrano esplicitamente, finiranno per innamorarsi di lui e si metteranno l'anima in pace immediatamente quando il nostro protagonista farà la sua scelta.
Il tutto è condito da molte scene con comicità fatta di frasi frivole, situazioni imbarazzanti e pestaggi gratuiti.
E' vero che oramai è stato creato di tutto ed è molto difficile essere originali, ma quanti anime conoscete con trame simili? Io personalmente ne conosco tanti...
Ammetto tuttavia che questo, nel suo genere, si colloca tra i migliori, più che altro per la qualità tecnica.
Per questo dare un voto secco a questo titolo non è facile
il voto infatti potrebbe oscillare tra un 6 o anche meno per tutte le persone che ne hanno le tasche piene di storie simili, e un 10 per tutte quelle altre che si affacciano per la prima volta a questo genere, o lo guardano perché continuano a piacere.

A parte la trama troppo classica, il resto è su ottimi livelli. Chi ha visto le precedenti creazioni firmate Kyoto Animation sa già di che fattura sono grafica e animazioni e da questo punto di vista non rimarrà certamente deluso;
anche il doppiaggio in lingua originale, opera di alcuni dei doppiatori di anime più famosi nel sol levante, è dolce e impeccabile al punto giusto.
La colonna sonora è anch'essa ottima; l'OP è praticamente ai livelli dei precedenti lavori Key, e questo non è poco,
e l'ED è una sintesi della leggerezza e della "pucciosità" dell'intera serie.

Una menzione speciale per l'ultimo episodio: potevano anche evitarlo, praticamente mostra gli eventi che si sarebbero verificati se il protagonista si fosse innamorato di un altra ragazza... E' vero che Clannad riproduce la storia del videogioco che prende il suo nome e che come tale ha scelte multiple che portano a "percorsi" differenti,
ma in un anime, a differenza di un videogame, non ci sono scelte multiple, e si è costretti a guardare passivamente il corso degli eventi, e avendo quindi Clannad un finale ben definito non ha molto senso far vedere una realtà alternativa, perché rovina un po' tutto quello che c'era prima.
Questa naturalmente è una mia personalissima opinione, ed è anche un difetto che si può risolvere semplicemente non guardando quest'ultimo episodio... Io purtroppo non l'ho fatto.


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roooo83

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
<b>Attenzione: spoiler sulla trama!</b>

Questo è sicuramente uno dei migliori shojo che ho visto! Clannad è un anime che parte molto lentamente, infatti i primi episodi sono abbastanza introduttivi e presentano i due personaggi principali: Tomoya Okazaki, un delinquente perdigiorno, e Nagisa Furukawa, una ragazza cagionevole di salute. Tomoya vive il suo dramma quotidiano con un padre alcolizzato, per questo risulta un ragazzo un po' sulle sue e che non si lascia coinvolgere da niente. Ma un giorno, andando a scuola, incontra una ragazza che gli cambierà la vita... Nagisa fa il suo ingresso in scena, e si rende subito protagonista rivelando il suo grande sogno che accompagnerà quasi tutta la serie. Il sogno di Nagisa è quello di far riaprire il club del teatro, chiuso ormai per mancanza di membri. Tomoya prende a cuore il desiderio di Nagisa e decide di aiutarla a tutti i costi. Nel frattempo, la storia prende una specie di pausa con l'entrata in scena di un personaggio che si rivelerà assai buffo più avanti nella serie: la piccola Fuuko. Girano voci nell'istituto che il fantasma di una ragazza, ricoverata da due anni in ospedale a causa di un tragico incidente, vaga per le aule. Nagisa e Tomoya saranno ben presto testimoni che il fantasma è proprio Fuuko-chan, quella strana ragazza che non fa che intagliare sculture a forma di stella (marina, almeno così dice lei), da regalare agli studenti per invitarli al matrimonio di sua sorella. Messa momentaneamente da parte l'operazione "riapriamo il club del teatro", i due ragazzi s'impegnano per realizzare il desiderio della piccola Fuuko: far sposare la sorella che ha rimandato le nozze a causa del coma in cui versa Fuuko. Questa parte risulta molto commovente, perciò non voglio svelarvi niente per non rovinarvi la bellezza di questa storia! Dopo Fuuko, faremo la conoscenza del genietto della scuola, Kotomi, una ragazza prodigio che vive da sola perchè orfana di entrambi i genitori. Tomoya scoprirà che Kotomi è l'amica d'infanzia che aveva ormai dimenticato e insieme al sempre più nutrito gruppo di amici (Sunohara, l'amico scemo di Tomoya, le sorelle Kyou e Ryou, e la futura presidente del consiglio studentesco, Tomoyo Sakagami), aiuterà la ragazza ad inserirsi a scuola e a fare amicizia! Dopo il capitolo riguardante Kotomi, la storia s'incentra nuovamente sui due protagonisti principali. Vedremo così, una Nagisa sempre più forte grazie al sostegno di Tomoya, ed insieme lavoreranno riuscendo a far riaprire il club del teatro e a portare in scena la prima recita.
Clannad, è un anime che mi ha impressionato ed emozionato davvero molto. Sinceramente non me lo aspettavo, abituata a tutte le opere shojo che ho visto, non credevo che Clannad fosse così particolare. E' bellissimo sia nelle storie che racconta, che nella colonna sonora. E i disegni sono semplicemente magnifici. E' senza dubbio una piccola perla nel panorama dell'animazione nipponica, che tutti gli appassionati romanticoni come me non possono assolutamente lasciarsi sfuggire...


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BlackcatXIII

Episodi visti: 24/23 --- Voto 9
Riprendo una vecchia recensione che avevo fatto su un forum, il FMP house, di quanto mi è piaciuto questo anime.

Il classico anime che ha per personaggi degli studenti e i loro problemi sentimentali. Già questo darebbe alle persone l'idea della ripetitività della trama, ma non è un un anime come tutti gli altri: Tomoya, ragazzo con una vita piena di noia e difficoltà (la madre è morta e ha un rapporto difficile con il padre), incontra Nagisa, classica ragazza dolce, che si affeziona a lui. I 2 vivranno diverse avventure grazie alla presenza di diversi personaggi secondari. Io, che sinceramente non me ne interesso di questo genere (preferisco l'azione e l'avventura che i sentimenti), sono rimasto colpito. Come anime penso sia poco conosciuto in Italia, l'ho trovato per caso su un fotolog, e mi hanno attirato i disegni, molto belli. Così io, un ragazzo, crollato davanti alle situazioni tristi dei vari personaggi, scene drammatiche che si alternano a scene molto ironiche (Suhora che prende ripetitivi calci da Tomoyo, la bizzarria del padre di Nagisa), che intrecciano le storie dei vari personaggi, con un pizzico di magia e colpi di scena. La prima serie è abbastanza scorrevole, la seconda invece, Clannad afterstory, è molto più drammatica, e aiuta a capire molti particolari della prima serie, non è uno di quegli anime che alla seconda serie iniziano ad annoiare, anzi, si può dire l'esatto contrario. Si può dire che dopo aver visto questo anime ho considerato molte cose di cui prima non tenevo conto, talmente chiuso com'ero. Si può dire mi ha cambiato la vita e mi ha fatto conoscere un lato sentimentale di me stesso che non conoscevo XD.


 4
Nae

Episodi visti: 24/23 --- Voto 5
Confesso di aver visto questo anime con la febbre in un momento di noia mortale quasi assoluta e la visione mi ha aiutato a deprimermi maggiormente.
Si seguono le vicende di Tomoya Okazaki, studente senza nè parte nè arte, che, da buon protagonista asociale, ha una storia drammatica alle spalle, un difficile rapporto con il padre e un sogno infranto nel cassetto.
Per noia o altro decide di aiutare una ragazza chiaramente in difficoltà nei rapporti interpersonali e questo lo porterà via via ad avvicinarsi ad un set di ragazze della scuola che casualmente si invaghiranno tutte di lui. Rapportandosi l'un l'altro i vari componenti del gruppo creeranno un forte legame di amicizia e anche affetto in taluni casi.
Che dire la trama è tediante, avanza con lentezza e stanca, non ci sono colpi di scena di nessun genere e non capita nulla che ti lascia il dubbio che forse non ti servivano tutte le puntate per capire come finiva, che dire un pochetto piatto il tutto.


 5
ALUCARD80

Episodi visti: 24/23 --- Voto 5
Ecco uno dei tanti anime provenienti dalla trafila scolastico-sentimentali, di stampo prettamente shoujo, che a mio parere non è riuscito a discostarsi dalla massa tanto da essere ricordato come qualcosa di veramente originale.
Vorrei parlare più di quello che non mi è piaciuto che di ciò che ho apprezzato, in Clannad. Premetto che la mia è una critica leggera e l’opera nella sua interezza non è certo malvagia, ma si è dimostrata davvero lenta, troppo lenta per i miei gusti, e mai con punti di svolta decisivi da far spiccare il volo di cui aveva, a conti fatti, assolutamente bisogno.
Probabilmente si tratta dello stesso problema che denotai nel celeberrimo Ghost in the Shell – Stand Alone Complex: disegni bellissimi, tratto grafico eccellente, chara e animazioni perfetti per la tipologia del genere, niente da dire. Ma i pregi di questi due prodotti finiscono qui: in Ghost in the Shell – Stand Alone Complex c’è un debole, inconsistente filo conduttore che unisce ogni episodio, risultante prettamente fine a sé stesso, e il fulcro della storia vera e propria emerge timidamente solo negli ultimi episodi. Quando lo vidi continuai ad attendere quel qualcosa in più a livello di sceneggiatura che non giunse mai, e fu una vera delusione.
Qualcosa di simile, per certi versi, ho riscontrato in Clannad: un tratto ovviamente ben più “kawaii” rispetto al noto anime cyber-futuristico sopra citato, ma trama inconsistente per la prima metà dell’opera. La storia sembra prendere una piega interessante intorno agli episodi quattro e cinque, ma si rivela un falso allarme. Manca sempre quel salto di qualità, d’intensità, forse anche di drammaticità per spiccare il cosiddetto volo.

Clannad è la storia di Tomoya Okazaki, studente né eccellente né scarso, piuttosto distaccato, tranquillo e apparentemente annoiato; insomma, a tutti gli effetti un protagonista atipico e poco appariscente rispetto allo stereotipo del bello tenebroso-misterioso-esuberante-positivo-eroe salvamondo. Il fatto è che gli stereotipi vengono fuori nei co-protagonisti, in questo caso la sua controparte femminile, una ragazzina dolce, insicura e spaventata dalle difficoltà della vita che troverà in Tomoya un faro, un appiglio, e poi una certezza per superare psicologicamente gli ostacoli che la vita presenta ad ognuno di noi.
Visto e rivisto? Sicuramente, e personalmente credo che usufruire di elementi classici in questo tipo di storie non sia un crimine né tanto meno una cattiva idea, anzi, saper integrare nel prodotto i punti “classici” di cui il genere di anime è padre lo vedo come un grande pregio, però è necessaria anche una certa originalità nel costruire le vicende in modo da utilizzare questi elementi in uno schema possibilmente mai banale. Peccato che in Clannad abbia avvertito una piattezza desolante e per niente coinvolgente; originale non è proprio la parola adatta a quest’anime.
Lo stesso ragionamento può essere applicato alle altre compagne di Tomoya e al suo migliore amico, quest’ultimo il più telefonato e penoso degli stereotipi supermega-già-rivisti, classico amico che pare sciocco e allampanato, ma sotto sotto si dimostra la solita, scontata, saggia persona e un sostegno per il protagonista nei momenti di difficoltà.

La storia nel suo proseguo presenterà - fortunatamente - altri elementi d’interesse, e col passare degli episodi, dopo un inizio soporifero, diverrà anche più divertente e intrigante sotto tutti i punti di vista, ma ahimè ai confini della sufficienza.
In fin dei conti è un peccato perché con delle basi del genere la Kyoto Animation avrebbe potuto tirare fuori dal cilindro ben altro.

Mingo

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Mingo

Episodi visti: 49/23 --- Voto 10
Magnifico capolavoro, commuovente, divertente e costruttivo; sconvolge lo spirito.... Incredibilmente bello! Consiglio a tutti di vederlo!!! Innanzi tutto la story-line segue una continuità temporale davvero interessante, le relazioni sentimentali tra i protagonisti hanno dell'incredibile e le loro azioni talmente reali e condivisibili per i ragionamenti. Il gruppo dei protagonisti e le loro avventure lasciano credere che la realtà debba essere come nell'anime (ovviamente secondo certi limiti). Se ad un certo punto della vostra visione noterete che alcuni momenti sono davvero struggenti non esitate a commuovervi perchè non esiste persona che non abbia provato una gran voglia di piangere, essere felici per gli eventi dell'anime.
Il migliore anime mai visto! Straordinario 10 su 10!


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Aki

Episodi visti: 23/23 --- Voto 6
Non di rado capita che un anime venga sopravvalutato e visto volentieri non per quello che è, ma per quello che cerca di apparire. Ed è questo che porta al successo molte opere il cui valore intrinseco non è poi così grande da poter essere definito "capolavoro".
CLANNAD è esattamente questo: un anime che vorrebbe forse spacciarsi per grande capolavoro quando le falle che possiede non possono assolutamente consentirglielo.

Dagli stessi autori dei pluriacclamati Air e Kanon 2006 (che per inciso non ho visto, il primo perché mi è bastato il movie, il secondo perché mi sa troppo di CLANNAD stesso), arriva nel 2007 quest'altra perla, dalle animazioni abbastanza fluide, dal design kawaii e dai contenuti infine colmi di un buonismo velato di soprannaturale. E fin qui, ci può stare.

Essendo un harem, vi è un protagonista maschio circondato da belle ragazze che volenti o nolenti lo amano, chi in un modo e chi in un altro. La personalità di Tomoya è abbastanza definita e anche piuttosto ben riuscita, quelle fanciulle un po' (molto) meno.
Questo è accaduto perché coloro che hanno realizzato CLANNAD hanno tentato - con ben poco successo - di rimediare dove i precedenti titoli avevano fallito: eliminare i compartimenti stagni entro cui ciascuna fanciulla era costretta a vivere.

La riuscita di questa ardua impresa però, non è propriamente avvenuta. Ma non nego che gli autori siano riusciti a dare questa impressione, seppur parziale. Sono stati bravi, non c'è che dire, e sono sicura che qualcuno l'hanno ingannato senza troppi problemi. Ma guardiamo l'anime più da vicino, e prendiamo in esempio Fuko della stella marina: dopo che questa storia dai risvolti soprannaturali si conclude, che ruolo ha Fuko nella storia? Nessuno, appare soltanto in occasione di qualche performance di dubbia utilità, in stile majo, con quella vocina che si ritrova, sparando una qualche boiata senza arte né parte, e svanendo così come è arrivata.
...
Capisco che non si volesse far scomparire Fuko dalla scena perché sarebbe stato come chiudere la poveretta nel suo compartimento stagno (cosa che si voleva evitare), ma per come si erano svolti gli eventi la cosa migliore che ella poteva fare era proprio togliersi di torno.

Parlando invece di Kotomi-chan, all'inizio la ragazza risalta proprio per il suo atteggiamento chiuso, timido e teneramente impacciato, e dopo che trova il suo kuma di peluche nella massima apoteosi della sua avventura in giardino con Tomoya-kun & Company... il suo carattere la mette in ombra rispetto alle altre, facendola invece passare in secondo piano. Io questa la chiamo incongruenza, magari qualcun altro la chiamerà magia.
Senza contare che la storia della valigia che fà il giro del mondo è così intrisa di buonismo assurdo da risultare patetico.

Lo stesso vale per Ryou e Kyou, le due sorelle. Se la prima non possiede uno straccio di personalità, la seconda ne possiede abbastanza per entrambe; c'è da dire che nella prima serie nessuna delle due accusa problemi esistenziali e ritengo questo un bene per la psiche del povero Tomoya-kun, che dovrà comunque sorbirsi i tentativi di Kyou di far mettere insieme lui e la sorella (o lei stessa?).
Ma rimane comunque il problema di Ryou, che risalta nella storia quanto un buco in uno scolapasta...

Passiamo invece a Tomoyo, la cui caratterizzazione è eccessivamente marcata tanto da farla sembrare ridicola. Anche nel suo caso le incongruenze volano come farfalle in un campo fiorito. Come Ryou, possiede ben poco spazio e ben poca utilità, e l'unica cosa buona che le si può attribuire è l'elezione del consiglio studentesco affinché Nagisa possa contendersi con il club di canto il supervisore delle attività (che per giunta non si è fatto vedere neppure una volta). Le scene in cui picchia Yohei non fanno per niente ridere...
E ciliegina sulla torta, anche lei si innamora di Tomoya: MA COME? Non l'abbiamo mai vista o quasi, e la terza volta che succede lei è già innamorata?! Ricordiamo che è una matricola e che le possibilità che conoscesse il ragazzo già da prima sono pari a 0... anche qui vi è l'opera di qualche magia? Ma per piacere!

In definitiva dunque, la vera essenza nello storia si concentra ESCLUSIVAMENTE su Nagisa Furukawa, fallendo miseramente nell'ovviare al problema degli scompartimenti stagni. Ma non c'è poi così tanto da stupirsi se consideriamo CLANNAD come un'opera proveniente da una Light Novel e se consideriamo Nagisa come la scelta di Tomoya. E' pertanto difficile poter dedicare uno spazio a delle ragazze che si sa a priori che saranno scartate... è l'inconveniente delle Novel :D ma non per questo motivo la Kyoto Animation può essere giustificata, perché un anime come Toradora, ad esempio, è davvero uscito bene dalle manine di chi l'ha realizzato...
Ne deduco pertanto che l'After Story si concentrerà quasi esclusivamente sulla coppia Nagisa/Tomoya, e non può che essere un bene. Pazienza per i compartimenti stagni, ma dopo che una storia viene avviata su un binario deragliare rappresenta l'incongruenza massima!

Parlandone positivamente, meritano attenzione la colonna sonora (che sarà poi parte di quella dell'AS), le animazioni dolci e il design carino, nonché la presenza di alcuni episodi davvero capaci di commuovere e divertire (tutto grazie a Yohei) e la capacità di lasciarsi seguire senza cariare i denti o far sbadigliare. Promosso con un 6/7 confidando nel seguito, che da quanto ho sentito sarà nettamente superiore... speriamo!


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Skoul_26

Episodi visti: 9/23 --- Voto 9
Al momento sono solo a 9 episodi, finita la storia di Fuko che a mio modesto parere è stata bellissima, voglio proseguire la visione di entrambe le serie, anche perchè adoro anime strappa-lacrime e Clannad da quel poco che ho potuto vedere ha tutte le carte in regola per essere un Anime coi fiocchi, musiche bellissime, disegni e animazioni favolose, posso solo dare un meritatissimo 9, ma secondo me ci sono possibilità di un voto più alto, consiglio di vederlo per chi come me ama questo genere di anime, non ne rimarrete delusi.


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shuuchan

Episodi visti: 24/23 --- Voto 7
Clannad è un anime che si può ascrivere al filone "commedia scolastico-sentimentale", ed è a mio parere piuttosto atipico: non propone una trama complessa e/o ben articolata, non presenta temi particolarmente interessanti, tecnicamente è ben realizzato ma non eccelle. Eppure ha la possibilità di intrigare e catturare virtualmente qualsiasi tipo di spettatore.
Partiamo dai difetti: si possono notare fin da subito una certa mancanza di originalità nel soggetto e una carenza di contenuti profondi. La storia in sé è piuttosto scialba, e procede "a blocchi", focalizzando cioè l'attenzione su un solo personaggio per 4-5 episodi consecutivi. I personaggi, a eccezione di Nagisa (la vera protagonista della serie) sono statici e "tipizzati", senza traccia di maturazione psicologica se non nel corso del blocco di puntate dedicato a ciascuno di essi.
Eppure qui cominciano anche i punti di forza: è facile affezionarsi ai personaggi proprio perché fortemente caratterizzati; la trama lineare permette grande libertà nel susseguirsi delle scene, specialmente quelle comiche e/o demenziali, intrise di uno humor tipicamente nipponico, basate su forti contrasti e situazioni al limite (vedi le "combo di 800 calci" sferrate da Tomoyo a Youhei ^^); e grazie anche a queste scene si può apprezzare la regia, mai statica e scontata come spesso accade per gli anime di questo genere (invece delle classiche inquadrature laterali ad altezza d'uomo si notano inquadrature da svariate angolazioni, spesso dinamiche durante le scene più concitate).
La colonna sonora è dignitosa e assolve efficacemente al suo compito. Degne di nota soprattutto le sigle di apertura e chiusura, "Megumeru" e "Dango Daikazoku": la prima per l'ottimo mix, la seconda perché è semplicemente IMPOSSIBILE dimenticare il suo ritornello, che si può considerare a tutti gli effetti il tema principale della serie, ed è associato infatti a Nagisa.
Quando guarderete quest'anime non fatevi fuorviare dalle prime impressioni: può soddisfare anche gli otaku più esigenti, e offre molto più di quanto paia promettere dalle prime puntate, soprattutto in termini di intensità emotiva.
E poi il seguito, Clannad After Story, supera di gran lunga questa prima serie e merita senza dubbio d'essere visto almeno una volta.

marikah

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marikah

Episodi visti: 24/23 --- Voto 9
Ho iniziato a seguire quest'anime per curiosità benchè io fossi estremamente scettica a riguardo.
Degli shoujo in genere non mi piacciono i sentimentalismi e le forzature. E' terribile, poi, quando l'intera storia si esaurisce in quei due-tre personaggi che dovrebbero rappresentare l'intera sfera di amicizie del protagonista (mi sono sempre chiesta perchè i protagonisti non hanno più di due-tre amici stretti e vivano solo in funzione della loro storiellina d'amore ecc).
Ecco Clannad non è niente di tutto questo. Mescola una grande varietà di personaggi, tutti più o meno inseriti nella storia, ad una semplicità e una dolcezza uniche. Non ci sono gran fighi o superdive complessate; i personaggi sono persone comuni che vivono amicizie e situazioni familiari in maniera del tutto naturale, ma mai banale. E anche se alla fine la relazione tra i due protagonisti si evolve in maniera del tutto prevedibile, chi guarda riesce comunque ad immedesimarsi in quei ragazzetti timidi e impacciati, con tante idee in testa e tanta voglia di passare il tempo con i propri amici.
Pur trattando di temi di un certo spessore (per essere una storia d'amore), Cannad non manca di una certa dose di umorismo (esilarante la capacità di Tomoya di manovrare l'amico e anche le apparizioni senza motivo di Fuko-chan xD). Uno dei pochi anime che è riuscito sia a farmi piangere (e più di una volta anche...) sia a farmi ridere a crepapelle xD
Per la parte tecnica devo dire che i disegni sono superbi, i colori brillanti e le colonne sonore meravigliose. Per non parlare dei Dango nella sigla finale *_* Li adoro *_*


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merlo50

Episodi visti: 24/23 --- Voto 7
Che devo dire di questo anime? Mi ha lasciato molto perplesso, fino a che non ho capito che è stato tratto da un videogioco: in questo modo si spiegano le contraddizioni e le incongruenze che compaiono spesso: ad esempio, verso la metà della serie la trama si focalizza su Kotomi, fino al punto in cui sembra che lei e Tomoya, il protagonista, stiano per mettersi insieme, con scene di notevole drammaticità e tenerezza. Poi, risolti i problemi che aveva la ragazza, tutto procede come se niente fosse successo. C'è addirittura un episodio "alternativo", l'ultimo, in cui Tomoya, contrariamente a quanto stava succedendo negli episodi precedenti, si innamora di un'altra ragazza. Sinceramente non apprezzo queste trame alternative negli anime: sarebbe magari stato meglio fare tre o quattro serie differenti, ma ciascuna con una trama ben definita. Per questo non ho messo un voto molto alto. Per il resto devo dire che l'anime è molto bello: tenero, malinconico, a volte struggente, anche se non mancano i momenti comici, ben disegnato e ben caratterizzato nei personaggi.
Devo ancora vedere la seconda serie, mi auguro che sia più coerente.


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Fuby B.

Episodi visti: 24/23 --- Voto 8
Ho visto Clannad dopo Air e Kanon 2006 (gli altri 2 anime firmati Key e Kyoto animation) e devo ammettere che durante i primi episodi Clannad in confronto agli altri 2 proprio non mi entusiasmava.
Clannad infatti ha un inizio brusco:in soli 4 episodi veniamo informati circa la triste sorte di Tomoya Okazaki, protagonista il cui padre è alcolizzato da dopo la morte della moglie avvenuta quando Tomoya era appena nato e del difficile rapporto che da allora intercorre tra i 2.
L'unico svago di Tomoya era giocare a basket, ma, a causa di un brutto litigio col padre,Tomoya non è più in grado di alzare il braccio destro sopra la spalla ed anche questa unica passione gli viene tolta.
Non stupisce quindi lo spettatore il fatto che Tomoya inizialmente venga presentato come apatico e scapestrato. La sua vita cambierà però a partire dal primo episodio grazie all'incontro davanti al cancello di scuola di Nagisa, una ragazza di un anno più grande ma che è costretta a ripetere l'anno, a causa della sua salute cagionevole.
Insomma ci imbattiamo in 2 protagonisti un pò sfigati,che però, facendosi forza l'un l'alto riusciranno a superare non solo i propri problemi,ma anche ad aiutare gli altri personaggi femminili che compaiono via via nei vari episodi.
Come ho detto prima, Clannad è diverso dai precedenti lavori Key/Kyoto, perciò questo anime non è prettamente drammatico e presenta molti meno spunti soprannaturali.
Certo ho accennato al fatto che tutti i personaggi hanno dei problemi da risolvere, ma non sono certo gravi come quelli delle ragazze protagoniste degli altri anime.
Inoltre questo,rispetto agli altri anime già citati,è un anime Harem nel vero senso della parola, perché tutti(ad eccezione di Fuko) i personaggi femminili si innamorano del protagonista.
Sono stati questi aspetti a rendermi un po' scettica riguardo a Clannad, assieme alla massiccia dose di scemenze e fanservice che costellano l'anime.
Ciò non toglie che comunque Clannad, come i suoi predecessori, sia davvero un bell'anime, con disegni, colori e colonna sonora strepitosi e che in certi episodi sia davvero emozionante e romantico.
Lo consiglio quindi a tutti gli amanti degli shojo conditi di elementi soprannaturali e a chi, come me, ama gli anime Key/Kyoto. A questi ultimi però consiglio, per godersi appieno Clannad, di non fare paragoni con Air e Kanon. Clannad è un anime diverso e così deve essere visto.

Miku-chi

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Miku-chi

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
Clannad, uno degli anime più belli che io abbia mai visto.
Tutto inizia da una scena sulla collina per arrivare a scuola, dove Okazaki Tomoya, il protagonista, incontra Furukawa Nagisa, una ragazza timida e insicura con problemi di salute.
Da quel momento la trama si evolve con continui colpi di scena, mi ha stupito particolarmente la parte di Fuko che farebbe piangere chiunque.
I personaggi sono caratterizzati bene, Sunohara mi ha fatto crepare dalle risate.
Le musiche sono stupende, specialmente quelle della seconda serie, la canzone dei dango è difficile da dimenticare.
Il finale della seconda serie è stato un vero colpo di scena, che non mi sarei mai aspettata.
Lo consiglio davvero a tutti.


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Ann

Episodi visti: 24/23 --- Voto 7
Clannad non è una serie paricolarmente originale ma è comunque una serie leggera e con un pizzico di paranormale. E' un prodotto come tanti dove il protagonista maschile è accerchiato da molte ragazze (eccezione per Sunohara il miglior amico del nostro protagonista).
Personaggio principale di questa serie animata è Tomoya, un ragazzo come tanti e poco interessato alla vita normale, con un passato un po' bruttino.
E' naturale dunque che un ragazzo simile debba incontrare una ragazza che in seguito gli sconvolgerà la vita in un modo assurdo.
Difatti in un giorno come tanti Tomoya incontra su una collinetta Nagisa una ragazza con la mania di: "La Famiglia Dei Dango" (e te pareva).
Bhe c'è da dire che Nagisa che non è un tipo vivace pieno di grinta (tipo Haruhi Suzumiya per farci un'idea... più peperita di lei non c'è nessuno) ma è estroversa e timida e un po' fifona.
Tomoya sarà subito atratto da Nagisa e la incontrerà in seguito in un altro posto ovvero durante l'intervallo.
Qui Tomoya troverà la ragazza da sola senza nessuno con cui parlare perciò sarà lui a rivolgerle la parola.
I due diventeranno presto amici e Nagisa confesserà a Tomoya che il suo sogno nel cassetto è quello di diventare un'attrice.
A questa rivelazione Tomoya decide di aiutarla a far rifiorire il club di teatro..ma per far ciò servano degli altri membri... quindi come farà Tomoya?
C'è poco da intuire, comunque Nagisa incomincerà a farsi degli amici stando a contatto con Tomoya, tra cui Kyou ragazza molto energica, sua sorella Ryou che è timida e impacciata, Tomoyo che possiede una forza senza rivali ma che in realtà è dolce dolce e il genio Kotomi.
Ah, non dimentichiamoci dellla piccola Fuu-chan che è perennnemente con le stelle marine intagliate di legno in mano e che in verità nasconde un segreto poco chiaro. Lo volete sapere vero? Ma io non velo dico così siete costretti a guardarvi la serie per saperlo.
Dimenticavo Sunohara uno scemotto amico di Tomoya che infastidisce Tomoyo continuamente con la scusa che una ragazza non può essere più forte di un ragazzo.
Comunque il nostro amico viene sconfitto in nemmeno dieci secondi (mitica Tomoyo-chan).
Cos'altro dire?
Il design è delizioso con lineameneti dolci e colori luminosi, le musiche sono stupende e la storia seppur pecchi di originalità è molto dolce e nemmeno troppo smielata.
Consigliato a chi vuole una serie sentimentale e leggera da vedere.
Voto : 7 serie carina e ben strutturata.
Bene ci vediamo quando finirò di vedere Clannad After School. Ja ne^^


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Argorath

Episodi visti: 24/23 --- Voto 8
Di una dolcezza unica, disarmante alle volte. Riesce a trattare temi profondi e complessi senza mai scadere nel ridicolo, senza mai forzare troppo la mano. Un anime diverso dai classici shojo scolastici, un anime delicato che riesce a toccare anche le corte più nasconste della nostra anima. Preparate i fazzoletti e sedetevi comodi.

Falco34

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Falco34

Episodi visti: 40/23 --- Voto 8
Clannad è uno degli anime Shoujo più belli che abbia mai visto ed è l'anime ideale per tutti gli amanti del genere.

Dal punto di vista sonoro e grafico è perfetto: i disegni sono stupendi, così come i colori, e la colonna sonora è meravigliosa. Come si fa a non innamorarsi di Dango Daikazoku?

La trama, invece, non è nulla di particolare. Soprattutto perchè molti personaggi, dopo essere stati protagonisti di una decina di episodi, scompaiono quasi totalmente, ad esempio Fuko e Kotomi. La trama in alcuni punti è molto lenta, ma mai in maniera insopportabile.
A parte questo, Clannad non è mai banale e sa coinvolgere lo spettatore nel suo mondo.

Lo consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di dolcezza, insieme a Clannad After Story.


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Horus

Episodi visti: 24/23 --- Voto 9
Clannad una delle opere della Kyoto Animation che ci delizia con tanti anime realizzati veramente bene, questa serie di 24 episodi è tratta da una visual novel della Key e si accompagna ad un seguito chiamato Clannad After Story.
Il tema dell’opera è sentimentale con un’ambientazione scolastica e a farci immergere in questa atmosfera è Tomoya Okazaki, uno studente che tutto sommato è nella norma con un atteggiamento all’apparenza distaccato, non è però il classico protagonista imbranato né quello misterioso e ambiguo. A fare compagnia a Tomoya c’è un cast di tutto rispetto a partire da Nagisa Furukawa la sua controparte femminile un po’ in tutti i sensi, piccola dolce e fragile trova in Tomoya un appoggio su cui fondare la sua determinatezza questo rapporto di opposti poi si esplica anche per quanto riguarda le rispettive famiglie e il modo in cui i due vivono la vita familiare. Il filo conduttore della storia si identifica con la volontà di Nagisa (spinta da Tomaya) di partecipare al club del teatro, partendo da questa base poi si innestando storie parallele e altri personaggi. In pratica possiamo suddividere la serie in più frazioni ognuna della quali è dedicata ad una delle ragazze, nel complesso viene un quadro gradevole anche perché si consente di delineare con maggior precisione i caratteri dei singoli personaggi trattati. Non mancano poi momenti comici che vedono bene o male sempre al centro Tomoya e il suo migliore amico Youhei Sunohara.
La realizzazione tecnica la potrei definire solo con una parola e cioè perfetta, l’intera serie è estremamente curata a dimostrazione del grande lavoro svolto dalla Kyoto Animation a cui poi aggiungo anche il grande cast dei doppiatori che hanno reso benissimo i diversi personaggi, in particolare sia la voce di Nagisa ma anche quella di Kotomi con il suo insistente “Tomoya kun”.
Concludendo se vi piace questa tipologia di anime è una serie molto consigliata e che vale il tempo speso per la visione, certo qualche cosa magari fa storcere il naso perché alcuni elementi, secondari sia chiaro, sembrano un po’ stonare con il contesto però la storia è sviluppata su diversi registri alternati molto bene, si passa dal tono drammatico, alla commedia per finire con l’aspetto sentimentale, nel senso lato della parola, riuscendo in fin dei conti a strappare anche la lacrimuccia.

clannad

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clannad

Episodi visti: 46/23 --- Voto 10
A me questo anime è piaciuto un sacco. È stato bellissimo vederlo perchè non è la solita storia in cui c'è un ragazzo disperato che col tempo diventa felice. Invece Clannad è molto bello perchè nella prima serie è molto divertente, fa sbellicare dalle risate ma alcune volte è molto mentale bisogna anche capire la situazione in cui si trova il protagonista. La seconda serie invece, a me ha fatto piangere molto perchè era un po' tristina ma si vede anche all'ultimo episodio una rinascita (quando okazaki tomoya torna indietro nel tempo e impedisce che nagisa muore). È un anime bellissimo consiglio a tutti di vederlo!!

Kenshin88

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Kenshin88

Episodi visti: 24/23 --- Voto 10
Capita raramente, dopo anni e anni di fedele devozione al mondo dell'animazione nipponica, di trovare opere capaci di regalare emozioni autentiche. Questo è il mio caso, nonché la mia personale esperienza con Clannad e Clannad after story (due opere fra l'altro inscindibili l'una da l'altra).
Ho 20 sono adulto e raramente mi emoziono con opere audiovisive. Ma quando ci si trova davanti ad un capolavoro, non si può che arrendersi ad i propri sentimenti e concedere a se stessi anche il lusso di farsi scendere qualche lacrima nonostante l'età adulta! Questo cartone, e sopratutto la seconda serie (After story appunto) è stato uno dei migliori in assoluto che mi sia mai capitato di vedere. Completo sotto ogni punto di vista tecnico: grafico, musicale, di contenuto. Nonché capace di regalare uno spettro ampio di emozioni, una qualità sempre più rara nei prodotti giapponesi moderni. Clannad saprà emozionarvi sotto vari aspetti. Saprà divertirvi e saprà farvi riflettere, ma sarà soprattutto la sua chiave drammatica, sviluppata in maniera esemplare a lasciare dentro di voi qualcosa che dimenticherete a fatica.
Vi invito a guardarlo, ma mi raccomando, se deciderete di farlo è di vitale importanza guardarlo nella sua interezza, entrambe le serie e gli Oav, perchè Clannad come tutti i capolavori che si rispettano parte lento per poi esplodere in un turbinio di emozioni che raramente vi ricapiterà di rivivere. Se amate l'animazione giapponese non potete non immergervi nel mondo di Clannad, secondo me notevolmente superiore a qualsiasi altro prodotto sul genere sentimentale. Fidatevi mi ringrazierete.


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Sayuri

Episodi visti: 23/23 --- Voto 9
Clannad è un anime molto ma molto bello, è stato capace persino di commuovermi parecchie volte, davvero toccante.
Parte come un classico anime sentimentale, per poi rivelarsi un dramma di tutto rispetto (anzi, secondo me tra i migliori in circolazione).
La storia inizia con Tomoya, un ragazzo con vari problemi familiari, che incontra Nagisa, una ragazza solitaria e taciturna. I due stringono un forte legame e non è difficile immaginare in cosa sfocerà, no? ;)
Ma Clannad non è solo questo, infatti Clannad insegna il valore dei sentimenti, dell'amicizia, della famiglia e anche dell'amore, seguendo le vicende di Tomoya che incontrerà varie ragazze ognuna con i propri problemi e cercherà in un modo o nell'altro di aiutarle.
L'anime è suddiviso in archi, in ognuno dei quali si approfondisce la storia di una ragazza. Ognuno di essi partirà in modo tranquillo per poi sfociare in picchi di drammaticità davvero notevoli capaci di commuovere davvero.
Una delle cose che lo rendono un gradino superiore agli altri lavori simili della KyoAni (Air e Kanon 2006) è il fatto che finita la storia di una ragazza questa non sparisce, ma continua ad essere presente anche negli altri archi, seppur in maniera minore (fatta eccezione per Nagisa, lei c'è praticamente sempre).
Una nota di merito va alle musiche, davvero belle e dolci, l'opening poi è un qualcosa di stupendo e l'ending è molto "pucciosa".
In conclusione, lo consiglio per chi vuole vedere un bell'anime incentrato sui sentimenti (non solo romantici), non aspettatevi invece un harem ricco di fan service perché Clannad ne è del tutto sprovvisto.

empi

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empi

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Clannad secondo me è un anime molto bello e curato su ogni aspetto! (voto 10 anche se non è certo perfetto: ma pensando alle forti emozioni che dà è meritato)
guardando lo stile dei disegni e leggendo un po' la trama può sembrare la solita storia sentimentale in cui una decina di ragazze (tutte carine...) sono innamorate dello stesso ragazzo indeciso. Vi assicuro che non è così perchè a me il genere "harem" non piace proprio...

in questo anime vengono sviluppati temi molto profondi: la famiglia, l'amicizia, l'amore, la malattia, la paura di un futuro incerto...
Ed è questo che rende CLANNAD un anime che sa regalare forti emozioni. Sono presenti molti momenti tristi (forse un po' stucchevoli a volte ma neanche troppo) e allegri. Non mancano poi gag divertenti grazie al protagonista (Okazaki) e al suo spassosissimo amico (Sunohara)...
Forse all'inizio questo anime è un po' lento... ma non fermatevi ai primi episodi! A mano a mano che i personaggi acquistano spessore CLANNAD diventa sempre più interessante!

Infine la colonna sonora è secondo me fantastica!

Spero che Clannad riesca a prendervi come ha preso me!

Darcia

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Darcia

Episodi visti: 7/23 --- Voto 4
Trama: un ragazzo con problemi esistenziali, durante le puntate inizia ad essere attorniato da tante ragazzine quasi tutte con la vocina ed il visino di una bambina di 4 anni. Le ragazzine, che spesso parlano molto lentamente come se fossero delle marionette caricate a corda, oltre a sembrare tutte delle bamboline animate e dotate sempre della stessa espressione inebetita, hanno ognuna qualche problema esistenziale che il nostro protagonista sfigato deciderà di dover risolvere, senza motivi particolari.

Non c'è molto altro da dire, se non che Clannad è uno dei cartoni più mielosi e noiosi che abbia mai visto in questi ultimi anni. L'unico aspetto positivo è dato dai disegni in sé, davvero molto belli, ma purtroppo un cartone non è fatto solo di bei disegni e animazioni. Mi sono fermato al settimo episodio e poi non ce l'ho fatta più. La trama non decolla mai e gli accenni iniziali di comicità diminuiscono drasticamente, sostituiti da scene di amicizia che appaiono estremamente forzate.
L'ho mollato, e mi accade di rado... Vi ho avvertito!

Sayu chan

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Sayu chan

Episodi visti: 23/23 --- Voto 10
Clannad è un anime davvero bello, l'ho seguito con molto piacere e passione.
E' un anime del genere sentimentale, ma è molto particolare, anche se tratta con il tratto degli shojo, lo fa a modo suo.
Non ci sono scene sconce, anche se tutti i personaggi sono molto carini e il ragazzo che è il principale protagonista è attorniato da belle ragazze, la storia è incentrata sulla maggior parte dei personaggi, se all'inizio può sembrare la classica storia di personaggi impossibili, continuandolo a vederlo lo si può trovare bello. Aspettarsi tanto da questo anime forse è un esagerazione, però non aspettarsi niente credo che sia sbagliato allo stesso modo, lo sconsiglio a chi non piacciono le trame incentrate troppo sul sentimentalismo.
Il bello di questo anime, oltre alla trama, è che tutte le storie si intrecciano con una ottima omogeneità.
Quindi io per come l'ho visto gli dò un 10, poichè mi ha regalato delle bellissime emozioni (anche se come voto può sembrare un esagerazione).

kenshiro

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kenshiro

Episodi visti: 16/23 --- Voto 8
Clannad è un anime genere sentimentale scolastico che sto seguendo con grande piacere. Vengono trattate le problematiche di studenti delle medie, senza eccedere troppo nel banale. In questo anime, assume un ruolo fondamentale il concetto di famiglia come simbolo di serenità e nostalgia. Sa regalare qualche colpo di scena e anche qualche momento di ilarità. Per ora (ep 16) non si è assistito a delle vere e proprie situazioni sentimentali che coinvolgono i personaggi però vale assolutamente la pena vederlo. Un bell'8 pieno!

Faust

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Faust

Episodi visti: 18/23 --- Voto 9
Clannad è un'altra serie frutto del connubio tra studio Key e Kyoto Animation, che ci ha già regalato capolavori come Air e Kanon 2006.
Tratto da una visual novel della Key, Clannad racconta la storia di Tomoya Okazaki, studente delle superiori svogliato e problematico, e di cinque altre ragazze che entreranno nella sua vita: Nagisa, Kyou, Tomoyo, Kotomi e Fuko. Sono ragazze diverse tra loro e che daranno tutte un bel da fare a Tomoya, che verrà coinvolto nelle loro vicende, e che in particolare legherà con Nagisa, una ragazza molto emotiva e di salute cagionevole. Tomoya, che a causa di problemi familiari non riconosceva il valore di "famiglia", grazie a queste ragazze riscoprirà la gioia di avere qualcuno da proteggere, da aiutare, e infatti Clannad in gaelico significa appunto "famiglia, clan".
Passando ad altri aspetti, Clannad ha un passo in più rispetto ad i suoi predecessori. In Air e Kanon infatti le storie di ogni ragazza erano separate in "compartimenti stagni", quindi quando si avviava la storia di una le altre sparivano. Clannad è molto più libero su questo aspetto, e ciò gioca a suo favore: tutte le ragazze sono sempre presenti, e anche conclusa la storia di una ragazza, essa continuerà ad apparire negli episodi successivi. Inoltre finalmente una spalla maschile comica che ha davvero rilevanza, Sunohara, che non solo riuscirà a far ridere moltissimo, ma all'interno della storia ha la sua importanza. Altro da segnalare sono la dolcissima ending, e la presenza della bravissima doppiatrice Mamiko Noto, che da voce a Kotomi. Per me merita un bel 9, ottimo sotto tutti gli aspetti (non do un 10 perché è un voto che secondo me non va dato così alla leggera, se lo meritano ben pochi anime)

Brutal

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Brutal

Episodi visti: 6/23 --- Voto 6
A meno di non prendere la piega di "School days", con squartamenti e copulazioni folli, direi che questo è il classico anime scolastico/sentimentale... forse un po' troppo. Se di sentimenti (amorosi) non ve ne è che appena un accenno dopo 6 puntate, di marcata c'è invece la caratterizzazione "kawaii" dei personaggi femminili, che sembrano delle bamboline a corda, con vocine da bimbe di 3 anni e timidezza e ingenuità quasi molesta: se avete visto "fruit basket", sappiate che la protagonista di quella serie sembrava uno scaricatore di porto a confronto. La trama scorre piuttosto lenta, e anche con qualche colpo di scena che inizia a prospettarsi, l'atmosfera soporifera che permea la narrazione inizia a farsi pesante...