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MephistNecromancer

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Un anime che mi risulta un po' difficile da catalogare.

La storia narra di Shigeo Kageyama, detto Mob per gli amici, il quale è un ragazzino delle medie dalla personalità estremamente spenta e priva di qualsivoglia interesse per tutto ciò che la circonda. Tuttavia, egli nasconde in realtà dei poteri psichici fuori scala, i quali gli permetterebbero di compiere qualsiasi cosa, se lo volesse, eppure Mob preferisce tenerli nascosti, in quanto questi possono facilmente sfuggire al suo controllo e danneggiare tutto ciò che lo circonda.

A dir la verità, mi aspettavo le peggiori cose da quest'opera. Creata dallo stesso autore di "One-Punch Man", opera che non mi è mai piaciuta, dai primi episodi mi aspettavo un mezzo fiasco, in quanto "Mob Psycho 100" sembrava essere la copia 'pezzotta' di "Bakemonotagari" ma in salsa "One-Punch Man", con Mob che annienta qualsiasi cosa in cinque secondi, ma stranamente e fortunatamente a partire da circa metà serie la storia inizia a ingranare come shonen e a presentarci dei combattimenti molto avvincenti, soprattutto quelli contro Teru e il primo contro Koyama.
L'approccio di quest'opera a questi ultimi, in generale, rimane di stampo parodistico con qualche rara eccezione, perché il fulcro di tutto rimane la psicologia di Mob e la sua volontà di vivere la vita senza dipendere dai suoi poteri, in quanto, come insegnatogli dal suo maestro Reigen, tutte le persone sono uguali, perché tutte vivono battaglie interiori, e i poteri psichici sono solamente un'altra qualità che non rende i loro possessori migliori degli altri.
Mob sarà attorniato da altri particolari personaggi: abbiamo Teru, altro esper come lui ma dalle convinzioni radicalmente opposte; lo stesso Reigen, un truffatore che si spaccia per sensitivo ma fortemente affezionato al protagonista; Ritsu, suo fratello, con il quale ha una relazione quasi di amore-odio; e infine i membri del Club del Perfezionamento Muscolare, estremamente simpatici e divertenti. Dal lato degli antagonisti poi abbiamo l'organizzazione Artiglio, formata da potenti esper il cui obiettivo è quello di riformare il mondo utilizzando i loro poteri sovrannaturali.
Nonostante qualche scivolone dovuto perlopiù a preferenze personali, in quanto mi aspettavo più combattimenti avvincenti dopo quello con Koyama, che mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia, tutto sommato trama e personaggi sono carini.

Il lato tecnico sarebbe molto interessante, se non fosse per una cosa che mi ha dato abbastanza fastidio: più di metà dei personaggi della serie, maschi e femmine, hanno la faccia di Saitama, mentre il resto per la maggior parte rimane super deformato. Un character design che io decisamente non approvo e che gli fa perdere punti, soprattutto perché le OST sono molto belle e le animazioni, seppur strane, danno un effetto particolare al tutto. Opening ed ending sono anch'esse molto carine.

"Mob Psycho 100" è essenzialmente una parodia dei generi shonen più inflazionati, tuttavia non è estremamente fastidioso e ripetitivo come lo è "One-Punch Man", infatti è un'opera che mi ha intrattenuto.
Il voto che darei è a metà fra il sette e mezzo e l'otto, che arrotondo per generosità.


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MayuriK

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Recensione della serie completa.

"Mob Psycho 100" è un anime andato in onda nell'estate 2016 e conclusosi nel 2019 con una seconda stagione (per un totale di venticinque episodi).
L'anime, tratto da un manga di One (celebre per essere il creatore di "One-Punch Man"), è stato prodotto dallo Studio Bones, diretto da Yuruzu Tachikawa e sceneggiato da Hiroshi Seko.

"Mob Psycho 100" non è assolutamente un anime che si prende sul serio, anzi, è spesso demenziale e assurdo, andando a prendere un po' in giro i classici stilemi e cliché dei battle shonen.
Il protagonista, soprannominato "Mob", è uno studente delle medie con forti poteri psichici. Non si tratta però del classico protagonista da shonen, bensì di una persona che fatica a relazionarsi con gli altri e che generalmente passa inosservata. Mob cerca di condurre una vita normale, ma gli spiriti che infestano il mondo e i suoi problemi personali non gli faranno le cose facili.

L'anime si presenta subito con uno stile d'animazione originale e con una qualità della stessa davvero molto curata. La qualità tecnica è infatti a parer mio il maggior punto di forza della serie: gli scontri sono davvero esagerati ed entusiasmanti, con i personaggi che sprigionano enormi poteri e provocano grandissime devastazioni.
Il tutto è accompagnato da una bella colonna sonora con dei brani memorabili (ottime sono anche le opening, specie la prima).

Questa serie mi ha intrattenuto e in molti frangenti mi ha preso molto, ma ahimè ho trovato l'ultima parte e la sua conclusione non entusiasmante e a parer mio non scritta benissimo.
Un peccato, perché a livello di regia e tecnica è davvero impeccabile e riesce a divertire grazie al suo tono ironico. Non fosse stato per questa debolezza, si sarebbe guadagnata un voto più alto.


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kirk

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Nello stesso anno in cui produceva “Bungo Stray Dogs”, lo studio Bones ci proponeva anche questo anime tratto da un’opera di One, autore di “One-Punch Man”.
Era il 2016, e le due opere hanno lo stesso approccio narrativo: senso dello humor e combattimenti. “Bungo Stray Dogs” ammetto mi ha colpito di più per come si evolve la trama, mentre “Mob Psycho 100” mi appare più esagerato, più veloce nel proporci all’inizio episodi divertenti e alla fine si trasforma in un battle manga ben orchestrato.

Punto forte della serie sono i personaggi, non certo il protagonista Shigeo Kageyama (detto “Mob”), il quale è troppo buono e troppo ingenuo per potersi incarnare nei suoi panni, ma trovo buoni quelli di contorno: Arataka Reigen, un imbroglione che Mob considera il suo maestro e che è il personaggio più divertente della serie, Fossette, spirito maligno che fa amicizia col protagonista, dopo essere stato esorcizzato, e il fratello di Shigeo, Ritsu, il quale, nonostante abbia tutte le qualità positive che il fratello non possiede, soffre di invidia per i suoi poteri.
Non mancheranno i nemici dell’organizzazione Artiglio, ma di questo per ora non credo sia utile parlare, dico solo che sono sempre i soliti nemici intenzionati a conquistare il mondo.

Ritorniamo allo staff che ha lavorato all’opera: il regista è Yuzuru Tachikawa, che l’anno scorso ci ha proposto “Deca-Dence”, serie che ha ottenuto buone critiche (o pollici), la sceneggiatura è del noto e molto apprezzato Hiroshi Seko (tra le molte cose ricordiamo “Jujutsu Kaisen”), e infine una delle cose migliori sono le musiche scelte dal veterano Kenji Kawai.

Gli do sette e lo consiglio a chi vuole svagarsi senza vedere lacrime e sangue (sì, forse di questo un po’ ce n’è, ma almeno nessuno muore...).


 8
BeccaRebecca

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Non sempre al termine di un anime sento di doverne scrivere una recensione, ma, dopo aver visto le due stagioni di “Mob Psycho 100” nell’arco di due giorni ed essere stata trasportata in un’avventura così coinvolgente come non mi capitava da un po’ tra gli anime di questo genere, ne ho sentito il bisogno.

Parto dicendo che lascerò perdere il riassunto. Tanto è scritto benissimo nelle due schede dedicate alle stagioni della serie. Piuttosto, vorrei subito buttarmi sulla recensione vera e propria, che non si limiterà a un semplice “mi è piaciuto questo” e “questo invece non mi è piaciuto”.

Dunque. Per iniziare, voglio raccontare il mio primo approccio con questa serie. “Mob Psycho 100” non è un anime di nicchia. Di fatto, la prima stagione è uscita nel 2016, quindi, fino ad oggi sono diversi anni che ne sentivo parlare. Eppure, non mi ha mai attratta più di tanto. I motivi? Prima tra tutti la trama che mi ricordava troppo “One-Punch Man”, il quale l’avevo già visto e l’avevo trovato carino ma nulla di più. Anche il “modus operandi” delle due serie mi sembrava troppo simile: azione mischiata a comicità. Poi i disegni; non so, guardando le immagini, questi non mi intrigavano molto. Queste ragioni in particolare mi hanno portato a ritardare la sua visione. “Lo vedrò quando non avrò niente di meglio da fare”, mi dicevo, dato che avevo priorità differenti. E, alla fine, mi sono ritrovata pochi giorni fa a dire: “Bene, guardiamolo”. Essendo in sessione d’esami, volevo vedere qualcosa di leggero per sfogarmi. Un po’ d’azione e un po’ di risate erano proprio quello che cercavo per liberare la mente dall’ansia.

Il mio approccio con i primi tre-quattro episodi non è stato dei migliori. La constatazione più importante è stata di sicuro quella che i disegni non erano poi così male come pensavo, ma a livello di trama, certo, intratteneva, tanto che, appena finivo un episodio, andavo avanti con l’altro, ma niente di più. Diciamo che era un anime nella norma che stava perfettamente ricoprendo il ruolo per cui l’avevo scelto: svago.

Il punto forte dei primi episodi (non solo della prima stagione, ma anche della seconda), di fatto, è l’intrattenimento: non presentano niente di speciale, niente per cui pensare: “Wow, questa serie spacca!” o “Caspita, sto guardando ciò che potrà essere una delle mie serie preferite!” Tutto il contrario: all’inizio è una serie del tutto normale. E se può sembrare un difetto, col senno di poi non lo è affatto. I primi episodi, per quanto sufficienti, hanno il potere di trascinare lo spettatore nella visione delle prossime puntate e di portarlo a guardare il vero volto della serie e il suo reale potenziale.

Sommariamente, se la prima metà non è granché, ma si lascia vedere con piacere, la seconda è tutta un’altra cosa. Lo spettatore (o meglio io, dato che magari per qualcun altro questa serie ha avuto un impatto diverso) si ritrova a guardare episodi dalla portata delle animazioni davvero eccellente. Le scene d’azione sono riprodotte in maniera magistrale e, accompagnate da una colonna sonora altrettanto valida, hanno un impatto davvero molto forte.
La bellezza della serie, da un punto di vista incentrato solo sui sensi, è spettacolare: le animazioni e la musica, assieme ai tanti colori dei disegni che a primo impatto non gradivo particolarmente, danno vita a una serie di episodi che lasciano stupiti ed emozionati.

Ma per quanto riguarda la trama? E i personaggi?

Partendo dalla prima, non raggiunge livelli eccezionali. Eppure “Mob Psycho 100”, essendo uno shounen in fin dei conti non tanto diverso da altre serie della stessa categoria, in realtà si distingue molto da altri anime. Lo schema vincente è l’accoppiata azione-comicità, a cui, però, ci aggiungerei anche del drama. Puntualizziamo: niente di pesante, tutt’altro. Quest’anime riesce ad affrontare temi realistici e spesso anche difficili con una leggerezza che non infastidisce. Ho apprezzato molto l’inserimento di questi particolari: troppe serie cercano in ogni modo di sembrare “importanti” (non è proprio il termine che cercavo, ma più o meno siamo lì), quando il solo effetto che ottengono è la pesantezza nel migliore dei casi e una superficialità irritante nel peggiore, dove argomenti delicati vengono trattati in modo affrettato o sbagliato, “tanto per far trama”.

“Mob Psycho 100”, invece, non fa questo errore. Parlare di temi più cupi con un pizzico di commedia è sempre un azzardo, ma qui è tutto reso affinché lo spettatore non venga mai infastidito da atteggiamenti leggeri verso tematiche pesanti. Eppure, “Mob Psycho 100” non ha alcuna ambizione particolare nell’ergersi come una sorta di serie paladina di determinati temi. Anzi, per quanto questa serie presenti elementi di trama del tutto immaginari e impossibili nella vita reale (il tutto accentuato da colori molto vivaci e da un disegno particolare), certe volte ci si trova a constatare che, per alcuni versi, è molto più realistica che altri anime.

Questi temi sono ben portati dai personaggi, tutti particolari (chi più chi meno), ma tutti molto umani, anche quelli che presentano poteri psichici che li fanno sentire una categoria a parte. Il protagonista, nell’arco di due stagioni, è il personaggio che cresce di più. Le sue emozioni sono incatenate affinché non esploda, ma, anche se questo fa sì che egli possa apparire uno dei personaggi “per volere di forze maggiori” più apatico di sempre (risaltato dalla sua “poker face”), le emozioni le prova eccome, e nel corso degli episodi diventa sempre più emotivo.

Come non menzionare poi Regen, il “maestro” di Mob che altro non è che un imbroglione. Senza dubbio il personaggio più divertente della serie, ma che nel corso delle due stagioni impariamo a conoscere come una persona essenzialmente sola e comunque molto più ricca di sfumature di quanto dia a vedere. Uno dei suoi punti forti sono di sicuro gli “attacchi” con cui colpisce gli avversari, degnamente spiegati dalla voce narrante (che contribuisce a rendere il tutto esilarante).

Ma la lista dei personaggi è davvero lunga. Non per questo, però, questi vengono introdotti ma non descritti come si deve. Ritsu, il fratello minore di Mob, è un altro che mi è piaciuto molto; inizialmente poco presente, con il proseguire degli episodi diventa in fretta uno dei personaggi principali della serie. L’invidia per i poteri di Mob è accompagnata, in contemporanea, dall’invidia di Mob verso la normalità del fratellino. Ma questa “rivalità”, ben presto, viene sostituita da una fratellanza che diventa un legame sempre più stretto.

La sfilza di personaggi, ovviamente, non si chiude qui, ma se dovessi spiegare i dettagli di tutti, non finirei mai. Fatto sta che sono stati tutti molto piacevoli e hanno avuto un’evoluzione nell’arco di due stagioni che ha contribuito a renderli ancor più interessanti.

A conclusione di questa recensione, volevo velocemente soffermarmi sulle musiche: sia opening che ending sono davvero azzeccate e orecchiabili; la colonna sonora è stata altrettanto valida, in particolare la track che accompagnava le “trasformazioni” di Mob. Senza alcun dubbio, questi particolari hanno aiutato la serie ad essere coinvolgente ed emozionante, in maniera del tutto inaspettata, come ho spiegato nelle ragioni elencate sopra.

“Mob Psycho 100” è stata una vera rivelazione. Per quanto fosse conosciuta, ero partita con aspettative del tutto nella media, se non addirittura basse. Ma la visione è stata tutta un’altra cosa.

Inutile fare troppi giri di parole: è da guardare. È una serie di cui è difficile trovare un equivalente, parlando da un punto di vista complessivo. Consigliato soprattutto per quei momenti in cui si vuole staccare un po’ la spina e godersi qualche ora spensierata in compagnia di personaggi interessanti, disegni particolari e una trama e una colonna sonora trascinanti.


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klunk

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
Shigeo Kageyama, detto Mob, frequenta solo la seconda media, è una persona mite, ma ha dei poteri psichici immensi; non solo, se il suo livello di stress raggiunge quota cento, si verifica una violentissima esplosione, Mob si scatena e tutto può succedere.

È un anime divertentissimo e originale, pieno di situazioni paradossali e combattimenti, con personaggi insoliti e ben sviluppati. Tra questi mi è piaciuto molto, oltre ovviamente a Shigeo, Reigen, il sedicente esorcista, ma in realtà solo un truffatore, presso il quale il protagonista lavora part-time, risolvendogli molte brutte situazioni grazie ai suoi poteri.

La grafica è particolare, originale e insolita, rende però molto bene a mio parere, con espressioni buffe sulle facce dei personaggi, e assieme all'animazione rappresenta scene d'azione e combattimento semplici ma decisamente ben fatte.

Questo "Mob Psycho 100" in definitiva è stato veramente una buona sorpresa, spensierato, divertente e dinamico, invita a vederlo tutto d'un fiato e strappa più di una sana risata. Consigliatissimo.


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maxcristal1990

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Mob Psycho 100" vede come protagonista uno studente di nome Shigeo, soprannominato Mob. In un mondo dove l'esistenza di poteri psichici è frequente, Mob fin da subito si rivelerà un superdotato psichico. Decidendo di entrare nell'agenzia che lavora sul campo paranormale di Reigen, "uomo che fino a prima dell'arrivo di Mob fregava la gente, visto che non è dotato di nessun potere", Mob si ritroverà a svolgere lavori molto grossi per lui, che diventerà infine suo maestro. Mob non sempre riuscirà a tenere sotto controllo il suo potere, perché pare che, più le sue emozioni vengono a galla, più lui perda il controllo.

Ci sono da dire molte cose di questo anime, a partire da Mob: è un ragazzo molto chiuso e, quando può, nonostante è possessore di un potere psichico fuori dalla norma, cerca di fare le cose non facendone uso. Reigen nella sua agenzia lo sfrutta come un dannato, e pensa di essere molto intelligente a fare questo, convincendo Mob di avere un enorme potere, anche se non ne possiede. Mob è sempre accompagnato da uno spirito di nome Fossette, che lui stesso batterà prima di averlo sempre accanto. Da evidenziare il bello scontro contro Teruki, esaltante e pieno di adrenalina.
Giudizio tecnico nella media, vista la grafica molto particolare che lo distingue, ma che può anche non piacere. Dialoghi puliti e semplici. Nel complesso, ottimo. Consigliato.

Utente70577

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Utente70577

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Mob Psycho 100", serie anime prodotta nel 2016 e adattamento animato dell'omonimo manga, è un'opera di difficile qualificazione. Devo ammettere che quasi mi risulta difficoltoso non giudicarlo, attraverso questa recensione, come un capolavoro che ha da insegnare su molti punti dell'esistenza che sicuramente sono di grande interesse per l'umanità. Se non tutta, almeno una gran parte.

Con questo lavoro il già meritatamente apprezzato autore di "One-Punch Man" riesce a manifestare il suo talento nell'ideare e sviluppare trame che hanno, seppur celati sotto una maschera di comicità e demenza, profondi significati. Paure, ansie, senso di non riuscire, il non essere apprezzati, accettati dagli altri. Il voler imboccare la strada sempre più facile ma più vuota, priva di significato (qui rappresentata dai "poteri psichici"). Questi sono i temi con i quali la storia si presenta e si porta avanti.
Alla fine dell'opera saremo capaci di comprendere il perché di tutte le azioni dell'apatico protagonista, il perché in molte situazioni difficoltose non utilizza i suoi poteri capaci di migliorargli la vita in modo ottimo, eliminando ogni ostacolo che gli si presenti.
"Mob Psycho 100" può essere valutato, interpretato, in molti modi. Molto probabilmente molti lo considerano come un'opera che narra di una ragazzo caratterizzato da poteri estremamente invidiabili e nient'altro, per me, invece, esso è la storia di un individuo che punta al miglioramento di sé senza imboccare strade sì semplici da attraversare, ma che non farebbero giungere ad alcun risultato.

Consiglio quest'opera a tutti, specie quelli che hanno già gradito l'opera precedente del maestro ONE, avvisando dell'unico difetto, almeno per i primi episodi: lo stile del disegno. Però c'è da chiedere comprensione su questo punto, purtroppo il manga, sempre per quanto concerne il disegno, è quel che è.


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jackminatore

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
E' una divertentissima opera dello stesso autore del mitico eroe Saitama, con lo stesso senso di umorismo ma in grado di dare il giusto valore alle scene più serie, il tutto accompagnato da delle animazioni di una qualità rara da vedere, che valorizzano al meglio i combattimenti. Ho apprezzato molto i disegni che, per quanto in alcuni momenti sono grossolani, riescono ad enfatizzare le scene umoristiche di questo anime. Rispetto a "One-Punch Man" però sento una mancanza di OST particolarmente belle, forse questo è l'unico aspetto che non mi ha convinto moltissimo di questo anime; inoltre, mi sarebbe piaciuto vedere una stagione con più episodi.

In sostanza, se "One-Punch Man" vi è piaciuto, non potete perdere questo anime.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8,5
Dopo il grande successo ottenuto con "One-Punch Man", One continua la sua opera di dissacrazione degli shonen con questo "Mob Psycho 100": dopo essere passato con l'effetto di un uragano nel mondo delle arti marziali condite da effetti speciali, il mangaka nipponico ha, infatti, posto al centro della sua attenzione il mondo degli eroi dotati di poteri psichici, raggiungendo nel suo lavoro di annichilimento dei punti di riferimento del genere dei risultati ancora più sorprendenti.

"Mob Psycho 100" racconta la vita quotidiana di Mob, uno studente con un viso della stessa espressività di uno scaldabagno e dal fisico tozzo e debole. Quasi a voler compensare tanta ingenerosità, la natura aveva però dotato il ragazzo di poteri psichici incredibili; ma, al contrario rispetto a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, Mob non li considererà mai come un dono straordinario ma solo come un semplice lato del suo carattere per nulla adeguato a garantirgli né una vita normale né il cuore della ragazza di cui è innamorato sin dall'infanzia. Se questo non bastasse, Mob è anche costretto a sopprimere le sue emozioni, perché, se le vivesse al 100%, perderebbe il controllo dei suoi poteri, con effetti devastanti. Per evitare questa eventualità, il ragazzo si rivolgerà a Reigen, un ciarlatano che si spaccia per un sensitivo, che da un lato sfrutterà le capacità di Mob per portare a termine i suoi incarichi e che dall'altro si affezionerà sinceramente al suo discepolo e gli trasmetterà delle regole di vita che lo aiuteranno effettivamente a controllarsi.

Se si volesse valutare questo titolo con gli stessi parametri utilizzati nella valutazione di un "tipico" shonen, "Mob Psycho 100" apparirebbe come un titolo molto al di sotto rispetto alla media del genere: chi è alla ricerca di una storia fatta di scontri epici, eroi carismatici e imprese memorabili farebbe meglio a cercare altrove. Si potrebbe obiettare che in realtà l'anime è molto ricco di combattimenti, alcuni dei quali decisamente avvincenti; e che, sforzandosi (ma molto), sarebbe possibile trovare anche gli altri due elementi citati sopra. Pur volendo accettare queste tesi, però, il risultato finale sarebbe comunque piuttosto insoddisfacente.
Ma "Mob Psycho 100" non è uno shonen fatto male; il suo vero valore, invece, lo si coglie solo se si è abbastanza pazienti da leggere tra le righe, tanto da riuscire a capire cosa volesse davvero rappresentare il buon One.

Cominciamo col fare una rapida descrizione dei personaggi. Shigeo Kageyama, alias Mob, considera i suoi poteri come una semplice caratteristica del suo essere, così come la bellezza, l'intelligenza, la bravura negli sport. Dal suo punto di vista, però, "ciò che rende attraente un uomo non sono i suoi poteri psichici" ma tutte le altre qualità che lui non possiede; i poteri, anzi, vanno considerati non come una risorsa ma addirittura come una minaccia, in quanto il loro uso può arrecare danno al prossimo. Così, per cercare di diventare più popolare e fare breccia nel cuore della sua bella, Mob non pensa sia utile cercare di sviluppare i suoi poteri; molto più utile, invece, iscriversi a un club sportivo o cercare di migliorare il fisico attraverso l'allenamento. Questa sua convinzione non cambierà per tutta la durata della storia; e quando sarà costretto a combattere, lo farà in maniera passiva e svogliata. Questa figura di eroe è ben lontana da quella presentata in alcuni shonen classici, in cui il protagonista cerca di risvegliare dentro di sé sempre nuovi poteri e non si sottrae mai alla battaglia.
Arakata Reigen rappresenta la figura del maestro dell'eroe, ma anche qui siamo ben lontani dalle classiche figure che ricordiamo: si tratta di un ciarlatano truffatore facilmente riconoscibile e privo di qualsiasi potere. Un uomo comune, insomma, privo di qualsiasi competenza in materia. Con questi presupposti, ci si aspetterebbe che nella storia occupi un ruolo marginale e negativo; e invece no. I consigli di vita che dà al suo allievo sono dettati da saggezza, dimostra più volte di avere coraggio e si rende autore di imprese davvero memorabili. Insomma, fa tutto ciò che sarebbe richiesto a un vero maestro; nonostante questo, però, è piuttosto difficile riconoscerlo come tale.
Ritsu Kageyama, il fratello di Mob, è la perfetta antitesi del protagonista: bell'aspetto, buoni voti, buona propensione agli sport. Nonostante questo, però, invidia al fratello l'unica qualità che possiede, ossia i poteri psichici.
Teruki Hanazawa è, invece, un altro psichico che inizialmente si presenta come il sostenitore dell'ideale Potere=Successo, ma che poi si rende conto della sua mediocrità, in quanto in assenza di poteri sarebbe solo un guscio vuoto.
L'artiglio, infine, è un'organizzazione criminale che fa ridere i polli, tale e tanta è l'inettitudine dei suoi componenti.
Si tratta, quindi, di una serie di personaggi del tutto fuori contesto e che stanno lì a far da parodia ai personaggi classici degli shonen, mettendone in evidenza molti difetti, specie a livello introspettivo. Il finale dell'anime è la perfetta rappresentazione di tutto questo; ma, non potendo 'spoilerare', non posso dilungarmi sul punto.

Abbiamo, insomma, un lavoro che parte dagli stessi presupposti parodistici di "One-Punch Man", ma che riesce a unire la beffa alla riflessione; e devo dire che il tutto risulta decisamente gradevole.
Dulcis in fundo, fra i personaggi menzionati manca "fossette". Cosa rappresenta il simpatico e malizioso spiritello verde? E' solo una supposizione personale, ma io lo interpreto come lo "spirito degli shonen classici" che cerca di ricondurre i personaggi sulla retta via...


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Lebbu

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Quando si parla di un'opera di One, bisogna innanzitutto entrare nell'ottica di un manga/anime la cui unica pretesa è quella di stagnare e destrutturare i tipici modelli di narrazione e cliché a cui siamo abituati, proponendo uno stile caricaturale degli stessi stereotipi con cui per anni l'industria degli anime ci ha ormai riempito le tasche (per non dire altro), ma senza rinunciare a ottimi combattimenti, personaggi, gag umoristiche e attimi di riflessione.

Se in "One-Punch Man" questo meccanismo è senza dubbio più brutale, in "Mob Psycho 100" esso è più velato a favore di una trama e un intreccio più sviluppati. L'opera inizia come un gag-anime con buone basi, per poi arrivare al sesto e settimo episodio in cui la trama si infittisce e i personaggi coinvolti attraverseranno una fase di riflessione, por poi culminare nella fase finale della serie, in cui, sebbene possa sembrare un "infiltrati nella base del nemico per salvare chi ti è caro e sconfiggi tutti" (tipico degli shonen), finisce in un modo totalmente diverso da come gli spettatori si aspettavano, confermando l'idea di trama e di sviluppo che ci vuole proporre l'autore. Ed è infatti nell'ultimo episodio che si concretizza tutta quanta l'opera e l'intento dell'autore.
Chi si aspettava un combattimento finale con Mob al 100% contro tutti, è rimasto sorpreso da come si sia invece svolto quest'ultimo atto. Chi ne è rimasto deluso, secondo me ha capito ben poco l'intento di questo anime, anzi, forse non ha capito bene tutto il background e la filosofia che c'è dietro un'opera di One.

Attenzione, però. Con questo non voglio dire che l'unico pregio di questa serie sia l'intento geniale di proporre un qualcosa di nuovo agli spettatori di anime. "Mob Psycho 100" è un'opera fantastica soprattutto a livello di intrattenimento: anche non cogliendo tutte le sfumature che ci vengono proposte, rimane comunque meraviglioso osservare le numerose gag, l'adattamento della BONES (è stato grandioso proporre i disegni spartani di One con uno stile di animazione fantastico, colorato e frenetico), i personaggi (di cui ho amato in particolare Reigen, personaggio a dir poco unico nel suo genere), i combattimenti e la crescita dei personaggi (in particolare quella dei fratelli Kageyama e il loro rapporto, attorno al quale ruotano tutti gli avvenimenti di questa prima stagione).

In questo senso, per me, "Mob Psycho 100" è un'opera all'avanguardia, una avanguardia della quale l'industria degli anime (in modo particolare quella relativa ai battle shonen) aveva bisogno, soprattutto in tempi come questi. Ho visto parlare molto poco di questa serie rispetto al suo fratello maggiore "One-Punch Man", sebbene abbia trovato questa serie meno dissacrante ma più coinvolgente sotto diversi punti di vista. Do come voto 10 a questa serie, anche nella speranza di rivedere nuovi prodotti simili in futuro.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Dopo "One-Punch-man", ecco che lo stesso autore torna per offrirci una nuova serie con una trama ugualmente parecchio strana e demenziale. "Mob Psycho 100" è stato affidato allo studio "Bones", che almeno sul comparto tecnico non delude minimamente.
I disegni infatti sono ben realizzati e in conformità al manga, aggiungendo dei colori molto apprezzabili che offrono a loro volta una grafica strana ma molto apprezzabile; le animazioni sono un po' sporche, ma questo particolare rende quasi unico questo adattamento.
Il comparto sonoro è anch'esso squisito, con delle OST molto piacevoli e sempre azzeccate al momento, che aiutano a rendere l'ambientazione molto più piacevole; le sigle invece sono nella norma, quindi orecchiabili.

Conoscendo lo stile di One ci si aspetta sicuramente una trama demenziale ma allo stesso tempo molto intrigante, e infatti questa volta non abbiamo il pugno più potente ma i poteri psichici più forti.
Il protagonista è Shigeo Kageyama, uno studente delle medie chiamato anche Mob che, pur essendo un ragazzo di poco conto, nasconde in realtà dei poteri psichici molto forti rispetto ai comuni esper. Essendo consapevole di avere un potere pericoloso, riesce a vivere una vita normale grazie alla sua capacità di trattenere e nascondere le proprie emozioni; tuttavia ogni cosa ha un suo limite. Quando questo limite viene superato, Mob rilascia i suoi poteri psichici, diventando molto pericoloso per chiunque gli stia intorno.

Lo sviluppo della trama è inizialmente mediocre, infatti nei primi episodi ci domanderemo se questa serie abbia veramente un senso; dopo gli episodi iniziali la serie incomincerà a ingranare, diventando sempre più interessante e coinvolgente, sfruttando anche lo sviluppo psicologico dei personaggi, che si rendono a loro volta molto apprezzabili quanto demenziali. Tuttavia nel corso degli episodi ci saranno molti alti e bassi soprattutto riguardo l'intrattenimento, che non sempre si rivelerà un fattore chiave della serie; infatti ci sarà un piccolo calo che renderà qualche episodio un po' noioso per via degli eventi un po' forzati.

Concludendo questa recensione, pongo la domanda: "Cosa effettivamente colpisce di "Mob Psycho 100"?" Ebbene, sono i personaggi, con le proprie caratteristiche demenziali e gli eventi assurdi che rendono divertente quanto tamarro quest'anime.
Sicuramente questa è una serie da consigliare a coloro a cui piace farsi quattro risate davanti allo schermo grazie a una trama divertente e demenziale, anche se poco curata.


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chomp96v2

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9,5
"Mob Psycho 100" è una serie della stagione estiva licenziata per l'Italia da Crunchyroll, partita con grandi responsabilità dovute al fatto che il suo autore era lo stesso di "One-Punch Man". A serie conclusa posso dire che almeno dal canto mio le aspettative sono state non solo rispettate in pieno, ma sono state anche superate.

La trama della serie vede inizialmente il nostro protagonista insieme al suo maestro compiere dei lavori da psichici come esorcizzare gli spiriti: esatto, il nostro protagonista è un ragazzo con dei poteri psichici, che non sono affatto comuni. Inizialmente la serie ha toni scanzonati con molte situazioni divertenti e pochi combattimenti degni di questo nome; circa a metà serie, però, avviene il cambiamento: ci ritroviamo un'associazione formata da persone con poteri psichici che vogliono dominare il mondo e che per far ciò rapiscono le persone con poteri psichici per fargli il lavaggio del cervello e assoldarli nelle proprie fila. Qui la serie mette in mostra dei combattimenti incredibili conditi da un apparato grafico notevole - ne parleremo più approfonditamente dopo - e una regia sublime che ti fa assaporare al meglio l'azione che sta avvenendo su schermo.

Un altro punto forte della serie sono i personaggi: il protagonista, Mob, è un ragazzo anonimo dotato di poteri psichici fuori dal comune, che però non sfrutterà mai per il suo tornaconto, ma vivrà una vita normale; abbiamo poi il suo maestro Reigen, che forse è il mio personaggio preferito della serie, che fa da maestro a Mob nonostante non abbia poteri psichici - e infatti lo assume per poterlo "sfruttare" nel suo lavoro da esorcista di spiriti -, ma nonostante questo lui è una figura molto importante per Mob, infatti è lui che lo spinge a vivere come una persona normale così da non sentirsi diverso dagli altri.

L'apparato tecnico ha fatto molto discutere, c'è chi lo trova eccezionale e chi invece lo trova scarso: io sono decisamente della prima fazione, trovo lo stile grafico della serie particolarmente azzeccato, poiché riesce a evidenziare le scene di azione e i vari spiriti che compariranno; ottima è anche la parte sonora con musiche sempre calzanti alla situazione, e ottima anche la opening, così come la ending, che dalla sua ha anche una componente visiva molto bella.

Infine, il mio voto è un 9,5, per quella che è secondo me la migliore serie della stagione; non fatevi spaventare dalla grafica, ma dategli una possibilità, e sicuramente non vi deluderà.