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Otaku moderato

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8,5
Nota: non fatevi ingannare dall'immagine, non è come pensate.

Cercare di tornare a qualcosa di classico, in un periodo dove le trame dei mecha sono sempre più complesse, con robottoni dall'aspetto sgargiante e dai poteri incredibili, era una cosa difficile, ma che serie come "Gaogaigar" e colleghi riuscirono a riportare in auge durante gli anni '90.
Ora le grafiche sono digitali e bisogna trovare qualcosa che non sfiguri, e questo risultato è stato ottenuto da una serie che unisce l'esagerata azione dei Super Robot a colpi di scena e personaggi con la propria identità, perfino sentimentale.
Arriva il robot guidato dai sentimenti dell'amore, specialmente quando raggiungono l'apice, ovvero il matrimonio. Arriva Godannar.

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

Nell'anno 2042 apparvero delle misteriose bestie chiamate Mimesis che costrinsero le nazioni del mondo a dover mettere da parte le proprie divergenze e a dover reagire tramite la costruzione di giganteschi robot da combattimento. A fare la parte del leone furono il pilota Go Saruwatari a bordo del Godannar e la sua fidanzata Mira Ackerman a bordo del Neo-Okusaer, che in una furente battaglia a Tokyo distrussero il Mimesis più pericoloso. Tuttavia, nel conflitto, Mira perse la vita e, nel corso del combattimento, Go salvò una ragazza: Anna Aoi.
Passati cinque anni, la Terra è tranquilla, ma le varie stazioni di difesa del pianeta, tra cui la Dannar Base in Giappone, si tengono sempre pronte nel caso i Mimesis dovessero tornare in scena.
Go è riuscito ad andare avanti ed è in procinto di sposarsi con Anna, ma proprio nel giorno delle nozze i Mimesis tornano in scena, costringendo Go a tornare in azione.
Anna ovviamente non vuole saperne di restare in disparte e, grazie alla complicità di sua madre, Aoi Kiriko, capo della Dannar Base, riesce a mettersi ai comandi del Neo-Okusaer e ad entrare in azione davanti ad uno sbalordito Go. Non avendo altra scelta, riescono a distruggere l'avversario mediante l'unione del Godannar e del Neo-Okusaer, i quali formano il Godannar Twin Drive Mode.
La battaglia contro i Mimesis ricomincia, e tutti i piloti del mondo combatteranno, non solo la propria battaglia contro i nemici, ma anche le loro battaglie emotive e sentimentali, in particolare Go ed Anna, i quali dovranno man mano farsi avanti nella loro vita matrimoniale.
Oltre ai due protagonisti, conosceremo gli altri piloti della Dannar Base e dei vari team interazionali, i quali mostrano il proprio carattere e i vari volti dell'emotività e dell'amore: Go ed Anna, i protagonisti assoluti, incarnano la vita matrimoniale appena formata, nonché il difficile cammino che metterà continuamente a dura prova il sentimento che entrambi provano l'uno per l'altra; una apparentemente ritornata Milla, seppur colpita da una amnesia temporanea, rappresenta il cosiddetto ritorno di fiamma, ovvero del primo amore, che comporta una battaglia sentimentale molto profonda per i due protagonisti, seppur per certi versi persa in partenza, dato il vincolo del matrimonio; senza dire nulla sul giovane Koji, che verrà gestito in un modo assurdo, passiamo a Shizuru Fujimura, la quale rappresenta l'amore non corrisposto, dal momento che provava, e prova ancora, dei sentimenti incessanti (poi vinti più avanti) nei confronti di Go, dimostrando per lui un coraggio da leone in molte occasioni; a fare da esterni vi sono due personaggi che non ho avuto molto a genio ovvero Ken e Lou Roux, due personaggi che, sentimentalmente, rappresentano il legame di maestro/allieva e che sono uniti dal cieco sentimento della vendetta nei confronti dei Mimesis: Ken, infatti, perse sua moglie per mano loro, mentre la piccola Roux perse suo padre sempre per mano loro, sviluppando una contorta mentalità di vendicatrice che la porterà a seguire Ken, nonostante l'ospitalità della Dannar Base, poiché lo ritiene il pilota perfetto.
Anche i Team delle varie nazioni uniranno le forze con la Dannar Base narrando al contempo le loro storie, tra cui un paio non convenzionali: a fare da portabandiera inglesi abbiamo il Dragliner Team, composto dai fratelli, fratello e sorella, Knight ed Ellis Valentine, piloti del Dragliner. Il primo è un incorreggibile Don Giovanni, la seconda è molto più contenuta, anche se, col passare del tempo, i due fratelli dimostrano di volersi, forse, fin troppo bene, incarnando, senza per fortuna scene scandalose, un amore incestuoso; a fare da portabandiera cinese abbiamo il Goddiner Team, formato dagli amanti Moukako e Shukyou, piloti del colossale Moukaku, i quali rappresentano, purtroppo, l'amore dalla tragica fine, dal momento che uno dei due perderà la vita; come portabandiera russi abbiamo i piloti del Volspinner, ovvero la provocante Ekaterina e il cupo Kuklachov, i quali incarnano un particolare rapporto padrona/servo, dal momento che Kuklachov esegue per filo e per segno gli ordini di Ekaterina, la quale, col tempo vedrà questo bizzarro comportamento come una qualità del suo alleato, specialmente dopo un diverbio; ultime, e sottolineo ultime, a fare da portabandiera per l'America c'è il Genesister Team, composto dalle ragazze Luna, energica e amichevole, e Shadow, silenziosa e mascolina, le quali pilotano il Genesister. Entrambe mostrano un rapporto di shoujo-ai/yuri, dal momento che entrambe provano, fin da quando si sono conosciute sui banchi di scuola, un sentimento molto più profondo di una semplice amicizia, che metterà alla prova entrambe quando un terribile combattimento le porterà a confessarsi, ma anche lì niente da scandalo, tranne una scena "non vera".
Tutte queste personalità saranno protagoniste di questa dura battaglia fisica e sentimentale contro i Mimesis, i quali nascondono anche loro delle sorprese ai fini della trama, specialmente quando entrerà in scena il virus Insania.

In ambito di mecha design, si torna ad una specie di unione di Super e Real Robot, i quali mostrano aspetti sgargianti uniti ad armi reali, o, nel caso del Godannar e del suo rivale Blade Gainer, poteri esagerati. Anche il design del cast è molto riuscito, anche se la serie in molti frangenti ama divertirsi a bombardare lo spettatore con grandi dosi di fanservice, anche se mi aspettavo di peggio.
In ambito sonoro abbiamo interpretazioni molto azzeccate per i vari personaggi, mentre per le musiche si torna alle origini, ovvero con musiche dannatamente epiche nelle scene d'azione e varie negli altri contesti, mentre l'opening richiama quelle tipiche dei Super Robot, ovvero una sorta d'inno nei confronti del robot protagonista mecha, ovvero il Godannar.

Volete una serie che ripesca la frenesia d'epoca ma con sorprese nella narrazione? A voi la scelta


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micheles

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
'Godannar' è un anime che trasuda amore per il robotico anni settanta, in particolare quello di Go Nagai. La passione per il classico è evidente in tutto: nel tipo di trama, incentrata sui combattimenti, nell'atmosfera drammatica ma allo stesso tempo non troppo seria, negli ideali di eroismo, amore e amicizia, nelle trasformazioni, negli agganciamenti, nelle musiche trascinanti, nei colori rutilanti. D'altra parte 'Godannar' è accompagnato da un mecha design degli anni 2000, che i robotici d'epoca non potevano neppure immaginare. Non si tratta comunque di un semplice remake dello stile anni settanta riveduto e corretto: 'Godannar' non ha paura di innovare e di aggiungere aspetti assenti o marginali nelle opere del passato. In particolare presenta due aspetti originali: una fortissima attenzione ai sentimenti amorosi (i triangoli amorosi e gli amori proibiti riempiono quasi metà della serie, specialmente negli episodi centrali) e una quantità enorme e spropositata di fanservice.

Io di solito non seguo le serie che abbondano nel fanservice: probabilmente esistono serie con più fanservice di 'Godannar', ma io non ne ho vista nessuna, e non ho neppure mai visto un numero paragonabile di ondeggiamenti di poppe giganti, neppure in serie hentai. Praticamente tutti i personaggi femminili sopra i quindici anni hanno dei seni sopra la quinta misura, con posteriori che fanno il paio; inoltre non ho mai visto dei piloti di robot più svestiti di così, specialmente nelle zone inguinale, addominale e toracica - questo vale solo per i piloti di sesso femminile, che comunque sono la maggioranza. Le tute dei meccanici e di tutto il personale femminile della base sembrano fabbricate in tessuto monomolecolare, specialmente nella zona inguinale, per cui si vede tutto. Le inquadrature sono sempre maliziose. Personalmente sono sempre stato contrario al fanservice perché nove volte su dieci il fanservice viene usato per coprire buchi enormi di sceneggiatura: si coprono con tette e culi storielle infime e di nessuno spessore. 'Godannar' è l'eccezione che conferma la regola.
Sono partito pesantemente prevenuto e viste le prime due o tre puntate il mio commento è stato "bei combattimenti, ma tutto questo fanservice è indigesto, non so se arriverò a dare la sufficienza e può essere anche che sia costretto ad abbandonare la serie se le cose peggiorano". Le cose invece sono migliorate. Stranamente con l'andare delle puntate ho cominciato ad abituarmi al fanservice e dopo 7-8 episodi ha cominciato a darmi meno fastidio; arrivato alla seconda stagione (dalla quattordicesima puntata in poi) non mi ha dato più fastidio per nulla.

Perché, vi chiederete? Perché 'Godannar' ha una bella storia, dei bei personaggi e riesce a trovare un difficilissimo equilibrio tra drammaticità e leggerezza, essendo sia serie drammatica - è molto più drammatica di quanto possa apparire dalle prime puntate - sia serie leggera: la leggerezza viene dai dialoghi, dalle scene comiche (mai banali, quasi sempre brillanti e a volte geniali) e sì, anche dall'enorme quantità di fanservice, che è umoristico più che erotico. Mi è piaciuto molto anche il chara design, che fa il verso a quello degli anni novanta più che a quello degli anni duemila, e ha un piacevole gusto retrò. Il mecha design è qualcosa di spettacolare, specialmente i robot femminili sono da urlo - Nagai che è stato il primo a inventare robot che sparano missili dal seno sarebbe fiero di 'Godannar' -; a questo si aggiungono battaglie appassionanti, adrenaliniche e in grande quantità, come deve essere per un vero robotico.
La cosa che sorprende di più è la fortissima attenzione alle problematiche amorose, motivo per cui 'Godannar' è anche una commedia sentimentale, molto commedia ma anche molto sentimentale, molto più di quanto ci si aspetterebbe da un anime robotico. L'aspetto sentimentale a mio avviso è trattato piuttosto bene, visto il genere, e presenta anche degli aspetti di originalità: in particolare 'Godannar' è un inno al matrimonio e inizia proprio con il matrimonio dei protagonisti, che in altre serie è il punto di arrivo, non il punto di partenza.

Un altro aspetto sorprendente è che nonostante la quantità industriale di fanservice a livello più profondo si tratta di una serie piuttosto "pudica" per quanto riguarda i sentimenti. Vedremo migliaia di "boing boing" e di inquadrature maliziose, ma non vedremo mai l'intimità amorosa dei protagonisti, anche se sono sposati e si potrebbe supporre che qualcosa combinino: al massimo, vedremo qualche bacio ma solo in circostanze richieste dalla storia, in momenti di particolare drammaticità e coinvolgimento emotivo. Visto il livello di fanservice, sembra assurdo qualificare 'Godannar' come una serie pudica che mostra una certa timidezza di sentimenti, eppure è così, anche se ci se ne rende conto solo con il proseguire delle puntate e specialmente nella parte centrale della serie, dedicata tutta alle storie sentimentali dei molti personaggi.
La trama non è particolarmente originale - dei mostri giganti insettiformi cercano di invadere la Terra, viene subito in mente 'Gunbuster', anche per l'aspetto fanservice - ma questo non è importante per un robotico; è comunque non banale, svolta bene e la puntata finale chiarisce tutti i misteri della serie in maniera precisa, fornendo un ottimo epilogo. I personaggi sono tutti simpatici e meno superficiali di quanti uno potrebbe aspettarsi; le donne sono prosperosissime, ma oltre al seno hanno anche di più. Una menzione particolare la meritano le musiche, adattissime sia ai combattimenti sia alle scene riflessive; è particolarmente degna di plauso l'opening della prima parte della serie.

In conclusione 'Godannar' è una serie consigliata ai cultori del robotico classico; è realizzata molto bene, ha una sua personalità e presenta vari elementi di originalità; lo scoglio più grosso da superare per me è stato quello del fanservice, ma per altri potrebbe anche non essere un problema. Assegno un 8,5, che arrotondo a 8 perché ci sono anche dei difetti su cui non voglio dilungarmi, ma in vari momenti mi è venuta la tentazione di arrotondarlo a 9.


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Otaking

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Una squadra di robot giganti, provenienti da i diversi continenti, tra cui spicca il Godannar, cerca di contrastare l'attacco alla Terra da parte di misteriose creature chiamate Mimesis.
Con queste poche parole si può riassumere la trama di questa serie. Potrebbe sembrare una serie robotica come tante altre, ma Godannar offre molto di più di quel che sembra.

"Shinkon Gattai Godannar" è chiaramente un omaggio alle serie robotiche della vecchia scuola, sia come struttura della serie (almeno nella prima parte), sia come realizzazione. Partendo da quest'ultima, possiamo notare sicuramente il design (sia chara che mecha) molto morbido e tondeggiante. Il mecha design privilegia linee semplici e arrotondate, soprattutto per il robot principale e per quelli con fattezze femminili, lasciando da parte fronzoli e particolari inutili. Il cast robotico è comunque ben assortito e i mecha riescono a catturare l'attenzione. Il chara design è particolarmente ispirato nel creare modelli femminili, tutti (o quasi) provocanti, prosperosi e ben disposti al fanservice. Questa "bendisposizione" si riflette anche in alcuni robot con fattezze femminili. Il fanservice risulta quasi sempre fine a se stesso, ma c'é da dire che non risulta mai esagerato o volgare, strappando il più della volte un sorriso divertito. I personaggi maschili, in numero inferiore, son comunque vari e ben caratterizzati. Le animazioni sono decisamente buone e fluide, soprattutto nelle sequenze di unione dei veicoli/mecha e nella rappresentazione dei colpi speciali.
Le musiche riescono a catturare perfettamente lo spirito della serie. Le due opening sono ben ritmate e coinvolgenti, nella loro semplicità. Akira Kushida nella prima e i mostri sacri Ichiro Mizuki e Mitsuko Horie nella seconda svolgono egregiamente il loro lavoro. La prima ending risulta più moderata e di stampo più classico, ad opera della coppia Kushida-Horie, mentre la seconda è più incalzante, fatto inusuale per le ending, di solito più tranquille. A firmare la seconda sigla di chiusura troviamo ancora Kushida.

Come detto precedentemente, non solo la realizzazione tecnica ma anche la struttura della serie (almeno fino ad un certo punto) richiama e omaggia le serie del passato. Si viene subito trasportati al centro dell'azione, nel mezzo di una battaglia, senza molti preamboli e spiegazioni. Le spiegazioni poi non si sprecano neanche nel resto della serie, lasciando alcune cose nell'ombra.
Nonostante quello detto finora, il giudizio su questa serie non può che essere positivo. La trama, pur nella sua semplicità, riesce a creare interesse e coinvolgimento. I protagonisti riescono a trasportare lo spettatore all'interno di una storia come già detto semplice, ma che non manca di spunti interessanti e talvolta imprevisti. Il riuscito mix di vita privata e battaglie, siparietti comici e momenti tragici, azione sfrenata e sentimenti intensi riesce ad appassionare e divertire, aumentando l'interesse e la curiosità su come possano evolversi le vicende. Personalmente credo che il punto di forza di questa serie sia proprio l'alternarsi di serietà e comicità, che non rende mai la storia né troppo pesante e opprimente, né scialba e inconsistente.

In conclusione, Shinkon Gattai Godannar è un anime che sa catturare e divertire chiunque, a patto che si tenga conto dei limiti di questa serie, come possono essere la non originalità delle vicende, la semplicità della storia e la consistente presenza di fanservice. Limiti che, a seconda del punto di vista da cui li si guarda, possono senza alcuna difficoltà diventarne i pregi.

jane_lane

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jane_lane

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Godannar è un anime ultracommerciale, scemotto e pieno di fanservice fino ai limiti del ridicolo. La trama ha sì qualche spunto interessante, ma per la maggior parte copia alla grande da altri titoli robotici sia del passato che di nuova generazione. Tra i personaggi ce ne sono alcuni molto azzeccati, altri che pur essendo interessanti non hanno il giusto spazio, altri ancora inutili e banali, buttati dentro giusto per far numero. Considerando infine che disegni, animazioni e musiche (tranne la spassosa sigla iniziale) non sono niente di trascendentale appare chiaro che non ci troviamo di fronte a uno di quei titoloni che faranno la storia dell'animazione.
Eppure me lo sono goduto dal primo all'ultimo episodio: nonostante i tanti limiti, qualche ingenuità di troppo e il già citato fanservice eccessivo la serie risulta gradevole e divertente, ideale per staccare il cervello. Altra qualità apprezzabile è la sua assoluta mancanza di presunzione: ci sono tanti anime che pur non essendo nulla di speciale si prendono troppo sul serio e sono assurdamente pretenziosi, Godannar invece non gioca a fare il capolavoro, non finge di aver chissà quali significati da comunicare.
Quindi se vi piacciono i robot vecchi e nuovi e cercate una serie disimpegnata ma ben fatta questo titolo è più che consigliato!

Dedalus

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Dedalus

Episodi visti: 15/26 --- Voto 10
E' vero, questo serie é pesantemente ispirata alla serie di Go Nagai: dalla concezione dei robot fino al fatto che quasi tutti i nemici alla fine passano per il Giappone. Ma d'altronde quando ci si trova già nel primo episodio una chiara citazione al lavoro del mitico GO, non si può far altro che sorridere.
Godannar é quindi una 'nuova vecchia serie' che tenta di far incontrare il vecchio col nuovo. Personalmente trovo il risultato bello, con una serie scoppiettante che ci da attimi di battute esilaranti e di scene famigliari al limite del possibile seguiti da scene in cui i protagonisti s'interrogano sui propri sentimenti e sulle motivazioni che li spingono ad andare avanti (possiamo ringraziare NGE se dopo di lui in tutte le serie robotiche i protagonisti hanno almeno una crisi esistenziale al giorno). Potrebbe non piacere perché troppo leggera (quando mai due risate hanno fatto male), perché troppo scopiazzata da altre serie (qua ci sarebbe da aprire un bel discorso...), perché le protagoniste hanno delle forme esagerate ed impossibili (dipende dai gusti ^^), ma sinceramente credo una serie come questa non sfigurerebbe nella nostra collezione. Guardatelo e ricordatevi i vecchi tempi ;).

"Non ti affaticare troppo, Go-chin!" ;)

Nausicaa979

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Nausicaa979

Episodi visti: 4/26 --- Voto 6
Delle serie robotiche anni '70 Godanner ha davvero molto: non soltanto per la storia decisamente piatta (arriva il cattivo e i buoni lo distruggono con le solite armi dai nomi improbabili, urlati a gran voce) e il mecha design retrò, ma anche per il gran numero di sequenze riciclate. Si salvano le musiche, che sanno riproporre in modo fedele quelle di una volta. Il fatto che i personaggi femminili abbiano un maggiore rilievo nelle scene di combattimento è putroppo controbilanciato da una quantità spropositata di tette che fanno boing boing in ogni situazione, cosa che in alcuni casi finisce per disturbare la visione. Non so come prosegua la storia perchè dopo quattro puntate mi ha decisamente annoiato, considerando che sembra non decollare mai, ma potrei sbagliarmi.

NERV-NC

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NERV-NC

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
La serie mi ha esaltato davvero tanto: robottoni giganti, combattimenti, comicità e...pure il fanservice :P
ma è proprio la massiccia presenza di questo elemento che secondo me gli pregiudica il voto pieno.
per quel che riguarda gli altri aspetti, non eguaglia di sicuro i capolavori del genere robotico, ma ci mette dell'impegno.
la trama è semplice, anche se l'ho trovata molto attraente: finito un episodio, non vedevo l'ora di vederne uno nuovo, specie quando capitano interruzioni in momenti topici ^^.
molte sono le cose lasciate in sospeso ma molte altre sono spiegate nella puntata finale (con tanti bei robottoni anche nuovi) insieme alla fatidica morale: "se lo spirito guerriero rischia di distruggere il mondo, è l'amore che lo salverà!"

consigliato a chiunque voglia passare qualche ora di leggerezza, non di certo alla ricerca di qualcosa d'impegnativo.

Kaede[SD]

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Kaede[SD]

Episodi visti: 13/26 --- Voto 10
Uno degli anime meglio realizzati graficamente e tecnicamente, divertenti e sexy degli ultimi anni.
Mischiare robot e belle donne è stata un ottima trovata, dal mio punto di vista il fanservice non èc erto un difetto ma semmai un extra gradevole, la storia non è per nulla così semplice come si possa pensare, sfido chiunque ad avere le risposte alle domande riguardanti la rinascita di Milla, oppure su cosa siano realmente i Mimesis e cosa dovrebbe capitare a Go stando alle ultime parole dell'amico Max.
I Mecha a mio giudizio sno realizzati ottimamente e ogni personaggio ha il suo giusto spazio, inoltre quando mai si vede un anime robotico dove i piloti sono marito e moglie e hanno anke i loro problemi di vita coniugale? :)
Tre parole, Divertente,appassionante, abbondante :D

Aquila_della_notte

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Aquila_della_notte

Episodi visti: 15/26 --- Voto 10
Ottimo nei disegni quanto nella trama, per chi come me è abituato a mangiare pane e mazinga sarà la più interessante novità fansubbata della stagione. Il fanservice non è esagerato quanto vogliono far sembrare e a me è parsa un'idea particolarmente azzeccata. Il consiglio che posso dare è quello di non giudicare vedendo solo i primi episodi ma nel totale. Piacerà molto a chi è appassionato di videogames. Bravi Anidojo continuate cosi.

ziomatrix

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ziomatrix

Episodi visti: 13/26 --- Voto 8
Dopo aver visionato tutta la prima serie il mio parere è che gli autori vogliano imitare da molto ma molto vicino Evangelion. Per come la vedo io la serie è incentrata sul rapporto di coppia/familiare come in Evangelion la colonna portante della narrazione era la maturazione psicologica di Shinji.
Ho notato anche altre similitudini e/o omaggi ad altre serie ma sopratutto alle varie opere di Nagai. Per fare un paio di esempi, i mostri sono ripresi nel design da quelli di Getter Robot. Molte musiche, specialmente quella quando i robot partono dalla base, mi "ricordano" quelle di Mazinga.
Per carità la mia non è una critica anzi devo dire che aspetto con impazienza la seconda serie :) Comunque nel complesso è più che discreta e come nota negativa sottolineo il fan service a livelli, oserei dire, spudorati!! E' presente in quasi ogni scena! Pure nei robot! Guardate la sigla iniziale per capire...
Ciauz