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Gabe the third

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Come può essere un'avventura dove si intravede una giovane ragazza narcisista e possessiva assieme a un vampiro da lei risvegliato e sottomesso che non può fare altro che assecondare ogni suo bisogno? Questo è "Master Mosquiton": serie OAV di sei episodi diretta da Yūsuke Yamamoto e tratta dall'omonimo manga di Hiroshi Negishi e Satoru Akahori. Un'avventura a tema vampiresca ma più in chiave demenziale e anche erotica, che non si prende tanto sul serio alla fine.

Inaho Hitomebore è una ragazza altamente testarda e impetuosa con il solo desiderio di ottenere la vita eterna e rimanere sempre giovane. Per questo risveglia col suo sangue il vampiro Alucard Von Mosquiton, che anni addietro ha continuato a servire gli antenati di Inaho tramite un loro patto di sangue con lui, per poi andare alla ricerca del misterioso artefatto O-Part, l'unico oggetto in grado di esaudire il suo desidero di eterna giovinezza. Tuttavia l'artefatto è preso di mira anche da due loschi individui: il conte Saint Germaine e Rasputin.

I sei episodi scorrono molto velocemente e ne succedono di tutti i colori, dalle parti più avventurose alla "Indiana Jones", passando ai combattimenti più violenti, continuando con i viaggi sulla Luna, per poi arrivare alle scene più da sit-com, e questo si nota ancora di più con l'entrata in scena di Camilla, la vecchia fiamma di Mosquiton, che fa di tutto per riconquistare il suo amato, facendo irritare e ingelosire non poco Inaho. È in questi frangenti che si dà il via a una serie siparietti molto simpatici e imbarazzanti, ma allo stesso tempo fa risalire la parte più sentimentale e anche drammatica, mostrando il lato più dolce sia di Inaho che di Mosquiton. Risate e emozioni a parte, purtroppo non è stato dato molto spazio agli altri personaggi né sono stati tantomeno approfonditi. Yuki e Hono ad esempio sono i fedeli servi di Mosquiton, pronti a tutto per aiutarlo, ma a parte ciò non si sa altro su di loro, se non che trovano antipatica Inaho (e li capisco, eh...). Come anche le ostilità tra il conte Saint Germaine e Mosquiton non vengono mai del tutto spiegate per bene e, nonostante gli 'spiegoni' di Rasputin nell'ultima parte e la sua bramosia per l'O-Part per scopi vendicativi contro una specifica divinità, resta un personaggio troppo oscuro. Anche il finale in sé risulta troppo sbrigativo e meno emozionante di come vorrebbe farti credere.

Lato animazione, è comunque molto buono, ben curato. Oltre ai personaggi ben disegnati anche nell'aspetto, come i due antagonisti che tutto sommato risultano molto inquietanti solo a vederli, anche le varie ambientazioni risultano molto varie e ben curate, dalle zone urbane della Londra degli anni '20 alle più fantascientifiche e oscure dentro una piramide sulla Luna.

Alla fine è comunque una serie che resta piacevole da guardare e diverte, anche se forse meritava un po' più di cura sul lato narrativo e dei personaggi.


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GianniGreed

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
"Master Mosquiton" è una miniserie di 6 OAV, basata sul manga omonimo.
In particolare i sei episodi sono la trasposizione delle vicende raccontate nel volume 1 del manga, perché i volumi dal 2 al 4 raccontano un'altra storia (animata nella serie TV di ventisei episodi).

La storia inizia negli anni Venti del Novecento, in Transilvania. Inaho Hitomebore trova nei sotterranei del castello di famiglia i resti di Mosquiton, un vampiro che serve la casata da centinaia di anni, e lo riporta in vita.
L'obiettivo di Inaho è trovare l'O-part, un artefatto magico in grado di donare l'immortalità al suo possessore. Ma l'O-part è un oggetto estremamente potente, e in quanto tale è desiderato anche da un misterioso personaggio che risponde al nome di Rasputin.

"Master Mosquiton" non è la solita storia di vampiri, per fortuna. Al contrario riesce a risaltare tra i vari manga e anime sul genere grazie al riuscito mix di elementi che lo compongono. La trama mescola bene letteratura, fantascienza, e storia. Già il personaggio di Mosquiton è abbastanza atipico: anche se è un vampiro, non è come ci si aspetterebbe. Muore se viene infilzato al cuore con un paletto, quello sì, ma con una goccia di sangue torna immediatamente in vita, inoltre può esporsi tranquillamente al sole, mangiare cibi che contengono aglio, e fissare tutte le croci che vuole.
Molto divertente è la sigla iniziale dove vengono mostrate le immagini di Mosquiton in Egitto, o a Loch Ness nella famosa foto che dimostra l'ipotetica esistenza di Nessie, o al cinema, che si annoia guardando il film "Nosferatu".
Eppure, anche se il titolo dell'anime è lo stesso del personaggio, lui non è il protagonista. Questo ruolo spetta alla bella e capricciosa Inaho. E' lei che cerca l'O-part, ed è per lei che Mosquiton e i suoi due servitori, Honou e Yuki si ritrovano nei guai.

Nel corso dei 6 OAV la storia è ben narrata, senza punti morti, ma non viene spiegata del tutto. Alla fine, allo spettatore non vengono fornite chiare risposte su quale sia il potere dell'O-part, e l'obiettivo del losco Rasputin, se non quello classico del cattivo di turno, penso si capisca senza scriverlo, ma sarebbe appunto l'ovvia distruzione del mondo.
I disegni sono molto ben realizzati e curati. L'anime è del 1996, ma anche adesso nel 2011 non sfigura affatto. Ci sono poche scene d'azione, ma quelle poche sono belle da vedere, come pure il combattimento finale dell'ultimo episodio.
Ottimo è il doppiaggio originale giapponese, e in particolare la brava Yuka Imai nel ruolo di Inaho, e Takehito Koyasu in quello di Mosquiton.
Ottima è anche la colonna sonora composta da Osamu Tezuka (un omonimo), fatta di diversi pezzi orchestrali che accompagnano bene le varie scene della serie. Spicca particolarmente il tema iniziale, che rimane in testa fin dal primo ascolto. La sigla finale "Muteki no Love" è cantata dai due doppiatori di Inaho e Mosquiton.

In conclusione, "Master Mosquiton" è una serie breve e piacevole da guardare. Parla di vampiri, ma lo fa in modo atipico e scanzonato; la trama comunque c'è ed è interessante, inoltre ha anche i suoi momenti seri.
Considerato poi che sono solo 6 episodi, vale proprio la pena buttarci un occhio.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/6 --- Voto 8
Inaho, un'avida diciassettenne con una forte paura di invecchiare, per evitare questo comune destino umano decise due anni prima di mettersi alla ricerca dell'O-parts, un misterioso artefatto capace di donare la vita eterna. Per riuscire nella sua missione fa in modo di risvegliare e mettere al suo servizio il leggendario vampiro Alucard Von Mosquiton, custodito fino ad allora segretamente dal clan di streghe "Amore a prima vista", di cui sua nonna faceva parte. Il succhia-piastrine, da lei ribattezzato affettuosamente Mon-chan, pur avendo oltre al volo notevoli poteri latenti, quali una super forza e un'ombra particolare, non è affatto malvagio e aggressivo, almeno finché non entra in "berseker" bevendo sangue umano. Di norma si presenta sempre serafico e saggio, tanto da consigliare inutilmente ad Inaho di non intestardirsi nel suo progetto. La ragazza comunque farà sempre orecchie da mercante, coinvolgendolo senza scrupolo nei guai. Fortunatamente Mosquiton ed Inaho potranno contare nel loro gruppo sul supporto aggiuntivo di Honoo e Yuki, rispettivamente lo spirito del fuoco e del ghiaccio, da secoli fedeli sottoposti del vampiro. Pare però che loro non siano gli unici a cercare l'O-parts, due vecchi nemici infatti tramano nell'ombra.

Sentii parlare di Mosquiton anni fa, quando la sua breve messa in onda su Mtv era già terminata e al suo posto veniva trasmesso Trigun. Spinto dagli elogi per questo titolo comprai la prima Vhs Dynamic e devo dire che effettivamente l'anime si rivelò una piacevole sorpresa. Che la realizzazione fosse buona si intuiva già dal tema introduttivo, ma grazie all'ambientazione europea del 1920, ad un cast di doppiatori di ottimo livello, tra cui il grande Oreste Baldini e la brava Stella Musy, il cartone mi piacque ben più del previsto. Sfortunatamente ci volle tempo per recuperare gli episodi mancanti e quando lessi su una fanzine che l'anime aveva una conclusione definitiva, cominciai ad avere dei dubbi, visti i soli sei episodi da cui è composto. I timori presero successivamente forma quando vidi tutti gli episodi. Fino al quarto episodio (e seconda cassetta), dove Inaho si scontra con una vecchia fiamma di Mosquiton, tutto continua a filare liscio, ma nelle ultime due puntate purtroppo, si arriva ad una conclusione troppo rapida, con uno scontro dal sapore inutilmente amaro e poco epico, che oltretutto rende superflui e meno chiari i pochi visibili momenti di cospirazione da parte dei cattivi.

Il finale melanconico invece l'ho gradito molto, ma senza un numero maggiore di episodi forse era meglio sostituire le due ultime puntate con altre di stampo puramente avventuroso, lasciando la conclusione della storia in sospeso.
In pratica abbiamo davanti un titolo bello che a mio avviso si rovina prima di tagliare il traguardo. Consigliato a chi cerca un anime divertente sui vampiri circondati da elementi egizi. Rimane sempre migliore della mediocre, moderna ed alternativa versione televisiva.

Nota: O-parts è un termine realmente esistente, ed indica oggetti ed opere più o meno misteriose la cui fattura è in netto contrasto con l'epoca di realizzazione.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Serie di sei OAV del 1996, Master Mosquiton, è una commedia sovrannaturale abbastanza simpatica e carismatica. Chi ha visto o sentito nominare "Master Mosquiton 99", deve sapere che la suddetta serie, di 26 episodi, è abbastanza distante dal contenuto degli OAV. Quest'ultimi, a mio parere, sono abbastanza ben riusciti e presentano una trama semplice ma concreta, nella quale la simpatica protagonista, accompagnata dal nostro vampiro e da altre amici è pronta a tutto pur di impossessarsi di un antico tesoro che gli possa fornire la giovinezza eterna. L'avventura è allegra e trascinante e la storia procede spedito a ritmo di gag piacevoli e qualche volta anche divertenti. Certamente non ci sbellicheremo dalle risate, ma la visione delle situazioni quasi assurde e paradossali in cui troveranno a volte i protagonisti non può che rallegrare.

I nostri eroi sono ben caratterizzati anche se non possiamo conoscerli a fondo a causa della breve durata del prodotto. Posso assicurare comunque che non è né pesante né infarcita dei classici stereotipati.
Infine, alcune parole sulla parte tecnica, discretamente realizzata. Di certo non è curata maniacalmente, ma di sicuro è piacevole; i disegni sono semplici e a volte un po' approssimativi; le animazioni di certo non sfigurano, ma a volte l'effetto del movimento è un po' assente; le colonne sonore sono invece molto buone e, a partire dalla sigla iniziale, accompagnano perfettamente tutte le situazioni a cui assisteremo.
Consiglio la visione sicuramente agli amanti del genere commedia/sovrannaturale. Se cercate un anime non impegnativo, che scorra piacevolmente senza annoiare, avete trovato ciò che fa al caso vostro. Come detto non è nulla di spettacolare, ma credo che rimarrete comunque piacevolmente sorpresi.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 6/6 --- Voto 6
"Master Mosquiton" nasce nel 1996 e giunge in Italia soltanto nel 2001, grazie all'adattamento Dynit e alla successiva messa in onda su Mtv. Questa evenienza la dice lunga sulla possibilità di apprezzare appieno l'esclusiva alquanto "ritardataria" dell'anime in questione nel nostro paese, ma ancora una volta ci si rende conto dell'atmosfera sempre fresca e godibile offerta dalle serie anni Novanta.
La trama, causa breve longevità, non mostra troppe sfaccettature, è difatti molto semplice e si esibisce come misto di fantasy, azione, commedia, con non qualche situazione riempitiva di puro stampo ecchi.
Ambientata negli anni Venti, la storia narra di un viaggio alla ricerca di un prodigioso, antichissimo artefatto in grado di donare l'eterna giovinezza a chi se ne impossessi. Inaho, sedicenne proprietaria di un negozio di orologi, Mosquiton, uno strambo vampiro da lei risvegliato, e i due suoi seguaci Yuki e Hono, si mettono subito al lavoro, per realizzare il desiderio dell'ostinata ragazza dai capelli scarlatti.
Tra una gag e l'altra, la modesta serie riesce a svagare, grazie al ritmo incalzante, e a non importunare mai la vista, grazie ai bei disegni.
I personaggi sono più che riusciti, ed è probabilmente questa l'arma vincente della serie; da riservare buona parte di merito anche al doppiaggio, con una sempre bravissima Stella Musy in primo piano.
Nel 1997 sarà la volta di una nuova serie in 26 episodi, completamente rivista e nell'ambientazione e nella trama, intitolata "Master Mosquiton 99".
Se cercate un titolo che parli di vampiri, ma con tanta ilarità, allora "Master Mosquiton" fa al caso vostro.
Piacevole.

jix

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jix

Episodi visti: 6/6 --- Voto 6
Anime arrivato in Italia incompleto!!
E' molto piu' lungo di quello che ci si puo' immaginare!
I 6 ep. visti sino ad ora sono molto divertenti e ben fatti ed anche la storia e' molto coinvolgente.... ma poi si interrompe!
Ho avuto l'occasione di vedere altri episodi sottotitolati in inglese e francese (non tutta la serie) e devo dire che con il passare del tempo l'anime in questione perde di colpo il feeling con lo spettatore diventando sempre piu' banale!
Giudicando comunque gli episodi doppiati in italiano il voto e' positivo... ma senza una conclusione perche' lo scopo di questo anime non e' forse trovare ''L' OPARZ''?(hihihihih)

<b>Peccato che questi siano gli OAV e che siano diversi dalla serie animata...</b>


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Gackt

Episodi visti: 6/6 --- Voto 6
Master Mosquiton è una serie OAV di 6 episodi, tratta da un manga di Tsutomu Isumata, a cui seguirà la serie in 26 episodi Master Mosquiton '99.

La storia ruota attorno ai due protagonisti Alucard von Mosquiton e Inaho. Lui è un vampiro resuscitato da lei, a cui è legato da un patto di sangue. Insieme si impegneranno per la ricerca dell'O-Part, tanto desiderato da Inaho per ottenere l'immortalità.

Anche se il protagonista è un vampiro, penso che la serie sia più una parodia del filone vampiresco, in quanto i sei episodi oscillano tra gag comiche e azione, senza aver nulla del fascino che contraddistingue le serie dei tanto amati succhiasangue. La serie ha molte pecche, non tanto dal punto di vista tecnico (anche se bisogna notare un chara design non sempre apprezzabile), quanto dal punto di vista narrativo. La trama si perde tra gag, divenendo quasi una serie comica in alcune puntate, e i personaggi non sono per niente ben caratterizzati. Il protagonista è, per esempio, una vera delusione, che appare passivo per tutto il corso dei sei episodi senza una vera personalità.

Una serie un po' banale, un po' superficiale, ma non per questo brutta: dopotutto sono solo sei episodi, e quindi chiunque potrebbe perdere un paio d'ore per dargli un'occhiata, e che tutto sommato riesce a far svagare. Master Mosquiton è un modo nuovo (non originale) di vedere i vampiri.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 6/6 --- Voto 8
Un cartone che vuole essere una valida risposta ai tanti film ed anime del passato dedicati ai vampiri.

La trama è sicuramente ben costruita, non lascia spazio ad ulteriori immaginazioni all'interno di essa, laddove i personaggi sono definiti e dove tutto ruota intorno all'amicizia e al senso di appartenenza ad una casta.

Quest'ultimo significato lo si percepisce proprio nel protagonista, che però sente il richiamo di chi comunque in questo breve tempo ha saputo amarlo senza chiedere nulla in cambio, per il semplice piacere di donarsi, anche se involontariamente.

Lo scopo è proprio questo anche all'interno dei combattimenti, una battaglia di sopravvivenza per vedere chi è il più forte della casta per stabilire chi è il più degno a rivendicare la sua esistenza e forza nella casta che rappresenta, laddove emergono sia le debolezze che le virtù dei personaggi.

A mio avviso è un cartone che descrive in una maniera troppo profonda e classicheggiante tutto questo, visto che ci sono espliciti richiami al mondo gotico, al medioevo e quant'altro di antico viene citato all'interno di questa miniserie.

Inoltre è stata una buona idea il riassumere tutto in 6 episodi anziché in un unico film, in modo tale da approfondire le identità e le realtà su cui agiscono i protagonisti, e il loro "modo" di spostarsi da una location all'altra senza annoiare mai lo spettatore.

Al massimo l'unico prezzo che viene pagato è in alcuni momenti di fermo dove Mosquitos è chiamato a compiere delle scelte definitive, e come in tutti i cartoni d'azione che si rispettino ha un pò di titubanza prima di decidere, sicuramente per il meglio, memore anche delle conseguenze che tali scelte riportano.

Ma alla fine un nobile cuore colmo d'amore e non di rivendicazione verso alcuno rimetterà a posto le cose, in modo tale da sparire la minaccia che avvolgeva i protagonisti di questo anime, a cui consiglio la visione.

Questo cartone, inoltre, vuole insegnare che non sempre chi è malvagio è un essere incapace di amare, ma lo è per colpa di situazioni passate difficilmente risolte, ma quando la ragione diventa parte di chi è così rinunciatario a riprendere questi vecchi discorsi alla fine troverà sempre la soluzione giusta per chiudere i propri conti col passato e vivere con serenità la vita che ne verrà dopo, correte a vederlo, un prodotto davvero interessante.


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Mariko Shinobu

Episodi visti: 6/6 --- Voto 9
ALUCARD VON MOSQUITON è un affascinante e un po’ impacciato mezzo-vampiro, viene risvegliato dalla giovane ed esuberante INAHO, attraverso una goccia del suo sangue, in questo modo Mo-chan (come lo chiama amorevolmente lei) diventa il suo per così dire ‘schiavo’… Spesso si vede con grembiule e strofinaccio. Inaho lo costringe a occuparsi della casa, del negozio di orologi e non solo, deve fare il bucato, cucinare, addirittura gli taglia le unghie dei piedi e gli lava le orecchie. La tranquilla vita domestica sembra comunque non dispiaccia Al nostro Mosquitos.
Inaho ha un’ossessione, come del resto avevano la nonna e altre antenate della sua famiglia, è la ricerca dell’O – part un artefatto che rende chi lo possiede immortale. Il simpatico Mo-chan anche se controvoglia la aiuterà nella ricerca dell’O - part, attraverso pittoresche avventure …
Nella normalità Mosquiton è adorabile e molto comprensivo, asseconda continuamente Inaho e cerca di calmare la sua impetuosa ansietà nei confronti della morte e della vecchiaia, spesso gli ripete che la bellezza degli umani sta nella brevità delle loro esistenze; gli basta però morderla sul collo per trasformarsi in un temibile e pericoloso vampiro dagli occhi assatanati.
Mosquiton porta sempre con sé due servitori: la glaciale YUKI che dorme in un frigorifero e il burbero HONO che domina il fuoco, entrambi nella normalità sono bambini ma quando si tratta di difendere il loro padrone, si trasformano in adulti con poteri soprannaturali.
Dimenticavo di dire che il nostro Mo-chan ha anche una moglie CAMILLE INAHO CAMILLE ... che sposò nel medioevo. L’affascinante Camille non sopporta il legame tra i due protagonisti e il suo obiettivo sarà di riconquistare il marito di cui lei è ancora follemente innamorata … c’è anche un nemico, il CONTE SAINT GERMAIN aristocratico vampiro, che ha il potere di tramutarsi in centauro.
Insomma la storia è piuttosto complicata, narrata in solo sei episodi... che comunque a parer mio sono intriganti, romantici e spassosi... si va da Shanghai a Londra alla luna, il tutto si volge negli affascinanti anni 20 in misteriose atmosfere gotiche. Il tratto è semplice ma ciò non significa che non sia meravigliosamente caldo e ricco di particolari, la pendola con i sui rintocchi, il grammofono che emette stridule melodie degli anni che furono... insomma le ambientazioni sono bellissime, ricordo anche la passeggiata notturna nel cuore di Shanghai ... l’aeroplano che sorvola Londra immersa nella nebbia …
Del finale vi dico soltanto che sorprende e che, anche se gli episodi sono soltanto sei sicuramente poi Mosquiton vi mancherà, quindi gustatevelo con calma.
Vivamente consigliato!