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Sera

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Sono rimasta molto delusa dall'opera.
L'opera sarebbe stata pure carina (non è orribile come dicono tutti, ci sono varie scene da "fermo immagine" ma anche molti dialoghi, alcuni particolarmente interessanti), ma sono rimasta delusa dagli episodi finali. Tutta una serie di castelli in aria sul primo amore di Mishima, per poi scoprire che invece la ragazza che in seguito stava frequentando non era la bambina che gli aveva regalato il libro ma la sua gemella Miharu. Si scopre che la bambina era morta tristemente in età infantile. Come c'era da aspettarselo, anche se scopre la verità, poi lui si dichiara innamorato di Miharu e ripensa a tutti i momenti passati con la ragazza che per lui rimangono importanti, ma con tale sviluppo si crea una storia d'amore poco convincente perché si crea una sorta di inganno (seppur non voluto e non orchestrato da nessuno) originario, in cui lui si interessa alla ragazza, la guarda con adorazione, parla, interagisce e vive dei momenti con lei, ma pensando appunto che fosse la bambina del libro. Lui stesso ha detto che, se avesse saputo la verità, non si sarebbe interessato a lei, quindi era proprio il ricordo risalente all'infanzia a spingere l'interesse ad "attaccar bottone" con lei. A conferma dell'importanza che rivestiva la sua "cotta infantile", quando era preoccupato per la salute di Mashiki o per delle incomprensioni sorte con lei, aveva sempre in mano il libro regalatogli nell'infanzia, pensando che fosse un vecchio regalo della ragazza, ma non era così (questo spiega perché la reazione della poverina che non era per niente contenta quando lui si mette a dire che la ragazza che da bambina gli aveva regalato il libro era lei, ma anzi appare sconvolta). Lui dice che la ragazza che ha sempre guardato a scuola, con cui ha vissuto tanti momenti, è Miharu. Ma le emozioni di lui provate quando la guardava, quando hanno camminato insieme, quando sono stati insieme al negozio, quando hanno mangiato il gelato insieme ecc., insomma tutte le emozioni vissute nei momenti passati insieme erano dovute appunto all'errata convinzione che lei fosse la bambina del libro; comunque è normale che provasse emozioni. Si sarebbe emozionato comunque? Ho forti dubbi a tal proposito, e comunque è certo che le emozioni che ha provato sono "falsate" appunto dall'idea errata che si era fatto della ragazza. Anzi si presume che, se avesse saputo la verità fin dal principio, non sarebbe potuto neppure iniziare un rapporto con lei, e quindi non ci sarebbero stati neppure i momenti insieme, e anche le parole del ragazzo che sembrano confermare questo scenario mancato non fanno brillare la love story, al netto di tutte le parole sdolcinate che comunque le rivolge.

Insomma, una storia d'amore che non regge, che fa acqua da tutte le parti prima ancora di iniziare (visto che ancora non erano neppure fidanzati), sicuramente non convincente, ma che suscita mille dubbi e perplessità. Lo scenario apparso negli ultimi episodi appare molto triste e desolante, e finisce per rovinare inevitabilmente non solo la love story (che si rivela priva di autentica genuinità) ma anche la stessa opera, che ti lascia sensazione di incredula amarezza e sgomento.
Nota positiva e degna di nota la coppia Honda-Mihashi, due ragazzi alla prese col loro primo amore, che invece appaiono convincenti come personaggi e come coppia stessa (lui socievole, diretto e sfrontato nel dichiarare i propri sentimenti, ma al tempo stesso dolce, lei tenera e timida che si sforza di non manifestare il sentimento per imbarazzo ed eccessivo zelo morale ma a suo modo dolce, molto stereotipato come tipologia di personaggio ma non per questo risulta non gradevole) inteneriscono con le loro dolci interazioni e le loro incomprensioni (trovo eccessive le critiche stroncanti e demolenti che ho rinvenuto nei confronti di questa coppia, e in particolare nei confronti di lei). Alla fine, nulla di trascendentale come love story, ma essa rimane comunque molto simpatica e coinvolgente nella sua semplicità, e il merito è molto anche degli stessi due ragazzi che formano una coppia molto bella e simpatica. Peccato che la loro love story viene inserita in un contesto di storia globale insoddisfacente, ed è solo merito della stessa coppia e dei loro momenti se l'opera riesce a strappare uno striminzito sei, che a conti fatti però mi risulta anche generoso.
Infatti l'opera, come ho già detto, non si immortala, considerando, come ho già avuto modo di annotare, lo sconvolgente e desolante colpo di scena venuto fuori verso la fine dell'anime che porta a rovinare la love story (uno dei perni su cui si basa l'opera) di una delle due coppie principali.


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Kotaibushi

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
A mio parere, è un anime davvero terribile, ho trovato una storia piattissima e insignificante, a mani basse il peggior "sentimentale" che io abbia mai visto.

La trama è pessima, e non solo, infatti risulta statica e lentissima, non ci sono mai sviluppi seri nella storia, il che fa risultare il tutto davvero vuoto e privo contenuti. Inoltre la serie non riesce a trasmettere praticamente mai nessuna emozione, né tramite la narrazione né tramite i personaggi, cadendo fin da subito in una noia soporifera, fallendo decisamente anche su questo punto.
Sul lato personaggi, purtroppo non è andata di certo meglio, anzi risultano tutti abbastanza amorfi e privi di qualsiasi caratterizzazione, nessuno riesce a rendersi minimamente interessante, rimanendo bloccati nella banalità più assoluta.

In conclusione, un anime pessimo, che scade sia nella trama sia nei personaggi, una storia mal raccontata già dalle battute iniziali, che alla fine dei conti si rivela essere solo una grossissima perdita di tempo. Sconsigliatissimo.

Voto finale: 3


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Sofì De La Valliere

Episodi visti: 4/12 --- Voto 1
Dire che mi sono imposta fino all'ultimo di guardare almeno quattro episodi sarebbe dire poco. Penso di non aver mai visto un anime più brutto di questo. Solitamente mi impongo di arrivare fino alla fine, ma con questo giuro che non ci sono riuscita. Mi sembrava anche poco corretto nei confronti di tutto il tempo che ho passato a vedere anime che davvero meritavano di essere visti, anime che magari non erano nemmeno l'opera dell'anno, ma che comunque ne valevano la pena.

Dialoghi? Non esistono.
Scene vuote? Un milione.
Fermo immagini senza senso? Ancora di più.
Sentimenti? Come può un anime senza sentimenti di per sé pensare addirittura di poterli esprimere? Più che un romantico, mi sembra l'anime perfetto da far vedere a tutti quei produttori desiderosi che la loro opera non risulti un fiasco totale.
Non si capisce letteralmente niente guardandolo. I personaggi non parlano, i dialoghi saranno otto in tutto in un unico episodio. Fermo immagini lunghissimi. I personaggi sembrano dei robottini che si muovono a comandi. I disegni, per essere un anime del 2017, sono veramente orrendi: non esistono espressioni facciali di alcun tipo, sono sempre tutti uguali. Non c'è enfasi nelle voci, utilizzano sempre un tono monocorde.

Do 1 perché mi è impossibile dare 0, ma, se potessi, lo farei.
Non sono mai stata tanto critica con nessun anime, ma con questo non si può fare altro.
In sostanza? Se avete del tempo libero, non scegliete di utilizzarlo per guardare questo anime.


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alisa

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
"C'è vita su Marte!" è l'esclamazione che mi ha accompagnato per tutta la visione di questo anime.
Una sorpresa inaspettata, arrivata da una Nazione dove i sentimenti vengono rappresentati soltanto a fini commerciali per reverse-harem tratti da otome game o manga shoujo di successo (rari di questi tempi). In questo caso, ci troviamo davanti a un'opera originale, che descrive appieno l'amore adolescenziale, seguendo l'evolversi di diversi incontri. Solo questa molteplicità meriterebbe una promozione a pieni voti. La ciambella, però, non è uscita con il buco per due semplici ragioni: mancano le storie di altre tre coppie, e per il momento non si hanno notizie di sequel. Tra l'altro questi personaggi non sono delle mere comparse, ma appaiono sia nella sigla iniziale che finale della serie, oltre a svolgere un ruolo attivo e di interazione con il "main cast" (se così vogliamo chiamarlo).
Il disegno è pessimo per l'anno 2017, sembra di essere ritornati indietro di trent'anni.
Insomma, tante belle aspettative, piano piano ridimensionate nel corso dei dodici episodi.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Negli ultimi anni sono stati prodotti molti titoli a “coppie multiple”, ossia anime in cui si osservavano contemporaneamente le vicende amorose di diverse coppie di innamorati e in cui lo spettatore aveva la possibilità di scegliersi la sua preferita, pur senza disdegnare tutte le altre. Ed è questo quello che ci si aspettava di vedere anche in questo “Convenience Store Boy Friends”, perché questo lasciava intendere la presentazione e perché questo lasciava intendere la sigla, in cui venivano mostrate la bellezza di sei diverse coppie tutte in posa di fronte a un konbini. Peccato che in realtà si tratta solo di una insolita “pubblicità ingannevole”, che promette mari e monti e poi ti vende la classica batteria di pentole; infatti, in perfetta ottica da “discount”, le coppie seguite sono soltanto due, e con una distribuzione dei tempi del tutto squilibrata a favore di una di esse. E le altre? Che fine hanno fatto? Alcune appaiono per breve tempo, altre non appaiono proprio. Credo che l'idea fosse distribuirle su diverse stagioni, ma chissà se poi avverrà davvero.
Ovviamente, il fatto che l'anime sembra promettere qualcosa e poi ti dà altro è sicuramente un elemento che può apparire fastidioso, ma non è necessariamente un fattore decisivo in sede di valutazione; in fondo le due storie proposte potrebbero funzionare lo stesso e il risultato finale potrebbe essere comunque gradevole. Purtroppo, però, le cose non andranno così: questo “Convenience Store Boy Friends” si è rivelato essere una delusione sotto tutti i punti di vista.

La trama descrive le traversie sentimentali di due coppie: la prima è composta da Towa Honda, un biondino dal carattere allegro ed espansivo, e da Mami “Incho” Mihashi, una ragazza timida, insicura e con una famiglia votata al nazismo; la seconda, invece, è composta da Haruki “il sirenetto” Mishima, un ragazzo serio e fedele, e da Miharu Mashiki, una ragazza solare che però sembra nascondere un misterioso problema. Il titolo dell'opera vuol mettere in evidenza il luogo in cui i ragazzi sono soliti incontrarsi, ossia un konbini ubicato nei pressi della scuola; ma, se si esclude un mega “spottone” finale, che elogia gli incredibili segreti che possono essere nascosti in un minimarket, l'attività commerciale in questione avrà un'importanza minima nello svolgimento degli eventi.

Una commedia sentimentale, che punta tutto sui suoi personaggi e sulla loro capacità di coinvolgere lo spettatore nelle proprie vicende personali, trova proprio nella critica ai suoi personaggi il momento chiave per stabilire se il prodotto finale funziona oppure no. Per cui la mia recensione si concentrerà soprattutto su questo punto, cercando di evidenziare pregi e difetti dei diversi protagonisti.
Cominciamo con Honda, forse il personaggio migliore tra quelli proposti. Ho avuto la sensazione, però, che la cosa che lo rende gradevole è proprio il fatto di essere il più “occidentale” dei quattro: non è timido, non si imbarazza per sciocchezze, è allegro e, soprattutto, è più diretto e spontaneo in amore. Ovviamente, quando dico “occidentale”, parlo solo dei personaggi che propongono di solito negli anime e non di persone in carne ed ossa; chiedo anzi scusa al popolo giapponese, se si sono sentiti paragonati a questi quattro fenomeni da baraccone. Tornando ad Honda, invece, posso dire che nel complesso è passabile, anche se ha due difetti incontestabili: tende ad alzare troppo la voce e ha un pessimo gusto in fatto di donne.
E passiamo allora alla sua partner Mihashi, universalmente conosciuta come “la Incho”. Bisogna premettere che il suo è un tipo di personaggio per niente originale, ma che, anzi, viene riproposto con una certa frequenza nelle storie appartenenti a questo genere narrativo; quindi la Incho (la chiamerò sempre così da adesso in poi) non fa altro che richiamare un modello ideale di ragazza che, con tutta probabilità, ha un seguito in patria e anche fuori. Però, se non si è proprio dei masochisti, non si può non ammettere che gli “eccessi” della Incho e della sua assurda famiglia fanno venir voglia di prendere una gomma e cancellarla completamente dalla storia. E' un groviglio di timidezza, insicurezza, indecisione e uno strambo senso del dovere a cui dà sfogo con comportamenti che la rendono decisamente antipatica; migliora nel finale, ma quando ormai è troppo tardi. C'è un ultima cosa che mi sento in dover aggiungere sul tema: non sono tra quelli che sostengono che tutti i personaggi debbano essere simpatici. Ma l'antipatia di Tizio o Caio deve essere voluta, non incidentale. L'autore di questo anime non voleva che la Incho risultasse antipatica, forse nemmeno adesso se n'è reso conto; e in questo caso le cose cambiano e non si può parlare di “personaggio riuscito”.
Restano gli altri due, ma posso liquidarli entrambi in un colpo solo. La loro storia è forse più interessante rispetto all'altra, ma, oltre ad essere più corta, viene rovinata da una lentezza che fa perdere letteralmente la pazienza. Haruki, in particolare, riflette con fare serio per giorni e giorni, per poi fare la classica scoperta dell'acqua calda; anche se si accorge che l'amore della sua vita sta cadendo faccia a terra, deve rifletterci su, invece di allungare il braccio e afferrarla; pur essendo uomo dedito alla meditazione, è in grado di fare scelte fuori da qualsiasi logica decente. Lei, invece, pur essendo condizionata dai suoi problemi, ha il torto di assecondarlo nella sua lentezza decisionale; nel complesso, comunque, è un personaggio abbastanza anonimo.

Anche l'apparato grafico lascia molto a desiderare: non si hanno nemmeno alti e bassi, ma si passa da disegni normali a disegni davvero molto brutti. Senza voto la colonna sonora, non entusiasma, ma nemmeno infastidisce.

In conclusione, il mio giudizio su questo anime non è positivo. Non tutto è da buttare, ma si poteva fare decisamente di meglio; invece dominano confusione e personaggi caratterizzati piuttosto male. Non so se, come dicevo sopra, hanno intenzione di raccontare le storie delle altre coppie in altre stagioni; per quanto mi riguarda, coi “ragazzi del minimarket” penso che mi fermerò qui.


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Nox

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
"Konbini Kareshi" è un anime di dodici episodi andato in onda dal luglio al settembre del 2017.

Il nome dell’anime (che ha un significato particolare per una delle protagoniste) si riferisce all'ambientazione che, oltre al solito contesto scolastico (festival culturale, esami, elezioni), vede i protagonisti usare come punto di ritrovo un "konbini" (un piccolo supermercato) vicino la scuola.

Inizierò col dire che mi aspettavo uno shojo classico, focalizzato sul lato romantico, con coppie diverse con storie diverse, non straordinario ma leggero e divertente. Sebbene queste premesse ci fossero tutte, il risultato finale è stato davvero mediocre.

Partiamo dal lato tecnico. Mentre l’opening e l’ending non sono male, la grafica risulta così poco curata da fare male agli occhi. Facce e mani deformate, semplificate all'osso, nasi che appaiono e scompaiono, insomma la fisionomia dei personaggi viene completamente distorta, specialmente quando inquadrati da lontano.

Passiamo ora ai personaggi. Non fatevi ingannare, di tutti i liceali presenti nell’opening e nelle locandine, si parlerà esclusivamente di due coppie, tutte le altre non è che sono semplicemente relegate in secondo piano, non esistono proprio. Ogni tanto è possibile vedere i quattro protagonisti interagire con gli altri personaggi, ma solo per pochi minuti e mai in modi che suggeriscano un interesse amoroso, o anche solo una personalità, se è per questo.
I nomi dei nostri beniamini sono: Honda, Mashiki, Mihashi, Mishima. Ora, io sfido chiunque a ricordarsi chi è chi, perché giuro è impossibile, i nomi sono letteralmente tutti uguali. Fra questi, vorrei giusto fare una menzione d’onore a Mihashi, conosciuta da tutti come la Capoclasse e così chiamata anche dal suo ragazzo, che, ne sono certa, ignora completamente quale sia il suo nome.
Ma d'altronde non vedo perché dovrebbe ricordarselo, dato che questa ragazza è un personaggio così imbarazzante, che la sua esistenza è una punizione inflitta ai peccatori nel quinto canto dell’Inferno di Dante. Fra un "non prendermi la mano che è troppo imbarazzante", "ridi e scherzi come una persona normale, devi essere un playboy infoiato per forza", "ci saremo anche messi insieme, ma non mi sfiorare neanche di striscio che muoio dalla vergogna", la storia d’amore fra questi due ragazzi brucia della stessa passione ardente che si può trovare in "Barbie e la magia di Pegaso."

La trama non è nulla di particolare, gira attorno ai quattro liceali che cercano, con scarso successo uno, in modo un po’ troppo insistente l’altro, di confessare i propri sentimenti. C’è giusto un plot twist verso il finale che, devo dire, mi è proprio piaciuto, non me lo aspettavo. Non è bastato, però, a salvare il resto della storia.

In conclusione, un anime che purtroppo non riesce a coinvolgere, colpa della trama un po’ troppo lenta, di personaggi poco interessanti e di una grafica ben al di sotto della media.

Riassumendolo in una frase o meno: "E quanti problemi esistenziali si fanno ‘sti quattro!"