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CippyWolf

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
"Ulysses: Jeanne d'Arc and the Alchemist Knight" è una serie composta da dodici episodi che dovrebbe ripercorrere l'ultimo periodo della Guerra dei Cent'anni, tra la Francia e l'Inghilterra.

Purtroppo la serie utilizza solo qualche nome riconoscibile rispetto alle reali vicende, ed è ben lontana dal poter essere definita un'opera storiograficamente corretta; la motivazione sta nel fatto che tale opera si prende così tante libertà narrative, da diventare man mano, nel prosieguo degli episodi, una storia totalmente alternativa e personalmente di ben poche qualità.
In sostanza, dal punto di vista narrativo, salverei solamente i pochi momenti che in parte aderiscono ai reali fatti storici, mentre ogni aggiunta l'ho trovata perlopiù esagerata, fuori contesto, forzata e assurda.

Questo non vuol dire che ogni opera che di base utilizza un reale contesto storico e si evolve in qualcos'altro con delle componenti fantasy non possa essere godibile o piacevole da guardare, anzi, tutt'altro, purtroppo nel caso di "Ulysses: Jeanne d'Arc and the Alchemist Knight" le libertà narrative sono veramente infime nella loro motivazione d'essere, cioè il solo sollazzo puramente estetico e visivo, più che dal punto di vista intrinseco della storia. Insomma, fanservice.

Andando ancora più al nocciolo della questione, il problema non è neanche l'inserimento del fanservice in una serie, ma è il suo dosaggio e la sua qualità, cosa che in questa serie è inserito man mano in modo sempre più massivo, oscurando ogni minimo riferimento storico, e sarà di un livello da quattro soldi, con un totale scopo mercifico, cioè provare ad aumentare l'appeal della serie non grazie alle emozioni o ai sentimenti, ma grazie a passioni superficiali per tali argomenti o soggetti, e non per il loro significato rispetto alla storia in cui sono inseriti. Sul finire si è rasentato il ridicolo, con delle aggiunte che definirei dei veri e propri pungi negli occhi, per quanto mi riguarda.

Per non parlare della parte grafica: se inizialmente poteva risultare adeguata e negli standard, in pochissimi episodi diventerà sempre più scadente e abbozzata, fino ad arrivare a risultati al limite dell'agghiacciante, che personalmente mi hanno fatto rimpiangere più di una volta di aver iniziato e continuato a vedere tale serie.

Infine, arriviamo all'unica cosa che ho trovato decente dell'intera serie, cioè il comparto audio: se personalmente le OST di testa e di fine non erano di mio gusto, posso comunque apprezzare il loro livello stilistico, mentre le OST di sottofondo hanno aiutato a caricare e coinvolgermi nelle vicende che venivano raccontate su schermo, nonostante l'impatto negativo sia grafico che storico dell'anime, trovandole ben centrate e azzeccate per l'ambientazione della serie.

In definitiva, ho trovato ben poco da salvare in "Ulysses: Jeanne d'Arc and the Alchemist Knight", se non per alcune canzoni di sottofondo, che rimandavano a ricordi lontani, profonde e emozionanti, insomma di tutt'altra risma rispetto a quel che rimaneva della serie in questione.


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AnthonySoma-sensei

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Il legame fra amici è probabilmente una delle relazioni più durature e difficili da spezzare, sebbene sia sempre presente dietro l'angolo l'intervento di variabili molto ciniche come il tempo e la distanza. Questa è l'interessante premessa della serie "Ulysses", ambientata durante la Guerra dei Cento Anni tra la Francia e l'Inghilterra, la quale vede come protagonista Montmorency, una specie di alchimista mancato, il cui ideale sarebbe quello di ribaltare le sorti della guerra in favore della sua patria, facendo cessare la guerra il prima possibile.

Essendo la Storia, in generale, la mia disciplina preferita, sono rimasto molto deluso nel vedere un adattamento storico delle vicende notevolmente sottotono, con una narrazione della storia davvero pessima e talvolta totalmente scollegata; se da una parte è giusto avere la possibilità di selezionare dei trascorsi storici e magari rivisitarli in maniera fantasy (come ha tentato di fare invano questa serie), dall'altra non bisogna neanche trattare certe tematiche con troppa leggerezza e lasciarci trasportare dal nostro "flusso di coscienza" nel scrivere o rivisitare certi argomenti.

Un'altra grossa lacuna di questa serie sono i personaggi stessi e la loro caratterizzazione: il protagonista è uno degli esseri più inutili che abbia mai visto in un anime... scarsa personalità, mancanza di carisma nel raggiungere gli obbiettivi prefissati e dipendenza costante da altre figure. Solo sul finale di stagione comincia a intravedersi qualcosa, poiché penso che l'autore stesso si sia accorto di come il suo protagonista fosse incessantemente piatto e statico; oltretutto è l'unico personaggio ad avere uno specifico background narrativo, dato che gli altri caratteri principali potrebbero quasi definirsi delle comparse stesse. In altre parole, pure gli altri protagonisti sembrano molto anonimi: tralasciando Montmorency e Jeanne, hanno tutti una frequenza molto altalenante nella serie e peccano soprattutto di caratterizzazione storica e psicologica.
Incredibilmente, oltre al genere storico peccano anche gli altri due che dovrebbero esaltare la serie: sto parlando dell'harem e dell'ecchi. Nel primo caso, mi sorge spontanea una domanda: "Ma come è umanamente possibile che tutte, e dico tutte, le ragazze continuino ad essere innamorate del protagonista, se non l'hanno visto o si sono frequentate con lui per ben sette anni?" In secondo luogo, prima di arrivare a metà stagione, si delinea chiaramente uno specifico storytelling, il quale vede Montmorency già perdutamente innamorato di Jeanne... quindi, questo tanto agognato harem sembra proprio non esistere a priori, tralasciando le solite scenette di gelosia e fanservice qua e là. Fortunatamente l'ecchi non è invasivo e inopportuno quando viene utilizzato, ma comunque non riesce ad esaltare e a rendere più piacevole e scorrevole la serie... pertanto è classificabile come un altro elemento neutro che non influenza minimamente il percorso narrativo.

Dulcis in fundo, la grafica: onestamente, la fisionomia dei personaggi non mi dispiace affatto, tuttavia, essendo un anime storico, mi sarei aspettato degli scontri più avvincenti e combattuti; ho assistito a sequenze davvero pessime, di breve durata, senza un minimo di emotività e passione, che non mi hanno trasmesso letteralmente nulla. Per il resto sia l'opening sia l'ending sia il doppiaggio li ho trovati discreti, più che sufficienti.

Dovendo considerare l'anime nella sua interezza, si tratta di un vero e proprio disastro: la trama bene o male fa il suo corso, ma i generi fondamentali dell'opera sopracitati (storico, harem ed ecchi) sono stati trattati in maniera non sufficientemente adeguata per poterli coadiuvare nel modo corretto; i personaggi sono troppo anonimi e molto spesso privi di caratterizzazione; come ciliegina sulla torta, ci sono pure dei combattimenti scialbi e privi di spirito guerriero. Davvero difficile consigliare un'opera simile, neanche per guardarla a tempo perso; non ci guadagnereste neanche un po' di divertimento e spensieratezza.

Il mio voto finale è 4.